Gangster Squad

Non c'è ombra di dubbio che "Gangster Squad" richiami alla mente "Gli Intoccabili" di De Palma, le analogie o i richiami se volete, sono abbastanza evidenti anche se cambia la location e il periodo storico in cui le vicende sono narrate. Ma tutto si esaurisce qui, perchè il film non riesce minimamente ad uguagliarlo. E' tutto ben confezionato, ma la sostanza è poca: l'aspetto psicologico dei personaggi è troppo superficiale e la loro evoluzione è troppo rapida al punto da renderle delle caricature se messe a confronto con quelle del film di Brian De Palma. Stesso discorso se volessimo paragonarlo all'altro caposaldo del genere: L.A. Confidential. Da appassionato del noir/gangster movie losangelino ho notato altre citazioni (l'intento del regista, al riguardo, mi sembra evidente, un tentativo di stampo Tarantiniano): la sparatoria a Chinatown richiama l'omonimo capolavoro di Polansky così come la presenza di Nick Nolte non mi sembra casuale visto e considerato che lo stesso Nolte aveva interpretato un poliziotto a capo di una squadra speciale finalizzata ad eliminare il crimine organizzato nel film "Scomodi Omicidi" un noir spesso sottovalutato. Se proprio vogliamo essere buoni, almeno per gli amanti del genere, lo possiamo considerare un omaggio pop, ad alcuni film polizieschi iconici ambientati a Los Angeles, forse un'occasione sprecata.