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Mavis, la figlia di Dracula e Johnny si sposano e hanno un figlio di nome Dennis, che non si sa ancora se è un vampiro o un'umano e Dracula vorrebbe a tutti i costi che sia un vampiro e che sua figlia insiema a suo marito vivessero li in Hotel. Ma Mavis non è molto d'accordo con suo padre, perche crede che l'hotel non sia un posto adatto per suo figlio, ma il posto adtotto secondo lei e il paese in qui suo marito e cresciuto, quindi lei lascerà suo figlio a suo padre per andare a vedere se il posto in cui è cresciuto suo marito e veramente adatto. Intanto La Mummia, Frankenstein e il lupo aiuteranno Dracula ad insegnare a Dennis a diventare un bravo vampiro, intanto arriverà anche nonno Vlad, che anche lui vorrebbe che suo nipote fosse un vampiro. Questo secondo capito sembra un copia incolla del primo, ma non del tutto, perchè lo stile di introdurre la storia e identico al primo, i colori, le scene nell' hotel, sono tutte cose che avevamo già visto nel primo capitolo, che però non ci erano dispiaciuti anzi i colori ad esempio erano una delle cose più belle che c'erano nel primo film, però qui non attirano subito, anche le batutte, qui sono molto più da bambino, però nonostante tutto non è brutto, anzi ci sono delle cose che stupiscono, sopratutto nel carattere dei personaggi e della storia in se, per esempio una cosa che era molto divertente era il personaggio di Dracula, che anche qui è dopiatto da Claudio Bisio, impara ad usare l'iphone o Frankenstein che fa il selfi con i fan, cose che potrebbero stupire però facendoti fare una risata, ci sono anche dei luoghi o delle scene spettacolari che nel primo capitolo non c'erano, per esempio un luogo creato veramente bene era la caverna del nonno Vlad o il supermercato, che erano stupendi ed invece la scena più spettacolare è stata la battaglia tra mostri e demoni. Tornando al discorso del dopiaggio, ci sono state tre voci che mi hanno stupito (anche nel primo film), Claudio Bisio, che è inriconscibile e come dicevo primo dopiia Dracula, poi Cristiana Capotondi che doppia la figlia di Dracula e Paolo Villaggio che doppia nonno Vlad ed è parecchio divertente, insomma un doppiaggio molto notevole. Comunqu il film non è per niente male è divertente, simpatico, coloratissmo, insomma secondo me chi ha adorato il primo non potrà non adorare questo sequel, che per fortuna non è stato soltotano una manovra di marketing.
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antonio montefalcone
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mercoledì 14 ottobre 2015
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l'hotel dei mostri si fa più cosmopolita e attuale
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“Hotel Transylvania 2”, scritto dal regista Tartakovsky con Adam Sandler e Robert Smigel, cerca di bissare il successo del 1° cartoon e continuare a divertire bimbi e grandi ormai abituati ai bizzarri personaggi, mostri gotici e classici di cinema e letteratura, mostruosi però solo nelle fattezze ma dal cuore tenero. Su tutti, il padrone dell’Hotel, il conte Drac, qui alle prese col nipotino Dennis. In questo 2° episodio i mostri non sono più staccati dal mondo umano, anzi, ben integrati nel tempo attuale. E sul contrasto tra tradizione e innovazione la regia trova i suoi spunti comici. La trama, fluida e divertente, amplifica poi l’aspetto educativo inneggiando alla tolleranza.
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“Hotel Transylvania 2”, scritto dal regista Tartakovsky con Adam Sandler e Robert Smigel, cerca di bissare il successo del 1° cartoon e continuare a divertire bimbi e grandi ormai abituati ai bizzarri personaggi, mostri gotici e classici di cinema e letteratura, mostruosi però solo nelle fattezze ma dal cuore tenero. Su tutti, il padrone dell’Hotel, il conte Drac, qui alle prese col nipotino Dennis. In questo 2° episodio i mostri non sono più staccati dal mondo umano, anzi, ben integrati nel tempo attuale. E sul contrasto tra tradizione e innovazione la regia trova i suoi spunti comici. La trama, fluida e divertente, amplifica poi l’aspetto educativo inneggiando alla tolleranza. Le location non sono più surreali, i colori rendono più lievi le atmosfere, la musica dona più ritmo all’opera. Un’opera che convince a livello visivo, ma che presenta alcuni punti deboli nella sceneggiatura. Questa, seppur brillante, è poco sorprendente e fantasiosa. Pellicola comunque godibile e piacevole.
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