Il pescatore di sogni

Viaggio nello Yemen per portare il gusto della pesca al salmone

Da Lasse Hallstròm non ci si possono aspettare che film finto anticonformisti; che, non a caso, gli hanno procurato un paio di candidature agli Oscar. Questo, tratto dal libro Pesca al salmone nello Yemen di Paul Torday (ed. Elliot), ha un soggetto bizzarro ma uno sviluppo prevedibile e ripetitivo. Sotto l’aneddoto - uno scienziato inglese è incaricato di introdurre la pesca al salmone nell’arido Yemen — è la storia d’amore tra l’esperto di pesca Alfred Jones e Harriet Chetwode-Talbot, che lo ha contattato su incarico di un ricchissimo sceicco. Altri personaggi: il compagno di Harriet, dato per disperso in Afghanistan; la moglie di Alfred, che lo trascura per la carriera; un’addetta stampa del premier (Kristin Scott Thomas, caricaturale come Crudelia Demon refrattaria a ogni scrupolo. Mentre lo spettatore regola l’orologio in un andirivieni tra diverse latitudini, il film rilancia le sue metafore ittiche e cerca di evitare la monotonia con qualche colpo di scena (Jones salva lo sceicco da un attentato usando da maestro la canna da pesca). Il tono blandamente satirico è sottolineato da musichette compiacenti.
daLa Repubblica, 18 maggio 2012


di Roberto Nepoti, 18 maggio 2012