francone
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domenica 5 marzo 2017
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questa regia rovina qualunque idea...
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Presupposti ottimi, attori eccellenti, situazioni divertenti e intelligenti, temi profondi sono i motivi per cui guardare questo film, nonostante l'insopportabile regia, che nella sua boria passa da interessanti idee di messinscena da film-d'arte-se-la-tira a inserti di musiche, accelerazioni e movimenti di macchina esagerati e pomposi preposti a sottolineare battute che senza di essi potrebbero anche essere carine ma così appaiono grevi e banali e sembra di guardare un cinepanettone. Ottimo prodotto commerciale per veicolare riflessioni impegnate a un pubblico vasto, ma non per fare cinema. E, si sa, Kant diceva che il cinema è da trattare sempre come fine e mai come mezzo.
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Presupposti ottimi, attori eccellenti, situazioni divertenti e intelligenti, temi profondi sono i motivi per cui guardare questo film, nonostante l'insopportabile regia, che nella sua boria passa da interessanti idee di messinscena da film-d'arte-se-la-tira a inserti di musiche, accelerazioni e movimenti di macchina esagerati e pomposi preposti a sottolineare battute che senza di essi potrebbero anche essere carine ma così appaiono grevi e banali e sembra di guardare un cinepanettone. Ottimo prodotto commerciale per veicolare riflessioni impegnate a un pubblico vasto, ma non per fare cinema. E, si sa, Kant diceva che il cinema è da trattare sempre come fine e mai come mezzo. Oppure era qualcun altro. Di sicuro non era quel simpaticone di sinistra di Max Bruno.
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intothewild4ever
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martedì 4 novembre 2014
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più confusi che felici
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Uno psicoanalista ha in cura una variegata "fauna" di assistiti: dallo spacciatore alla ninfomane, dalla ragazzina complicata al classico mammone e via discorrendo. Un giorno però fa una scoperta che lo sconvolge e che lo spinge a decidere di abbandonare la professione ed i suoi clienti, nonché a licenziare la sua segretaria. Questi però non accettano la sua decisione e lo aiutano a cambiare idea diventando i suoi migliori amici.
Dopo l'ottima prova del regista e sceneggiatore in Viva l'Italia di Massimiliano Bruno, era lecito aspettarsi una piena riconferma nel suo successivo film, ma invece le aspettative sono state deluse.
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Uno psicoanalista ha in cura una variegata "fauna" di assistiti: dallo spacciatore alla ninfomane, dalla ragazzina complicata al classico mammone e via discorrendo. Un giorno però fa una scoperta che lo sconvolge e che lo spinge a decidere di abbandonare la professione ed i suoi clienti, nonché a licenziare la sua segretaria. Questi però non accettano la sua decisione e lo aiutano a cambiare idea diventando i suoi migliori amici.
Dopo l'ottima prova del regista e sceneggiatore in Viva l'Italia di Massimiliano Bruno, era lecito aspettarsi una piena riconferma nel suo successivo film, ma invece le aspettative sono state deluse. Il film dal punto di vista della trama zoppica qua e la, altalenando scene davvero divertenti a scene per nulla convincenti. La scelta più sbagliata forse è stata proprio quella di Claudio Bisio come protagonista. L'attore comico infatti è ingabbiato in un personaggio che proprio non gli si addice; troppo drammatico per lui, tanto che il povero Bisio non riesce mai, ma proprio mai, a rendere la giusta drammaticità alle scene che più avrebbero dovuto colpire lo spettatore più sensibile; di contro il personaggio lo castra nella sua dote migliore, ovvero la veste del dissacratore un po' grottesco e scanzonato. Per il resto la prova degli altri attori sono più che buone, ma un gradino sopra tutti sta Marco Giallini che trova un personaggio perfetto per lui e che cattura più di tutti l’attenzione.
Al buon Bruno va comunque lasciato il merito di saper scrivere davvero bene le situazioni comiche, e le battute che inserisce qua e la nei suoi film, sono sempre la parte migliore delle proprie opere.
Rimane la fiducia di poter contare ancora su di lui per il futuro, consapevoli che si sa che sa fare di meglio (Viva l’Italia docet.)
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flyanto
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lunedì 10 novembre 2014
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cosa significa abbandonare i propri pazienti a se
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Film in cui si racconta di uno psicanalista con una nutrita schiera di pazienti che, una volta scoperto di avere un serio problema agli occhi che lo porterà alla cecità sicura, decide di interrompere definitvamente la propria attività. Questa sua scelta ovviamente incontrerà il malcontento di tutti i pazienti che si sentono abbandonati e che cercheranno di convincerlo in tutti i modi a riprendere la professione. Da tutto ciò però nascerà un bel rapporto di amicizia e di confidenza tra l' ormai ex-psicanalista ed i suoi ex-pazienti, ribaltando completamente quello professionale precedente.
Questa commedia, assai divertente e molto leggera, nonchè poco verisimile, contiene tutte le caratteristiche basilari per piacere al pubblico: dai dialoghi brillanti e colmi di battute spiritose, alle varie vicende più o meno strampalate, ma comunque parecchio divertenti, dei singoli protagonisti, sino ai personaggi stessi che in pratica interpretano più delle macchiette che dei reali personaggi.
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Film in cui si racconta di uno psicanalista con una nutrita schiera di pazienti che, una volta scoperto di avere un serio problema agli occhi che lo porterà alla cecità sicura, decide di interrompere definitvamente la propria attività. Questa sua scelta ovviamente incontrerà il malcontento di tutti i pazienti che si sentono abbandonati e che cercheranno di convincerlo in tutti i modi a riprendere la professione. Da tutto ciò però nascerà un bel rapporto di amicizia e di confidenza tra l' ormai ex-psicanalista ed i suoi ex-pazienti, ribaltando completamente quello professionale precedente.
Questa commedia, assai divertente e molto leggera, nonchè poco verisimile, contiene tutte le caratteristiche basilari per piacere al pubblico: dai dialoghi brillanti e colmi di battute spiritose, alle varie vicende più o meno strampalate, ma comunque parecchio divertenti, dei singoli protagonisti, sino ai personaggi stessi che in pratica interpretano più delle macchiette che dei reali personaggi. E grazie proprio all'interpretazione di attori ormai famosi ed appartenenti al genere comico del cinema italiano, quali Claudio Bisio, Rocco Papaleo, Marco GIallini, Anna Foglietta, Caterina Guzzanti e moltissimi altri, e soprattutto ben collaudati in ruoli divertenti e leggeri che il film è indirizzato verso un sicuro successo di massa. La loro professionalità nonchè affiatamento reciproco si evincono in maniera eclatante venendo a costituire, appunto, l'elemento necessario al fine di soddisfare i gusti e le aspettative dello spettatore.
Ideale per trascorrere poco più di un'ora e mezza in tutta spensieratezza e null'altro.
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raffaele.92
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martedì 11 novembre 2014
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livello basso!
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La storia narrata potrebbe essere toccante, qualora predisposta in modo differente. Di confuso, oltre al titolo c'é anche lo svolgimento di questo film, che si "salva" lievemente solo per la risaputa bravura di attori come Bisio, Giallinni e Papaleo. Da questo trio ci si sarebbe aspettato di piú! Il regista Bruno evidentemente ci ha offerto un prodotto di gran lunga piú scadente rispetto all' ultima pellicola da lui diretta. Assolutamente negativo!
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stellab
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sabato 1 novembre 2014
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delusione
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Un film decisamente deludente. Commediola media che annoia spesso. Giallini e Bisio decisamente sotto tono il tema non è originale, identico a quello trattato da Verdone in " ma che colpa abbiamo noi ". Peccato.
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pisiran
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venerdì 31 ottobre 2014
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commedianti in scena...........
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Massimiliano Bruno, regista, attore e più, continua la buona tradizione della commedia all'italiana che ha contribuito a fare grande il nostro cinema. E' spassoso il film e ha anche qualcosa da insegnare visto che il nostro tempo sembra essere più distruttore di valori che non ideatore o consolidatore degli stessi.
La pellicola a mio avviso vale la visione anche solo per un episodio e una frase. L'episodio è quando viene distrutto il Tablet di uno dei protagonisti, la frase quando Silvia (Anna Foglietta) dice al dottore che pur avendo la vista non vedeva niente. In realtà il film ci sottopone ad un tema vecchio come il mondo, e cioè alla amicizia e all'amore dato che per questo siamo nati, per dare e ricevere amore, tutto il resto pur indispensabile rimane un contorno della vita.
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Massimiliano Bruno, regista, attore e più, continua la buona tradizione della commedia all'italiana che ha contribuito a fare grande il nostro cinema. E' spassoso il film e ha anche qualcosa da insegnare visto che il nostro tempo sembra essere più distruttore di valori che non ideatore o consolidatore degli stessi.
La pellicola a mio avviso vale la visione anche solo per un episodio e una frase. L'episodio è quando viene distrutto il Tablet di uno dei protagonisti, la frase quando Silvia (Anna Foglietta) dice al dottore che pur avendo la vista non vedeva niente. In realtà il film ci sottopone ad un tema vecchio come il mondo, e cioè alla amicizia e all'amore dato che per questo siamo nati, per dare e ricevere amore, tutto il resto pur indispensabile rimane un contorno della vita. Il Cast è indovinato e vede al centro Bisio, eccellente nella sua parte che riesce a dare risalto anche al resto degli attori tutti bravissimi. Oltre che divertire ed insegnare sa anche emozionare (l'incontro Padre e Figlia) e se l'intento del regista era di sbatterci in faccia alcune realtà della nostra vita e delle tante inutilità che ogni giorno frequentiamo , c'è riuscito benissimo. Per chi avesse visto nella scorsa stagione "il capitale umano" in concorso per l'oscar prossimo venturo direi che il film di Bruno rispecchia e percorre la stessa strada pur trattando un argomento diverso. Film da vedere. Buona visione al cinema. Pisiran-Vr.
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