barone di firenze
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lunedì 2 febbraio 2015
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interessante
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Questo film è interessante sotto il profilo storico, infatti tutti sapevano di enigma, si sono fatti dei film al riguardo ma credo pochi sapessero che l'intelligence service britannica avesse sviluppato il primo e vero computer, e qesto ridimensiona le varie IBM - Bill Gates - e Steve Jobs,. che si sono trovati in mano uno studio già avanzato. Gli attoritornando al film da oscar sia l'attore principale che il capo del C6 anche se comprimario, bravi tutti gli altri, film da vedere se si è interessati alla storia recente.
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enzo70
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domenica 8 febbraio 2015
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un lungo e intenso omaggio al genio
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“Sono le persone che nessuno immagina che possono fare certe cose che nessuno può immaginare”. Questa frase ricorre più volte in questo bel film di Morten Tyldum che rende omaggio alla memoria di Alan Turing, uno di quegli uomini che nessuno immaginava potesse realizzare una cosa che nessuno poteva immaginare, un calcolatore meccanico in grado di calcolare i miliardi di combinazioni che erano alla base della comunicazione tedesca durante la seconda guerra mondiale, nell’ambito del programma Enigma. La storia di un uomo morto a 41 anni diventa l’occasione per il regista norvegese per fare diversi film in un film, un film storico, per quanto concerne l’attività del matematico e del suo staff, un film su un amore adolescenziale, quello del protagonista con il suo amico Cristopher, un film su un amore impossibile, tra una donna ed un omosessuale, un film sull’omosessualità in Gran Bretagna pochi anni fa, con processi che si concludevano con la prigione o con la castrazione chimica.
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“Sono le persone che nessuno immagina che possono fare certe cose che nessuno può immaginare”. Questa frase ricorre più volte in questo bel film di Morten Tyldum che rende omaggio alla memoria di Alan Turing, uno di quegli uomini che nessuno immaginava potesse realizzare una cosa che nessuno poteva immaginare, un calcolatore meccanico in grado di calcolare i miliardi di combinazioni che erano alla base della comunicazione tedesca durante la seconda guerra mondiale, nell’ambito del programma Enigma. La storia di un uomo morto a 41 anni diventa l’occasione per il regista norvegese per fare diversi film in un film, un film storico, per quanto concerne l’attività del matematico e del suo staff, un film su un amore adolescenziale, quello del protagonista con il suo amico Cristopher, un film su un amore impossibile, tra una donna ed un omosessuale, un film sull’omosessualità in Gran Bretagna pochi anni fa, con processi che si concludevano con la prigione o con la castrazione chimica.
Benedict Cumberbatch interpreta in maniera perfetta un ruolo difficile per il carattere impossibile e di grande complessità del padre del moderno computer e, comunque, tutti i protagonisti danno prova di ottimo cinema. Nonostante un film non semplice, in sala non vola una mosca, tutti gli spettatori seguono con interesse e passione la storia di Turing. E a lui e a tutti quelli che hanno cambiato il mondo con il loro genio questo film, alla fine, dedica un lungo e intenso omaggio.
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sabrina lanzillotti
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venerdì 13 marzo 2015
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storia dimenticata del padre del computer
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Manchester, inverno del 1952. La polizia irrompe nell’abitazione del famoso matematico e crittografo Alan Turing e lo arresta con l’accusa di atti osceni. Durante l’interrogatorio, il matematico inizia a raccontare partendo da quello che egli stesso definisce l’episodio più rilevante della sua vita, cioè, dal giorno in cui lui insieme ad una squadra di studiosi, linguisti e agenti dei servizi segreti furono ingaggiati durante la Seconda Guerra Mondiale con il compito di decifrare il codice Enigma, mediante il quale i nazisti comunicavano in segreto. Questo è il primo dei tanti episodi raccontati da Turing alla polizia, fino a quel momento ignara di aver arrestato il pioniere dell’informatica moderna, un uomo che, nonostante i grandi meriti,viene condannato per la sua omosessualità alla castrazione chimica e, per questo motivo, decide di suicidarsi all’età di 41 anni.
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Manchester, inverno del 1952. La polizia irrompe nell’abitazione del famoso matematico e crittografo Alan Turing e lo arresta con l’accusa di atti osceni. Durante l’interrogatorio, il matematico inizia a raccontare partendo da quello che egli stesso definisce l’episodio più rilevante della sua vita, cioè, dal giorno in cui lui insieme ad una squadra di studiosi, linguisti e agenti dei servizi segreti furono ingaggiati durante la Seconda Guerra Mondiale con il compito di decifrare il codice Enigma, mediante il quale i nazisti comunicavano in segreto. Questo è il primo dei tanti episodi raccontati da Turing alla polizia, fino a quel momento ignara di aver arrestato il pioniere dell’informatica moderna, un uomo che, nonostante i grandi meriti,viene condannato per la sua omosessualità alla castrazione chimica e, per questo motivo, decide di suicidarsi all’età di 41 anni.
Quella raccontata in “The Imitation Game” è la vera storia di un eroe dimenticato, un uomo che con la sua genialità permise agli alleati di vincere la guerra con alcuni anni d’anticipo, salvando così milioni di vite umane.
Il titolo del film è di per sé enigmatico. “Il gioco di imitazione” si riferisce, infatti, alla condizione del gruppo d’esperti, costretti a lavorare sotto copertura ma, ancor di alla condizione dello stesso Turing che nel Regno Unito degli anni ’40 e ’50 è costretto a nascondere il suo orientamento sessuale. Per lungo tempo ciò è reso possibile dall’intima amicizia che instaura con la collega Joan Clake (Keira Knightley nel film) ma, quando la realtà viene rivelata, a nulla serve ciò che egli ha fatto per la patria.
Il biopic diretto da Morten Tyldum è stato largamente apprezzato tanto dal pubblico quanto dalla critica per il suo realismo e per la passione che traspare dalla pellicola nella quale si alternano flashback e flashforward, quasi a creare un puzzle che viene completato poco a poco.
Il ruolo del protagonista è affidato all’attore britannico Benedict Cumberbatch, che si è immedesimato così tanto nella parte da non riuscire a smettere di tremare nelle ultime scene del film. La sua interpretazione, comunque, gli è valso il premio al Festival di Toronto e lo pongono tra i più gettonati agli Oscar.
Quella di “The Imitation Game” è una storia tragica e a tratti surreale, la storia di un genio, di un eroe ma, soprattutto, di un uomo etichettato solo come omosessuale, il cui operato è stato taciuto per troppo tempo ma che ora, finalmente, viene rivelato al mondo.
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miguel angel tarditti
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venerdì 27 marzo 2015
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un film de oscar y un actor de oscar
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UN FILM DE OSCAR Y UN ACTOR DE OSCAR
El film: “The imitation Game”, regia de Morten Tyldum, noruego
El actor: Benedict Cumberbath
Una historia real, la de Alan Touring , un matematico inglese excepcional, un genio del siglo XX . Fue el primero en inventar un computer precario, primario.
Precario si lo vemos desde la tecnologia de hoy, porque gracias a ese extraordinario aparato, ese enorme mamotreto, primer computer de la humanidad, se salvo la vida a miles de personas durante la segunda guerra mundial.
Miles de personas y miles de ciudades debe la sopravivencia a Alan Touring y a su monumental invento.
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UN FILM DE OSCAR Y UN ACTOR DE OSCAR
El film: “The imitation Game”, regia de Morten Tyldum, noruego
El actor: Benedict Cumberbath
Una historia real, la de Alan Touring , un matematico inglese excepcional, un genio del siglo XX . Fue el primero en inventar un computer precario, primario.
Precario si lo vemos desde la tecnologia de hoy, porque gracias a ese extraordinario aparato, ese enorme mamotreto, primer computer de la humanidad, se salvo la vida a miles de personas durante la segunda guerra mundial.
Miles de personas y miles de ciudades debe la sopravivencia a Alan Touring y a su monumental invento.
El film no narra la guerra, que por supuesto està presente, ni siquiera se ocupa de lo que podemos considerar uno de los inventos mas fabuloso de la historia, habla de la personalidad de Touring, de sus enormes conflictos que contrastan con lo brillante de su inteligencia, y habla tambien del prejuicio contra la homosexualidad en los años 40 del 900, en la Gran Bretagna, que paradojalmente 50 años mas tarde, seria uno de los paises que primero reconociò el derecho a la legalidad entre personas del mismo sexo.
En esos tiempos, en cambio, las relaciones homosexuales eran castigadas por la ley y se proponia inclusive la castracion quemio-farmacologia.
El otro gran tema del film, a mi entender, es la crisis de conciencia que puede producir una estrategia de guerra, cuando para ganarla, se ven obligados por inteligencia estrategica, a perder “pequenas” batallas con altos costos de vidas humanas propias.
Todo un gran tema que surgiò en escena en esa segunda guerra, cuando la apariciòn del computer facilita el descifrar los mensajes en clave de los alemanes de Hitler, permitiendo asì elaborar meticulosamente las estrategias de contra ataques, contando con secretos revelados telematicamente al poder ser descifados los mensajes en codigos militares imposibles de comprender hasta entonces, y que indicaban las movidas futuras preparadas por el enemigo nazista.
El film te mantiene pegado a sus vibrantes imagenes y a sus inteligentisimos dialogos, donde nada sobra ni nada falta, y donde brilla el talento alucinante de Benedict Cumberbath, quien logra este complejo personaje en modo emocionanante por su verdad, que asombrar por su entrega desarmante, en un rol absolutamente complicado y de ricas facetas patologicas.
Pero no seria justo no decir che todo el cast es fantastico, en particular ella, Keira Knightley con un angel extraordinario y una calida calidad interpretativa.
Como tambien el rol del adolescente Alan Touring, a cargo del jovencisimo… que en su escena final con el preside del college, resulta de una economia expresiva y de una efficacia asombrosa.
Un gran film y gran actor que merecieron el Oscar. Y que merece ser visto.
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gianleo67
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domenica 29 marzo 2015
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la guerra e...la macchina da scrivere
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1951, Manchester, England, I servizi segreti di sua Maestà vengono informati del misterioso furto che un professore di matematica di Cambridge, Alan Turing, avrebbe subito nella sua abitazione da cui, apparentemente, non mancherebbe nulla. La polizia si insospettisce, lo indaga, lo arresta accusandolo di sodomia. Quello che però il professore confessa al commissario che lo interroga è una strana storia iniziata più di 11 anni prima e che lo ha coinvolto in una importantissima e segretissima missione di analisi crittografica dei messaggi cifrati che la Germania utilizzava durante il conflitto bellico e che sarebbe stata la chiave di volta con cui l'Allenaza è riuscita ad avere la meglio sulla minaccia dell'Asse filonazista.
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1951, Manchester, England, I servizi segreti di sua Maestà vengono informati del misterioso furto che un professore di matematica di Cambridge, Alan Turing, avrebbe subito nella sua abitazione da cui, apparentemente, non mancherebbe nulla. La polizia si insospettisce, lo indaga, lo arresta accusandolo di sodomia. Quello che però il professore confessa al commissario che lo interroga è una strana storia iniziata più di 11 anni prima e che lo ha coinvolto in una importantissima e segretissima missione di analisi crittografica dei messaggi cifrati che la Germania utilizzava durante il conflitto bellico e che sarebbe stata la chiave di volta con cui l'Allenaza è riuscita ad avere la meglio sulla minaccia dell'Asse filonazista.
Se è vero che il 2014 è stato l'anno dei biopic storici a sfondo matematico, questa non è la prima volta (e non sarà nemmeno l'ultima) con la quale la magniloquenza narrativa del cinema americano si cimenta con la glorificazione di personaggi tanto illustri quanto controversi della cultura scientifica del secolo appena trascorso (a quando Einstein?).
A questo giro di posta sembra toccare al grande matematico, logico e crittografo inglese Alan Turing che con le sue ricerche sulla crittografia e sulle macchine computazionali elettromneccaniche viene a buon diritto ricordato come il padre della moderna scienza informatica e pioniere di importantissime ricerche nel campo dell'intelligenza artificiale. Facendo confluire in una sceneggiatura fiume tratta dal libro di Andrew Hodges (Alan Turing: The Enigma), Graham Moore fornisce al regista Morten Tyldum la possibilità di articolare questo drammone storico-biografico secondo le tre dirtettrici di un cronologia del racconto che partendo dalla fine (l'imputazione e la condanna di Turing per omosessualità nel 1952) ci riporta all'inizio (le prime passioni liceali per i giochi matematici e per un compagno di classe) e da qui alla parte centrale della storia (il progetto 'Enigma' a Bletchley Park), intersecando così tanto le ragioni storiche (tanto in campo bellico che scientifico) quanto quelle prettamente culturali e sociali (l'omosessualità, il ruolo della donna). Il risultato è quello di un prodotto che unisce alla convenzionalità illustrativa dei caratteri e del contesto, la sottile ironia tutta british di una messa alla berlina dei meccanismi con cui il potere sfrutta il destino dei singoli a proprio uso e consumo, per poi abbandonarli a se stessi nel venir meno di una ragion di stato che cede il passo alle restrizioni di quegli stessi diritti civili in nome dei quali si era combattuta e vinta la battaglia contro le preponderanti forze del Male. Lungi dal rappresentare questa complessità se non all'interno dei canoni di un film che punta più sul versante spettacolare e romanzesco della storia (unico accenno al doppiogiochismo dell' MI5 che faceva trapelare informazioni col contagocce ad Est di una Cortina di Ferro prossima ventura), Morten Tyldum utilizza i rudimenti fondamentali di una incipiente scienza informatica quale semplice pretesto (già utilizzato da James Marsh nella sua 'Teoria del Tutto' con la cosmnologia di Hawking) per una storia che ci parla del suo protagonista quale emblema e simbolo di una agiografia dei sentimenti che dalle 'stelle' della gloria lo porta alle 'stalle' dello stigma sociale ed al suicidio avvenuto nel 1954 a soli 42 anni e da qui alla riabilitazione postuma avvenuta solo nel 2013 ad opera di Elisabetta II. Bravo (almeno quanto il Premio Oscar Eddie Redmayne) il Turing di Benedict Cumberbatch che rappresenta bene le ambiguità di un personaggio geniale e scontroso, asociale e gelido almeno quanto quelle macchine pensanti che aveva iniziato a concepire e teorizzare, distinguendoli dalla'autocoscienza e dall'emotività degli esseri umani attraverso quel test di analisi logico-cognitiva (usato tutt'oggi) che da lui prenderà il suo nome. Premio Oscar 2015 a Graham Moore per la Migliore sceneggiatura non originale.
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onufrio
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domenica 21 giugno 2015
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l'enigma di alan turing
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Cumberbatch si sveste finalmente dei panni di Sherlock, ricoprendo brillantemente un complesso personaggio come Alan Turing, famoso ma al tempo stesso misterioso matematico a cui si vede fondamentalmente la nascita del computer. La storia si svolge in tre diversi periodi, l'epoca adolescenziale nel college, il periodo della secconda guerra mondiale ed il 1951. Un ottimo film con un cast notevole, ma soprattutto si tratta di una storia vera, il che la rende ancora più interessante oltre che credibile.
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eleonora panzeri
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venerdì 11 settembre 2015
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una guerra che non ti aspetti
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Stiamo parlando di una storia che nasce per far parlare di sé e restare nella memoria del pubblico. Tra lo storico e l’emozionale ci troviamo ad assistere ad una guerra parallela segretissima, fatta di logica e matematica. Il protagonista tutt’altro che rampante: un tipo diverso, escluso ed emarginato, vuoi per le sui inclinazioni sessuali o per una scelta imprevista della natura. La storia tuttavia insegna anche in questo caso che sono proprio "le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno può immaginare...". Una realtà amara, che rivela ancora una volta il male insito nel cuore degli esseri umani, ed in cui una macchina può di fatto sconfiggere un'altra macchina e c’è chi gioca con numeri e statistiche a fare il Dio.
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Stiamo parlando di una storia che nasce per far parlare di sé e restare nella memoria del pubblico. Tra lo storico e l’emozionale ci troviamo ad assistere ad una guerra parallela segretissima, fatta di logica e matematica. Il protagonista tutt’altro che rampante: un tipo diverso, escluso ed emarginato, vuoi per le sui inclinazioni sessuali o per una scelta imprevista della natura. La storia tuttavia insegna anche in questo caso che sono proprio "le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno può immaginare...". Una realtà amara, che rivela ancora una volta il male insito nel cuore degli esseri umani, ed in cui una macchina può di fatto sconfiggere un'altra macchina e c’è chi gioca con numeri e statistiche a fare il Dio. Può essere che l’uomo come per stessa ammissione del protagonista non riesca in alcun modo a trarre l’appagamento che genera la violenza da altro.C’è da dire che se Turing alla fine della guerra è stato considerato un eroe dall’altro lato resta sempre l’amarezza dei caduti, che si trovavano nel posto sbagliato nel momento sbagliato.Impeccabile l’interpretazione di Benedict Cumberbatch nel ruolo di Turing, superfluo il ruolo di Joan Clarke assegnato a Keira Knightley, avrei trovato più adatta un attrice di più basso profilo che una nota sex symbol del panorama cinematografico per questo ruolo.
Fa un po’ specie tuttavia che l’antenato del computer che sto usando oggi per scrivere questa recensione sia nato per uno scopo diverso che sinceramente non avrei mai immaginato.
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elgatoloco
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martedì 5 gennaio 2016
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film di testimonianza, ma pienamente "filmico"
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Il rischio dei film di testimonianza(di cui certo"The Imitation Game"fa parte in pieno, vista anche l'evidenziazione della tematica dell'omosessualità di Turing, che percorre tutto il film e che si trova anche, in grande evidenza, prima dei titoli di coda del film stesso)è quello di essere(o divenire)retorici, ma il regista, gli sceneggiatori, gli attori, hanno evitato in pieno tale rischio, dandoci un film ad alta intensità drammatica, incentrato sul grande logico matematico inglese di origini ebraiche, che durante la guerra costruisce, con grandi difficoltà una macchina che decripta i messaggi in codice dei nazisti, risparmiando al paese e agli alleati il rischio di almeno due ulteriori anni di guerra, almeno a quanto è dato sapere(il film, che non è affatto"documentaristico", è però fondato su documenti ed è quindi, più che semplicemente"biografico", a pieno titolo, "storico-biografico").
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Il rischio dei film di testimonianza(di cui certo"The Imitation Game"fa parte in pieno, vista anche l'evidenziazione della tematica dell'omosessualità di Turing, che percorre tutto il film e che si trova anche, in grande evidenza, prima dei titoli di coda del film stesso)è quello di essere(o divenire)retorici, ma il regista, gli sceneggiatori, gli attori, hanno evitato in pieno tale rischio, dandoci un film ad alta intensità drammatica, incentrato sul grande logico matematico inglese di origini ebraiche, che durante la guerra costruisce, con grandi difficoltà una macchina che decripta i messaggi in codice dei nazisti, risparmiando al paese e agli alleati il rischio di almeno due ulteriori anni di guerra, almeno a quanto è dato sapere(il film, che non è affatto"documentaristico", è però fondato su documenti ed è quindi, più che semplicemente"biografico", a pieno titolo, "storico-biografico"). Il tutto con continui flash-back, che percorrono l'arco temporale della vita(invero breve)di Turing, dagli anni della scuola alla fine, complice la castrazione chimica, "scelta"in alternativa alla prigione, che lo porterà al suicidio.Flash-back mai casuali, mai"centellinati", ma vere unità narrative, usate con grande efficacia, senza mai concedere nulla a una sorta di godimento sadico(o sadomasochistico)degli spettatori. Attori"very british"di grande levatura, in alternativa alla grande scelta(che però spesso si rivela una sorta di grande caravanserraglio)che si ha negli States....Al di là di chi si interessa dei predecessori dell'informatica(di cui Turing è uno dei grandi, con Norbert Wiener e prima con G.Leibniz, ovviamente)e di problemi matematico-logici-enigmstico-epistemologici, il film coinvolge tutti/e, anche per i motivi qui brevemente esposti El Gato
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dadedade
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mercoledì 6 gennaio 2016
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biografia incorretta - parte 1
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La trama non rispecchia la realtà.
Nel film sembra che Turing abbia inventato da solo la macchina per decifrare Enigma, ma non è vero. La prima macchina fu costruita da un team polacco nel 1932 e i suoi piani di costruzione erano stati resi noti agli inglesi.
Quando i tedeschi modificarono Enigma la macchina polacca non poté più essere usata, per cui lo staff di Bletchley Park creò una nuova macchina.
Non è vero che, a macchina già costruita, a Turing venne l’idea di usare alcune parole ricorrenti nei messaggi cifrati per accelerare la decifrazione. La Bombe fu costruita con questa idea già in mente.
La macchina non fu inventata e costruita dal solo Turing, come appare nel film; fu invece il frutto di un lavoro di squadra e di un progetto ben preciso.
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La trama non rispecchia la realtà.
Nel film sembra che Turing abbia inventato da solo la macchina per decifrare Enigma, ma non è vero. La prima macchina fu costruita da un team polacco nel 1932 e i suoi piani di costruzione erano stati resi noti agli inglesi.
Quando i tedeschi modificarono Enigma la macchina polacca non poté più essere usata, per cui lo staff di Bletchley Park creò una nuova macchina.
Non è vero che, a macchina già costruita, a Turing venne l’idea di usare alcune parole ricorrenti nei messaggi cifrati per accelerare la decifrazione. La Bombe fu costruita con questa idea già in mente.
La macchina non fu inventata e costruita dal solo Turing, come appare nel film; fu invece il frutto di un lavoro di squadra e di un progetto ben preciso. In tutto questo Turing ebbe una parte assai importante, ma si trattò di un lavoro collaborativo. Fa ridere i polli il fatto che nel film Turing sia stato dipinto come uno scienziato bislacco “faccio-tutto-io”, che monta personalmente i pezzi della sua macchina.
La scena in cui Turing recluta esperti in crittografia pubblicando su un giornale un gioco di parole crociate è, oltre che falsa, anche assolutamente idiota! Ma andiamo... ma veramente gli sceneggiatori hanno pensato che questa fosse una trovata brillante?
Turing non scrisse a Churchill, fu tutto lo staff di Bletchley Park a mandargli una lettera. E Churchill non mise Turing in una assoluta posizione di comando così come appare nel film.
Il fatto che a Bletchey Park le donne lavorassero in una sezione separata è falso. Anzi... la “bomba” era assistita da donne. La decifrazione richiedeva infatti tempi lunghissimi, e ogni volta che la macchina trovava un presunto risultato le addette verificavano se era un vero risultato, e facevano continuare l’elaborazione alla macchina se il risultato si rivelava falso.
È del tutto sbagliata la scelta dell’attrice che fa la parte di Joan Clarke (Keira Knightley), lo spessore del suo personaggio è lo stesso della carta velina, per nulla credibile nel ruolo di una laureata in matematica. Inoltre è troppo bella per il ruolo, la reale Joan Clarke aveva infatti un aspetto assai ordinario.
La relazione tra Joan Clarke e Alan Turing è stata esagerata nel film. Si trattò semplicemente di un vago tentativo di Turing di entrare nella “norma” sposandosi. Ma a Turing sarebbe stata più congeniale una moglie governante, in grado di gestire la casa e di fargli trovare vestiti puliti ogni mattina. Turing era un maschilista che non metteva in discussione la condizione inferiore delle donne (come quasi tutti in quell’epoca del resto).
È del tutto priva di senso la scena in cui Turing decide se salvare o no un convoglio. Tutte le informazioni raccolte a Bletchey Park venivano analizzate in altra sede. Nel film si vede appesa alla parete la mappa con la posizione dei convogli, ma ciò è ridicolo! La mappa era invece in un bunker a Liverpool.
Turing non arrogante e asociale come si vede nel film, anzi, era affamato di compagnia e di affetto, e aveva degli amici. Era eccentrico, ma in modo innocuo, per esempio incatenava la sua tazza al termosifone per impedire che gliela rubassero, la catena della sua bicicletta si sganciava dopo un certo numero di pedalate, ma lui invece di farla aggiustare, contava le pedalate, e scendeva dalla bici per risistemarla prima che si sganciasse.
La mia fonte:
Andrew Hodges
Alan Turing, una biografia.
762 pagine, anno 2006, 19 euro.
Edizioni Bollati Boringheri.
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renatoc.
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giovedì 3 maggio 2018
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bel film biografico!
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La biografia di Alan Turing, il matematico considerato uno dei padri dell'informatica moderna, ambientato nella 2^ guerra mondiale. La trama si svolge soprattutto nella 2^ guerra mondiale in cui Turing si da da fare per inventare una macchina in grado di decifrare i messaggi segereti tedeschi, a cui si intervallano dei flash-back sull'infanzia-adolescenza del matematico e nei quali viene a galla la sua omosessualità! Benedict Cumberbatch interpreta benissimo il personaggio: un viso dallo sguardo spaurito ma allo stesso tempo grintoso e autoritario che sa farsi obbedire ed alla fine anche appoggiare dai suoi collaboratori che all'inizio lo osteggiavano! Quando vede che le autorità dei servizi segreti fanno di tutto per osctacolarlo, non esita a scrivere a Winston Churchill il quale gli finanzia immediatamente il progetto della macchina con 100.
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La biografia di Alan Turing, il matematico considerato uno dei padri dell'informatica moderna, ambientato nella 2^ guerra mondiale. La trama si svolge soprattutto nella 2^ guerra mondiale in cui Turing si da da fare per inventare una macchina in grado di decifrare i messaggi segereti tedeschi, a cui si intervallano dei flash-back sull'infanzia-adolescenza del matematico e nei quali viene a galla la sua omosessualità! Benedict Cumberbatch interpreta benissimo il personaggio: un viso dallo sguardo spaurito ma allo stesso tempo grintoso e autoritario che sa farsi obbedire ed alla fine anche appoggiare dai suoi collaboratori che all'inizio lo osteggiavano! Quando vede che le autorità dei servizi segreti fanno di tutto per osctacolarlo, non esita a scrivere a Winston Churchill il quale gli finanzia immediatamente il progetto della macchina con 100.000 sterline. Tra i collaboratori vi è anche una donna Joan Clarke, interpretata da una una splendida Keira Knightley, che sarà la sua più preziosa amica e collaboratrice! Peccato che Alan sia gay perchè un happy-end che terminasse col matrimonio tra Alan e Joan, sarebbe stato bellissimo! Comunque non dimentichiamo che si tratta di un film preso dalla realtà, e non di un romanzo storico! E' triste pensare che una persona che con la sua invenzione è riuscito ad anticipare di due anni la fine della guerra e fare 14 milioni di vittime in meno, sia poi stato arrestato e sottoposto a castrazione chimica per atti osceni! Situazione che lo porterà al suicidio a soli 41 anni, ma con mentalità britannica di allora c'era poco da trattare! Meno male che la regina Elisabetta II^ gli ha fatto avere la grazia postuma nel 2013 (a 59 anni dal suicidio!).
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