Il Foyle separa Derry, città dei cattolici, da Londonderry, feudo dei protestanti: è un confine d'acqua che si è fatto, nel tempo e suo malgrado, serbatoio di memorie nella storia accidentata dell'Irlanda del Nord, raccogliendo ricordi di eventi pubblici e privati e preservandoli nel tempo. La voce del fiume, ora, racconta, con un tono onirico e fiabesco, l'esperienza di un confine involontario, disegnato da una religione strumentalizzata dal potere politico ed economico. Storia ufficiale e piccole storie tornano in superficie, come accade nei fiumi, e trovano uno spazio e una declinazione poetica nelle parole liquide di un testimone involontario.