ultimoboyscout
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giovedì 11 giugno 2015
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io sono groot!
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Peter Quill è un audace fuorilegge, inseguito da un gruppo di cacciatori di taglie per aver rubato una sfera che avrebbe poteri eccezionali, ambita dal malvagio Ronan. Si troverà costretto, suo malgrado, a stringere una scomoda alleanza con quattro personaggi piuttosto improbabili: Rocket il procione, Groot l'albero umanoide, Drax il distruttore e Gamora, sensuale ed enigmatica signora in verde. Il film è basato sui fumetti Marvel Super Heroes pubblicati per la prima volta nel 1969 e mescola azione e tanto umorismo. I Guardiani sono la squadra "concorrente" dei Vendicatori, ne sono completamente diversi, ma essendo figli di un fumetto poco conosciuto in Italia possono rappresentare una gradita (a mio parere graditissima) sorpresa per gli spazi ed i margini di invenzione.
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Peter Quill è un audace fuorilegge, inseguito da un gruppo di cacciatori di taglie per aver rubato una sfera che avrebbe poteri eccezionali, ambita dal malvagio Ronan. Si troverà costretto, suo malgrado, a stringere una scomoda alleanza con quattro personaggi piuttosto improbabili: Rocket il procione, Groot l'albero umanoide, Drax il distruttore e Gamora, sensuale ed enigmatica signora in verde. Il film è basato sui fumetti Marvel Super Heroes pubblicati per la prima volta nel 1969 e mescola azione e tanto umorismo. I Guardiani sono la squadra "concorrente" dei Vendicatori, ne sono completamente diversi, ma essendo figli di un fumetto poco conosciuto in Italia possono rappresentare una gradita (a mio parere graditissima) sorpresa per gli spazi ed i margini di invenzione. Il manipolo di antieroi colpisce (e diverte) innanzitutto perchè a prima vista sembrano un branco di idioti maleassortiti, indisciplinati, spacconi e pasticcioni, con una sola, grandissima specialità: mettersi nei guai! Invece, quando c'è da fare sul serio, con un po' di impegno, non sbagliano un colpo, trasformandosi in un team affiatato e vincente, anche al botteghino. Piace la storia ma piacciono soprattutto i personaggi, ben congegnati, in particolare Gamora e Peter. Lei appare molto complessa e digrande spessore, una guerriera spietata che non si fa problemi ad uccidere, lui è (forse si crede) un tipo cool e sexy, chiacchierone, un moderno "sborone" che si fa chiamare Star Lord e ama la cultura pop anni Ottanta. L'umorismo è sfrenato e si vena di follia, gli effetti speciali si mescolano ad atmosfere vintage e le due ore di durata scorrono fluide e veloci tra duelli, inseguimenti, battaglie, battute a raffica e guasconate come se piovesse. Il regista James Gunn, noto per opere scanzonate e b-movie pulp e trash, fa centro aiutato da un cast che diverte e si diverte senza prendersi sul serio, lanciando la nuova star, Chris Pratt. Difficile chiamarli eroi, difficile se non impossibile affermare (come qualcuno ha fatto) che siano il miglior prodotto in assoluto Marvel, ma questi fantastici 5 male in arnese legano perfettamente con le altre pellicole di casa madre, ed anzi, per certi versi, si fanno preferire ai più noti supereroi per l'umorismo anarchico e per quella vena nostalgica che pervade tutta la pellicola. Ultima, bellissima sorpresa, l'universo weirdo/cartoonesco creato è davvero innovativo e imbattibile!
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alberto
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martedì 25 aprile 2017
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commuove nel vero senso del termine
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Ne ha fatta di strada James Gunn per dirigere uno dei film del progettone Marvel. Il superhero movie non gli è nuovo, dato che ha diretto anche "Super", che insieme a "Kick-ass" è un esperimento che vuole introdurre persone "speciali" nella vita di tutti i giorni. Invece i Guardiani della Galassia compiono le loro gesta dappertutto tranne che sulla Terra, in un periodo che sembrerebbe un futuro distopico ma che in realtà è solo ambientato in pianeti più evoluti, tra astronavi e alieni di tutti i colori possibili, un mix tra le battaglie "navali" di Star Wars e le variegate specie di Star Trek.
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Ne ha fatta di strada James Gunn per dirigere uno dei film del progettone Marvel. Il superhero movie non gli è nuovo, dato che ha diretto anche "Super", che insieme a "Kick-ass" è un esperimento che vuole introdurre persone "speciali" nella vita di tutti i giorni. Invece i Guardiani della Galassia compiono le loro gesta dappertutto tranne che sulla Terra, in un periodo che sembrerebbe un futuro distopico ma che in realtà è solo ambientato in pianeti più evoluti, tra astronavi e alieni di tutti i colori possibili, un mix tra le battaglie "navali" di Star Wars e le variegate specie di Star Trek. Ma il film gode di vita propria, si contraddice passando da brani riprodotti col walkman a congegni ultra-tecnologici, commuove lo spettatore nel vero senso della parola, ovvero coinvolge, da una parte facendo ridere grazie al ristretto vocabolario di Groot, un albero vivente che pronuncia solo "Io sono Groot", ma soprattutto per ciò che provoca la diversità tra il team, chi senza il senso dell'umorismo e chi ne ha troppo, dall'altra facendo anche scappare qualche lacrimuccia, grazie all'abilità della sceneggiatura di Gunn e Nicole Perlman, che riescono a far affezionare i personaggi allo spettatore, impresa difficile dato che fondamentalmente sono tutti dei manigoldi (ladri e assassini), creati nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, che per caso costruiscono un progressivo rapporto di amicizia e fratellanza per fermare i piani di Ronan, ostinato a ottenere una gemma dell'infinito per poter accrescere notevolmente la sua potenza. Lo strambo gruppo è formato dal fuorilegge Peter Quill, alias Star-Lord (Chris Pratt), Gamora, una letale assassina (Zoe Saldana), Drax il distruttore (Dave Bautista), il procione geneticamente modificato Rocket e il sopracitato Groot (rispettivamente doppiati da Bradley Cooper e Vin Diesel). Tra i nomi altisonanti troviamo Glenn Glose, nei panni di Nova Prime; Benicio Del Toro in quelli del Collezionista (una specie di Andy Warhol); Djimon Hounsou/ Korath e John C. Reilly in quelli di un generale della Nova Corps. Dal punto di vista tecnico ed estetico ciò che colpisce di più è ovviamente la scenografia di Charles Wood e il trucco di White e Georgiou, entrambi candidati agli oscar. Poi la colonna sonora di Tyler Bates va a braccetto sia con le scene più toccanti e potenti sia con quelle più ritmate e spassose, grazie a brani anni '80 come "Hooked on a feeling"; tra l'altro il ritmo è il vero punto di forza del film, che può vantare una solida caratterizzazione dei protagonisti e una durata di circa due ore che non pesa. Uno degli esempi del talento di Gunn è la scena dopo i titoli di coda, in cui troviamo una vecchia conoscenza che non ha buoni rapporti con la critica cinematografica.
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dandy
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lunedì 1 maggio 2017
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ottimo film di genere
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Posto che tutto quello che viene mostrato è risaputo,dalle sitazioni ai temi come l'unione che rende forti,i perdenti che trovano il modo per riscattarsi,l'ex-collaboratore del padre della "Troma" LLoyd Kaufman e regista semiesordiente,rivela un'incredibile maestria nel rendere questo blockbuster vitale ed entusiasmante.Effettoni speciali(magnifici) e sequenze action non mancano,ma Gunn rinnega quell'ipertrofia fracassona e frastornante tipica di molti prodotti di genere degli ultimi anni(il confronto con "The Avengers"è inevitabile,e questo film ne è legato dalla presenza del semidio Thanos)ripiegando invece su un umorismo piacevole e mai troppo sguaiato.
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Posto che tutto quello che viene mostrato è risaputo,dalle sitazioni ai temi come l'unione che rende forti,i perdenti che trovano il modo per riscattarsi,l'ex-collaboratore del padre della "Troma" LLoyd Kaufman e regista semiesordiente,rivela un'incredibile maestria nel rendere questo blockbuster vitale ed entusiasmante.Effettoni speciali(magnifici) e sequenze action non mancano,ma Gunn rinnega quell'ipertrofia fracassona e frastornante tipica di molti prodotti di genere degli ultimi anni(il confronto con "The Avengers"è inevitabile,e questo film ne è legato dalla presenza del semidio Thanos)ripiegando invece su un umorismo piacevole e mai troppo sguaiato.Evita di fare del protagonista il solito macho supereroistico(che però è disposto a tutto pur di non separarsi dal suo walkman),ed abbozza una potenziale love story tra questi e Gamora(memorabile la sequenza in cui Star Lord cerca di sedurla raccontandole la "leggenda" di "Footlose").Infarcisce il film di apprezzabili citazioni passatiste,dagli anni'80 agli anni '70(molte le hit del periodo nella colonna sonora,spesso fornita dal walkman del protagonista:tra gli altri Blue Swede,Redbone,Marvin Gage e Tammi Terrell),bilancia magistralmente i tempi d'azione e di pausa,e sa rendere appassionanti personaggi dalla natura stra-risaputa.L'ex-wrestler Bautista,è calato perfettamente nel suo personaggio,simpaticamente incapace di capire metafore e allusioni.Una menzione speciale anche a Michael Rooker,gigione e comprensivo Yondu Udonta,dotato di freccia comandata col fischio.Ma il duo Rocket-Groot ruba la scena a tutti,allegramente cinico e rabbioso il primo,teneramente ingenuo ed altruista il secondo,e capace di entrare nel cuore dello spettatore con le tre uniche parole che sa dire"Io sono Groot".Difficile non commuoversi per il suo destino.La vittora finale dei protagonisti,pur essendo scontata è comunque piacevolmente educativa.Un film uguale a molti altri nella forma,ma decisamente superiore ed ammirevole nella sostanza,di quelli che non si vedevano da un pezzo.Giustamente premiato da un successo trionfale.Gunn è anche sceneggiatore.Lloyd Kaufman è un detenuto.Stan Lee,anche produttore,appare come di consueto(è l'uomo con la bionda spiato da Rocket a Xandar).Nel negozio di Tivan si intravedono i vermoni-parassiti di "Slither",film d'esordio di Gunn.Thanos è interpretato in performance capture da James Brolin.Rob Zombie da la voce al computer dell'astronave dei Ravagers,Bradley Cooper a Rocket e Vin Diesel a Groot.Nella sequenza dopo i titoli di testa appare Howard il Papero(doppiato da Seth Green)che schernisce Tivan.
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iltrequartista
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martedì 27 giugno 2017
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io sono groot
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Guardiani della Galassia è indubbiamente un flim di azione divertente e spettacolare.
Il gruppo che si forma strada facendo non ha nulla da invidiare a supereroi più famosi e che hanno scritto la storia dei fumetti almeno in Italia (non credo che nessuno possa contestare il fatto che prima dell'uscita di quetsa pellicola in molti ignoravano l'esistenza di questi simpatici personaggi).
Tutti rimangono impressi nella memoria e tutti fanno simpatia,in particolare modo Rocket e Groot che sono ampiamente una spanna sopra gli altri.
L'azione è frenetica,non ci sono tempi morti,la grafica è eccellente e curata nei dettagli e si potrebbe quasi gridare al capolavoro,visto anche che i nostri eroi sono fondalmente persone buone e non lesinano all'occorenza di mostrare anche i propri lati deboli.
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Guardiani della Galassia è indubbiamente un flim di azione divertente e spettacolare.
Il gruppo che si forma strada facendo non ha nulla da invidiare a supereroi più famosi e che hanno scritto la storia dei fumetti almeno in Italia (non credo che nessuno possa contestare il fatto che prima dell'uscita di quetsa pellicola in molti ignoravano l'esistenza di questi simpatici personaggi).
Tutti rimangono impressi nella memoria e tutti fanno simpatia,in particolare modo Rocket e Groot che sono ampiamente una spanna sopra gli altri.
L'azione è frenetica,non ci sono tempi morti,la grafica è eccellente e curata nei dettagli e si potrebbe quasi gridare al capolavoro,visto anche che i nostri eroi sono fondalmente persone buone e non lesinano all'occorenza di mostrare anche i propri lati deboli.
Tuttavia nell'enfasi generale almeno un paio di cose mi hanno lasciato un poco di amaro in bocca.
La prima,meno importante è che non sempre la sceneggiatura fila liscio come l'olio,la seconda ben più grave è lo scontro finale che ad un certo punto assume i toni della pagliacciata,va bene la scanzonata ironia di fondo ma si esagera di brutto.
ED il finale si sa vale almeno mezza pellicola.
Fortunatamente il ricordo di Groot che protegge tutti con i suoi lunghi rami,ha compensato parzialmente quanto scritto sopra,ma non riesco lo stesso ad assegnare quattro stelle.
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ombri
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venerdì 7 novembre 2014
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divertente ma non molto di più
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Peter Quill è un criminale dello spazio, che vorrebbe essere riconosciuto e temuto ovunque ma in realtà nessuno se lo fila...fa strage di cuori fra donzelle di varie specie, compie qualche furtarello qua e là, e ascolta ossessivamente una compilation di successi anni 80 che sua madre aveva creato per lui prima di morire. Per via della sua ultima - e più grandiosa, anche se a sua insaputa- scorribanda, incontra la letale guerriera Gamora, il muscoloso e potentissimo Drax dal linguaggio straordinariamente forbito, l'irascibile procione geneticamente modificato Rocket e il dolcissimo albero umanoide Groot. Insieme scopriranno il valore dell'amicizia e lotteranno per salvare la galassia dal malvagio dittatore che intende impossessarsene distruggendo un pianeta alla volta.
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Peter Quill è un criminale dello spazio, che vorrebbe essere riconosciuto e temuto ovunque ma in realtà nessuno se lo fila...fa strage di cuori fra donzelle di varie specie, compie qualche furtarello qua e là, e ascolta ossessivamente una compilation di successi anni 80 che sua madre aveva creato per lui prima di morire. Per via della sua ultima - e più grandiosa, anche se a sua insaputa- scorribanda, incontra la letale guerriera Gamora, il muscoloso e potentissimo Drax dal linguaggio straordinariamente forbito, l'irascibile procione geneticamente modificato Rocket e il dolcissimo albero umanoide Groot. Insieme scopriranno il valore dell'amicizia e lotteranno per salvare la galassia dal malvagio dittatore che intende impossessarsene distruggendo un pianeta alla volta. L'ennesima trasposizione cinematografica di un fumetto Marvel è divertente, fracassona e ben riuscita nella caratterizzazione dei personaggi, a partire dalla straordinaria quanto improbabile ( e inseparabile!) coppia Rocket/Groot, ma la sceneggiatura è zoppicante, l'ironia che pervade l'intera pellicola a tratti si fa umorismo banale, destinato ad un pubblico infantile, il percorso di crescita interiore dei personaggi si riduce ad una sorta di repentino cambio di rotta poco credibile nella sua rapidità, le roboanti scene action, sebbene a tratti stupefacenti, risultano per lo più ridondanti e non particolarmente coinvolgenti e la durata complessiva del film è un tantino eccessiva... Inoltre per chi non conosce a fondo il fumetto risulta piuttosto difficile, soprattutto all'inizio del film, districarsi tra i vari nomi di pianeti, dittatori, guerrieri, armate e così via che vengono "buttati lì" senza alcuna contestualizzazione. Si salva la simpatia dei personaggi, interpretati (quelli "umani") da attori tutti perfettamente in parte, e realizzati (quelli digitali, Rocket e Groot) con una perizia tecnica ed una verosimiglianza davvero strabilianti (certi primi piani di Rocket lasciano letteralmente senza fiato); risulta inoltre piacevolmente straniante assistere a scene fantascientifiche di grandiosità ultramoderna con un sottofondo di classici anni 80, come a creare un ponte ideale tra passato e futuro. In conclusione, un prodotto piacevole, con molti aspetti positivi ma bisognoso di quel "quid" in più per poter davvero conquistare un pubblico adulto il cui giudizio non sia "pilotato" da una storica affezione al fumetto originario.
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iuriv
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giovedì 30 luglio 2015
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non proprio galattico.
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Per una volta spinto dai fiumi di parole positive che hanno accompagnato questo film, ho deciso di affrontare la visione di quello che è stato definito un lavoro rivoluzionario nell'ambito dei cinefumetti targati Marvel.
In effetti la creta su cui gli autori hanno lavorato si presenta diversa dal solito. I cinque protagonisti dell'avventura, per una volta, sono reietti, per nulla interessati al bene dell'universo e con un passato oscuro che li ha proiettati ai margini della società. E' la loro unione che forma una sorta di anti Avengers, mettendoli nel ruolo scomodo e forse indesiderato di salvatori del pianeta Xandia dalle manie di distruzione del mortale nemico Ronan.
Cinque protagonisti sono forse un po' troppi e non a tutti è concesso lo spazio per emergere.
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Per una volta spinto dai fiumi di parole positive che hanno accompagnato questo film, ho deciso di affrontare la visione di quello che è stato definito un lavoro rivoluzionario nell'ambito dei cinefumetti targati Marvel.
In effetti la creta su cui gli autori hanno lavorato si presenta diversa dal solito. I cinque protagonisti dell'avventura, per una volta, sono reietti, per nulla interessati al bene dell'universo e con un passato oscuro che li ha proiettati ai margini della società. E' la loro unione che forma una sorta di anti Avengers, mettendoli nel ruolo scomodo e forse indesiderato di salvatori del pianeta Xandia dalle manie di distruzione del mortale nemico Ronan.
Cinque protagonisti sono forse un po' troppi e non a tutti è concesso lo spazio per emergere. Però ci sono i tratti fondamentali e, in qualche caso, anche un background soddisfacente che li rende subito simpatici. Non è un caso che il momento più alto del film, secondo me, sia il conciliabolo a cinque che questi spiantati tengono quando devono decidere come muoversi, durante il quale emergono in contrasti tra le varie personalità in gioco.
Il punto è che, per forza di cose, la trama è destinata a proseguire in un unica direzione. Essendo un film super eroistico deve sottostare a certe regole e la vicenda risulta prevedibile.
Per di più, il nemico pubblico numero uno è piatto come una tavola e non rappresenta un vero motivo di interesse nella storia. Il semplice desiderio di distruzione è una motivazione troppo flebile, soprattutto se confrontata con il lavoro di caratterizzazione dei personaggi principali. Inoltre appare evidente come esso sia solo un cattivo minore rispetto al Tanos eternamente seduto sul suo trono, vera minaccia inespressa della pellicola.
Ci si diverte, perché Gunn trova il tempo da dedicare all'azione e ritma il suo lavoro con gusto. La rappresentazione dello spazio è esteticamente molto piacevole e la furba colonna sonora crea il giusto spirito giocoso per accompagnare i protagonisti in questa avventura.
Però manca il mordente. La storia è talmente meccanica da permettere l'anticipazione degli avvenimenti e il finale sdolcinato cozza profondamente con il carattere che i personaggi mettono in mostra per tutta la pellicola.
E' evidente che questo lavoro si pone come il primo di un progetto molto più sviluppato. Ma anche così rimane l'amaro in bocca per avere assistito a un racconto incompleto e insoddisfacente.
Nonostante il tentativo di approcciarsi in maniera diversa, inoltre, lo spirito più classico del cinema targato Marvel rimane impresso. Il rischio che nelle prossime pellicole i nostri eroi si trasformino nei classici guerrieri senza macchia è notevole. E a questo punto avremo l'ennesima copia degli Avengers, di cui, francamente, non si sente alcuna necessità.
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the thin red line
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lunedì 12 gennaio 2015
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divertimento assicurato
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Una banda sgangherata di malviventi spaziali si ritrova per caso unita per evitare che il nemico apocalittico di turno Ronan si impossessi di una sfera in grado di sterminare pianeti interi.
Il rischio che ha corso James Gunn nel girare Guardiani della Galassia era quello di emulare senza riuscirci gli innumerevoli comics usciti negli ultimi anni: in un panorama cinematografico saturo di space adventure inutile dire che l'ennesimo titolo del genere può aver poco incuriosito ed io stesso inizialmente ero titubante alla visione dell'ennesimo filmaccio colmo di effetti speciali esagerati e di sceneggiature inesistenti e poco originali. Ecco allora che Gunn risolve l'inghippo delle mancanze narrative sostituendole con personaggi fantastici e caratterizzati all'estremo.
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Una banda sgangherata di malviventi spaziali si ritrova per caso unita per evitare che il nemico apocalittico di turno Ronan si impossessi di una sfera in grado di sterminare pianeti interi.
Il rischio che ha corso James Gunn nel girare Guardiani della Galassia era quello di emulare senza riuscirci gli innumerevoli comics usciti negli ultimi anni: in un panorama cinematografico saturo di space adventure inutile dire che l'ennesimo titolo del genere può aver poco incuriosito ed io stesso inizialmente ero titubante alla visione dell'ennesimo filmaccio colmo di effetti speciali esagerati e di sceneggiature inesistenti e poco originali. Ecco allora che Gunn risolve l'inghippo delle mancanze narrative sostituendole con personaggi fantastici e caratterizzati all'estremo. Non è tanto la storia che prende quanto i dialoghi tra i singoli protagonisti sciolinati con una sincronia umoristica perfetta e scanditi al battito da un affiatatissimo gruppetto di attori niente male, perchè se in Avengers il lato comico è presente nel singolo Iron man con l'istrionico Downey Jr qui ognuno dei personaggi ti strappa una risata grazie all'ottimo lavoro sui tempi delle battute. Anche il pacifico Grool (un essere a forma di albero) ispira simpatia pur avendo un copione fatto di una sola frase. Finora la Marvel aveva inanellato successi e sconfitte confidando nel medesimo modus operandi, in Guardiani della Galassia le regole cambiano e le modifiche apportate danno freschezza a un genere ormai logoro. Il cast si trova a meraviglia e un seguito sarà sicuramente richiesto a gran voce dal pubblico pagante, magari con una sceneggiatura più lavorata e precisa chissà non ne esca un bel capolavoro.
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jaylee
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sabato 1 novembre 2014
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l'a-team dello spazio di casa marvel
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Peter Quill, fuorilegge cosmico autoproclamatosi StarLord (e scarsamente riconosciuto... da chiunque!) si trova invischiato nella ricettazione illegale di un oggetto preziosissimo e pericolosissimo: una delle Gemme dell’Infinito, oggetto con il potere di distruggere mondi, e obiettivo di Ronan l’Accusatore, folle genocida intergalattico. Per salvare il pianeta Xandar, Peter troverà insperati e improbabili alleati: la letale Gamora, lo sconnesso ma potente Drax, l’adrenalinico procione mutato Rocket ed il suo compare Groot, un Albero antropomorfo. Insieme diventeranno i Guardiani della Galassia!
Regista è James Gunn che già aveva affrontato la tematica supereroistica con Super, dissacrante ma non particolarmente riuscito.
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Peter Quill, fuorilegge cosmico autoproclamatosi StarLord (e scarsamente riconosciuto... da chiunque!) si trova invischiato nella ricettazione illegale di un oggetto preziosissimo e pericolosissimo: una delle Gemme dell’Infinito, oggetto con il potere di distruggere mondi, e obiettivo di Ronan l’Accusatore, folle genocida intergalattico. Per salvare il pianeta Xandar, Peter troverà insperati e improbabili alleati: la letale Gamora, lo sconnesso ma potente Drax, l’adrenalinico procione mutato Rocket ed il suo compare Groot, un Albero antropomorfo. Insieme diventeranno i Guardiani della Galassia!
Regista è James Gunn che già aveva affrontato la tematica supereroistica con Super, dissacrante ma non particolarmente riuscito. infatti, ia nello spirito che nella trama, GdG è un B-Movie molto costoso ed accurato, ritmi serratissimi e decisamente auto-ironici. In particolare, Peter (Chris Pratt, probabilmente al ruolo di svolta nella sua carriera), eroe suo malgrado ma inconsapevolmente leader e destinato ad essere una forza del bene, è una specie di Han Solo di Guerre Stellari adattato ai gusti attuali. E proprio parzialmente a Guerre Stellari, per ambientazioni, mix di razze galattiche, spirito ed atmosfere, che GdG si ispira, specialmente alcune scene di scontri tra navicelle o alcune navi stellari colossali decisamente ricorderanno la saga di George Lucas. Lo sviluppo della trama (da sbandati individualisti a squadra predestinata a salvare l'universo) non potrà non ricordare il primissimo episodio della serie, datato 1977, ed il finale è, come nell'altro caso, ovviamente il lancio di una franchise.
Alti ritmi e molta ironia nei dialoghi, dicevamo, così come fotografia e colori davvero molto immaginifici, saturi, adrenalinici. Tanti I cameo di molti vip, (Benicio Del Toro, Ben C. Reilly, Glenn Close e ovviamente Stan Lee), che nella versione originale si aggiungono alle voci di Bradley Cooper (Rocket) e Vin Diesel (Groot) e che rendono GdG da un punto di vista visivo e concettuale, un fantastico luna park intergalattico, nato per esaltare il 3D.
Dove GdG perde colpi è la profondità: se fosse un vino, avrebbe un bouquet ottimo, bollicine che stuzzicano, ma poco corposo. Tarato per un pubblico teen, ma che strizza l’occhio ai fumettari nostalgici degli anni ’80 (grazie ai vari memorabilia come i Troll, la cagnetta Laika o Howard il Papero –alzi la mano chi ricorda il suo film! – e all’espediente delle canzoni di sottofondo… niente poco di meno che in walkman e audiocassetta!), il film è molto lineare e sebbene, talvolta provi ad approfondire la psicologia di alcuni personaggi (Peter su tutti e il suo irrisolto rapporto con le figure genitoriali, ma anche l’iconico procione Rocket, che sotto la sua ipercinesi ipertecnologica, nasconde un’anima tormentata e sensibile, tanto è vero che è l’unico che comprende Groot, il Chewbacca della compagnia), il film rimane un godibile divertissement senza davvero spessore, cosa che era successa in altri prodotti Marvel come il primo Iron Man o, con risultati un po’ meno brillanti, il secondo Capitan America.
Tutto sommato, si avvicina di più come modello, alla coralità pop e sopra le righe di The Avengers, ma senza mai raggiungerne i toni epici, cosa curiosa visto le scenografie e i presupposti di cui GdG poteva godere, che rimane, a tutti gli effetti, una specie di A-team versione galattica.
Insomma: una simpatica e spettacolare scazzottata spaziale. Si poteva sperare di più. (www.versionekowalski.it)
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catcarlo
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mercoledì 12 novembre 2014
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guardiani della galassia
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Forse sono rimasti sorpresi anche in casa Disney e Marvel: quello che pareva il brutto anatroccolo in mezzo a film di supereroi belli e muscolosi oppure oscuri e complessati si è rivelato l'affare dell'annata, riuscendo nell'impresa di unire qualità e quantità (di biglietti venduti). Il fatto è che la storia di questo gruppo raccogliticcio di freaks che, come degli Avengers di serie C, dopo aver fatto la reciproca conoscenza se ne vanno a combattere il fellone di turno, funziona alla perfezione in una commedia d'azione costruita in modo intelligente dalla sceneggiatrice di 'Thor' Nicole Perlman insieme al giovane regista James Gunn, uno che viene dagli horror fatti con pochi soldi.
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Forse sono rimasti sorpresi anche in casa Disney e Marvel: quello che pareva il brutto anatroccolo in mezzo a film di supereroi belli e muscolosi oppure oscuri e complessati si è rivelato l'affare dell'annata, riuscendo nell'impresa di unire qualità e quantità (di biglietti venduti). Il fatto è che la storia di questo gruppo raccogliticcio di freaks che, come degli Avengers di serie C, dopo aver fatto la reciproca conoscenza se ne vanno a combattere il fellone di turno, funziona alla perfezione in una commedia d'azione costruita in modo intelligente dalla sceneggiatrice di 'Thor' Nicole Perlman insieme al giovane regista James Gunn, uno che viene dagli horror fatti con pochi soldi. Il segreto è stato spingere sul lato comico della faccenda così che, tra battute e ammiccamenti, si sorride o si ride in modo aperto lungo quasi tutto il film: in contrasto con il serioso 'Capitan America' che li ha preceduti, i Guardiani si prendono poco sul serio anche nei momenti topici. Nati come incursione Marvel nella fantascienza pura, i cinque costituiscono un gruppo raccogliticcio che assomiglia parecchio a Han Solo e compagni di 'Guerre stellari': un procione modificato per essere intelligente che nasconde negli sproloqui i traumi che ha subito (Rocket), uno stolido ammasso di muscoli che deve vendicare moglie e figlia (Drax), un albero antropomorfo che ripete solo tre parole ('Io sono Groot'), una guerriera assassina che si è ribellata ai legami familiari e di potere (Gamora), tutti al seguito di Peter Quill detto StarLord, unico terrestre della compagnia, dall'attitudine sbruffona e dalla fedina non immaccolata, ma che trova la forza di andare oltre un'innata vigliaccheria. Dopo la
fatica iniziale di accettarsi, con relativi frizzi e lazzi, il gruppo decide di fare squadra oltre le differenze - significativa la bella scena in cui Groot li avvolge tutti fra le braccia/fronde - andando a rompere le uova nel paniere ai turpi piani di Ronan (Lee Pace). Va detto che quest'ultimo è il personaggio meno interessante del film, a differenza, ad esempio, del doppiogiochista Udonta interpretato con una buona dose di divertimento da Michael Rooker. Accennato che in due ruoli minori appaiono anche Benicio del Toro e Glenn Close, è bene sottolineare come chi interpreta i Guardiani stia in brillante equilibrio fra i vari registri, a partire dalla faccia da schiaffi di Chris Pratt - per quanto riguarda Vin Diesel, voce di Groot, e, soprattutto, Bradley Cooper nel ruolo di Rocket andrebbe però vista la versione originale. Il predominio di un'atmosfera leggera non va però a scapito dei momenti emozionanti, per costruire i quali non si è badato a spese: l'immancabile battaglia finale risulta assai spettacolare come pure la fuga da Nowhere, mentre il substrato fantascientifico consente allo scenografo Charles Wood di ricreare con fantasia colorate visioni aliene esaltate dalla brillante fotografia di Ben Davis. Un'altra caratteristica della casa che si conferma è il citazionismo spinto, sia interno alla Marvel, sia rivolto verso l'immaginario cinematografico di riferimento in aggiunta al sopra citato film di Lucas e, quando i piccoli caccia si uniscono attorno alla nave di Ronan, a me è venuta in mente addirittura la 'ragnatela tholiana' (una roba da fissati di Star Trek originale che magari agli autori non è neppure passata per la mente). In ogni caso, cogliere i riferimenti non è fondamentale per godersi questa scanzonata avventura, come non lo è del resto seguire con precisione tutte le svolte della vicenda districandosi tra i numerosi personaggi: discorso diverso invece per quanto riguarda la colonna sonora, ma non quella originale di Tyler Bates, bensì quel piccolo colpo di genio chiamato 'Awesome mix vol. 1'. Una cassetta (proprio di quelle per il walkman) dalla quale Pete non si separa perchè ultimo ricordo della madre e i cui brani si infilano nelle sequenze mentre lui li ascolta: brillante raccolta in bilico tra Settanta e Ottanta contribuisce a coinvolgere facendo muovere il piedino perchè vi sta allineato del'ottimo pop d'annata con, tra gli altri, David Bowie nei panni di Ziggy Stardust (abbastanza ovvio, in ogni caso il brano è 'Moonlight daydream'), un'appassionata versione di 'Ain't no mountain high enough' di Ashford & Simpson nonchè i Jackson 5 che, con 'I want you back', ravvivano l'imperdibile sequenza all'interno dei titoli di coda.
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fedeleto
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sabato 6 giugno 2015
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marvel e i suoi guardiani galattici.
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Peter Quill dopo aver perso la madre ed essere stato rapito da una razza aliena, diventa un fuorilegge spaziale.Il perfido Ronan l'accusatore si metterà sulle sue tracce per rubargli una sfera che possiede il giovane.Al fianco di Peter sischiereranno: Rocket (un procione cacciatore di taglie),Groot (un albero vivente), l'affascinante donna guerriera Gamora, e il distruttivo Drax desideroso di vendicarsi su Ronan che uccise la sua famiglia.Il film di James Gun (slither) funziona, e la storia dei personaggi marvel è ben azzeccata e realizzata.A volte sembra imbarazzante vedere scene comiche che a tratti sminuiscono il film (l'inizio dove Quill canta e balla nel pianeta abbandonato), ma la godibilita' non manca, e l'azione si fa sentire.
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Peter Quill dopo aver perso la madre ed essere stato rapito da una razza aliena, diventa un fuorilegge spaziale.Il perfido Ronan l'accusatore si metterà sulle sue tracce per rubargli una sfera che possiede il giovane.Al fianco di Peter sischiereranno: Rocket (un procione cacciatore di taglie),Groot (un albero vivente), l'affascinante donna guerriera Gamora, e il distruttivo Drax desideroso di vendicarsi su Ronan che uccise la sua famiglia.Il film di James Gun (slither) funziona, e la storia dei personaggi marvel è ben azzeccata e realizzata.A volte sembra imbarazzante vedere scene comiche che a tratti sminuiscono il film (l'inizio dove Quill canta e balla nel pianeta abbandonato), ma la godibilita' non manca, e l'azione si fa sentire.Effetti speciali abbondanti, e in molti gia si chiedono quando uscirà il secondo capitolo.Piccole parti per grandi attori (benicio del toro, glenn close.
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