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francy99
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lunedì 27 luglio 2015
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50 sfumature di...
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rispetto al libro, questo film non vale niente, e perlomeno non valgono i 5 euro del biglietto. Quando siamo usciti dalla sala, io e la mia amica, ci siamo guardati in faccia come per chiederci se veramente avessimo visto ' 50 sfumature di grigio'. Sinceramente, premio il modo in cui il regista abbia reso l'intero film scorrevole, ma anche perchè penso che alcuni dettagli, che nel libro sono ABBASTANZA FONDAMENTALI, nel film (mi pare) vengano solamente citati superficialmente. Mi dispiace dire che mi aspettavo di più...
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(di themaster)
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toty bottalla
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venerdì 19 giugno 2015
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brodaglia melensa!
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Un film presuntuoso che non riesce mai a determinare il movente di una trama che rimanda la sua ambiguità al sequel spianato prima e dichiarato poi in un finale da soap opera scadente, due ore di noia ripetuta senza emozioni e turbamenti, solo qualche sussulto alla fine per qualcuno svegliato dalle luci e dal rumore dei commenti icastici e coloriti di varie sfumature. Saluti.
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salvo.di
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lunedì 25 maggio 2015
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pessimo
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Film riassumibile in un'unica frase "ti fai frustrare o no?"
Non so proprio come abbia fatto l'autrice a scrivere ben un intero libro su questo. L'unica cosa che ho visto sfumare in questo film sono state due ore di vita.
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martedì 28 aprile 2015
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non ci resta che ridere
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Ancora non so se mi sia preso un sedativo per aver accompagnato la mia ragazza a vedere questo film. Ma soprattutto chi mi ha fatto spendere soldi per lanciarmi in questa impresa.
Ma non so nemmeno se riesca a definirlo un film, o perlomeno solo definirlo.
Non ci sono commenti. Questa roba non è un film, è pubblicità. Non ha una trama, non ha spessore, non ha un filo, non ha un cazzo di niente. Solo una schifosa e miserabile vetrina pubblicitaria ritagliata per la figlia di Melanie Griffith e per un bamboccio dalla bella faccia che starebbe bene a fargli fare solo qualche comparsata. Perché Cinquanta sfumature di Grigio - tra l'altro traduzione infelice di Fifty shades of Grey, in riferimento al nome del protagonista - è solo un contenitore arraffazonato di patetiche pillole pseudoerotiche figlie di un cinema post-Twilightiano che aspira a tanto.
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Ancora non so se mi sia preso un sedativo per aver accompagnato la mia ragazza a vedere questo film. Ma soprattutto chi mi ha fatto spendere soldi per lanciarmi in questa impresa.
Ma non so nemmeno se riesca a definirlo un film, o perlomeno solo definirlo.
Non ci sono commenti. Questa roba non è un film, è pubblicità. Non ha una trama, non ha spessore, non ha un filo, non ha un cazzo di niente. Solo una schifosa e miserabile vetrina pubblicitaria ritagliata per la figlia di Melanie Griffith e per un bamboccio dalla bella faccia che starebbe bene a fargli fare solo qualche comparsata. Perché Cinquanta sfumature di Grigio - tra l'altro traduzione infelice di Fifty shades of Grey, in riferimento al nome del protagonista - è solo un contenitore arraffazonato di patetiche pillole pseudoerotiche figlie di un cinema post-Twilightiano che aspira a tanto. Non lo definisco nemmeno film erotico per non offendere Tinto Brass e Walerian Borowczyk: questa roba è una mezza specie di teen drama incensurato di una aspirante miserabile e sfigata Cerentola, in una disgustosa, vomitevole e raccapricciante fiaba dove il sogno americano si mescola al sadomaso spicciolo: il brutto anatraccolo verginello nelle mani del rampollo che si atteggia a maschio alfa tra champagne, caviale, grosse firme e grossi marchi (una montagna di pubblicità occulta) grattandosi le palle.
Campione di incassi, sbancato al box office: è proprio vero allora che il capitalismo è il sangue del mondo. Una stella è pure troppo, e mezza sarebbe già un'esagerazione. Se dicessi che fa schifo, sarebbe un insulto allo schifo.
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paolorol
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mercoledì 8 aprile 2015
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per poveri
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Ho letto qualche pagina random del primo tomo. Ho guardato qualche scena random del filmetto..
Decisamente un fenomeno che ci costringe a pensare. Come ha fatto il genere umano a restare così ancorato all'età della pietra? Siamo a livello dei peggiori fotoromanzi. Ho scoperto recentemente che i fotoromanzi che credevo estinti da decenni in realtà esistono ancora nelle edicole. Così come esistono e sempre esisteranno i poveri di spirito.
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astromelia
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mercoledì 25 marzo 2015
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retrogrado e banalotto
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non ho letto il romanzo ma mi sembra che sia stato scopiazzato da film degli anni 90,da 9 settimane e mezzo ad american gigolo ad altri,comunque discontinuo e si vede che le scene sono tagliate(si vedrà mai l'integrale?) i protagonisti insipidi e i dialoghi incoerenti e non perfettamente coerenti con il tema, io salvo le locations e le audi più volte pubblicizzate nel film,per il resto mi pare sia un flop,ahimè ci saranno i seguiti,roba per adolescenti cresciutelli ma se si voleva stupire il risultato è solo una risata ironica.....
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gianleo67
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martedì 24 marzo 2015
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clausole 'vessatorie' da...contratto amoroso
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Giovane e carina laureanda in giornalismo, la timida e illibata Anastasia conosce e si innamora dell'aitante e fascinoso Christian Grey, rampante uomo d'affari che nonostante la giovane età ha già accumulato una fortuna nel campo delle telecomunicazioni. Attratta dall'uomo e ispirata da un ingenuo spirito romantico Anastasia gli si concede. Quello che non tarda a scoprire è che Christian è tormentato dai fantasmi di un'infanzia difficile e violenta e che i suoi gusti sessuali nascondono le sinistre perversioni di un oscuro rituale sadomaso in cui vorrebbe trascinare il loro rapporto.
Figlio dell'omonimo best seller del 2011 scritto da E.
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Giovane e carina laureanda in giornalismo, la timida e illibata Anastasia conosce e si innamora dell'aitante e fascinoso Christian Grey, rampante uomo d'affari che nonostante la giovane età ha già accumulato una fortuna nel campo delle telecomunicazioni. Attratta dall'uomo e ispirata da un ingenuo spirito romantico Anastasia gli si concede. Quello che non tarda a scoprire è che Christian è tormentato dai fantasmi di un'infanzia difficile e violenta e che i suoi gusti sessuali nascondono le sinistre perversioni di un oscuro rituale sadomaso in cui vorrebbe trascinare il loro rapporto.
Figlio dell'omonimo best seller del 2011 scritto da E. L. James, il primo di una trilogia che sembra fatta apposta per l'adattamento mainstream da richiamo porno-soft patinato e furbetto, questo dramma sentimentale di pruriti adolescenziali e tormenti senili sembra un prodotto ad uso e consumo delle legioni di casalinghe annoiate che affollano i multiplex negli uggiosi weekend invernali ma potenzialmente in grado di richiamare l'attenzione (e gli incassi stratosferici sembrano confermarlo) di un pubblico assai più vasto e trasversale. Se l'appeal di una spregiudicata operazione di marketing come questa mostra i limiti sempre più attuali di una progressiva deriva dei gusti cinematografici che si conformano agli standard imposti dalle Major che si sono accapigliati per accaparrasene i diritti (alla fine l'hanno spuntata la Universal in joint venture con Focus Features), è anche vero che il fenomeno non dovrebbe essere sottovalutato almeno sotto il profilo sociologico, laddove la commistione di elementi (finto)trasgressivi come le pratiche BDSM ed il classicismo romantico dei teen-movie a stelle e strisce costituisce l'ultimo baluardo di un consumismo pornografico che ha letteralmente saturato il mercato nelle sue multiformi proposte commerciali, grazie alla sovra-esposizione mediatica di un corpo femminile quale oggetto di un desiderio in grado di vendere tanto l'ultimo modello di utilitaria quanto la più specifica biancheria per signore. Che gli elementi narrativi concorrano alla costruzione di una storia che, non ostante la convenzionalità del soggetto, appare più che pretestuosa nel solleticare l'attenzione morbosa di un pubblico ruminante appare come la cartina di tornasole di un'operazione che ottiene il risultato sperato (ingrossare il conto in banca di tutti gli attori in campo) e nello stesso tempo ne riduce ai minimi termini le pretese artistiche, trascinadosi lungo i binari di un menage erotico-sentimentale dove l'approfondimento psicologico appare puramente ornamentale e funzionale ad un lontano richiamo di significati appena abbozzati. Seguendo una ideale declinazione dell'erotismo cinematografico (tralasciando la commedia scollacciata Made in Italy o la Sex-ploitation americana che pure avevano una loro autonomia artistica e dignità produttiva) sembra proprio che il disperato nichilismo di 'Ultimo Tango a Parigi' degli anni '70 , già diluito nell'edonismo patinato di '9 Settimane e 1/2' degli '80, si riduce al risibile stillicidio di imbarazzanti pratiche sadomaso di una inevitabile deriva semipornografica da rotocalco televisivo del Terzo millennio (gli anni '90 venivano preannunciati dal più promettente exploit sulla Croisette '89 di 'Sesso,bugie e videotape'). A niente serve poi un impianto drammaturgico che si fonda sulla mistica della salvazione già cara ad Hitchcock ('Io ti salvero' - 1945) seguendo un ideale neo romantico che sembra travisare i pretesi tormenti d'amore seconto Hardy ('Tess dei D'Urbervilles') ma che si risolve nel coitus interruptus di un commiato amoroso da carrello elevatore che preannuncia sequel prossimi venturi. Dispiace per la bella colonna sonora curata dal veterano Danny Elfman e stupisce l'irragionevole divieto ad i minori in molti paesi del mondo (in Italia viene vietato ai minori di 14 anni) per un film dove le trasgressioni finto erotiche non prevedono shooting al di sotto della cintura. Aridatece i sordi der biglietto!
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xtremepredator
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martedì 24 marzo 2015
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capolavoro d arte moderna
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Un film talmente brutto come un capolavoro d arte moderna ( queste parole le ha dette il sergente HARTMAN ) e questo l ho è . Quindi io gli dò 5 stelle per la sua brutezza ( non che io volessi vedere un porno ). Ah non l ho visto al cinema, l ho piratato nel web mika sono un idiota.
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strikefight
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domenica 22 marzo 2015
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mi e piaciuto molto
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Lo visto piratato per curiosità , lo vietano ai minori di 14 anni quando su internet ce di peggio? Anzi ce di meglio? A forse ho capito perche lo vietano perche su internet ce di meglio , ma fatemi il piacere. Cmq il film è un genere a se puo piacere oppure no come tutte le cose e a me è piaciuto molto scaricarlo da internet.
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ziggy11
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domenica 15 marzo 2015
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fedele al libro
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Questo film è deludente per chi crede di stare per vedere un nuovo colossal di grande spessore. Se invece lo si guarda con la consapevolezza che si tratta di un film erotico commerciale, allora non è né noioso né di poca qualità. Tutt'altro, la scenografia e l'attore protagonista sono molto convincenti. Quello che proprio non mi è piaciuto, è la recitazione della protagonista famminile che è banale e, a mio avviso, poco credibile.
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