Qual è il costo reale di un capo d'abbigliamento? Un'indagine condotta in più paesi sull'impatto sociale e ambientale dell'industria della moda si chiede se sia possibile un modello produttivo più etico e sostenibile. Espandi ▽
Girato in diversi Paesi in tutto il mondo, il documentario alterna le immagini delle passerelle più importanti con quelle dei sobborghi più disagiati, dove viene realizzata la gran parte dei capi presenti sul mercato. Con numerose interviste ad addetti ai lavori e opinionisti - tra i quali l'eco-stilista Stella McCartney, l'attivista Livia Firth e l'ambientalista Vandana Shiva - The True Cost ci fa aprire gli occhi sull'impatto umano e ambientale dell'industria della moda, a fronte dell'incremento del 500% nel consumo di abbigliamento registrato negli ultimi vent'anni e della tendenza, sempre più diffusa, al "fast fashion" da parte di aziende e marchi globali. E se il prezzo dei capi di abbigliamento - alta moda a parte - è in calo da decenni, i costi umani e ambientali sono cresciuti a dismisura. Chi paga davvero questo prezzo? Si può creare un futuro migliore, più etico e sostenibile, per la moda? Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film precedente del regista, The Cove, ha vinto il premio Oscar come miglior documentario nel 2010. Espandi ▽
Una squadra di attivisti cerca di dare al mondo immagini inedite e molto evocative: sono opere d'arte che stanno cambiando il modo in cui si guarda agli animali in via di estinzione e alle estinzioni di massa. Il regista, insieme ai suoi collaboratori, si è inflitrato all'interno dei mercati neri o lavorando con alcuni artisti per creare belle immagini con singolari soggetti animali. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un poema civile di incalcolabile potenza visiva, che mescola documentario e installazione artistica senza mai manipolare la realtà. Documentario, Cina, Francia2015. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che offre uno spaccato della società contemporanea e dello sviluppo economico cinese. Espandi ▽
Nel mezzo del cammin della sua vita un uomo nudo giace ripiegato su se stesso in posizione fetale nella Cina di oggi, al confine fra due mondi: un paradiso agreste che fa già parte di un passato irreversibile e un inferno minerario creato seguendo l'istinto distruttivo della mitologica bestia Behemoth. La terra è profanata da ruspe che scavano come artigli e viene trasportata lontano dai "giocattoli del mostro", non prima di essere stata scandagliata da mani febbrili alla ricerca di qualcosa di prezioso che non dà gioia a chi lo trova. I minatori che popolano questo girone dantesco sono sproporzionatamente piccoli rispetto a ciò che producono, e facilmente rimpiazzabili, nel caso venissero spazzati via dalle esplosioni che sventrano le montagne, o fatalmente intossicati dal fumo e dal debris che esala dalle pareti violate, o arrostiti dalla lava che scorre dalle viscere stuprate come sangue incandescente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il sindaco cinese Geng Yanbo fa di tutto per trasformare il centro di estrazione del carbone di Datong in un luogo turistico alimentato solo ed esclusivamente da energia pulita. Per riuscire a realizzare questo suo sogno deve trasferire tutti i residenti della città; si tratta di un gruppo di 500.000 persone e non sarà facile convincerli a spostarsi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Undici tibetani, ferventi buddisti, intraprendono un cammino di oltre duemila chilometri per raggiungere la città santa di Lhasa, dove risiede il Dalai Lama. Il loro viaggio durerà mesi e dovrà confrontarsi con tutte le difficoltà immaginabili, non ultima la scelta di percorrere il viaggio immersi in un rituale mantrico che li porta a inginocchiarsi fino a terra ad ogni passo. Nella ripetizione e nella determinazione i pellegrini troveranno la forza per procedere nella gioia verso la loro meta. In delicato equilibrio tra documentario e finzione, la visione del film coinvolge e contagia inevitabilmente gli stessi spettatori con un esempio di forza spirituale di rara potenza. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Quando l'omosessualità è vissuta come un tabù. Espandi ▽
Invece di essere orgoglioso di suo figlio, il padre di un architetto di successo cinese di nome Andy è preoccupato. Andy, che vive a Shanghai, è uscito allo scoperto dichiarando la sua omosessualità, e suo padre deve riuscire a superare la vergogna. La madre di Cherry è alle prese con un problema simile: sua figlia è attratta dalle donne. La famiglia di Cherry viene dalla Cina rurale dove l'omosessualità è ampiamente considerata come inaccettabile. Così i genitori di entrambi i protagonisti partono alla ricerca di un modo per nascondere la natura dei figli, arrivando entramvi alla conclusione che la loro sofferenza verrebbe alleviata da un matrimonio di convenienza. Il film segue Andy e Cherry nei loro sforzi frenetici per trovare partner "accettabili", suddivisi dal sualismo dell'essere stessi quando sono fuori con gli amici, e ottimi coniugi quando devono interpretare la parte degli sposi felici. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una contemplativa esplorazione della nostra relazione con il silenzio, il suono e l'impatto del rumore sulla nostra quotidianità. Un viaggio immersivo e cinematico tra Terence Malick e Koyaanisqatsi, capace di farci entrare in risonanza con noi stessi e riconnetterci con una perduta pace interiore. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il documentarista Adam Sjöberg, che aveva già affrontato tematiche simili nel cortometraggio "Danny from North Korea", torna a parlare della situazione politica in Corea del Nord seguendo il lavoro del provocatorio artista Sun Mu. Espandi ▽
Conosciuto sotto uno pseudonimo che significa "senza confini", Sun Mu, disertore della Corea del Nord, si ispira all'attività di propaganda svolta per il regime prima della fuga nel 1998 e ne inverte il significato, conferendogli nuove sfumature e dando vita ad una 'pop art politica'. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una serie di recenti documentari si sono cimentati con il tema dei lavoratori migranti in Cina. Questi lavoratori vengono considerati come classe inferiore rispetto ai cittadini delle grandi metropoli e sono ancora vittime di discriminazione e pregiudizio malgrado il loro significativo contributo alla straordinaria crescita economica della Cina. La loro realtà riflette alcune delle sfide della società cinese.
Chen Chun, figura centrale di My Land, ha lasciato la campagna da quindici anni per stabilirsi nella periferia di Pechino dove vive con la sua famiglia coltivando e vendendo verdure. Tuttavia, la città, in costante espansione, alla fine raggiunge la fattoria di Chen. Il proprietario terriero cerca di forzare Chen ad andarsene dicendo che l'area sarà riqualificata. Vicini e colleghi, che lottano sotto pressioni sempre più grandi, cominciano a partire ma Chen e la sua famiglia sono determinati a rimanere. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Zhao Chatong è nato nel 1990 nella provincia dello Shanxi. A 19 anni era già un fervente seguace Mao e un nazionalista che sventolò la bandiera del suo paese in segno di protesta contro le rivendicazioni giapponesi. Il documentario segue la crescita di questo giovane patriota e i dubbi che con essa vengono fuori. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
On the road girato in 4/3 e bianco e nero, al limite del formato cinematografico e al limite del mondo così come ci piacerebbe guardarlo. A bordo di treni merci, in autostop su furgoni desueti e arrugginiti, addormentato sul sedile marcio di una corriera, il protagonista, un poeta in viaggio di lavoro, attraversa la regione cinese a maggioranza musulmana dello Xinjiang. Un viaggio suddiviso in 16 poemi che non percorre lo spazio, ma muove frammentario e incostante sulle tracce di uomini e di senso. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Esplorando il passato di suo nonno, Jean-Christophe Yu rivive, attraverso una toccante ed epica vicenda familiare, un secolo di storia cinese. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La Cina contemporanea, oltre a promettere un futuro migliore ai suoi giovani, riserva loro anche difficoltà e inganni. Nell'arco di sei anni, il passaggio alla vita adulta di tre adolescenti, in contesti molto diversi tra loro. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.