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Matt Johnson, attore-regista di questo"Operation Avalanche"(2015)realizza, francamente, un film molto modesto sull'allunaggio o meglio sui"dintorni"spionistici e di detection relativi, senza riuscire a capire lo spitio della cosa. Unico elemento positivo. gli autori non accettano la reoria della finzione, ma i secret agents qui allestiscono qualche anno(2)prima dellì'allunaggio una sorta di simii-allunaggio finto, il che però non toglie la verità/veridicità dell'allunaggio vero(i"complottisti"invece allignano anche tra persone che si crederebbero intelligenti, ossia dotate della capacità di distinguere tra realtà e illusione/finzione). Ma il gioco spionistico è debole, troppo affidato a una tecnica semi-documentaristica, ormai"condannata"da tutti i film che si vorrebbero "cinéma-vérité"in materia di fenomeni extra-sensoriali, fantasmi etc. Poco , francamente, inquadrature inutili, spesso pletoriche, con un aggravio di situazioni inutili che non aggiungono assolutamente nulla q quanto si sa e si dovrebbe in seguito vedere-apprpe ndere. Oltre a tutto, gli interpreti appaiono sempre stralunati, "fuori dal mondo", anche quando la situazione richiederebbe, invece, la loro attenzione e"viglianza". vale per Johnson stesso, per Sharon Belle, per Owen Williams, ma in realtà per tutti i/tutte le partecipanti al film, che si conferma(diciamo così, se ce ne fosse bisogno)un film sostanzialmente inutile e pletorico, Cose, in altri termini, che in un raccontino di tre pagine o in un articolo scientifico-divulgativo si possono dire non solo altrettanto bene(sarebbe comunque poco e mal fatto), ma decisamente meglio, El Gato
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