Belluscone - Una storia siciliana |
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Un film di Franco Maresco.
Grottesco,
durata 95 min.
- Italia 2014.
- Parthénos
uscita giovedì 4 settembre 2014.
MYMONETRO
Belluscone - Una storia siciliana
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Mizzica, Silvio
di Roberto Escobar L'Espresso
Definitivo, così sarebbe dovuto essere il film di Franco Maresco. Tre anni fa, al principio delle riprese, i tempi sembravano propizi per diradare le ombre che avvolgevano il berlusconismo in Sicilia. Giunto all'apice della sua avventura, e della nostra sventura, Silvio Berl usconi era però già prossimo all'inizio della fine. Con l'aiuto della cosceneggiatrice Claudia Uzzo, Maresco s'era messo al lavoro. Con la haldanza intellettuale e l'ottimismo implicito d'ogni vero moralista, l'inventore (con Daniele Ciprì) di Cinico tivù s'era messo a chiarire questioni non secondarie a proposito del boss Stefano Bontate. e della sua sensibilità culturale per l'imprenditoria televisiva. Era persino riuscito a merrere davanti alla macchina da presa Marcello Dell'Utri, all'epoca ancora a piede libero. A lui, dagli anni Settanta sodale dell'oggi ex Cavaliere, aveva fatto domande inequivoche e dirette (funestate, ahinoi, da un guasto al sistema di registrazione). Ma poi s'era messa per traverso qualcosa, o qualcuno, e il povero Maresco era via via caduto in depressione. Niente più interviste, niente ricostruzioni storico mafiose, niente più film. Addirittura, niente più Maresco, di cui gli amici avevano perso 1e tracce.
Ed è qui che inizia "Belluscone ' Una storia siciliana" (Italia, 2014, 95'). Nei panni lievemente sdruciti) di un improbabile detective. da Milano arriva il cinefilo Tatti Sanguineti. È preoccupato. Che fine ha tatto il suo amico regista? Da storico del cinema qual e, Sanguineti nesce a farlo, un po' d'ordine, nell'intrico del mistero. Basti pensare a tal Ciccio Mira, impresario di cantanti neomelodici napoletani. Nelle piazze palermitane in cui i suoi si esibiscono. tutti si proclamano Bellusconiani". Berlusconi si fa i fatti suoi, dicono, e li lascia fare a noi. Senza contare che ha inventato la tivù, quella che a partire da "Drive in" fa sognare le masse, e le educa ad applaudire
con entusiasmo. Proprio in mezzo a quel sogno, in un inserto tratto da "Amici", chissa perché quel cinico di Maresco mostra il presidente Matteo Renzi, pimpante e a suo agio.
Non c'è molto di più, in questo film-non-film. Ma ci dichiariamo soddisfatti così. Non sapremo mai la verità piena sul berlusconismo. lmpossibile, in una storia siciliana. Anzi, in una storia italiana. Come il povero Maresco ha avuto modo di scoprire, dalle nostre parti di definitivo ci son solo le ombre. Quanto al resto, è già molto se non cadiamo in depressione.
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