laurence316
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martedì 31 gennaio 2017
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n.w.a. - niggaz wit attitudes: la genesi
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La rapida ascesa e l’altrettanto rapida caduta di uno dei gruppi simbolo dell’hip-hop, tra i più importanti esponenti del cosiddetto “gangsta rap”, che parla della quotidianità nel ghetto, dello stile di vita delle bande di strada, di sesso, droga e violenza, e della brutalità delle forze dell’ordine.
Il film di Gray (il cui titolo è, notoriamente, lo stesso di quello del primo album dei N.W.A) ha tra i produttori niente poco di meno che Dr. Dre e Ice Cube, ma ciò nonostante l’autoesaltazione è tenuta a freno, mentre non ci si fa troppi scrupoli nel descrivere i dissidi che ben presto affiorano all’interno del gruppo, quasi tutti dettati dall’avidità.
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La rapida ascesa e l’altrettanto rapida caduta di uno dei gruppi simbolo dell’hip-hop, tra i più importanti esponenti del cosiddetto “gangsta rap”, che parla della quotidianità nel ghetto, dello stile di vita delle bande di strada, di sesso, droga e violenza, e della brutalità delle forze dell’ordine.
Il film di Gray (il cui titolo è, notoriamente, lo stesso di quello del primo album dei N.W.A) ha tra i produttori niente poco di meno che Dr. Dre e Ice Cube, ma ciò nonostante l’autoesaltazione è tenuta a freno, mentre non ci si fa troppi scrupoli nel descrivere i dissidi che ben presto affiorano all’interno del gruppo, quasi tutti dettati dall’avidità.
Straight Outta Compton (“straight outta”, ovvero “direttamente [fuori] da” Compton, il quartiere-ghetto, è un modo di dire che sottintende come l’unico modo per andarsene e per non finire o nella miseria o nella delinquenza, fosse quello di distinguersi per particolari doti artistiche o sportive) è un film interessante e dal ritmo instancabile (in particolare nella prima parte), che offre un affresco d’epoca di rara potenza (tra squarci del pestaggio di Rodney King e delle conseguenti rivolte losangeline), ma è innegabilmente troppo lungo e, nella seconda parte, si adagia e va un po’ troppo sul sicuro, non offrendo molte sorprese (nemmeno ai neofiti) e tirandola un po’ per le lunghe, arrivando quasi ad annoiare. Ma rimane un film di buona qualità, che offre più di uno spunto di riflessione circa il periodo ma anche circa i protagonisti e il genere (gangsta rap) che rappresentano.
Anche se alcune omissioni suonano fin troppo strumentali: è il caso dell’esclusione di gruppi femminili come JJ Fad o di cantanti come Yo Yo e Tairrie B che hanno avuto un importante legame con i N.W.A e che nel film non vengono neppure citate; ma anche il fatto di “sorvolare” circa le ripetute accuse di molestie sessuali rivolte a Dr. Dre non fa fare una bella figura agli autori del film: e, difatti, si è alzata una prevedibile ondata di polemiche che è culminata nelle pubbliche scuse rese dello stesso Dre, rilasciate quasi certamente sotto pressione della Apple, che ha acquistato la sua Beats Electronics e lo ha reso un dirigente.
Ed è anche vero che sotto le parvenze da “politicamente scorretti” fa capolino il conformismo e che più che “rivoluzionari” i cinque non sono altro che quattro ragazzetti cresciuti in un quartiere difficile alla ricerca della fama e del successo più effimeri, che infine raggiungeranno ma che non mancheranno di consumarli, ma questo il film non lo nasconde.
Straordinari, comunque, gli interpreti. E per poterli apprezzare al meglio e per poter meglio apprezzare il film è assolutamente consigliata la visione in lingua originale con sottotitoli.
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filippo catani
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mercoledì 23 marzo 2016
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un ottimo affresco rap
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Compton. Los Angeles. Tre ragazzi cercano di emergere dal durissimo ghetto nel quale sono nati e vivono attraverso la musica rap. Il loro successo è travolgente ma sconvolgerà gli equilibri del gruppo.
Un bellissimo e se vogliamo anche ferocissimo affresco dell'America "del ghetto" e dei suoi ragazzi che crescono tra sparatorie, droga, scontri con la polizia e numerose gravidanze. Il film ripercorre la nascita e l'ascesa dei NWA a partire dal loro esordio con Straight outta compton. Eze-E, Ice Cube e Snoop Dogg sono nomi che hanno segnato la storia del rap di strada infarcito di ciò che la strada offre senza alcuna censura nei contenuti e nelle parole.
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Compton. Los Angeles. Tre ragazzi cercano di emergere dal durissimo ghetto nel quale sono nati e vivono attraverso la musica rap. Il loro successo è travolgente ma sconvolgerà gli equilibri del gruppo.
Un bellissimo e se vogliamo anche ferocissimo affresco dell'America "del ghetto" e dei suoi ragazzi che crescono tra sparatorie, droga, scontri con la polizia e numerose gravidanze. Il film ripercorre la nascita e l'ascesa dei NWA a partire dal loro esordio con Straight outta compton. Eze-E, Ice Cube e Snoop Dogg sono nomi che hanno segnato la storia del rap di strada infarcito di ciò che la strada offre senza alcuna censura nei contenuti e nelle parole. Ottime le ambientazioni e la recitazione, ottime le riproposizioni delle canzoni e dei grandi dibattiti sollevati attorno alla canzone Fuck the Police intonata ai vari concerti. Inoltre, come purtroppo in ogni band che diventa famosa che si rispetti, non tardano ad arrivare invidie, gelosie, un manager affamato di soldi e fama e donne e altro. Insomma un cocktail altamente esplosivo. Un film ben costruito che davvero avrebbe meritato maggiore considerazione ai recenti premi Oscar ma che in patria ha fatto registrare incassi da record.
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dandy
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martedì 23 marzo 2021
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revolution at compton.
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Avvincente ed appassionato resoconto di uno dei gruppi più determinanti sia per l'hip hop che per la comunità afroamericana delle periferie disastrate(Compton era uno dei quartieri più degradati e pericolosi d'America).Prodotto tra gli altri dagli stessi Dr Dre e Ice Cube,il film non cerca l'autocelebrazione ma guarda invece con durezza e realismo al percorso dei protagonisti tra metà anni'80 e metà anni'90,mostrando in modo rigoroso e diretto la loro ribalta rivoluzionaria e allo stesso tempo l'incapacità di gestire pressioni,manipolazioni,invidia reciproca(l'ingresso dell'esordiente Snoop Doggy Dog)successo e dissidi interni.
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Avvincente ed appassionato resoconto di uno dei gruppi più determinanti sia per l'hip hop che per la comunità afroamericana delle periferie disastrate(Compton era uno dei quartieri più degradati e pericolosi d'America).Prodotto tra gli altri dagli stessi Dr Dre e Ice Cube,il film non cerca l'autocelebrazione ma guarda invece con durezza e realismo al percorso dei protagonisti tra metà anni'80 e metà anni'90,mostrando in modo rigoroso e diretto la loro ribalta rivoluzionaria e allo stesso tempo l'incapacità di gestire pressioni,manipolazioni,invidia reciproca(l'ingresso dell'esordiente Snoop Doggy Dog)successo e dissidi interni.E soprattutto, l'impossibilità di liberarsi dal mondo da cui provengono e dalle sue regole.In parallelo c'è l'analisi perfetta ed accurata del periodo,con il razzismo e i soprusi della polizia soverchianti(agenti afroamericani compresi) fino alla vicenda di Rodney King(il cui video è mostrato in tv) che avrebbe scatenato la furia nei ghetti di Los Angeles e portato agli occhi della nazione,assieme alla musica dei NWA,la dura realtà di quei quartieri.Pochi ma ottimi i momenti delle esibizioni live,e veramente bravissimi i protagonisti,impressionanti per somiglianza(Jackson jr è figlio di O'Shea Jackson).Per i fan dell'hip hop la visione è obbligatoria,per i non iniziati è comunque una pellicola validissima,non indegna del miglior Spike Lee,a cominciare dalla durata gestita senza steccare.Il titolo fa riferimento al primo album della banda.Il regista interpreta il dj Greg Mack.Nei filmati di repertorio sui totoli di coda,oltre agli NWA appare anche Eminem.
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brian77
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lunedì 5 ottobre 2015
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statico
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Un film fermo, statico, alla lunga noioso, dove non solo i personaggi vengono definiti in modo approssimativo e poco coinvolgente, ma soprattutto ogni scena sta a sé senza mai creare un interesse narrativo. Con quel ritmo, il film potrebbe durare tre ore, cinque ore... Veramente un film accademico. Viene in mente cos'era stato al contrario un "Jersey Boys", che non era certo il miglior Eastwood, ma era un film pieno di vita, di cinema: qui c'è un temino senz'anima, nonostante i mezzi produttivi ci siano eccome.
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