steffa
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sabato 9 marzo 2019
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non nel mio genere
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non nel mio genere, per giustificare la unica stella, ma diciamo la verità, per essere un film surrealista assolutamente non osa abbastanza, per essere un fim a luci rosse ugualmente, per essere un video musicale da passare su MTV è troppo lungo, ma allora cosa ci troviamo di fronte ??? forse più un esercizio di stile un po presuntuoso e molto molto noioso
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taniamarina
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mercoledì 10 ottobre 2018
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talento un po' sprecato
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Blasfemie ed improperi a parte, fanno sorridere i lanci pubblicitari che inneggiano al nuovo Kubrick. Bisogna comunque concedere al film la capacità di "rubare" con stile dal capolavoro 2001 Odissea nell spazio senza imitarlo goffamente. l'atmosfera iniziale è potente, i personaggi per nulla cinematografici contrastano volutamente con la bellezza surreale della protagonista, e la computer grafica vanta una rara eleganza. Il fallimento del film si nasconde aimé nel tentativo di lasciare a tutti i costi un pensiero filosofico, profondamente diverso dall'intuizione dello scrittore Faber ispiratore della pellicola. Tutto si fa confuso, macchinoso, e la solidità dei personaggi diventa disorentante.
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Blasfemie ed improperi a parte, fanno sorridere i lanci pubblicitari che inneggiano al nuovo Kubrick. Bisogna comunque concedere al film la capacità di "rubare" con stile dal capolavoro 2001 Odissea nell spazio senza imitarlo goffamente. l'atmosfera iniziale è potente, i personaggi per nulla cinematografici contrastano volutamente con la bellezza surreale della protagonista, e la computer grafica vanta una rara eleganza. Il fallimento del film si nasconde aimé nel tentativo di lasciare a tutti i costi un pensiero filosofico, profondamente diverso dall'intuizione dello scrittore Faber ispiratore della pellicola. Tutto si fa confuso, macchinoso, e la solidità dei personaggi diventa disorentante. L'ipnotismo del film ed i suoi colori bellissimi, sono i fattori a suo favore. Purtroppo la storia è un po' sfuggita di mano. Peccato.
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domenica 5 agosto 2018
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ci lascia insensibili fino ad un certo punto.
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In realtà ho percepito anche altri suggerimenti nel film. Ad esempio il contrasto tra lo sguardo femminile e quello maschile sulla vita e così pure il contrasto tra il vissuto dei due sessi. A me è parso di cogliere riferimenti chiari su questi argomenti con una vena di poesia non trascurabile. Non è casuale, a mio avviso, la netta distribuzione di ruoli e compiti tra i due sessi sia nella compagine aliena sia nella compagine terrestre. Comunque, per me che spero sempre nel lieto fine, guardare questo film è stato una vera tortura. :-)
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mauriziobarion
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lunedì 19 marzo 2018
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un film senza senso.
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Soprattutto per chi ha letto il bel libro di Michel Faber un piccolo capolavoro della Fantascienza, un'atroce delusione, un film senza capo ne coda che, a parte Scarlett Johansson e i bei paesaggi della Scozia, è inguardabile.
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howlingfantod
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lunedì 12 giugno 2017
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parlare, vedere..capire
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“Under the skin” è un film diretto da un regista che viene dal mondo pubblicitario e dei videoclip, il quale ha adattato sul grande schermo il romanzo omonimo di uno scrittore olandese e pubblicato nell’anno 2000.
Il film ha dei tratti psichedelici che ne accrescono il già denso ed inquietante fascino e mistero.
Un uomo senza volto alla guida di una moto nel buio catapulta sulla terra un bellissimo alieno che prende possesso del corpo di una donna.
L’alieno è piombato sulla terra da non si sa dove, la navicella spaziale, le cui luci occhieggiano nel cielo grigio e denso di nubi della città, suggerisce che sia arrivata da lì, da quella creatura metallica sospesa in aria.
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“Under the skin” è un film diretto da un regista che viene dal mondo pubblicitario e dei videoclip, il quale ha adattato sul grande schermo il romanzo omonimo di uno scrittore olandese e pubblicato nell’anno 2000.
Il film ha dei tratti psichedelici che ne accrescono il già denso ed inquietante fascino e mistero.
Un uomo senza volto alla guida di una moto nel buio catapulta sulla terra un bellissimo alieno che prende possesso del corpo di una donna.
L’alieno è piombato sulla terra da non si sa dove, la navicella spaziale, le cui luci occhieggiano nel cielo grigio e denso di nubi della città, suggerisce che sia arrivata da lì, da quella creatura metallica sospesa in aria. L’alieno nelle sequenze iniziali comincia a prendere forma con sembianze umane, a formarsi elettronicamente, a parlare come appare all’ inizio del film in scene da piccola “2001 Odissea nello spazio”. Non si capisce cosa rappresenti e cosa ci stia a fare, progressivamente si mostra per quello che è il suo ruolo e quella che sembra essere la sua missione: adescare gli uomini invitandoli a salire sul suo furgone per poi portarli nella sua casa per farli sprofondare in una densa melma nera dove letteralmente si disintegreranno.
Un barlume di umanità sembra far breccia nei circuiti dell’alieno, sembra cercare un contatto, intanto il misterioso uomo senza volto continua a seguirla sfrecciando con la sua moto nera nella notte.
Nel momento del contatto più vero, forte, reale, quello sessuale, la bellissima donna alieno, che nel film ha il volto di Scarlett Johansson, si ritrae, fugge, cerca riparo in un rifugio nella foresta dove viene stanata da un guardaboschi che cerca di violentarla. La tentata violenza incide la pelle umana, la maschera dell’alieno e questo appare per quello che è, una creatura nera ed estranea agli umani. L’umano, il guardaboschi, forse pensando che potesse servire anche solo per dimenticare quell’ incontro bestiale, le dà fuoco ed il fumo nero che si innalza in aria mentre nevica, un iconica e potente immagine di nero su bianco è l’immagine finale di un film che lascia sbalorditi ed inquietati.
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howlingfantod
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venerdì 28 ottobre 2016
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alieni, umani, doppi
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Un viaggio solo mentale in un film altamente psichedelico e cupissimo, nei contenuti, nelle scenografie nella bellissima fotografia. Un’aliena scende sulla terra e si impossessa di una donna sotto le sembianze di una bellissima Scarlett Johansson. Il percorso che svolge è una specie di iniziazione, un percorso di sogno perché i sogni vanno dove vogliono e fanno quello che gli pare, incontra uomini, li uccide, cerca spiragli, si contamina, si aprono dei barlumi di umanità. Film per molti versi enigmatico, che vuole solo farsi vedere a dispetto di tutte le domande che pone, un cerchio che non si chiude a livello semantico nemmeno con la sua fine che è il logico epilogo a questa storia forse a livello meta-testuale nell’economia della sua stessa narrazione solo immaginata.
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Un viaggio solo mentale in un film altamente psichedelico e cupissimo, nei contenuti, nelle scenografie nella bellissima fotografia. Un’aliena scende sulla terra e si impossessa di una donna sotto le sembianze di una bellissima Scarlett Johansson. Il percorso che svolge è una specie di iniziazione, un percorso di sogno perché i sogni vanno dove vogliono e fanno quello che gli pare, incontra uomini, li uccide, cerca spiragli, si contamina, si aprono dei barlumi di umanità. Film per molti versi enigmatico, che vuole solo farsi vedere a dispetto di tutte le domande che pone, un cerchio che non si chiude a livello semantico nemmeno con la sua fine che è il logico epilogo a questa storia forse a livello meta-testuale nell’economia della sua stessa narrazione solo immaginata.
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g_andrini
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sabato 16 aprile 2016
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buon thriller psicologico
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Le ambientazioni cupe sono belle, ottima la fotografia. C'è una buona dose di erotismo di buona qualità. Non sarà un capolavoro, ma è piacevole e prende sullo spettatore.
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sara
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mercoledì 20 gennaio 2016
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inutile
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Non perdete tempo a guardarlo. Il ritmo lentissimo e ripetitivo toglie ogni interesse allo spettatore.
Alla fine non lascia proprio nulla.
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apropositodicinema
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martedì 19 gennaio 2016
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piccolo capolavoro
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Un piccolo capolavoro visionario in cui a parlare sono solamente le immagini, mentre i dialoghi sono ridotti all'osso (e i pochi che ci sono risultano quasi incomprensibili).
Glazer ha dimostrato non poco talento nel saper concepire un'opera visivamente magnifica, fuori dagli schemi, decisamente poco adatta al grande pubblico, ma, allo stesso tempo, capace di ragionare sulla diversità e sui rapporti umani (e non) e di far provare allo sp[+]
Un piccolo capolavoro visionario in cui a parlare sono solamente le immagini, mentre i dialoghi sono ridotti all'osso (e i pochi che ci sono risultano quasi incomprensibili).
Glazer ha dimostrato non poco talento nel saper concepire un'opera visivamente magnifica, fuori dagli schemi, decisamente poco adatta al grande pubblico, ma, allo stesso tempo, capace di ragionare sulla diversità e sui rapporti umani (e non) e di far provare allo spettatore quel senso di alienazione che caratterizza tutto il film.
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elpaso11
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giovedì 9 aprile 2015
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sommo, un film per pochi
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Cari italiani, cari critici, "esperti" di cinema, "conoscitori", "appassionati", questa è una sconfitta. Under the Skin è chiaramente e indubbiamente un gran film. Mi dispiace, in questi casi, di appartenere a questa nazione, uno schifo! Vergognatevi, questo film cari bambini miei non è adatto per un pubblico ignorante, spiritualmente involuto, che non si avvicina e non tende alla metafisica, all'astratto, al visionario, al trascendentale, al Bello il quale possiede e si manifesta in un numero infinitamente grande di forme, suoni, emozioni, colori, immagini etc. L'ignoranza come sempre fa da padrona. L'omologazione della razza umana, il desiderio, l'alieno, l'alienante; qualcosa che va oltre.
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Cari italiani, cari critici, "esperti" di cinema, "conoscitori", "appassionati", questa è una sconfitta. Under the Skin è chiaramente e indubbiamente un gran film. Mi dispiace, in questi casi, di appartenere a questa nazione, uno schifo! Vergognatevi, questo film cari bambini miei non è adatto per un pubblico ignorante, spiritualmente involuto, che non si avvicina e non tende alla metafisica, all'astratto, al visionario, al trascendentale, al Bello il quale possiede e si manifesta in un numero infinitamente grande di forme, suoni, emozioni, colori, immagini etc. L'ignoranza come sempre fa da padrona. L'omologazione della razza umana, il desiderio, l'alieno, l'alienante; qualcosa che va oltre. Questo è Under the Skin, una pellicola di un'originalità sconvolgente in senso assolutamente positivo, un film unico, di una profondità non immediata per lo spettatore. Vi do solo alcuni dati da alcuni siti di critica francesi e statunitensi: allocine.fr presenta una valutazione complessiva della critica di 4/5. Rottentomatoes.com dà l'85%, Metacritic.com dà un 78%. Rogerebert.com dà 4/4. Non è questione di essere critici americani e dare una valutazione a un film americano; perché anche i francesi sono d'accordo con gli americani nell'affermare che Under the Skin è un ottimo e brillante film. UN FILM ECCELSO, UN FILM DI DISARMANTE BELLEZZA E COMPLESSITA'.
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[+] un film per pochi, pochissimi
(di kronos)
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[+] ho appena finito di vedere questo film...
(di cobain)
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