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La naturalezza al cinema

Fino a qui tutto bene e gli ultimi giorni di spensieratezza.
di Roy Menarini

In foto una scena del film.
Melissa Anna Bartolini (36 anni) 22 agosto 1987, Firenze (Italia) - Leone. Interpreta Francesca nel film di Roan Johnson Fino a qui tutto bene.

domenica 22 marzo 2015 - Approfondimenti

Si è già detto molto a proposito della formula produttiva dal basso che ha permesso di costruire una sorta di cooperazione tra realizzatori e interpreti per il nuovo film di Roan Johnson, Fino a qui tutto bene. Si tratta senza dubbio di un progetto benemerito, non fosse altro che per il coraggio dimostrato e - soprattutto - per la coerenza con i personaggi narrati: un po' sognatori e ingenui, ma senza nessuna voglia di arrendersi. Non sappiamo quanto sia replicabile la formula autarchica di questo film, ma almeno non ci troviamo schiacciati nella diarchia tra la commedia con "marchi" produttivi ben precisi e il cinema sovvenzionato dal Ministero.
Tutto benissimo, dunque, ma il film? Per fortuna, Fino a qui tutto bene non ha dalla sua soltanto la tenacia dell'impresa, ma qualcosa di più. Esile fin che si vuole, piccolo e persino molto breve, il film possiede le qualità per le quali è già stato apprezzato dai festival che lo hanno programmato e per cui è in questi giorni amato dal pubblico: la naturalezza e l'empatia.
Per lo storico del cinema, così come per il critico, è molto difficile far riferimento a questa categoria. Mentre si può parlare di figure stilistiche, di modelli narrativi, di costruzione della messa in scena (e lo si può fare anche per Roan Johnson, con una regia molto mobile e fluida in grado di valorizzare gli attori e gli spazi che abitano), tuttavia c'è poco di teorico da evocare di fronte alla spontaneità.
Si tratta - con tutta evidenza - di qualcosa che accade solamente sul set. Attenzione, però: non si tratta semplicemente del fatto che gli attori e il regista siano in sintonia o che si divertano a girare il film (quante pellicole deludenti realizzate in un clima di concordia e risata facile sul set...). Ha a che fare più che altro con l'alchimia del cast, in grado di servire al meglio un copione per una volta ben scritto e senza ricorsi ai noiosi pedagogismi che soffocano il cinema italiano quando parla di studenti universitari o peggio ancora di realtà scolastica.
Agli amici di Fino a qui tutto bene crediamo subito, fin dalla prima sequenza, con il loro lavello intasato, con i piatti lavati nella doccia, con i resti ammuffiti nel frigo e con la perenne e squattrinata inadeguatezza della casa studentesca. E se le svolte di trama (gravidanze indesiderate, amori non corrisposti, ecc, rispondono alla letteratura giovanile di ogni tempo) è proprio la naturalezza esibita dallo sguardo di chi racconta e dai personaggi a sostenere la narrazione anche nei momenti più a rischio di inverosimiglianza.
Il segmento di vita dello studente che conclude l'Università e lascia gli amici con cui ha condiviso tutto è tra i più difficili da raccontare, perché deve far convivere l'irresponsabilità più cialtrona con la doccia di realtà che lo aspetta là fuori. Ci sono, probabilmente, reminiscenze americane nella scrittura, visto che si può assaggiare il "coming of ages" di un film sia pure lontano anagraficamente e temporalmente come American Graffiti, mentre certo fumetto italiano anni Settanta/Ottanta scorre sottotraccia, sia pure senza le punte selvaggiamente goliardiche di Andrea Pazienza. Inoltre, ma in questo caso non ci sembra una parentela consapevole, Fino a qui tutto bene ci ha ricordato un piccolo film un po' dimenticato, Fortezza Bastiani di Michele Mellara e Alessandro Rossi, oggi ottimi documentaristi.
Ogni film, anche il più piccolo, dice qualcosa del cinema in generale. Fino a qui tutto bene ci dice che un film è anche il frutto di una situazione irripetibile. E che, in questo caso, questa piccola avventura produttiva e umana ha ottenuto il dono della naturalezza, quella che ci permette di mettere in gioco un aspetto di esperienza e condivisione emotiva.

Ascolta la playlist dei Gatti Mézzi, autori della colonna sonora del film »

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