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tirex21
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domenica 26 gennaio 2014
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un viaggio da oscar verso l'inferno
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Martin Scorsese disegna con geniale comicità e violenta irruenza l'epopea di Jordan Belfort, rampante broker di Wall Street diventato milionario alla fine degli anni '80 con mezzi tutt'altro che leciti insieme ai dipendenti della sua azienda, la Stratton Oakmont.
Il film, basato sulla biografia scritta dal vero Belfort e candidato a 5 premi Oscar, è un viaggio adrenalinico e sfrenato verso il centro dell'inferno, una spiazzante analisi dell'avidità umana e dei terribili eccessi con cui spesso gli uomini rovinano la loro vita e quella di chi gli sta intorno. Le tre ore di spettacolo scorrono veloci fra nuvole di cocaina e orgie che lasciano ben poco all'immaginazione, i vizi e i peccati dei personaggi sono portati sullo schermo senza censura e arrivano dritti allo stomaco dello spettatore, lasciandolo a volte confuso, a volte divertito, altre ancora completamente sconcertato.
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Martin Scorsese disegna con geniale comicità e violenta irruenza l'epopea di Jordan Belfort, rampante broker di Wall Street diventato milionario alla fine degli anni '80 con mezzi tutt'altro che leciti insieme ai dipendenti della sua azienda, la Stratton Oakmont.
Il film, basato sulla biografia scritta dal vero Belfort e candidato a 5 premi Oscar, è un viaggio adrenalinico e sfrenato verso il centro dell'inferno, una spiazzante analisi dell'avidità umana e dei terribili eccessi con cui spesso gli uomini rovinano la loro vita e quella di chi gli sta intorno. Le tre ore di spettacolo scorrono veloci fra nuvole di cocaina e orgie che lasciano ben poco all'immaginazione, i vizi e i peccati dei personaggi sono portati sullo schermo senza censura e arrivano dritti allo stomaco dello spettatore, lasciandolo a volte confuso, a volte divertito, altre ancora completamente sconcertato.
L'interpretazione da Oscar di un Leonardo Di Caprio inedito e ancora una volta meraviglioso ci fa fin da subito interessare alle vicende del suo Belfort, catapultandoci immediatamente nelle sue manie, nei suoi vizi, nella sua labile moralità e nei suoi disgustosi inganni. Eppure sono sicuro che nessuno uscito dal cinema possa dire di essere contento per la fine che ha fatto Belfort, nessuno potrà affermare che quel subdolo e arrogante criminale gli sia stato antipatico e questo perchè in fondo Jordan Belfort siamo tutti noi. Nel corso del film, più vediamo fare cose immorali e deprecabili, più ci indignamo, più ne vogliamo. Sempre di più. E Scorsese ci accontenta magistralmente, dando un ritmo incalzante alle vicende, portandole al limite fino a farle scoppiare e con loro esplode anche lo spettatore in un misto di sentimenti ed emozioni che raramente si prova osservando da fuori la vita degli altri.
Dialoghi destinati ad essere ricordati a lungo, monologhi da brividi, scene esilaranti, soundtracks fantastiche e a volte sconvoglenti e tensione sempre alle stelle sono solo alcuni degli aspetti di questo incredibile film che incatena lo spettatore alla poltrona e lo costringe, anche controvoglia a volte, a essere partecipe di quelle incredibili azioni.
Psichedelico, folle, esagerato, The Wolf Of Wall Street è un assurdo vortice di eccessi che guarda il male dritto negli occhi senza però permettere allo spettatore di criticarlo fino in fondo e che viaggia costantemente sullo stretto confine che separa il ridicolo della commedia dal drammatico della tragedia. Sesso, droghe e volgarità sono sì centrali nella visione, ma alla fine rimangono soltanto per formare la cornice del quadro di depravazione e delirio che questo film rappresenta. Come in quasi tutti i film di Scorsese, non c'è nessun personaggio da salvare, nessun riscatto da raggiungere o limite da non oltrepassare; tutti annegano nella superbia delle loro gloriose vite, tutti cercano di fregarsi a vicenda, ma tutti lo fanno col sorriso, godendosi la vita col piede premuto sull'acceleratore e gli occhi bendati fino a quando le conseguenze dei loro gesti non gli si presenteranno davanti facendoli rovinosamente schiantare nell'oblio di quell'effimero che hannno creato.
Scorsese ancora una volta ci fa ridere e ci fa riflettere, ponendoci senza via d'uscita di fronte alle nostre più intime debolezze e paure, rendendo alcune scene per questo a volte fastidiose da digerire. Film esilarante e crudo allo stesso tempo, è già cult.
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ggmymovies
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mercoledì 29 gennaio 2014
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il circo di wall street
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Di Caprio-Scorsese fanno l'ennesimo boom. Sono una vera e prioprio coppia di fatto del cinema americano e raramente sbagliano un colpo. E The Wolf of Wall Street non fa eccezione.
Di Caprio conferisce a Belfort un carattere e soprattutto un carisma che solo lui poteva conferirgli, il palcoscenico della Stratton Oakmont è dove Jordan Belfort diventa Dio per i suoi adepti, ma è anche dove Di Caprio sfoggia tutto il suo potere comunicativo, che Scorsese mette in risalto, non con una particolare luce o inquadratura, ma con gli sguardi e gli occhi di chi ascolta, che poi non sono altro che gli occhi dello spettatore.
Scorsese fa un ritratto di una Wall Street angosciante e angosciata, con sesso, droga (in quantità allucinanti) e rock n roll (data dall'ottima soundtrack), dove non è solo l'avidità a macchiare la morale di questi personaggi (come in tutti i film che girano intorno al tema borsistico), ma è la totale assenza di una morale a lasciare lo spettatore attaccato alla poltrona, e anche a fargli fare qualche sogghigno.
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Di Caprio-Scorsese fanno l'ennesimo boom. Sono una vera e prioprio coppia di fatto del cinema americano e raramente sbagliano un colpo. E The Wolf of Wall Street non fa eccezione.
Di Caprio conferisce a Belfort un carattere e soprattutto un carisma che solo lui poteva conferirgli, il palcoscenico della Stratton Oakmont è dove Jordan Belfort diventa Dio per i suoi adepti, ma è anche dove Di Caprio sfoggia tutto il suo potere comunicativo, che Scorsese mette in risalto, non con una particolare luce o inquadratura, ma con gli sguardi e gli occhi di chi ascolta, che poi non sono altro che gli occhi dello spettatore.
Scorsese fa un ritratto di una Wall Street angosciante e angosciata, con sesso, droga (in quantità allucinanti) e rock n roll (data dall'ottima soundtrack), dove non è solo l'avidità a macchiare la morale di questi personaggi (come in tutti i film che girano intorno al tema borsistico), ma è la totale assenza di una morale a lasciare lo spettatore attaccato alla poltrona, e anche a fargli fare qualche sogghigno.
Il montaggio è quasi perfetto e la scena del Di Caprio fatto che presenta una sua versione della guida allo spettatore ne è la prova, tanto che quella scena è già da dare alla storia, anche grazie a Di Caprio, che usa delle movenze degne del miglior Johnny Depp per arrivare alla macchina.
Scorsese-Di Caprio...nient'altro da aggiungere.
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guiznuk
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domenica 26 gennaio 2014
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crescita in denaro, crollo in morale
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Leonardio di Caprio interpreta il ruolo di Jordan Belfort, uomo sposato che vive in un appartamento di periferia. Mosso da speranze di guadagno, arriva a Wall Strett con il desiderio di diventare un broker. Tuttavia nello stesso giorno in cui lo diventa, a causa del crollo in borsa del Lunedi nero, egli viene licenziato. Grazie agli insegnamenti ricevuti durante la sua esperienza a New York, non si perde d'animo e fonda con un amico appena conosciuto, Donnie, una società di provincia con l'intenzione di renderla quotabile in borsa in un futuro. Tramite le sue capacità truffaldine, e ad un rinnovamento della società azionaria, inizia la scalata che riporterà Jordan a Wall Strett.
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Leonardio di Caprio interpreta il ruolo di Jordan Belfort, uomo sposato che vive in un appartamento di periferia. Mosso da speranze di guadagno, arriva a Wall Strett con il desiderio di diventare un broker. Tuttavia nello stesso giorno in cui lo diventa, a causa del crollo in borsa del Lunedi nero, egli viene licenziato. Grazie agli insegnamenti ricevuti durante la sua esperienza a New York, non si perde d'animo e fonda con un amico appena conosciuto, Donnie, una società di provincia con l'intenzione di renderla quotabile in borsa in un futuro. Tramite le sue capacità truffaldine, e ad un rinnovamento della società azionaria, inizia la scalata che riporterà Jordan a Wall Strett. La rivista Forbes mette in luce l'illegalità con cui la Stratton Oakmont è arrivata a New York, però l'effetto sarà contrario: molti, attratti dal facile guadagno, vogliono essere assunti. Con l'arrivo dei soldi, il film descrive la trasformazione della personalità del protagonista, che poteva essere già intuita dai primi minuti: da uomo modesto, Jordan diventa il simbolo dell'immoralità. Lascia la moglie e intrattiene rapporti con moltissime donne. Dopo averne sposata un'altra, non considera sbagliato intrattenere rapporti extra-coniugali, anche con prostitute. Le droghe rappresentano, come molti personaggi del film sostengono, il mezzo con cui si può sopravvivere nel mondo della borsa. Essi non si accontentano di quelle più leggere, ma puntano a quelle più pesanti e introvabili. Belfort non rinnova solamente il divertimento, ma anche i possedimenti fisici. Acquista una casa immensa, in cui vive con la moglie e i figli, dotata di servitù e guardie. Ha uno yacht, completo di elicottero e altre ragazze per 'rilassarsi' al meglio. L'ufficio, che in origine era localizzato in un magazzino, ora è immenso e ultra-moderno. Di conseguenza lo spettatore può facilmente capire come la pellicola voglia descrivere la nuova vita di Belfort e di come i soldi lo abbiano trasformato da un qualunque americano medio a una potente macchina di soldi. Grazie a scene di sesso esplicito, Scorsese descrive come questa trasformazione non riguardi solo il protagonista, ma anche il mondo attorno a lui. Per questo motivo sono trasmesse scene di sesso orale in ascensore, di masturbazione durante una festa o di accoppiamenti in mezzo all'ufficio in pubblico. Nominata in precedenza, la droga accompagna quasi sempre queste scene, ed è presente anche in momenti di lavoro: essa viene sniffata prima di una trattativa al telefono perché rappresenta la carica in più. Pasticche, strisce, è il secondo passatempo preferito dopo il sesso. Le scene di lavoro, che inizialmente rappresentavano il punto cardine, vengono tralasciate, poiché secondarie: la protagonista ora è la materialità. In tutto questo tran-tran, le persone non hanno più le capacità di riuscire a guardarsi dentro, poiché riescono a vedere sempre e solo al di fuori di loro stessi. L'unico pensiero è quello di migliorare quello che si ha: fare più sesso, trovare le droghe migliori, e guadagnare sempre di più. L'FBI non riesce a fermare questo processo per il fatto che le persone che lo vivono stanno benissimo. Belfort potrebbe essere condannato anche all'ergastolo, tuttavia non si pentirebbe mai di aver compiuto tutto ciò. Ma la sorte decide di mettere i bastoni tra le ruote, di fermare la vita di questo Don Giovanni del XX secolo e Jordan è forzato a visitare dentro di sé. Costretto a tradire i suoi amici con cui ha costruito questo baluardo, ammette a Donnie di avere un registratore con sé per il governo. Ma avendo passato tutto il tempo a considerare i divertimenti materiali, egli non ha mai pensato ai risultati effettivi sul piano morale: non ha mai riflettuto sull'amicizia e sull'amore, nemmeno per il suo secondo matrimonio. Non avendo considerato ciò, crede che Donnie sia la persona che in realtà non è, e infatti è proprio il suo migliore amico, quello che inizialmente appare come un cameriere tonto di uno squallido locale, a tradirlo. L'abilità di Scorsese è chiarissima: grazie a scene di carattere comico egli ha voluto rappresentare la vita materiale e trasportare il pubblico fino alla fine in cui le conseguenze di tutto ciò sono poste: in un mondo a pezzi, costruito sull'illusione e l'illegalità, non c'è altro da fare se non rendersi conto della propria vuotezza interna. E alla domanda di Donnie sul come si trascorre la vita ai domiciliari senza alcol e droga, la risposta di Jordan è: 'uno schifo'.
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gatsby97
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martedì 28 gennaio 2014
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verso la fine di una carriera.
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Scorsese-DiCaprio : ci risiamo. Film destinato a divenire cult per l'incredibile parabola ascendentale di Jordan Belfort , noto broker di wall street , accusato di aver rubato milioni di dollari dalle tasche degli americani e averli spesi per il suo divertimento : Niente di più vero !!! Terence Winter ha detto esplicitamente che , quando incontrò Jordan Belfort , gli sembrò una persona come tante e l'ultima cosa che aveva pensato è che a 22 anni avesse rubato 46 milioni di dollari. DiCaprio dà un livello in più al film , forte della sua eccelsa interpretazione che molto probabilmente se la giocherà con Bruce Dern e Matthew McConaughey per l'oscar al miglior attore. L'epicità e l'assurdo vanno a braccetto in questo one man show di cui fa della sceneggiatura e l'interpretazione i suoi punti cardine , passando dai riferimenti che fa Scorsese con la macchina da cinepresa , riportandoci all'anno 1990 in cui uscì l'inizio di una trilogia non dichiarata : The Goodfellas ; si perchè in fondo quell'Harry e questo Jordan ( Ray Liotta e Leonardo DiCaprio ) si conoscono da sempre avendo anche la stessa concezione dei soldi e del lusso.
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Scorsese-DiCaprio : ci risiamo. Film destinato a divenire cult per l'incredibile parabola ascendentale di Jordan Belfort , noto broker di wall street , accusato di aver rubato milioni di dollari dalle tasche degli americani e averli spesi per il suo divertimento : Niente di più vero !!! Terence Winter ha detto esplicitamente che , quando incontrò Jordan Belfort , gli sembrò una persona come tante e l'ultima cosa che aveva pensato è che a 22 anni avesse rubato 46 milioni di dollari. DiCaprio dà un livello in più al film , forte della sua eccelsa interpretazione che molto probabilmente se la giocherà con Bruce Dern e Matthew McConaughey per l'oscar al miglior attore. L'epicità e l'assurdo vanno a braccetto in questo one man show di cui fa della sceneggiatura e l'interpretazione i suoi punti cardine , passando dai riferimenti che fa Scorsese con la macchina da cinepresa , riportandoci all'anno 1990 in cui uscì l'inizio di una trilogia non dichiarata : The Goodfellas ; si perchè in fondo quell'Harry e questo Jordan ( Ray Liotta e Leonardo DiCaprio ) si conoscono da sempre avendo anche la stessa concezione dei soldi e del lusso. The Goodfellas - The Departed - The Wolf Of Wall Street : 3 sceneggiature epiche per 3 film destinati a diventare cult... Il mio voto è 8,5
Correte a vederlo !!!
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michael di renzo
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venerdì 17 gennaio 2014
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quei bravi ragazzi della borsa.
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Martin Scorsese si ripete, ma per l'ennesima volta. Partirei elogiando un Leonardo DiCaprio al limite dei brividi, un exploit di emozioni al limite della moralità. Confessioni di avidità al confine del cinema o meglio in bilico sulla sottile linea della moralità e del buon costume. Una sceneggiatura trattata sui dialoghi in modo sublime, ma che non incide per bene una storia semplice, un po' banalotta ma senza pretese, perché Scorsese racconta, non spiega. La durata generosa è una chicca al pacchetto generale dell'opera in quanto la fotografia formidabile e le immagini grandiose di un DiCaprio ed una America fuori dai canoni repubblicani ci delizia nel vero senso della parola. Recitazione maestosa e colpi di stile come i discorsi non parlati alzano sostanzialmente il valore dei motivi per cui dover guardare questo film.
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Martin Scorsese si ripete, ma per l'ennesima volta. Partirei elogiando un Leonardo DiCaprio al limite dei brividi, un exploit di emozioni al limite della moralità. Confessioni di avidità al confine del cinema o meglio in bilico sulla sottile linea della moralità e del buon costume. Una sceneggiatura trattata sui dialoghi in modo sublime, ma che non incide per bene una storia semplice, un po' banalotta ma senza pretese, perché Scorsese racconta, non spiega. La durata generosa è una chicca al pacchetto generale dell'opera in quanto la fotografia formidabile e le immagini grandiose di un DiCaprio ed una America fuori dai canoni repubblicani ci delizia nel vero senso della parola. Recitazione maestosa e colpi di stile come i discorsi non parlati alzano sostanzialmente il valore dei motivi per cui dover guardare questo film. Per non parlare di tutti gli abbattimenti "inversi" stereotipati di questa dannata patria dei sogni. Scorsese ci conferma che il sogno americano sono i soldi, le donne, le barche le auto ed infine le case, niente di più niente di meno. Non si limita a confermarlo ma lo sbatte in faccia a tutti quelli che credono ancora che il mondo abbia dei valori o della moralità. Ma come detto in premessa al titolo di questa temeraria recensione, prendete Goodfellas, levate i mafiosi; De niro, Pesci e Liotta e sostituiteli con DiCaprio ed otterrete Gekko di "Wall Street" pardon, Jordan Belfort de "The Wolf of Wall Street". Non insinuo una scopiazzata, non mi permetterei mai in quanto le opere sono completamente diverse e visto che amo e sottolineo "AMO" Scorsese ed i suoi film, ma dopo anni di delizie cinematografiche ed opere sfrontate come quest'ultima d'altronde, mi sarei aspettato una storia da apprezzare, non come pretesto per comprare i pop corn. TWWS (per accorciare), è fantastico, ma è lo stesso identico brodo. Un Escalation di eventi, l'ascesa e la rovina ma alla fine se la cavano tutti. Bello, divertente, però ora basta. Avrebbe meritato 5 stelle se solo Goodfellas e Casinò non fossero mai esistiti. Ma infondo, meglio così.
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ilcapitano
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venerdì 24 gennaio 2014
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scorsese re del cinema
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Questo film è veramente un capolavoro. Reso tale sia dal genio di martin scorsese che dalla bravura di dicaprio e jonah hill.
Questo film è un insieme di commedia e tragedia che nonostante la sua lunga durata ti emoziona per tutta la durata.
Capolavoro!
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supertraz
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venerdì 24 gennaio 2014
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strepitoso !
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Film eccezionale, la prima ora e mezza e' da sballo totale ! poi ovviamente cala un pochino per raccontare tutta la vicenda.
Di Caprio veramente da oscar, interpretazione eccellente (come sempre) , film godibilissimo, mi aveva spaventato un po' per la durata ma scivola via molto bene.
Ottimo per chi si esalta facilmente e per chi ha manie di grandezza.
Consigliatissimo !
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flaw54
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venerdì 24 gennaio 2014
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un film eccitato ma di una lunghezza esasperante
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Mille comparse per un one man show. Un grandissimo Di caprio non salva il film da un giudizio negativo. La vita spericolata dei protagonisti e' rappresentata come un barnum rutilante e ossessivo che si trasforma spesso in una sorta di fantasy. Insistenti e sempre piu' insopportabili le scene legate all'uso della droga e il film assume un carattere tarantiniano senza la presenza delangue. L'ascesa e la caduta debli squali di Wall Steet sembra essere in fondo un gioco nel quale l' uomo comune appare del tutto assente. In fondo , cosa incredibile, l' unica person assennata appare la moglie! Troppa estetica e poco contenuto nel cinema di Scorsese!
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tecya
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venerdì 24 gennaio 2014
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un film inutile
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Ora, comincio dicendo che il film è carino e non mi è dispiaciuto, ma nulla di più.
Ora, perchè dico che è un film inutile? Perchè secondo me questo film può essere banalmente riassunto come una combinazione tra "Quei bravi ragazzi" del 1990 (dopotutto è sempre Scorsese), Wall Street dell' 87 (con una recitazione da Oscar di Michael Douglas) e un pornazzo.
Il problema qual'è? Che ognuno di questi tre è riuscito molto meglio nel suo unico intento che questo gigantesco frittatone che è "Wolf of Wall Street".
Parte 1: Quei bravi ragazzi vs.
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Ora, comincio dicendo che il film è carino e non mi è dispiaciuto, ma nulla di più.
Ora, perchè dico che è un film inutile? Perchè secondo me questo film può essere banalmente riassunto come una combinazione tra "Quei bravi ragazzi" del 1990 (dopotutto è sempre Scorsese), Wall Street dell' 87 (con una recitazione da Oscar di Michael Douglas) e un pornazzo.
Il problema qual'è? Che ognuno di questi tre è riuscito molto meglio nel suo unico intento che questo gigantesco frittatone che è "Wolf of Wall Street".
Parte 1: Quei bravi ragazzi vs. Wolf of Wall Street
Se non avete mai misto Quei bravi ragazzi, vedetevelo, comunque, tra le caratteristiche in comune cito in primo luogo la tecnica della narrazione, difatti in tutti e due i film i protagonisti interrompono spesso la scena, per parlare direttamente con lo spettatore ("Rottura della quarta parete"). La storia del protagonista poi è la stessa: Giovane ambizioso di umili origini, si mette a fare soldi illegalmente e ad appagare tutti i suoi desideri sfrenati, per poi finire come una persona qualunque
Parte 2: Wall Street vs. Wolf of Wall Street
Altro grande capolavoro, Wall Street parla del mondo della finanza, ma la descrive in maniera più realistica, meno banale e soprattutto più apprezzabile per chiunque abbia una benchè minima idea di come funzioni la borsa. Se volete andare a vedervelo perchè vi interessa un po' la parte economica, beh ... non andateci
Parte 3: Pornazzi vs. Wolf of Wall Street
D'accordo con la sfrenatezza e gli eccessi, ma se volevo vedere mezz'ora di persone che scopano come ricci, credo mi sarei visto un pornazzo.
Morale:
Wolf of Wall Street è un film discreto, ma non consiglierei a nessuno di andarlo a vedere, soprattutto perchè lo considero semplicemente un minestrone degli elementi che ho discusso
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[+] è un film non un farmaco
(di vapor)
[ - ] è un film non un farmaco
[+] d'accordo al 100
(di glosu)
[ - ] d'accordo al 100
[+] .... e te pareva che non andava bene manco scorses
(di drieu)
[ - ] .... e te pareva che non andava bene manco scorses
[+] tecya e minestrone
(di avac66)
[ - ] tecya e minestrone
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