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flyanto
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lunedì 26 maggio 2014
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la biografia di un'eroina a tutto tondo
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Film in cui viene narrata la biografia dell'attrice Grace Kelly e, precisamente, quella sua tranche de vie" che và dall'anno 1956 quando ella divenne principessa di Monaco, sposando il principe Ranieri. Da quell'anno Grace Kelly abbandonerà per sempre il mondo del cinema di Hollywood senza farvi più ritorno, nonostante vari suoi rimpianti e tentennamenti prima di dedicarsi alla vita di corte in assoluta pienezza.
Il regista Olivier Dahan prende in esame soprattutto lo stato d'animo di Grace Kelly in quell'arco di vita in cui la principessa all'inizio si trovò più volte tentata di calcare nuovamente le scene del cinema arrivando alla finale, e per lei sicuramente triste, decisione che Hollywood non era per lei più confacente, visto il proprio ruolo di regnante.
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Film in cui viene narrata la biografia dell'attrice Grace Kelly e, precisamente, quella sua tranche de vie" che và dall'anno 1956 quando ella divenne principessa di Monaco, sposando il principe Ranieri. Da quell'anno Grace Kelly abbandonerà per sempre il mondo del cinema di Hollywood senza farvi più ritorno, nonostante vari suoi rimpianti e tentennamenti prima di dedicarsi alla vita di corte in assoluta pienezza.
Il regista Olivier Dahan prende in esame soprattutto lo stato d'animo di Grace Kelly in quell'arco di vita in cui la principessa all'inizio si trovò più volte tentata di calcare nuovamente le scene del cinema arrivando alla finale, e per lei sicuramente triste, decisione che Hollywood non era per lei più confacente, visto il proprio ruolo di regnante. Ma questa decisione, viene esplicitamente rappresentato nella pellicola dal regista, come frutto di numerose ed aspre controversie col principe consorte Ranieri e con tutti i dignitari che la preferivano dedita più alla vita di corte che non a quella più mondana del cinema e pertanto giustamente poco adatta ad una principessa. Riuscirà nella sua trasformazione ma non senza poca sofferenza. E proprio questo suo tribolare e questo stato di inadeguatezza è quello che viene principalmente e solo preso in esame, facendo della protagonista un'eroina del tutto positiva e da ammirare in tutta la sua totalità. Insomma, se ne evince un ritratto assai edulcorato e troppo perfetto, quasi a modello di donna, che risulta però alquanto stucchevole e, probabilmente, non del tutto aderente alla vera persona di Grace Kelly. Sicuramente la principessa/attrice avrà avuto dei ripensamenti sulla propria scelta matrimoniale e su tutto quello che concerneva questa scelta, ma il ritratto che qui appare è presentato in maniera piuttosto superficiale e teso comunque verso una forma di "catarsi" da assurgere la principessa ad uno stereotipo di donna e nulla più ed il film stesso purtroppo ad uno sceneggiato televisivo alquanto banale. Di conseguenza, si può benissimo comprendere la motivazione per la quale i familiari della defunta Grace Kelly si siano rifiutati di vedere questa pellicola.
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wwiwa
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domenica 25 maggio 2014
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film che non entusiasma
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Mi sono piaciuti molto gli attori la Kidman e Roth ma questo film non è riuscito ad appassionarmi forse era intrigante il dilemma se tornare o no al cinma per il resto l'ho trovato molto retorico
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nino pell.
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sabato 24 maggio 2014
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il nobile animo di grace kelly
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Questa pellicola del regista Olivier Dahan l'ho trovata sicuramente più che dignitosa, mentre la classe interpretativa e il fascino ineguagliabile dell'attrice Nicole Kidman, qui nei panni della famosa Principessa di Monaco Grace Kelly, continuano a dimostrarsi di primario livello. L'opera cinematografica di Dahan si concentra a mettere in evidenza alcuni avvenimenti accaduti durante i primi anni di principato della famosa attrice americana e ci appare strutturalmente suddiviso in due parti, rispettivamente corrispondenti al primo ed al secondo tempo del film. Durante la prima parte, infatti, possiamo notare il senso di malinconia della protagonista dovuto al suo famoso passato di attrice che difficilmente ritornerà di nuovo alla ribalta (anche se il famoso regista Hitchcock la inviterà più volte a partecipare nel ruolo di protagonista principale del suo prossimo film dal titolo "Marnie") e contemporaneamente la personale difficoltà di adattamento da parte della neo principessa nei riguardi di un ambiente regale che comporta schemi di comportamento e soprattutto di pensiero ben rigidi e prefissati.
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Questa pellicola del regista Olivier Dahan l'ho trovata sicuramente più che dignitosa, mentre la classe interpretativa e il fascino ineguagliabile dell'attrice Nicole Kidman, qui nei panni della famosa Principessa di Monaco Grace Kelly, continuano a dimostrarsi di primario livello. L'opera cinematografica di Dahan si concentra a mettere in evidenza alcuni avvenimenti accaduti durante i primi anni di principato della famosa attrice americana e ci appare strutturalmente suddiviso in due parti, rispettivamente corrispondenti al primo ed al secondo tempo del film. Durante la prima parte, infatti, possiamo notare il senso di malinconia della protagonista dovuto al suo famoso passato di attrice che difficilmente ritornerà di nuovo alla ribalta (anche se il famoso regista Hitchcock la inviterà più volte a partecipare nel ruolo di protagonista principale del suo prossimo film dal titolo "Marnie") e contemporaneamente la personale difficoltà di adattamento da parte della neo principessa nei riguardi di un ambiente regale che comporta schemi di comportamento e soprattutto di pensiero ben rigidi e prefissati. Inoltre bisogna focalizzare l'attenzione soprattutto sul difficile momento storico subito dal Principato di Monaco a causa delle pretese di egemonia della Francia. Il secondo tempo del film invece appare sicuramente meno "crepuscolare" del primo, soprattutto perché possiamo ammirare tutta la forza d'animo e la determinazione da parte della Principessa che, messo psicologicamente da parte il proprio nostalgico passato, si concentra a credere con tutta se stessa agli attuali ideali della sua vita di sovrana, difendendo il proprio Principato, i suoi figli ed appoggiando suo marito Ranieri contro l'invasione francese ed anche contro qualche ostica cospirazione interna, quest'ultima intenta a far cadere il regno. Ed è proprio questa parte del film che ci fa comprendere tutta la bontà d'animo e la sensibilità della protagonista grandiosamente determinate dalle sue origini nobiliari e, quindi, di vera signora. Onore ed elogio, dunque, a Nicole Kidman che interpreta in modo assolutamente non facile questo particolarissimo ruolo della famosa Grace kelly, riuscendo perfettamente a trasmetterci l'essenza ed il valore di una donna indiscutibilmente dal grande fascino. Questa pellicola nel complesso non eccelle di certo in capolavoro, ma sicuramente mi ha lasciato una sensazione positiva in termini di buon gusto di fare Cinema da parte del regista Olivier Dahan.
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omega3
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giovedì 22 maggio 2014
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l'interpretazione della kidman vale tutto il film
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Il film sicuramente ben confezionato, non riesce tuttavia mai ad appassionarti veramente. Alla fine non mette mai le ali, e si arriva alla fine un po annoiati.
L' unica cosa veramente valida è l'interpretazione della Kidman che pur non essendo la Kelly per classe ed eleganza è sicuramente 100mila volte superiore a questa come attrice
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(di lu pichi)
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simon�ca
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lunedì 19 maggio 2014
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una favola piacevole, ma niente di più
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Il film racconta un solo anno della vita di Grace, quello in cui non esiste Grace Kelly, ma solamente la principessa Grace di Monaco, alle prese quindi con i problemi che riguardano più copioni, set, cinema, ma hanno a che fare con un matrimonio in crisi e un intero regno che ha disperato bisogno di essere salvato.
La storia è una delle più belle da essere raccontate, Grace una dei più bei personaggi da essere rappresentato, Nicole Kidman e Tim Roth due fra gli attori più capaci, peccato che questo non basti per fare un grande film.
E questo è uno dei più deludenti. Perfetto per chi voglia conoscere in minima parte la vita di Grace, ma che non sia interessato alla realtà storica ( perchè di vero non si sa bene quanto ci sia) , per chi voglia passare qualche ora piacevole, ma non troppo impegnativa, per chi va al cinema, ma non guarda film che siano arte.
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Il film racconta un solo anno della vita di Grace, quello in cui non esiste Grace Kelly, ma solamente la principessa Grace di Monaco, alle prese quindi con i problemi che riguardano più copioni, set, cinema, ma hanno a che fare con un matrimonio in crisi e un intero regno che ha disperato bisogno di essere salvato.
La storia è una delle più belle da essere raccontate, Grace una dei più bei personaggi da essere rappresentato, Nicole Kidman e Tim Roth due fra gli attori più capaci, peccato che questo non basti per fare un grande film.
E questo è uno dei più deludenti. Perfetto per chi voglia conoscere in minima parte la vita di Grace, ma che non sia interessato alla realtà storica ( perchè di vero non si sa bene quanto ci sia) , per chi voglia passare qualche ora piacevole, ma non troppo impegnativa, per chi va al cinema, ma non guarda film che siano arte.
E' un film che punta molto sull'effetto patetico, al costo di scadere spesso nel banale, in frasi che fanno accapponare la pelle, arrivando a forzare troppo gli eventi e la storia, tanto che sembra di trovarsi di fronte alla favola di Cenerentola e non alla storia vera di una donna vera.
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fravagna
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domenica 18 maggio 2014
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parabola di vita per una kidman in gran forma
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Ecco la mia recensione:
Purtroppo per motivi scolastici ho dovuto aspettare ben tre giorni prima di poter vedere il film che attendevo da anni, da quanto uscirono le prime timide indiscrezioni. Sono entrato in sala emozionato: sembra strano, ma ho talmente atteso e sognato questo film che stare lì seduto mi rendeva felice ma al contempo preoccupato di rimanere deluso. Così non è stato. Sì, probabilmente il film ha qualche pecca, soprattutto nella prima parte che potrebbe risultare sconnessa e lenta, ma in realtà questo accade a chi rimane semplicemente spettatore poiché chi si cala nel dramma del fenomenale binomio Kidman/Kelly, non può far altro che lasciarsi condurre per mano nella storia che si dipana con intensità crescente fino all'ultimo splendido monologo.
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Ecco la mia recensione:
Purtroppo per motivi scolastici ho dovuto aspettare ben tre giorni prima di poter vedere il film che attendevo da anni, da quanto uscirono le prime timide indiscrezioni. Sono entrato in sala emozionato: sembra strano, ma ho talmente atteso e sognato questo film che stare lì seduto mi rendeva felice ma al contempo preoccupato di rimanere deluso. Così non è stato. Sì, probabilmente il film ha qualche pecca, soprattutto nella prima parte che potrebbe risultare sconnessa e lenta, ma in realtà questo accade a chi rimane semplicemente spettatore poiché chi si cala nel dramma del fenomenale binomio Kidman/Kelly, non può far altro che lasciarsi condurre per mano nella storia che si dipana con intensità crescente fino all'ultimo splendido monologo. Certo, la presenza della Kidman è ingombrante, ma paradossalmente non annienta quella di Grace Kelly, ma si fonde in essa, dando vita ad un personaggio che le contiene entrambe, quasi fossero la stessa persona. Se devo trovare un difetto è forse proprio quello di aver ingabbiato il personaggio principale: sembra paradossale, dato che quasi la totalità del film è incentrato su di lei e sui suoi meravigliosi primi piani, ma spesso si ha la sensazione che debba scattare qualcosa che però non accade, salvo in alcune meravigliose scene come quella della triste telefonata con la madre, ed è un peccato, data la splendida forma della Kidman, che ha finalmente ritrovato la sua straordinaria forza interpretativa e ci riporta indietro a passate meravigliose interpretazioni, quali Moulin Rouge e The Hours. Un bel film, meravigliosa parabola della vita che, come sottolinea il film, non è una favola, ma è fatta di dolore e rinunce in nome dell'amore. Amore che, alla fine, rimette a posto ogni cosa, così come testimonia il sorriso finale di Kidman/ Kelly... Sorriso che accompagna lo spettatore per molto tempo dopo la proiezione del film e che in un certo senso infonde serenità, serenità che nonostante tutto, la vita va comunque vissuta.
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mauro
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domenica 18 maggio 2014
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nicole di monaco
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Questo film è tutto incentrato sulla somiglianza della Kidman a Grace Kelly, tantissimi giornalisti si sono impegnati a far notare questo aspetto come se fosse particolarmente casuale. In realtà Nicole il problema è che Grace non aveva fatto ricorso al chirurgo estetico e la Kidman originale era molto lontana fisicamente da lei, basta guardare qualche foto di tanti anni fa per rendersene conto, oggi assomigliare ad un personaggio famoso è estremamente facile, ma in una certa misura anche grottesco. Quello che manca nella recitazione, invece, è una caratterizzazione migliore della personalità dell'attrice preferita da Hitchcock , insomma in quello mi pare molto Nicole più che Grace e paradossalmente l'aspetto che forse doveva essere più curato è stato messo in ombra dall'apparenza.
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Questo film è tutto incentrato sulla somiglianza della Kidman a Grace Kelly, tantissimi giornalisti si sono impegnati a far notare questo aspetto come se fosse particolarmente casuale. In realtà Nicole il problema è che Grace non aveva fatto ricorso al chirurgo estetico e la Kidman originale era molto lontana fisicamente da lei, basta guardare qualche foto di tanti anni fa per rendersene conto, oggi assomigliare ad un personaggio famoso è estremamente facile, ma in una certa misura anche grottesco. Quello che manca nella recitazione, invece, è una caratterizzazione migliore della personalità dell'attrice preferita da Hitchcock , insomma in quello mi pare molto Nicole più che Grace e paradossalmente l'aspetto che forse doveva essere più curato è stato messo in ombra dall'apparenza. Grace era più raffinata, elegante, aveva molta più classe nei gesti, negli atteggiamenti. La storia in sè era molto leggera, breve, povera di veri contenuti di rilievo internazionale, invece piena di gossip, si è tentato di spostare l'attenzione sui primi, ma il loro volume è talmente limitato da rendere impossibile farci un film intero, lo stratagemma utilizzato per confenzionare ugualmente la pellicola è quello solito di ridurre la velocità degli eventi nel film, operazione fastidiosa perchè normalmente lo spettatore avverte imediatamente questa intenzione. All'inizio viene scritto che il video racconti fatti realmente accaduti, ma in realtà e non potrebbe essere altrimenti, molti dialoghi non possono che essere inventati, molte situazioni pure, data laloro connotazione spiccatmente privata, senza dubbio i protagonisti di quei fatti, o non li hanno raccontati, oppure non l'hanno fatto così minuziosamente. Cosa ci racconta il film?, Che Grace diventò principessa per ambizione, che Ranieri la sposò per comodo nella migliore delle tradizioni reali, che lei in realtà non smise mai di recitare una parte e probabilmente nella vita non recitò mai la sua, ultimo: che solo dopo molto tempo si rese conto di non potersi più permettere di uscire dal personaggio, perchè ciò non le avrebbe consentito di mantenere l'unica cosa veramente concreta della sua vita: i figli!
Ne esce un ritratto desolante, se voleva essere un tributo è invece uno schiaffo, direi che questa opera riesca unicamente a dimostrare che la Kelly nella sua vita sia stata sempre e solo una grande attrice, lo sapevamo già. Il film poi è didascalico, assolutamente un resoconto poco interessante di una vita estremamente privata, anche in senso monegasco, quanto fasulla, triste e per niente epica.
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(di alexia altieri)
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pincenzo
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sabato 17 maggio 2014
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un mare di retorica
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Grace Kelly, nel pieno della sua carriera di attrice, sposa Ranieri di Monaco e diventa la principessa di uno dei più antichi regni europei. Sono gli anni in cui il Principato inizia a uscire dalla povertà, accogliendo i capitali e le rendite francesi, alla ricerca di un paradiso fiscale non troppo lontano da casa e piacevole da frequentare. De Gaulle intuisce gli aspetti negativi, per la Francia, di questo progetto e minaccia l'invasione. Grace esce dal suo ruolo di attrice e, finalmente, si mobilita per salvare il casato e il fututo dei suoi figli. Il resto è storia. Su quesa trama, lineare e fluida, si innesta la rappresentazione della figura di Grace Kelly, la principessa americana tanto amata dai monegaschi, per la bellezza ma anche per la sincerità e la spontaneità dei modi, così lontani dal rigido protocollo regale.
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Grace Kelly, nel pieno della sua carriera di attrice, sposa Ranieri di Monaco e diventa la principessa di uno dei più antichi regni europei. Sono gli anni in cui il Principato inizia a uscire dalla povertà, accogliendo i capitali e le rendite francesi, alla ricerca di un paradiso fiscale non troppo lontano da casa e piacevole da frequentare. De Gaulle intuisce gli aspetti negativi, per la Francia, di questo progetto e minaccia l'invasione. Grace esce dal suo ruolo di attrice e, finalmente, si mobilita per salvare il casato e il fututo dei suoi figli. Il resto è storia. Su quesa trama, lineare e fluida, si innesta la rappresentazione della figura di Grace Kelly, la principessa americana tanto amata dai monegaschi, per la bellezza ma anche per la sincerità e la spontaneità dei modi, così lontani dal rigido protocollo regale. Ma invece il film inciampa e annega in un mare di retorica e di dolciastro manierismo, in bilico tra il cliché dell'imperatrice Sissi e quello dei tanti film americani, in stile anni '50. E con il film annega lo spettatore, anestetizzato dagli ossessivi primi piani della bella Kidman e dalla soporifera colonna musicale, in stile messa cantata.
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[+] una pellicola senza infamia e senza lode
(di antonio montefalcone)
[ - ] una pellicola senza infamia e senza lode
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bottediferro
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venerdì 16 maggio 2014
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davvero un bel film
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E anche questa volta PUBBLICO E CRITICA SI DIVIDERANNO. Il film porta con sé qualche polemica per il ritratto di una Grace che non è piaciuto alla famiglia... Ma a me sinceremente non mi interessa ne il loro parere ne quello della critica... il film mi è piaciuto e anche tanto: belle musiche, ambientazioni fantastiche, ottimo ritmo... Lo consiglio a tutti!!!!
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