Revenant - Redivivo

Un grande “mmh!”, nel senso che questo film e relativo periodo storico potevano essere narrati diversamente (ok ok c’e’ un libro di mezzo, ma chi se ne frega!), perche’ se devo dire la verita’, a me questo film e’ piaciuto solo per questo, l’idea di cos’era la vita secoli fa e cosa e’ oggi, per il resto alla faccia della ipotermia, alla faccia dell’avis, alla faccia dell’ortopedia … alla faccia de “il gladiatore”, stesso film ma quello, quello “il gladiatore”, era da oscar, questo questo da dimenticare.

Ottimo Di Caprio (e dategli sto oscar ... ), meravigliosa natura, ottima fotografia, ma dopo l'avvio e un'ora di storia comincia un pò di ripetizione e dopo l'ennesima rocambolesca scena di morte scampata, la sopravvivenza dell'eroe scade nel fumettone di genere. Eccessiva anche l'estetica della violenza, non necessaria. Troppo film, troppa storia, troppi dettagli, la natura e la sua essenzialità bastava. Così come i dialoghi sono scarni ed essenziali, ed è bello il parlato del pensiero in lingua sottotitolato, c'era spazio per ridurre allo stesso livello tutti gli altri pieni. Bel film, da vedere, ma non e' per me il capolavoro che le nomination hanno prospettato. Peccato.

Hugh Glass, esperto trapper e cacciatore di pellicce viene aggredito da un grizzly. Abbandonato dai compagni di avventura sopravvive alle ferite e al clima invernale del Missouri, con l'unico scopo di vendicare l'assassinio di suo figlio. Film eccezionale per l'ambientazione e per la ricostruzione delle condizioni di vita dei primi anni del diciannovesimo secolo nelle parti ancora inesplorate dell'America del Nord. Fotografia stupenda, soprattutto per l'uso della luce naturale nelle riprese esterne. Attori all'altezza della situazione, con Di Caprio sempre convincente nel ruolo di Glass, anche se per molto tempo senza l'uso della parola. Tanti punti positivi ma ... il risultato non convince appieno, per la linearità della trama, per l'incredibile resistenza fisica di Glass (mamma orsa non scherza con gli artigli, quando deve difendere i suoi piccoli orsacchiotti), per la semplicità dei dialoghi. [+]

Hugh Glass, esperto trapper e cacciatore di pellicce viene aggredito da un grizzly. Abbandonato dai compagni di avventura sopravvive alle ferite e al clima invernale del Missouri, con l'unico scopo di vendicare l'assassinio di suo figlio. Film eccezionale per l'ambientazione e per la ricostruzione delle condizioni di vita dei primi anni del diciannovesimo secolo nelle parti ancora inesplorate dell'America del Nord. Fotografia stupenda, soprattutto per l'uso della luce naturale nelle riprese esterne. Attori all'altezza della situazione, con Di Caprio sempre convincente nel ruolo di Glass, anche se per molto tempo senza l'uso della parola. Tanti punti positivi ma ... il risultato non convince appieno, per la linearità della trama, per l'incredibile resistenza fisica di Glass (mamma orsa non scherza con gli artigli, quando deve difendere i suoi piccoli orsacchiotti), per la semplicità dei dialoghi. Non convince perché Iñàrritu non dà anima alla storia, perdendosi negli stupendi paesaggi innevati, evocando lo spirito di una pawnee brutalmente assassinata che incita Glass a non cedere, a credere in se stesso e cercare la vendetta. Un ottimo film, senz'altro, ma non all'altezza dell'indimenticabile Birdman. [-]

La storia è semplice. Un gruppo di uomini scappa dopo un attacco di indiani: uno di loro, Glass, viene ferito gravemente da un orso e quindi abbandonato dai compagni. Solo, ferito in modo praticamente mortale, con una gamba e qualche costola rotte, in mezzo alla natura selvaggia, in inverno, in un territorio infestato da indiani, Glass riuscirà a sopravvivere?
Uno però non va a vedere questo film per sapere la risposta a questa domanda, ma chiedendosi se Leonardo di Caprio vincerà o no l’Oscar, ma le statuette per cui correrà Revenant sono 12, film, regia, attore non protagonista, fotografia, scenografia, i costumi, ecc.
Non so se Di Caprio vincerà l'Oscar, ma di sicuro posso dire che a me il film non è piaciuto. [+]

La storia è semplice. Un gruppo di uomini scappa dopo un attacco di indiani: uno di loro, Glass, viene ferito gravemente da un orso e quindi abbandonato dai compagni. Solo, ferito in modo praticamente mortale, con una gamba e qualche costola rotte, in mezzo alla natura selvaggia, in inverno, in un territorio infestato da indiani, Glass riuscirà a sopravvivere?
Uno però non va a vedere questo film per sapere la risposta a questa domanda, ma chiedendosi se Leonardo di Caprio vincerà o no l’Oscar, ma le statuette per cui correrà Revenant sono 12, film, regia, attore non protagonista, fotografia, scenografia, i costumi, ecc.
Non so se Di Caprio vincerà l'Oscar, ma di sicuro posso dire che a me il film non è piaciuto.
Molte cose funzionano, dalla Regia alla fotografia, ma definire "improbabile" la trama è generoso e alcuni passaggi sembrano appiccicati lì solo per dare l'occasione di girare una scena ad effetto destinata ad impressionare lo spettatore. Anche il finale è scontato, con un'idea che mi ha ricordato quella, già allora non proprio geniale, usata per la scena conclusiva di Mr Crocodile Dundee 2, ma quella era una commedia per famiglie, non un film candidato ad essere il miglior dell'anno.

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andrò a vederlo oggi, meriterà senz'altro ma mi sto chiedendo da quando si è cominciato a parlarne, perché non viene mai citato il film che ha sicuramente ispirato il regista Inaritu più del romanzo (secondo me) :"Uomo Bianco Va col tuo Dio"di Richard C. Sarafian con Richard Harris e John Huston Titolo originale Man in the Wilderness 1971. Vedetelo per capire quale sensazione possano arrivare senza i mezzi cinematografici dell'oggi e perché un regista con tutta la fantasia che si vuole, possa partire da un capolavoro per farne un altro senza partorirlo davvero. senza averlo visto spero anche che questo benedetto oscar andrà a Leonardo di Caprio che sicuramente lo meriterà e soprattutto che non se ne parla più.

Già dai primi attimi siamo catapultati all' interno di una meravigliosa esperienza. Ci si immerge così tanto che è possibile sentire il gelo nelle proprie ossa. Trama semplice, ma raccontata meravigliosamente e interpretata perfettamente da grandi attori. Inoltre non stiamo parlando del primo fesso del villaggio, Inàrritu è grande favorito (a mio parare) per un altro Oscar per il miglior film, dopo Birdman. Sono felice del lavoro svolto perchè mi aspettavo molto da questo film, e ho ricevuto ancora di più di ciò che speravo.

NO SPOILER: Sarà perché adoro la regia di Iñàrritu oppure le prestazioni di DiCaprio che mi hanno portato ad amare questa pellicola? Assolutamente NO, Revenant è un film maestoso che trasmette ogni tipo d’emozione, che scava dentro il proprio io e ti perfora come un pugnale facendoti riflettere sulla natura umana e il suo comportamento.

Gran interpretazione degli attori, in particolare Di Caprio e Hardy, ma per il resto film che personalmente mi ha deluso; dopo aver vinto il Golden Globe speravo in qualcosa di meglio. Trama bella ma abbastanza semplice, a tratti un po' lenta. Oscar al miglior attore si, ma al miglior film a mio parere no, il precedente lavoro di Iñárritu: "Birdman" mi è piaciuto molto di più.

Agonizzante epopea americana ambientata nell'Ottocento, dove prevale il classico tema della vendetta. Un'incredibile film diretto dall'eclettico Alejandro G. Iñárritu, questo poliedrico e geniale regista messicano che si sta consacrando film dopo film. In The Revenant a parlare è la natura; la neve che scende, il fuoco che arde, la violenza, il sangue, in una primordialità che regna in ogni frangente. La storia si svolge tutto all'aperto, senza luci artificiali e con dialoghi quasi rarefatti. Impeccabile la prova del lungimirante Di Caprio (E dateglielo questo benedetto Oscar !!).

E' un film dalle splendide ambientazioni, perfetto l'uso delle Alexa 65 digitali. Sarà certamente un disk demo per le future catene ultrahd.