The Danish Girl

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Un film di Tom Hooper. Con Ben Whishaw, Sebastian Koch, Adrian Schiller, Maya Lindh, Jake Graf, Cosima Shaw.
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Titolo originale The Danish Girl. Biografico, Ratings: Kids+13, durata 120 min. - Gran Bretagna, USA 2015. - Universal Pictures uscita giovedì 18 febbraio 2016. MYMONETRO The Danish Girl * * 1/2 - - valutazione media: 2,99 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
jack90 giovedì 10 marzo 2016
the danish girl, un buon film Valutazione 3 stelle su cinque
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The Danish Girl è la storia dell’artista danese Gerda Wegener e del marito Einar negli anni ’20. Gerda ritrae in un quadro il marito vestito da donna e da allora Einar inizia ad assumere in modo sempre più forte un’apparenza femminile, scoprendo un nuovo lato di se stesso e della propria sessualità. Tale situazione è affrontata con grande difficoltà dalla coppia, anche a causa degli ostacoli che la civiltà dell’epoca mette loro davanti.
La regia di Tom Hooper tratta un tema delicato con forte sensibilità. La cifra stilistica usata è davvero efficace: c’è un’attenzione minuziosa per i dettagli della vita di queste persone… il movimento grazioso di una mano che accarezza il viso, sguardi tanto sottili quanto penetranti, l’immenso fascino femminile dato da un semplice foulard… è il linguaggio dell’intimità. [+]

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irene venerdì 18 marzo 2016
tre cuori e una capanna Valutazione 2 stelle su cinque
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Non sono fra quelli che storcono il naso quando sentono il nome di Tom Hooper. Ho amato molto "Il discorso del re" e moltissimo "Les misérables", non li ho trovati né troppo costruiti né patinati, ma qui la storia è diversa. 

Film piatto come pochi altri mai, come una canzone suonata su una nota sola, senza un acuto e, per quanto mi riguarda, senza un'emozione vera, scorre così, senza onde, senza quelle scosse che l'avrebbero reso un film vivo. Non ritengo giusto l'aggettivo 'patinato' che ho letto da più parti, ma l'ho trovato finto, inerte. Il regista aveva a disposizione luoghi fantastici che non ha sfruttato se non fografandoli come in delle belle cartoline all'inizio e alla fine; quanto ai personaggi, si sprofonda in una marea di melassa, in un mondo ideale che non esiste dove tutti fanno a gara a chi è più buono. [+]

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francy99 mercoledì 23 marzo 2016
semplicemente elegante e raffinato Valutazione 5 stelle su cinque
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Premetto di non essere di manica larga nel giudicare un film, però questo veramente merita tutte e 5 le stelle. Un film scorrevole, che narra del coraggio di essere se stessi e di come tutto sia più facile quando si è sostenuti dalla persona amata e dagli amici. Questo è uno dei pochi film che rende omaggio al libro ( che ho letto,  e che consiglio vivamente per tutti!) prendendone i punti salienti e ritoccarli per dare un effetto raffinato. Non spenderò parole a parlare del cast, senza prima avergli affidato l'aggetivo di SENSAZIONALE.  Qui possiamo ammirare un Eddy Redmayne elegante e raffinato (e non mi riferisco all'abbigliamento di Lili) che interpreta il ruolo di Einar/Lilli ed una Amber Heard veramente squisita. [+]

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luca scial� giovedì 24 marzo 2016
morire diventando se stessi Valutazione 4 stelle su cinque
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Dopo averci presentato la storia di un Re d'Inghilterra balbuziente alle prese con il peso della storia (Il discorso del Re), Tom Hooper ci racconta la vita del primo trans della storia: il pittore danese Einar Weigener. Vissuto ad inizio '900. E lo fa utilizzando due ottimi attori: il già premio Oscar Eddie Redmayne, in un'altra grande prova nei panni dell'effemminato e travestito Weigener, e Alicia Wikander, nei panni di sua moglie. Sebbene la sua interpretazione sia stata eclissata dal primo. 
Weigener è un pittore di paesaggi, mentre sua moglie è una stimata ritrattrice, che collabora anche nel mondo della moda. Decide di utilizzare proprio suo marito, dai modi e lineamenti delicati, come modella per i suoi ritratti femminili. [+]

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redrose giovedì 31 marzo 2016
una (perfetta) ragazza danese Valutazione 3 stelle su cinque
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Eddie Redmayne può fare qualsiasi cosa…anche essere perfettamente una donna. La dolcezza ed espressività del suo volto lo permettono. Questa volta però l’Oscar se lo prende di tutto rispetto Alicia Vikander, miglior attrice non protagonista. Strameritato. E’ lei a sopportare tutto il calvario di un marito che di maschile ha solo il nome, a camminare al suo fianco prima in veste di compagna e poi di migliore amica. Fino alla fine. Adoro le storie vere, quelle che in effetti non ti risparmiano per niente la realtà per quella che è. Brutale e scioccante. Ecco così che ne esce un film dalle atmosfere  cupe, inevitabilmente triste. [+]

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fausta rosa giovedì 8 settembre 2016
alla ricerca della propria identità Valutazione 4 stelle su cinque
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Viaggio interiore alla ricerca della propria identità sessuale. The Danish Girl, film presentato in concorso alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia il 5 settembre 2015, è ispirato alla vita dei pittori danesi Einer Wegener e Gerda Wanda, sua moglie. Gerda, spirito libero, anticonformista, pittrice alla ricerca di un soggetto che ispiri il nuovo modello di donna che si affaccia sulla scena sociale intorno agli Anni 20’, in assenza di una modella, fa posare il marito con abiti femminili, e rimane colpita dalla forza misteriosa di quel volto, interpretazione androgina della femminilità. Einer, pittore sensibile e introverso, scopre così la sua vera natura, ricostruisce i suoi tentavi passati di metterla a tacere e comincia ad avvertire nelle pose e negli abiti femminili un turbamento compiaciuto tanto da non poterne fare più a meno , sentendosi donna dentro. [+]

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fausta rosa giovedì 8 settembre 2016
alla ricerca della propria identità Valutazione 4 stelle su cinque
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Viaggio interiore alla ricerca della propria identità sessuale.
The Danish Girl, film presentato in concorso alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia il 5 settembre 2015, è ispirato alla vita dei pittori danesi Einer Wegener e Gerda Wanda, sua moglie.       Gerda, spirito libero, anticonformista, pittrice alla ricerca di un soggetto che ispiri il nuovo modello di donna che si affaccia sulla scena sociale intorno agli Anni 20’, in assenza di una modella, fa posare il marito con abiti femminili, e rimane colpita dalla forza misteriosa di quel volto, interpretazione androgina della femminilità. Einer, pittore sensibile e introverso, scopre così la sua vera natura, ricostruisce i suoi tentavi passati di metterla a tacere e comincia ad avvertire nelle pose e negli abiti femminili un turbamento compiaciuto tanto da non poterne  fare più a meno , sentendosi donna dentro. [+]

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no_data lunedì 19 settembre 2016
il corpo non può essere protagonista Valutazione 4 stelle su cinque
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Per non svilire la complessità dell'argomento oggetto del film, trovo essenziale dare più spazio all'aspetto interiore della vicenda piuttosto che a quello fisico. Quando il corpo intrappola l'anima non è lui che va posto al centro del viaggio di una persona che cerca se stessa. Proprio come l'errore de Il giovane favoloso è stato incentrare la trama su un corpo che soffoca la personalità di chi lo possiede, il pregio di The Danish girl è raccontare imtensamente la scioccante rivelazione intima di una persona che trova se stessa nonostante l'inganno tesole dalla natura nel dotarla di un corpo maschile. In entrambi i film si racconta il tormento interiore di due persone che sono riuscite ad esprimersi ed esistere riconoscendo e superando i limiti imposti a ciascuna dal proprio corpo. [+]

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onufrio domenica 6 novembre 2016
la danese Valutazione 4 stelle su cinque
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Einar Wegener è un noto pittore danese, pittore come sua moglie Gerda Wegener ma poco affermata rispetto al marito. Un piccolo gioco intimo di coppia fa nascere in Einar una donna, il suo nome è Lili, si veste da donna, si trucca da donna, ma quel piccolo gioco diventa a lungo andare un'ossessione, Einar non si ritrova più nel suo corpo di uomo, numerose saranno le visite da tanti dottori che vista l'epoca (primi anni del '900) esprimeranno diagnosi poco credibili; il Dottor Warnekros è l'unico ad aver capito quale possa essere il vero problema del protagonista. Film toccante, ben strutturato che consacra Eddie Redmayne dopo la prova in "La Teoria del Tutto" come uno dei migliori attori in circolazione, non vincerà l'Oscar per questa prova, Oscar che andrà invece meritatamente alla splendida Alicia Vikander. [+]

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riccardo tavani venerdì 25 novembre 2016
quella luce di ieri nell'oggi Valutazione 3 stelle su cinque
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Dentro le vesti, gli aspetti di ieri appare meglio ciò che è oggi. Potremmo anche dire: dentro le vesti, gli aspetti dell’altro si vede meglio l’identico, l’identità. Così se cronologicamente ieri è l’altro dell’oggi, ecco che il cinema riesce a dirci con appassionante limpidezza quello che sta accadendo oggi, domani, presentandocelo attraverso una vicenda realmente accaduta nel passato.
 
Siamo tra Copenaghen e Parigi di inizio ‘900. I coniugi Einar e Gerda Wegener, belli della loro briosa giovinezza, sono entrambi pittori. Innamorati perdutamente l’uno dell’altra, Einar e Gerda si addormentano e si svegliano facendo l’amore: eppure – nonostante lo desiderino – Gerda non rimane mai incinta. [+]

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