gianleo67
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lunedì 11 novembre 2013
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m. night shyamalan dagli spettri alla spettralità
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Diventata invivibile a causa di un cataclisma ecologico, l'umanità abbandona la Terra per trasbordare su di un nuovo mondo abitato da forze aliene ostili che gli scatenano contro la furia di mostruose e letali creature cieche dette 'Ursa', in grado di 'annusare' le emissioni feromoniche umane generate dalla paura. Un generale del corpo militare umano invisibile ai mostri alieni, è in viaggio con il figlio verso una destinazione di addestramento quando una tempesta meteorica li fa precipitare sul pianeta Terra ormai regredito ad un'era neomesozoica di foreste lussureggianti e specie animali ostili. Qui il giovane cadetto dovrà compiere un lungo e periglioso viaggio silvano per salvare il padre ferito e se stesso, recuperando un radiofaro e dimostrando di avere la tempra del vero combattente.
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Diventata invivibile a causa di un cataclisma ecologico, l'umanità abbandona la Terra per trasbordare su di un nuovo mondo abitato da forze aliene ostili che gli scatenano contro la furia di mostruose e letali creature cieche dette 'Ursa', in grado di 'annusare' le emissioni feromoniche umane generate dalla paura. Un generale del corpo militare umano invisibile ai mostri alieni, è in viaggio con il figlio verso una destinazione di addestramento quando una tempesta meteorica li fa precipitare sul pianeta Terra ormai regredito ad un'era neomesozoica di foreste lussureggianti e specie animali ostili. Qui il giovane cadetto dovrà compiere un lungo e periglioso viaggio silvano per salvare il padre ferito e se stesso, recuperando un radiofaro e dimostrando di avere la tempra del vero combattente.
Partendo dall'epica introduzione di una nuova frontiera (l'ennesima?) del genere umano nella sua affermazione come insuperato predatore su scala extraterrestre e qui costretto a giocare una decisiva partita individuale 'in casa', il regista indiano M. Night Shyamalan, già prolifico affabulatore di ancestrali paure a sfondo ecologico, si cimenta in una personale e risciuta declinazione della fantascienza d'avventura che se da un lato reimpasta gli stilemi e le tematiche care al cinema americano di genere (da Dune a Il Pianeta delle scimmie, da Starship trhoopers ad Alien) dall'altro riesce ad imprimervi le adrenaliche accelerazioni di un cinema mainstream che precipita vertiginosamente verso una prevedibile quanto spettacolare resa dei conti finale.
Operazione senza pretese sul versante concettuale (come invece tutte le precedenti opere del regista) si espone decisamente di più su quello del puro intrattenimento riuscendo a calibrare con studiato mestiere le sottigliezze di una studiata sceneggiatura (di cui è co-autore) tra la sottotrama del dramma familiare e del racconto di formazione e l'ampio respiro di una epica battaglia per la sopravvivenza in un mondo ormai ostile, sullo sfondo di una folgorante potenza scenografica frutto (almeno in parte) della meravigliose 'arti e progressive' della post produzione. Giocato sulle ambivalenze semantiche tra inner space (il controllo della paura) e outer space (il controllo della natura) innesca una vorticosa linearità narrativa che consuma freneticamente gli scarsi 100 minuti del racconto facendosi perfino perdonare la solita boria dell'eroica yankee (qui ranger spaziali), un certo buonismo zoologico (la balena bianca sterminata e l'aquila salvatrice) e le solite inverosimiglianze da film catastrofico (gli unici sopravvissuti del naufragio spaziale sono parenti! Di più:sono padre e figlio! Di più: sono padre e figlio sul serio!) .Padre e figlio ancora insieme dopo 'La ricerca della felicità' del Muccino intrasferta d'oltreoceano. Quando si dice cinema formato famiglia.
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kyotrix
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sabato 26 ottobre 2013
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sottotono
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Decisamente sottotono per trama ed emozioni.
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gurdjieff
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martedì 15 ottobre 2013
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appassionante
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Non un capolavoro ma sicuramente un gran bel film, da vedere.
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liuk!
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domenica 13 ottobre 2013
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pessimo
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Film fatto da Will Smith per lanciare il figlio nel mondo dei blockbuster. Purtroppo l'operazione riesce al contrario in quanto Jaden è immaturo e non mostra ancora particolari capacità recitative, il risultato è una figuraccia di tutti.
Pellicola senza idee, con un grande spreco di risorse mal supportate da una trama debolissima e stravista.
Fallimento quindi della famiglia Smith, ci riproveranno?
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alexander 1986
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giovedì 10 ottobre 2013
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tante buone intenzioni, ma insufficiente.
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In un futuro lontano, la razza umana si è così espansa nello spazio da rendere la povera Terra (abbandonata a causa del degrado eccessivo provocatole da noi) un lontano ricordo. Purtroppo però il passato ritorna, e a seguito dei danni provocati da uno sciame di meteoriti, un'astronave costretta a un atterraggio di emergenza si schianta proprio qui. Gli unici sopravvissuti, padre-supersoldato e figlio-apprendista supersoldato, devono trovare un modo per sopravvivere e sfuggire ai pericoli di un pianeta divenuto oramai pericolosamente ostile nei confronti dei bipedi implumi.
Dopo il successo meritato del trittico Il sesto senso - Unbreakable - Signs, Shyamalan non riesce proprio ad azzeccare un film all'altezza della sua fama (meritata?), e riesce a trasformare un buon soggetto da film fanta-horror in un anonimo adventure con risvolti disneyani; il quale però non si adatta neppure al pubblico giovane, perché non è divertente e, se vogliamo, neppure "didascalico" (da quando in qua la soppressione della paura di morire è un segno di maturità?).
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In un futuro lontano, la razza umana si è così espansa nello spazio da rendere la povera Terra (abbandonata a causa del degrado eccessivo provocatole da noi) un lontano ricordo. Purtroppo però il passato ritorna, e a seguito dei danni provocati da uno sciame di meteoriti, un'astronave costretta a un atterraggio di emergenza si schianta proprio qui. Gli unici sopravvissuti, padre-supersoldato e figlio-apprendista supersoldato, devono trovare un modo per sopravvivere e sfuggire ai pericoli di un pianeta divenuto oramai pericolosamente ostile nei confronti dei bipedi implumi.
Dopo il successo meritato del trittico Il sesto senso - Unbreakable - Signs, Shyamalan non riesce proprio ad azzeccare un film all'altezza della sua fama (meritata?), e riesce a trasformare un buon soggetto da film fanta-horror in un anonimo adventure con risvolti disneyani; il quale però non si adatta neppure al pubblico giovane, perché non è divertente e, se vogliamo, neppure "didascalico" (da quando in qua la soppressione della paura di morire è un segno di maturità?). Buon Smith sr. per un ruolo richiedente scarso impegno, mentre Smith jr. non pare più bravo di tanti suoi coetanei visti in altre pellicole.
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fabgan
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domenica 6 ottobre 2013
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fil piacevole da guardare, ma nulla di più...
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Visto l'attore Will Smith, uno fra i miei preferiti, una grande stella del cinema di hollywood, e anche la presenza del figlio Jaden Smith, credevo di trovarmi di fronte a questo titolo non dico ad un capolavoro ma almeno qualcosa di accettabile, che lasciasse il segno.
Il segno lo lascia e come, ma in senso negativo però.
Ci si trova di fronte ad un film che dall'inizio alla fine e un po’ insipido, a tratti sembra quasi uno di quei B movie americani dove viene esaltata la guerra, muori per la patria!! combatti per la patria!! abbi coraggio!! soffri per la patria!! in questo caso la patria e "l’amata terra" che loro stessi anno distrutto.
E cavolo mi viene da esclamare!! certo che gli americani sono fissati con le guerre!?!?!?
Senza perdermi in altri discorsi molto lontani e che non ci riguardano, credo che per il titolo poteva essere sviluppata in modo differente la trama e sono sicuro che il film avrebbe riscosso più successo oltre che sarebbe stato più gradevole.
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Visto l'attore Will Smith, uno fra i miei preferiti, una grande stella del cinema di hollywood, e anche la presenza del figlio Jaden Smith, credevo di trovarmi di fronte a questo titolo non dico ad un capolavoro ma almeno qualcosa di accettabile, che lasciasse il segno.
Il segno lo lascia e come, ma in senso negativo però.
Ci si trova di fronte ad un film che dall'inizio alla fine e un po’ insipido, a tratti sembra quasi uno di quei B movie americani dove viene esaltata la guerra, muori per la patria!! combatti per la patria!! abbi coraggio!! soffri per la patria!! in questo caso la patria e "l’amata terra" che loro stessi anno distrutto.
E cavolo mi viene da esclamare!! certo che gli americani sono fissati con le guerre!?!?!?
Senza perdermi in altri discorsi molto lontani e che non ci riguardano, credo che per il titolo poteva essere sviluppata in modo differente la trama e sono sicuro che il film avrebbe riscosso più successo oltre che sarebbe stato più gradevole.
Non mi è piaciuto proprio il fatto che il personaggio interpretato da Will Smith fosse messo in secondo piano nel film, sembra quasi e credo lo sia che questo film sia il trampolino di lancio per il figlio Jaden Smith. Potevano combattere insieme questa battaglia!! D’altronde una famiglia supera le difficolta insieme … !!
Un film che per me non merita più di due stelle che lascia molto amaro in bocca, chissà se ci sarà un sequel? Se si spero che padre e figlio si diano da fare per darci qualcosa di migliore di questo che sia in grado di tenerci incollati allo schermo!!
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aldolg
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giovedì 12 settembre 2013
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solo se avete tempo
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E' un già visto. Terra abbandonata dal genere umano minacciato da belve aliene che ne fiutano la paura, ma che come sempre è la vera protagonista nel bene o nel male. Confronto tra un padre militare (assente) e un figlio promesso cadetto (mammone). Ricordi del passato che affiorano di tanto in tanto. Passerella per gli Smith padre e figlio nella vita. Tematica: FUTURO
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sands
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mercoledì 31 luglio 2013
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un buon film
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Come per ogni film di cui avevo sentito parlar male o peggio, ho deciso di andarlo assolutamente a vedere probabilmente proprio per questo motivo. Mi sento di dover seguire la direzione opposta di chi lo ha criticato in maniera negativa, proponendo qui la mia personale opinione in merito. Di un film, i fattori che maggiormente osservo e che giudico importanti sono, tra tutti, il divertimento, la scorrevolezza della trama e una buona recitazione. Partiamo dalla trama. L'essere umano ha ormai abbandonato da tempo il pianeta terra, distrutto dalla sua stessa attività e ora ridotto ad una zona selvaggia, che si è evoluta proprio per eliminare ogni traccia di essere umano o possibilità di un suo ritorno.
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Come per ogni film di cui avevo sentito parlar male o peggio, ho deciso di andarlo assolutamente a vedere probabilmente proprio per questo motivo. Mi sento di dover seguire la direzione opposta di chi lo ha criticato in maniera negativa, proponendo qui la mia personale opinione in merito. Di un film, i fattori che maggiormente osservo e che giudico importanti sono, tra tutti, il divertimento, la scorrevolezza della trama e una buona recitazione. Partiamo dalla trama. L'essere umano ha ormai abbandonato da tempo il pianeta terra, distrutto dalla sua stessa attività e ora ridotto ad una zona selvaggia, che si è evoluta proprio per eliminare ogni traccia di essere umano o possibilità di un suo ritorno. C'è poi una razza aliena decisa a sterminare la nostra specie ed eliminarne ogni minima traccia dalla faccia dell'universo. In difesa di questi bestioni, l'uomo ha sviluppato un programma di formazione di scelti, i Ranger, i quali attraverso un duro addestramento e l'esperienza riescono ad eliminare completamente la paura dal proprio corpo. L'obiettivo è infatti quello di diventare invisibili ai nemici, i quali fiutano essenzialmente i feromoni generati dal processo elettrico dell'emozione che è la paura umana. Il concetto di fondo l'ho trovato interessante, probabilmente un buon pretesto per costruire la trama attorno al rapporto tra padre e figlio, alla crescita intellettuale \ emotiva di quest'ultimo ed alla sua finale maturità. L'alieno, visto come la paura più grande da sconfiggere, rappresenta la prova finale, superata la quale il ragazzo dimostrerà di essere un vero Ranger. Il ruotare costantemente attorno al legame tra il generale e il figlio mi è piaciuto. Ha contribuito in buona parte a dare profondità a quello che, altrimenti, sarebbe stato un comune film d'azione. Parlando di questo, il filone restante della produzione ha completato la cornice con una lunga sequenza dall'inizio alla fine in cui il ragazzo affronta un viaggio per raggiungere il suo obiettivo e salvare la vita a lui e al padre. Guardare il costante livello di sfida presentato durante l'avventura mi ha divertito e raramente ho avvertito una punta di noia. Un buon film, che inizia e finisce con fluidità, senza lasciare domande o interpretazioni, ma solo un forte messaggio su una delle più intense emozioni dell'essere umano. Una recitazione più che accettabile, infine, chiude la cornice di un film che non ha nulla da nscondere.
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macn87
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domenica 28 luglio 2013
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film con una trama poco credibile o per niente
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un film particolarmente lento con una trama che per me è senza senso.
in questo ipotetico futuro dove la tecnologia è estremamente avanzata al'uomo piace complicarsi inutilmente la vita, se basta isolare il proprio "odore" per non farsi scovare da questi "seguggi" addestrati dagli alieni (nel film non si capisce chi sono e cosa vogliono) non bastava realizzare delle capsule ermetiche dove rifugiarsi in ogni abitazione e magari delle tute sempre ermetiche per i soldati, invece di perdere tempo a trasformarli in cinici bastardi?! che poi è la causa principale del pessimo rapporto fra padre e figlio. mah un film che fa acqua un po da tutte le parti visto che anche gli effetti grafici sono sotto tono.
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un film particolarmente lento con una trama che per me è senza senso.
in questo ipotetico futuro dove la tecnologia è estremamente avanzata al'uomo piace complicarsi inutilmente la vita, se basta isolare il proprio "odore" per non farsi scovare da questi "seguggi" addestrati dagli alieni (nel film non si capisce chi sono e cosa vogliono) non bastava realizzare delle capsule ermetiche dove rifugiarsi in ogni abitazione e magari delle tute sempre ermetiche per i soldati, invece di perdere tempo a trasformarli in cinici bastardi?! che poi è la causa principale del pessimo rapporto fra padre e figlio. mah un film che fa acqua un po da tutte le parti visto che anche gli effetti grafici sono sotto tono.
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claudia arena
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giovedì 25 luglio 2013
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l'iniziazione all'età adulta tra futuro e passato
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In un futuro molto lontano gli uomini hanno abbandonato la Terra devastata dalla forza della natura, vivendo su un nuovo pianeta: Nova Prime.
Il generale Cypher Raige tornato dalla sua famiglia dopo una missione parte con suo figlio, Kitai, per un viaggio sul pianeta Terra, ma un asteroide distrugge la loro astronave, facendoli precipitare sull'ormai selvaggia Terra. Sono gli unici sopravvissuti e Cypher Raige è stato ferito, toccherà dunque a Kitai salvare entrambi. Shyamalan racconta dell'iniziazione alla vita adulta di un giovane ragazzo a uomo, l'argomento è dei più banali, ma il regista lo tratta con originalità.
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In un futuro molto lontano gli uomini hanno abbandonato la Terra devastata dalla forza della natura, vivendo su un nuovo pianeta: Nova Prime.
Il generale Cypher Raige tornato dalla sua famiglia dopo una missione parte con suo figlio, Kitai, per un viaggio sul pianeta Terra, ma un asteroide distrugge la loro astronave, facendoli precipitare sull'ormai selvaggia Terra. Sono gli unici sopravvissuti e Cypher Raige è stato ferito, toccherà dunque a Kitai salvare entrambi. Shyamalan racconta dell'iniziazione alla vita adulta di un giovane ragazzo a uomo, l'argomento è dei più banali, ma il regista lo tratta con originalità.Investendo non solo sulla coppia Smith-Smith, ma anche su un'ottima fotografia, effetti speciali e sulla bravura del giovane Jaden che occupa gran parte del film e che oscura il padre. La storia vede Will Smith vestire gli inediti panni di un padre autoritario e dai modi freddi ricordando non solo nell'atteggiamento ma anche nell'uso delle armi, gli antichi samurai; Shyamalan sa unire tradizione e futuro con maestria e seguendo la moda dei film apocalittici sulla povera terra distrutta dall'uomo, costruisce un ottimo film e un'ottima storia tra un padre ed un figlio che si ritrovano non solo fisicamente ma anche spiritualmente.Nei film si Shyamalan non mancano mai cenni a qualcosa di mistico e religioso, qualcosa che c'è ma non si vede, a qualcosa di magico e poetico. Lo troviamo qui nell'uso delle tende stese che fungono da tetti tra le rocce, simboli di libertà e di un ritorno al passato e il fatto che gli animali, scevri dal potere dell'uomo, abbiamo preso il sopravvento e si siano evoluti fisicamente, dimostra che nel pensiero del regista non c'è molto spazio per giustificare l'evoluzione ormai inarrestabile della tecnologia.
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