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filippo catani
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domenica 19 maggio 2013
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un film esuberante come il suo protagonista
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1922 Long Island. Nell'America che galoppa verso quello che appare un futuro radioso fatto di ricchezza per tutti, un giovane scrittore si trasferisce in una casa in riva alla baia. Il ragazzo si mantiene vendendo obbligazioni in un mercato che non pare conoscere crisi. Accanto a lui sorge l'immensa dimora del signor Gatsby famoso per la sua ricchezza e per le feste che illuminano ogni weekend. Un giorno al giovane vicino di casa arriva l'invito per la festa.
Ennesimo rifacimento dell'omonimo romanzo di Fitzgerald che arrivava nelle sale dopo un grande battage promozionale. Ebbene il film è davvero molto gradevole e, seppur provvisto di una durata che sfiora le due ore e mezzo, non provoca mai nello spettatore l'effetto di noia o spossatezza.
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1922 Long Island. Nell'America che galoppa verso quello che appare un futuro radioso fatto di ricchezza per tutti, un giovane scrittore si trasferisce in una casa in riva alla baia. Il ragazzo si mantiene vendendo obbligazioni in un mercato che non pare conoscere crisi. Accanto a lui sorge l'immensa dimora del signor Gatsby famoso per la sua ricchezza e per le feste che illuminano ogni weekend. Un giorno al giovane vicino di casa arriva l'invito per la festa.
Ennesimo rifacimento dell'omonimo romanzo di Fitzgerald che arrivava nelle sale dopo un grande battage promozionale. Ebbene il film è davvero molto gradevole e, seppur provvisto di una durata che sfiora le due ore e mezzo, non provoca mai nello spettatore l'effetto di noia o spossatezza. Parte del merito va ascritto sicuramente a Luhrmann il quale è stato capace di creare un atmosfera a metà tra l'antico e il moderno. Sono letteralmente meravigliose le ricostruzioni delle fantastiche feste date da Gatsby in un trionfo di corpi, luci e colori scintillanti. La trama è piuttosto fedele a quella del romanzo che ci porta nell'America degli anni '20 dove tutto pareva possibile ed ogni sogno era a portata di mano. Wall Street non conosceva freni (e se ne pagheranno le conseguenze nel '29) e il proibizionismo aveva sortito l'effetto contrario da quello voluto e anzi aveva finito per rimpinguare le casse della criminalità. In tutto questo scenario si insinua la figura magnificente e dolente di Gatsby: distinto e sicuro padrone di casa all'esterno ma fragile e maniacale dentro di se. Un uomo schiavo della sua voglia di primeggiare e di cancellare un passato di tribolazioni e sofferenze in quanto lui si sentiva un predestinato e con gli ultimi cinque anni della sua vita spesi ad attendere di incontrare l'amore della sua vita andata ormai in sposa ad un altro uomo (che non manca peraltro occasione di tradirla). Ovviamente è importante esserci alle feste ma tutti hanno invidia per un uomo di cui si conosce poco e nulla e la cui fortuna ha origini quantomeno dubbie. E così solo il fidato giovane romanziere rimarrà accanto a Gatsby fino al drammatico epilogo finale perchè come si sa appena si cade nella polvere tutti fingono di non conoscerti dal capo della polizia ai senatori amanti delle belle donne e delle bische in giù. Insomma un dramma che parla anche a noi contemporanei e che è impreziosito da una bella colonna sonora che spazia dal jazz a Jay-Z e Beyonce. Bravissimo Di Caprio ormai incapace di sbagliare un colpo e che regala un'altra grande performance e spiace vedere che, almeno a premi, l'attore raccolga molto meno di quanto semini. Si conferma ad alti livelli anche la Mulligan spesso alle prese con ottime interpretazioni di ruoli dolenti. Un film da vedere anche senza l'ausilio del 3D che a una visione "normale" pare del tutto superfluo.
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frederickstudio
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domenica 19 maggio 2013
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spettacolare gatsby!
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HO VISTO IL FILM IN 3D E IL PREZZO DEL BIGLIETTO LI VALE TUTTI! BRAVISSIMI TUTTI GLI ATTORI (NON SOLO DI CAPRIO), FIABESCHE LE SCENOGRAFIE! Grande Luhrman che riesce a riattualizzare i classici del cinema! Non capisco le reazioni della stampa!
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frederickstudio
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domenica 19 maggio 2013
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spettacolare gatsby!
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HO VISTO IL FILM VENERDI SCORSO IN 3D. SONO ANDATO AL CINEMA ASPETTANDOMI IL PEGGIO DOPO LE REAZIONI A CANNES DELLA STAMPA INTERNAZIONALE. E DEVO DIRE CHE IL FILM VALE TUTTI I SOLDI DEL BIGLIETTO! BRAVISSIMI GLI ATTORI, NON SOLTANTO DI CAPRIO , ma anche Tobey Maguire e Carey Mulligan che sembrano proprio usciti dalle pagine di Fitzgerald. Scenografie e costumi sono splendidi e la Catherine Martin scenografa abituale di Baz Luhrman (nonché sua moglie nella vita) si riconferma una delle migliori professioniste cinematografiche al mondo. Ho trovato splendide le scene dei 2 party e le musiche contemporanee si sposano benissimo all'ambientazione di quel periodo! Luhrman da quel cineasta innamorato del cinema qual è anche qui molto bravo a rinnovare e reinterpretare un classico del cinema.
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HO VISTO IL FILM VENERDI SCORSO IN 3D. SONO ANDATO AL CINEMA ASPETTANDOMI IL PEGGIO DOPO LE REAZIONI A CANNES DELLA STAMPA INTERNAZIONALE. E DEVO DIRE CHE IL FILM VALE TUTTI I SOLDI DEL BIGLIETTO! BRAVISSIMI GLI ATTORI, NON SOLTANTO DI CAPRIO , ma anche Tobey Maguire e Carey Mulligan che sembrano proprio usciti dalle pagine di Fitzgerald. Scenografie e costumi sono splendidi e la Catherine Martin scenografa abituale di Baz Luhrman (nonché sua moglie nella vita) si riconferma una delle migliori professioniste cinematografiche al mondo. Ho trovato splendide le scene dei 2 party e le musiche contemporanee si sposano benissimo all'ambientazione di quel periodo! Luhrman da quel cineasta innamorato del cinema qual è anche qui molto bravo a rinnovare e reinterpretare un classico del cinema. Non capisco le reazioni, a mio avviso, esagerate di molta stampa anche nostrana.
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il poeta marylory
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domenica 19 maggio 2013
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un gran varietà o can can per un amor perduto...
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Il Film GATSBY
Un gran Varietà o Can Can messo in piedi per riconquistare un'amore perduto da lasciarmi alquanto apatico...
Il perno del film è lo scrittore che gioca bene sui chiaro scuri e ne esce vincitore...
IL GRANDE GATSBY di F. SCOTT FITZGERALD
Una faccia dell'America gaudente prima del crollo in borsa nel 1929.
Storia d'Amore: l'uomo che AMA, ha una marcia in più per conquistare il suo gioiello...
Se hai voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti son nati con la camicia.
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Il Film GATSBY
Un gran Varietà o Can Can messo in piedi per riconquistare un'amore perduto da lasciarmi alquanto apatico...
Il perno del film è lo scrittore che gioca bene sui chiaro scuri e ne esce vincitore...
IL GRANDE GATSBY di F. SCOTT FITZGERALD
Una faccia dell'America gaudente prima del crollo in borsa nel 1929.
Storia d'Amore: l'uomo che AMA, ha una marcia in più per conquistare il suo gioiello...
Se hai voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti son nati con la camicia...
-Evitare i giudizi è fonte di speranza infinita. La condotta può fondarsi sulla roccia salda o sulle paludi malfide...-
-...arrivavo da una regione di ampie praterie e alberi incoraggianti, col sole esplosioni di foglie...-
-...con l'espandersi di lei la stanza si fece sempre più piccola, finché parve che la donna girasse su un perno rumoroso e scricchiolante nell'aria piena di fumo.-
- La luna era salita più in alto, e nello stretto fluttuava un triangolo di scaglie d'argento, lievemente tremolanti sotto lo sgocciolio rigido e metallico dei banjo sul prato.-
-Le frasi stesse erano così lise... d'evocare un fantoccio che perdeva segatura da ogni poro mentre inseguiva una tigre nel Bois de Boulogne.-
-All'ora grigia del tè c'erano sempre sale pulsanti senza posa di questa lieve, dolce febbre, mentre visi freschi venivano trascinati qua e là per la stanza come petali di rosa, sospinti dai suoni melanconici.-
-...Tom e Daisy: sfracellavano cose e persone e poi si ritiravano nel loro denaro...
Gatsby credeva nella luce verde... è sfuggita non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia...
Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.-
Un libro veloce, un buon esercizio alla lettura, consigliabile...
Lorenzo Pontiggia il Poeta marylory
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no_data
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domenica 19 maggio 2013
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fedeltà col romanzo & spettacolo per gli occhi!
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Dopo una grande attesa, e la paura di restare deluso (come ogni volta che le spettative sono alte), arriva Gatsby nelle sale! Non c'è neppure un briciolo di delusione, uno spettacolo per gli occhi e per la mente, con una fedeltà impressionante (a parte qualche dettaglio nel finale) al romanzo di Fitzgerald ed immagini mozzafiato che fanno catapultare il pubblico in scenari sfarzosi, da sogno, ma estremamente reali. Di Caprio riesce, inoltre, a rendere ancora più "Great" Gatsby, con un'interpretazione da pelle d'oca. Il ruolo di Nick (T. Maguire) risulta meno forte rispetto al romanzo, vista l'impossibilità nel film di esplicitare tutti i pensieri.
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Dopo una grande attesa, e la paura di restare deluso (come ogni volta che le spettative sono alte), arriva Gatsby nelle sale! Non c'è neppure un briciolo di delusione, uno spettacolo per gli occhi e per la mente, con una fedeltà impressionante (a parte qualche dettaglio nel finale) al romanzo di Fitzgerald ed immagini mozzafiato che fanno catapultare il pubblico in scenari sfarzosi, da sogno, ma estremamente reali. Di Caprio riesce, inoltre, a rendere ancora più "Great" Gatsby, con un'interpretazione da pelle d'oca. Il ruolo di Nick (T. Maguire) risulta meno forte rispetto al romanzo, vista l'impossibilità nel film di esplicitare tutti i pensieri. Meno a fuoco, invece, appare C.Mulligan, che pur mantenendo una giusta malinconia e tristezza anche nei momenti di felicità (tipici del personaggio di Daisy), non riesce in qualche occasione (in cui era richiesto) a cambiare passo. Nel complesso è un ottimo film, assolutamente consigliato, la regia, che segue passo passo la composizione del romanzo, passa da una scena all'altra come di paragrafo in paragrafo, facendo aumentare la suspence che porta, verso il finale, la sala in un silenzio ricco di attesa.
p.s: Completamente superfluo è il 3D, che non aggiunge niente alla pellicola (se non a scurirne i colori stupendi), ma che in alcune situazioni rende lo scenario più profondo e permette allo spettatore di sentirsi parte della storia.
Colonna sonora geniale, moderna.. perfetta!
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frenky 90
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domenica 19 maggio 2013
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una perfetta trasposizione
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Un capolavoro post-moderno. Una mastodontica opera cyber-punk sfarzosa e sopra le righe di un regista che ha riscritto ed adattato al tempo contemporaneo il concetto di “visionario”. Questa, non me ne vogliano Coppola e Robert Redford, è nettamente la versione più grandiosa, resa in tutta la sua immaginifica magnificenza teorizzata da Fitzgerald, messa in atto grazie agli illimitati mezzi del cinema odierno. Il merito è sì della penna di colui che è considerato uno dei migliori autori della cosiddetta “Età del Jazz”, adattato con maestria dallo script di capitan Baz, ma soprattutto di chi merita una medaglia al valore più veridica di quella montenegrina di Gatsby: il cast, per l'appunto. Bisogna ad esempio vedere con le proprie pupille proiettato su telo bianco il lavoro della splendida Carey Mulligan (che già ci aveva deliziato in “Shame” di McQueen) e dell'ottimo Joel Edgerton, quest'ultimo aiutato dal proverbiale “physique du role” come il buon Tobey “Peter Parker” Maguire.
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Un capolavoro post-moderno. Una mastodontica opera cyber-punk sfarzosa e sopra le righe di un regista che ha riscritto ed adattato al tempo contemporaneo il concetto di “visionario”. Questa, non me ne vogliano Coppola e Robert Redford, è nettamente la versione più grandiosa, resa in tutta la sua immaginifica magnificenza teorizzata da Fitzgerald, messa in atto grazie agli illimitati mezzi del cinema odierno. Il merito è sì della penna di colui che è considerato uno dei migliori autori della cosiddetta “Età del Jazz”, adattato con maestria dallo script di capitan Baz, ma soprattutto di chi merita una medaglia al valore più veridica di quella montenegrina di Gatsby: il cast, per l'appunto. Bisogna ad esempio vedere con le proprie pupille proiettato su telo bianco il lavoro della splendida Carey Mulligan (che già ci aveva deliziato in “Shame” di McQueen) e dell'ottimo Joel Edgerton, quest'ultimo aiutato dal proverbiale “physique du role” come il buon Tobey “Peter Parker” Maguire. Ma nonostante la straordinarietà particolarmente della performance della protagonista femminile e del fantomatico Mr. X cui sto per arrivare, è la coralità del gruppo di attori a rendere il prodotto indimenticabile. La scena della discussione a tre in cui Jay porta Daisy a confessare confusamente di non aver mai amato Tom ne è un fulgido esempio. Baz Luhrmann ci scaraventa fin dal primo fotogramma in una New York che non esiste, non è mai esistita e, forse, non esisterà mai, ma dal fascino irresistibile. Dimenticate gli anni venti, la borsa, il crollo del '29, i film muti in bianco e nero, i costumi a righe e le maschere di Groucho Marx. Chiudete gli occhi per un momento e lasciatevi trasportare in un mondo di corse sfrenate in macchina e miniere di carbone controllate da occhi miopi, cappelli di paglia e abiti rosa pallido, fiori, bastoni da passeggio e abiti ricoperti di strass su corpi frementi di cantanti e ballerine di colore; sole, mare, esplosioni di luce. Non ne puoi avere la certezza, è chiaro, ma hai la netta sensazione che fosse questa l'idea di folle apparenza povera d'animo del disegno originale, e che il regista australiano ne stia solo ricalcando con maestria il disegno a china. Che stia solo scalpellando (paradossalmente) il superfluo, come insegna l'arte della grande scultura. Dal quadro resta fuori quello che forse è il suo maggior pregio, che riconduce al punto focale dell'intera pellicola. Magistrale, difatti, è con ogni probabilità più di ogni altra cosa la suspence con cui introduce il divino motore dell'intera operazione: il personaggio, s'intende, dell'eccellente Leonardo Di Caprio. A consacrazione abbondantemente avvenuta per tutti sin dai tempi di “The Aviator”, Leo, alla soglia dei quarant'anni, sfodera un'altra prestazione da incorniciare, che fa il paio con le più recenti in “Inception” e soprattutto in “Django – Unchained” di Tarantino. Disperatamente ricco, innegabilmente fasullo, degnamente innamorato e, infine, brutalmente assassinato, il tutto condito dall'eleganza di una interpretazione stilisticamente perfetta sin dal primo sguardo, come detto, fatto desiderare come l'acqua nel deserto. Quando arriva, però, ti colpisce come una palla di cannone perchè a travolgerti è l'impeto silente del caracter dipinto dall'autore, incarnato veramente alla perfezione. Nient'altro da dire, si corra nelle sale.
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[+] fantastico gatsby
(di frederickstudio)
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shiningeyes
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domenica 19 maggio 2013
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troppo baz.
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Prende nuovamente vita uno dei più importanti e simbolici romanzi della letteratura statunitense: “Il Grande Gatsby”. Sotto direzione dell'efficiente esteta Baz Lurmhan.
La scelta su Baz sembra la più indicata, il perfetto regista per filmare un periodo storico fatto di eccessi, di pailettes,Jazz e feste luccicanti con bicchieri di champagne traboccanti; un regista che sa il fatto suo quando si tratta di curare scenografie,costumi e fotografia.
E' questo il difetto del film: la fin troppa cura data all'ambiente e la fin troppo carente cura data alla psicologia dei personaggi. Chiariamo che, a dispetto di piccole eliminazioni, la storia è rispettata per bene, con tanto di narrazione di vere parti del libro da parte del testimone Nick Carraway.
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Prende nuovamente vita uno dei più importanti e simbolici romanzi della letteratura statunitense: “Il Grande Gatsby”. Sotto direzione dell'efficiente esteta Baz Lurmhan.
La scelta su Baz sembra la più indicata, il perfetto regista per filmare un periodo storico fatto di eccessi, di pailettes,Jazz e feste luccicanti con bicchieri di champagne traboccanti; un regista che sa il fatto suo quando si tratta di curare scenografie,costumi e fotografia.
E' questo il difetto del film: la fin troppa cura data all'ambiente e la fin troppo carente cura data alla psicologia dei personaggi. Chiariamo che, a dispetto di piccole eliminazioni, la storia è rispettata per bene, con tanto di narrazione di vere parti del libro da parte del testimone Nick Carraway. Solo che la troppa pomposità voluta da Barmhan, oscura le emozioni e i sentimenti dei personaggi del romanzo e dei drammatici avvenimenti che si susseguono. Non bastano le buone interpretazioni degli attori (Joel Edgerton è quello entrato meglio nel personaggio), le musiche sincopate e bombastiche e le luci ampiamente accese che danno un tocco fantastico alla pellicola a, fare si, che “Il Grande Gatsby” sia il capolavoro di Lurmhan ed un mitico adattamento cinematografico del romanzo.
“Il Grande Gatsby” è un film che ti fa soffermare troppo sulla sua visibilità e voglia di essere guardato, che suscita ben poche emozioni, e che comunque, rappresenta un grandissimo sfoggio di tecnica che gli farà magari portare qualche statuetta.
Troppo, troppo autocompiacimento, Baz.
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goriot
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domenica 19 maggio 2013
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deludente gatsnt
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Mi pare innanzitutto essenziale sottolineare che sarebbe un errore attribuire al regista i meriti di fitzgerard come ho visto visto fare in molte recenzioni, che di conseguenza avrebbero dovuto apprezzare anche la scialba, anche se sottovalutata versione di Coppola. Il film fi Luhrman non sarebbe poi cosi deludente se la visione non ne fosse disturbata da evidenti difetti, la colonna sonora crea una inopportuna quanto malfunzionante accozzaglia di brancommerciali e hip hop completamente impertinenti e compie il sacrilegio di accostarli a Gershwin. Per non parlare del cast, disastroso oltre fi Caprio, con una piatta Carey Muligan e un Toby McGuire che non disattende le (basse) aspettative. Riguardo.
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Mi pare innanzitutto essenziale sottolineare che sarebbe un errore attribuire al regista i meriti di fitzgerard come ho visto visto fare in molte recenzioni, che di conseguenza avrebbero dovuto apprezzare anche la scialba, anche se sottovalutata versione di Coppola. Il film fi Luhrman non sarebbe poi cosi deludente se la visione non ne fosse disturbata da evidenti difetti, la colonna sonora crea una inopportuna quanto malfunzionante accozzaglia di brancommerciali e hip hop completamente impertinenti e compie il sacrilegio di accostarli a Gershwin. Per non parlare del cast, disastroso oltre fi Caprio, con una piatta Carey Muligan e un Toby McGuire che non disattende le (basse) aspettative. Riguardo.al barocchismo il discorso e' soggettivo e non credo valga la pena commentare l'inutile 3D. Le variazioni sulla trama originale sono come al solito nelle trasposizioni cinematografiche deleterie. Per assere sintetici il film Non vale il prezzo del biglietto
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zimbawimba
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sabato 18 maggio 2013
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gatsby, un film non per tutti.
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Il grande Gatsby parla del giovane Nick Carraway,ingenuo, ricco di sogni e speranze si tuffa in una New York nel fiore dello sviluppo economico e culturale. Lasciando il settore della scrittura intraprende quello della finanza e per riuscire ad emergere decide di dedicare il periodo estivo per studiare ed apprendere il mestiere. Nonostante i buoni propositi riesce a far tutto tranne che stare tranquillo sui libri, inizialmente travolto dalla frenesia delle feste e dall'enfasi dell'alcool diventa intermediario tra due amanti, il misterioso e ricco Gatsby e la cugina Daisy, che a causa della guerra non sono riusciti a coronare il matrimonio.
Il film è principlamente suddiviso in due parti.
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Il grande Gatsby parla del giovane Nick Carraway,ingenuo, ricco di sogni e speranze si tuffa in una New York nel fiore dello sviluppo economico e culturale. Lasciando il settore della scrittura intraprende quello della finanza e per riuscire ad emergere decide di dedicare il periodo estivo per studiare ed apprendere il mestiere. Nonostante i buoni propositi riesce a far tutto tranne che stare tranquillo sui libri, inizialmente travolto dalla frenesia delle feste e dall'enfasi dell'alcool diventa intermediario tra due amanti, il misterioso e ricco Gatsby e la cugina Daisy, che a causa della guerra non sono riusciti a coronare il matrimonio.
Il film è principlamente suddiviso in due parti. La prima che descrive essenzialmente la società della new york di allora, qualche accenno ai discorsi razziali e principalmente le feste trasgressive, l'uso dell'alcool in maniera eccessiva e gli effetti di quest'ultimo sul personaggio, le musiche sono un mix tra jazz ed elettronica moderna il che rende il tutto strettamente correlato alla società odierna, diventando così una vera e proprio ciritica.
La seconda parte riguarda l'amore tra Gatsby e la sfortunata Daisy che a causa del matrimonio sbagliato non può concedersi liberamente, ma vi è il bisogno dell'intervento di Nick, spettatore e complice di ciò che non vorrebbe nemmeno lui essere.
Un film profondo, forse troppo per gli standard odierni e per tale motivo può essere mal interpretanto.
Non è un capolavoro, ma di sicuro è un gran film che a fine proiezione lascia con qualcosa a cui pensare anche a distanza di giorni, cosa rara ultimamente.
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brucew
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sabato 18 maggio 2013
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il grande gatsby.
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Il grande Gatsby, il romanzo capolavoro di Fitzgerald, rappresenta con una storia d'amore la tragica fine del "Sogno Americano". Nick Carraway, il narratore della storia, è un giovane lavoratore a Wall Street che si accontenta di poco e si trasferisce a West Egg in una piccola casa, confinante con l'enorme villa di Gatsby, un uomo ricchissimo di cui si conosce molto poco. Gatsby organizza una volta a settimana delle feste strepitose senza invito a cui possono partecipare tutti, da proletari e politici, da attori a ricchi borghesi. Il suo scopo è quello di rivedere la sua amata Daisy (cugina di Nick) in una delle sue feste e proprio per questo si avvicinerà a quest'ultimo con l'intento di riconquistarla, nonostante ella si sia sposata con un altro uomo durante i 5 anni di assenza di Gatsby (dovuti alla partecipazione alla prima guerra mondiale).
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Il grande Gatsby, il romanzo capolavoro di Fitzgerald, rappresenta con una storia d'amore la tragica fine del "Sogno Americano". Nick Carraway, il narratore della storia, è un giovane lavoratore a Wall Street che si accontenta di poco e si trasferisce a West Egg in una piccola casa, confinante con l'enorme villa di Gatsby, un uomo ricchissimo di cui si conosce molto poco. Gatsby organizza una volta a settimana delle feste strepitose senza invito a cui possono partecipare tutti, da proletari e politici, da attori a ricchi borghesi. Il suo scopo è quello di rivedere la sua amata Daisy (cugina di Nick) in una delle sue feste e proprio per questo si avvicinerà a quest'ultimo con l'intento di riconquistarla, nonostante ella si sia sposata con un altro uomo durante i 5 anni di assenza di Gatsby (dovuti alla partecipazione alla prima guerra mondiale). Il film è molto ben strutturato, scenografia pazzesca, ma soprattutto un cast di ottimo livello in cui spicca l'ennesima performance praticamente perfetta di Leonardo Di Caprio, sicuramente uno dei migliori attori degli ultimi anni (se non il migliore), che rappresenta l'eccentrico Gatsby, uomo sicuro di sè e convinto di poter ripetere il passato. Ottimi anche Tobey Maguire nei panni del moralista Nick e Carey Mulligan nei panni di Daisy. Bravo anche Luhrmann (personalmente un regista che non apprezzo molto) che è rimasto fedele al romanzo ed è riuscito a fare un ottimo film, aiutato molto dalle musiche di Lana Del Rey, Sia, Florence and the Machine e molti altri.
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