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mazzi92
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mercoledì 19 settembre 2012
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prima parte buona seconda parte scadente
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Non sarò cattivo con questo film, o almeno non così tanto come hanno fatto molti.La prima parte mi è piaciuta , recitazione passabile , effetti speciali e regia ottimi.Poi dopo circa un ora il film accellera il ritmo e troviamo azioni banali, personaggi che rispuntano senza un perchè e soprattutto tante ma tante domande senza una risposta. Lo so, forse era lo scopo del film lasciarci con qualche perchè però cavoli, essendo stato programmato come film unico mi aspettavo qualcosa in più.Finale aperto che lascia spazio ad ulteriori capitoli ( speriamo ). Tutto sommato bilanciando un po' il tutto viene fuori un film appena sufficiente che però intrattiene per le sue 2 ore di durata e questo è importante .
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Non sarò cattivo con questo film, o almeno non così tanto come hanno fatto molti.La prima parte mi è piaciuta , recitazione passabile , effetti speciali e regia ottimi.Poi dopo circa un ora il film accellera il ritmo e troviamo azioni banali, personaggi che rispuntano senza un perchè e soprattutto tante ma tante domande senza una risposta. Lo so, forse era lo scopo del film lasciarci con qualche perchè però cavoli, essendo stato programmato come film unico mi aspettavo qualcosa in più.Finale aperto che lascia spazio ad ulteriori capitoli ( speriamo ). Tutto sommato bilanciando un po' il tutto viene fuori un film appena sufficiente che però intrattiene per le sue 2 ore di durata e questo è importante .
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special-fx
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martedì 18 settembre 2012
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più di trent'anni di attesa...ma per cosa?
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La visione di un film atteso per più di trent’anni, che ci avrebbe dovuto fornire una spiegazione “logica” a ciò che è avvenuto prima di “Alien”, ma che aggiunge invece altri dubbi e per alcuni tratti ne sembra addirittura un misero “remake”, mi ha lasciato un’amarezza profonda come una promessa non mantenuta. Non capisco come uno dei registi che ha portato questo genere a vette difficili da raggiungere, abbia accettato di dirigere un film la cui sceneggiatura è già di per sè una condanna! A cominciare dai particolari più banali che in un VERO film di Fantascienza non debbono essere trascurati. Come si può accettare che nel 2093 su un’astronave che permette di fare viaggi interstellari e dotata delle più moderne e avanzate tecnologie, si veda una normalissima e banalissima sedia a rotelle dei nostri tempi per la deambulazione del miliardario che finanzia la spedizione? Come può una ipertecnologica e costosissima capsula che rappresenta l’infermeria dell’astronave e concepita per operazioni chirurgiche di precisione, suturare l’addome della protagonista (dal cui interno è stato estratto l’alieno) con dei ridicoli “punti di spillatrice”? Come si fa a non sorridere vedendo un’astronave aliena attivarsi con comandi impartiti attraverso un vero e proprio “piffero” posato su una consolle piena di tasti biancastri e gommosi simili a delle mammelle in miniatura? Come si può entrare in una buia caverna di un mondo extraterrestre e nessuno degli scienziati della spedizione provvede ad analizzare il liquido scuro presente ovunque e scambiato per acqua (da quando l’acqua è nera?), ma che poi si rivelerà essere una delle cause scatenanti dei contagi e delle conseguenti trasformazioni di alcuni membri dell’equipaggio? Come può la protagonista (alla fine del film) trovarsi nell’ambiente esterno a mani nude senza i guanti protettivi della tuta senza congelarsi all’istante visto che al momento dell’atterraggio viene rilevata (e dichiarata) una temperatura di ben meno 270 gradi Celsius? Tante evidenti banalità che non posso accettare da uno scrupoloso regista come Ridley Scott.
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La visione di un film atteso per più di trent’anni, che ci avrebbe dovuto fornire una spiegazione “logica” a ciò che è avvenuto prima di “Alien”, ma che aggiunge invece altri dubbi e per alcuni tratti ne sembra addirittura un misero “remake”, mi ha lasciato un’amarezza profonda come una promessa non mantenuta. Non capisco come uno dei registi che ha portato questo genere a vette difficili da raggiungere, abbia accettato di dirigere un film la cui sceneggiatura è già di per sè una condanna! A cominciare dai particolari più banali che in un VERO film di Fantascienza non debbono essere trascurati. Come si può accettare che nel 2093 su un’astronave che permette di fare viaggi interstellari e dotata delle più moderne e avanzate tecnologie, si veda una normalissima e banalissima sedia a rotelle dei nostri tempi per la deambulazione del miliardario che finanzia la spedizione? Come può una ipertecnologica e costosissima capsula che rappresenta l’infermeria dell’astronave e concepita per operazioni chirurgiche di precisione, suturare l’addome della protagonista (dal cui interno è stato estratto l’alieno) con dei ridicoli “punti di spillatrice”? Come si fa a non sorridere vedendo un’astronave aliena attivarsi con comandi impartiti attraverso un vero e proprio “piffero” posato su una consolle piena di tasti biancastri e gommosi simili a delle mammelle in miniatura? Come si può entrare in una buia caverna di un mondo extraterrestre e nessuno degli scienziati della spedizione provvede ad analizzare il liquido scuro presente ovunque e scambiato per acqua (da quando l’acqua è nera?), ma che poi si rivelerà essere una delle cause scatenanti dei contagi e delle conseguenti trasformazioni di alcuni membri dell’equipaggio? Come può la protagonista (alla fine del film) trovarsi nell’ambiente esterno a mani nude senza i guanti protettivi della tuta senza congelarsi all’istante visto che al momento dell’atterraggio viene rilevata (e dichiarata) una temperatura di ben meno 270 gradi Celsius? Tante evidenti banalità che non posso accettare da uno scrupoloso regista come Ridley Scott. Gli attori principali, seppur di un certo livello, non hanno lontanamente il carisma di Ripley o del caporale Hicks e non riescono mai a essere coinvolgenti; difficilmente ricorderemo la loro interpretazione in Prometheus. Si è cercato di dare al film una chiara impronta filosofico-religiosa (l’origine della vita, il rapporto tra il creatore e colui che è stato creato, il desiderio della maternità impossibile) con il conseguente rischio di creare una confusione generale con troppi elementi sviluppati in maniera indecente, senza una spiegazione, ma soprattutto senza logica. Rimarranno da capire alcune cose riguardo il perché questi giganti extraterrestri esplorano lo spazio per creare la vita su altri pianeti se poi sono pronti a distruggerla? Perché l’androide contagia volontariamente uno dei protagonisti attraverso il liquido nero che ne provoca la mutazione? Cosa viene detto di così grave nel dialogo tra l’androide e il gigante extraterrestre da scatenare l’ira di quest’ultimo in uno dei momenti chiave e per nulla approfonditi del film? Lo sapremo nel prossimo capitolo? Lo scopo è quello di ridurre anche un capolavoro come “Alien” a diventare un mediocre serial? Non sono stati sufficienti i demenziali film di “Alien Vs Predator”? Fateci un favore: cambiate sceneggiatori perchè è ora di finirla di prenderci in giro con questa Fantascienza da quattro soldi!
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(di berry185)
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maly19
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martedì 18 settembre 2012
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osceno
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Film osceno, pieno di situazioni insensate: perche il tipo si fa bruciare vivo con addosso la tuta che dovrebbe esser ignifuga? Perchè il tipo che si rompe il braccio gli si rompe anche la tuta? Se uno della squadra muore e poi magicamente te lo trovi accartocciato fuori dalla porta gli apri?? Troppe cose insensate e situazioni slegate. Sconsigliato al massimo a meno che nn vogliate passar la serata a cercar tutte le cose insensate che lo caratterizzano!
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medicimaurizio
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martedì 18 settembre 2012
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film mediocre
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Secondo me è un film che non merita nemmeno la sufficienza. Sostenuto da un battage pubblicitario e dal nome dal regista di primo piano che hanno reso l'hipe di questo film molto alto, non è che un clone del primo Aliens, quello sì veramente bello e giustamente considerato una pietra miliare del cinema fanta-horror.
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rescart
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martedì 18 settembre 2012
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l’intelligenza non è il risultato dell’evoluzione
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Il punto debole dell’evoluzionismo è il passaggio dalla scimmia all’uomo e negare questa evidenza significa negare la differenza sostanziale che c’è tra un uomo e un animale, con tutte le distorsioni del caso quali ad esempio considerare l’omicidio meno grave di una dieta a base di carne. Ma se
fosse vero che si deve all’esperimento fatto su se stesso da un anonimo “ingegnere” alieno il fatto che 35.000 anni fa il primo gene umano trovò spazio nel nostro pianeta, le cose cambiano e l’evoluzionismo diventa una teoria magari ridimensionata, ma certamente accettabile anche per quanto riguarda le sue logiche conseguenze morali.
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Il punto debole dell’evoluzionismo è il passaggio dalla scimmia all’uomo e negare questa evidenza significa negare la differenza sostanziale che c’è tra un uomo e un animale, con tutte le distorsioni del caso quali ad esempio considerare l’omicidio meno grave di una dieta a base di carne. Ma se
fosse vero che si deve all’esperimento fatto su se stesso da un anonimo “ingegnere” alieno il fatto che 35.000 anni fa il primo gene umano trovò spazio nel nostro pianeta, le cose cambiano e l’evoluzionismo diventa una teoria magari ridimensionata, ma certamente accettabile anche per quanto riguarda le sue logiche conseguenze morali. Prima di effettuare l’esperimento l’ingegnere alieno volle lasciare una traccia del suo passaggio aggiungendo ai graffiti dei Neanderthal il suo. Da quel graffito tre secoli dopo la rivoluzione francese alcuni scienziati risalgono al gruppo di pianeti da cui proveniva l’ingegnere alieno, pensando che si tratti del suo pianeta di origine. La scoperta porterà un anziano magnate ormai al termine della sua esistenza, a finanziare una spedizione al fine di entrare in contato con coloro che hanno dato inizio alla razza umana. Perché 35.000 anni fa una figura apparentemente umana come quella disegnata nel graffito non era ancora possibile. Da circa duemila anni però quel gruppo di pianeti non è più abitato, se non da esseri mostruosi e da un ingegnere sopravvissuto alla catastrofe causata dai suoi simili, che avendo perso ogni contatto con la terra hanno pensato bene di usarla come discarica per gli esseri mostruosi che hanno creato. In definitiva questo film salva capra e cavolo, evoluzionismo e morale, la scienziata sopravvissuta e la testa del robot che parla anche se staccata del resto del suo corpo similpelle.
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do.do
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martedì 18 settembre 2012
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in space no one can hear you scream
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C'erano tutti gli ingredienti giusti per creare un altro capolovoro se non altro alla pari di Alien, invece quello che purtroppo risulta è un vano tentativo di provare a fare qualcosa di più intenso, profondo e spirituale sfruttando quell'hype di quel capolavoro di un ormai lontano 1979. L'idea di partenza era giusta, fare un film che ricalcasse quelle atmosfere, ci riportasse in quel lontano pianeta e ci facesse rivivere se non altro quelle sensazione di solitudine assoluta senza però andare ad intaccare la storia di quel formidabile capolavoro. Purtroppo quello che ne è uscito è un ammasso di talmente tante idee e tematiche che ben poco servono 124 minuti a spiegare, si potrebbe tranquillamente aprire un altra saga con tutte le tematiche e punti interrogativi lasciati! Il film si sviluppa troppo velocemente, affrontando temi quali la creazione, la vita, la morte e la religione in modo troppo superficiale e oggettivo.
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C'erano tutti gli ingredienti giusti per creare un altro capolovoro se non altro alla pari di Alien, invece quello che purtroppo risulta è un vano tentativo di provare a fare qualcosa di più intenso, profondo e spirituale sfruttando quell'hype di quel capolavoro di un ormai lontano 1979. L'idea di partenza era giusta, fare un film che ricalcasse quelle atmosfere, ci riportasse in quel lontano pianeta e ci facesse rivivere se non altro quelle sensazione di solitudine assoluta senza però andare ad intaccare la storia di quel formidabile capolavoro. Purtroppo quello che ne è uscito è un ammasso di talmente tante idee e tematiche che ben poco servono 124 minuti a spiegare, si potrebbe tranquillamente aprire un altra saga con tutte le tematiche e punti interrogativi lasciati! Il film si sviluppa troppo velocemente, affrontando temi quali la creazione, la vita, la morte e la religione in modo troppo superficiale e oggettivo. Peccato, e ripeto peccato, visto il calibro del regista in questione. I soggetti sono poco curati, i dialoghi lasciano il tempo che trovano e la storia è talmente convulsa e contorta da farti uscire dalla sala con il mal di testa..!! Che fine hanno fatto i silenzi e quelle atmosfere di 30 anni fà? Si forse è quello il problema, erano 30 anni fà. Magari ora sarebbe impensabile portare al cinema un film con più di un minuto di silenzio!! Peccato!! Occasione stramancata per Ridley!! E parlo da fan sfegatato del primo Alien che resta uno dei miei 3 film preferiti di sempre!!
In space no one can hear you scream
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djlova
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martedì 18 settembre 2012
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per tornare a casa e rigustarsi l'originale.
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C'erano pochi dubbi sul fatto che i veri fan di quel capolavoro di nome Alien sarebbero usciti delusi dopo la visione di questo prequel.
Certo, non fosse stato per il nome di Ridley Scott, l'appeal sarebbe stato diverso e probabilmente anche il risultato finale di un film che si lascia guardare giusto per l'atmosfera che Scott stesso riesce a inserire qua e là grazie a qualche anno di esperienza e di genio artistico.
Ma gli elogi finiscono qua, perchè davvero verrebbe da chiedersi se dietro questo Prometheus ci sia la mano dell'autore del (probabilmente) migliore film di fantascienza mai realizzato. Banalità sconcertanti (ma davvero nel 2012 dobbiamo ancora ritrovarci i due fessi che in una spedizione interplanetaria multimiliardaria si comportano peggio che due somarelli in gita alle elementari? O ancora sorbirci l'equipaggio stereotipato con l'asiatico, il nero, il buono, il brutto e il cattivo?), autocitazioni e celebrazioni per non dire scopiazzature belle e buone (solito duello face-to-face finale quasi identico all'originale), persino anticipazioni di ulteriori sequel (i sequel del prequel del sequel! Dio mio!).
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C'erano pochi dubbi sul fatto che i veri fan di quel capolavoro di nome Alien sarebbero usciti delusi dopo la visione di questo prequel.
Certo, non fosse stato per il nome di Ridley Scott, l'appeal sarebbe stato diverso e probabilmente anche il risultato finale di un film che si lascia guardare giusto per l'atmosfera che Scott stesso riesce a inserire qua e là grazie a qualche anno di esperienza e di genio artistico.
Ma gli elogi finiscono qua, perchè davvero verrebbe da chiedersi se dietro questo Prometheus ci sia la mano dell'autore del (probabilmente) migliore film di fantascienza mai realizzato. Banalità sconcertanti (ma davvero nel 2012 dobbiamo ancora ritrovarci i due fessi che in una spedizione interplanetaria multimiliardaria si comportano peggio che due somarelli in gita alle elementari? O ancora sorbirci l'equipaggio stereotipato con l'asiatico, il nero, il buono, il brutto e il cattivo?), autocitazioni e celebrazioni per non dire scopiazzature belle e buone (solito duello face-to-face finale quasi identico all'originale), persino anticipazioni di ulteriori sequel (i sequel del prequel del sequel! Dio mio!).
Il film fa vedere più muscoli (effetti speciali mastodontici) e poca sostanza (molta, molta, molta poca fantasia in una storia pensata male e sviluppata peggio).
Come molti altri hanno giustamente fatto notare i vari personaggi non vengono nemmeno sviluppati a dovere. Alcuni sono inutili (l'asiatico), altri persino ridicoli (il vecchietto claudicante al limite del farzesco).
Insomma, il problema è congenito: l'errore è nel voler continuare a proporre Alien, un film unico e irripetibile, il cui fascino si è esaurito nei 117 minuti dell'originale. E' già stato detto e fatto tutto là: con i silenzi, il buio degli anfratti della Nostromo, la suspence di quello che non si vede piuttosto che di quello che si vede. E non bastano effetti speciali da strapparsi i capelli o splendidi panorami islandesi nè tantomeno un Ridley Scott a non fare un buon film di fantascienza.
Il risultato finale è che si torna a casa con la voglia di rispolverare il DVD e di guardarsi l'originale. Quando Scott faceva i film per passione più che per i soldi.
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petergiampy
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martedì 18 settembre 2012
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perchè? elenco delle stupidità di uno stupido film
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Voglio trattare questo film come una storia a sè, senza confronti con precedenti capitoli e titoli di Ridley Scott.
Ma dico io: come si fa? Come si fa a partire con un budget di 130milioni di dollari e utilizzarne probabilmente 129.999.950 per l'estetica?
Perchè è questo Prometheus: una storia insignificante bella solo nella forma. Purtroppo però, sono ben cosciente che gli sceneggiatori sono stati pagati fior fior di soldi per scrivere una storia che pone soltanto delle domande ed è stracolma di stupidità.
Ed eccoci di nuovo a vedere un film in cui i personaggi sono dei completi mentecatti, degli idioti super selezionati dalla Terra per una missione sull'origine della vita: niente di più importante.
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Voglio trattare questo film come una storia a sè, senza confronti con precedenti capitoli e titoli di Ridley Scott.
Ma dico io: come si fa? Come si fa a partire con un budget di 130milioni di dollari e utilizzarne probabilmente 129.999.950 per l'estetica?
Perchè è questo Prometheus: una storia insignificante bella solo nella forma. Purtroppo però, sono ben cosciente che gli sceneggiatori sono stati pagati fior fior di soldi per scrivere una storia che pone soltanto delle domande ed è stracolma di stupidità.
Ed eccoci di nuovo a vedere un film in cui i personaggi sono dei completi mentecatti, degli idioti super selezionati dalla Terra per una missione sull'origine della vita: niente di più importante. Questo pone una domanda: come diavolo erano gli altri candidati?
Iniziamo subito con un bell'elenco dei controsensi di questo film e delle inesattezze scientifico-razionali. Poi passerò all'inutilità della trama. ATTENZIONE SPOILER.
Ecco i miei PERCHE' che dimostrano come siano idioti i personaggi:
1) In questo film abbiamo una tecnologia super sofisticata basata su ologrammi, robot quasi umani, sfere volanti che ispezionano le grotte, incubatrici che possono operare chirurgicamente un essere umano. Tuttavia ci sono anche: tutine simili a k-way che devono essere utilizzate per ispezionare un pianeta sconosciuto che non sono resistenti a strappi, sono sensibili al fuoco e non sono localizzabili con un semplice trasmettitore. E abbiamo anche armi ridicole che non fanno un graffio agli alieni. PERCHE'???
2) Quando il geologo e il biologo si perdono nella grotta perchè diavolo non chiedono indicazioni sull'astronave invece di andare a caso??? PERCHE'?
3) Quando provano ad attivare la testa dell'alieno aumentando il voltaggio (o la temperatura?) con una siringa conficcata nel cranio, quando si blocca il voltaggio della siringa, perchè non la tolgono semplicemente??? PERCHE'?
4) Il trucco dell'attore che fa l'anziano in punto di morte è a dir poco ridicolo, perchè non hanno usato un attore realmente anziano invece di usare il 45enne Guy Pierce??? PERCHE'?
5) Perchè un biologo, che dovrebbe conoscere la biologia e quindi anche cosa sono i serpenti (basta avere 6 anni per questo in effetti), al momento di vedere una sorta di cobra reale alieno gli tende la pargoletta mano per fare amicizia??? PERCHE'?
6) Perchè degli scienziati si avvicinano a liquidi biologici sospetti e potenzialmente contaminanti senza il casco protettivo? E perchè quando operano la testa dell'alieno la operano senza mascherina con il tipo nella cabina che allegramente beve del vino? PERCHE'?
6) Perchè sul finale quando l'astronave aliena cade sul pianeta e sta per schiacciare le due donne, esse corrono nel senso di "schiacciata" dell'astronave e non corrono semplicemente a sinistra o a destra??? PERCHE'?
7) Perchè quando viene tagliata la testa al robot esce del liquido biologico dalla bocca??? PERCHE'?
8) Perchè quando il capitano e i suoi due compari si vanno a schiantare contro l'astronave aliena alzano le mani e festeggiano? PERCHE'?
9) Quando la protagonista stava per essere nuovamente criogenata, e scappa, perchè nessuno la rincorre??? PERCHE'?
10) Come diavolo è possibile operare chirurgicamente un paziente che può muoversi senza problemi ed è cosciente? Perchè la super macchina chirurgica non fa l'anestesia??? Ma soprattutto perchè era predisposta solo per uomini??? PERCHE'?
11) Per quale senso il fidanzato della protagonista si fa uccidere senza nemmeno provare a curarsi??? PERCHE'???
12) Non sono un esperto di regolamenti inter-stellari, ma perchè al geologo è permesso inserire della ganja (o droga che sia) nella sua tuta spaziale e farsi trip durante l'operazione??? PERCHE'?
Dunque. Se io scrivo una sceneggiatura, devo avere un'idea sui perchè della trama, un'ipotesi, un pensiero per quanto strano della storia che ho inventato. E addirittura lo sceneggiatore può anche lasciare aperta la questione, ma qualcosa deve dire, altrimenti io spettatore esco dalla sala e picchio quello che vende i popcorn per sfogarmi.
a) Chi è e dove si trovava l'alieno all'inizio della scena ma soprattutto perchè si è sacrificato per "dare la vita"?
b) Perchè e che cos'era la base aliena su Prometheus?
c) Per quale motivo l'alieno non dice una parola e tenta di ammazzare tutti nonostante siano tutti gentili e venuti in pace?
d) Perchè l'alieno accarezza il robot prima di staccargli la testa?
e) Per quale ragione digitando dei tasti all'interno dell'astronave venivano mostrati delle registrazioni degli ultimi eventi dell'astronave?
f) Da cosa scappavano gli alieni? E se scappavano da quei mostri perchè la loro sede era piena zeppa di materiale biologico con cellule di quei mostri?
g) Come hanno fatto civiltà antichissime a conoscere la disposizione dei pianeti del sistema solare che a loro era impossibile vedere? Chi gliel'ha raccontato?
h) Perchè la navicella spaziale aliena puntava verso la terra?
Ora sono stufo, ma vi assicuro che quando vedrete il film vi farete anche più domande. Stupido, inutile film.
Chiunque abbia la soluzione a una o più mie domande è libero di rispondere e fare le sue teorie.
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gabriele.vertullo
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martedì 18 settembre 2012
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prometheus:film monumentale e interrogativo
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Il regista Ridley Scott torna al genere fantascientifico dopo esattamente trent’anni di digiuno, e ci mostra un film monumentale e interrogativo Prometheus.
Sono passati sì trent’anni dal suo film cult Blade Runner ,ma l’approccio e lo spirito con cui si dedica a questo genere è rimasto pressochè immutato: un Ridley Scott intimo e riflessivo, che congettura su questioni univ
ersali ed esistenziali che da sempre affannano l’essere umano; non trascurando la sua vocazione artistica-registica intercalando citazioni grazie alla presenza di David (Michael Fassbender),il personaggio più ambiguo, centrale ed “emotivo” della storia (a dispetto della sua reale essenza!).
Il riscontro di incisioni rupestri di diverse epoche e civiltà che rivelano una mappa galattica é il principio della storia che porta l’equipaggio della nave spaziale Prometheus in un pianeta arido e roccioso, base militare di una razza “extraterrestre”.
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Il regista Ridley Scott torna al genere fantascientifico dopo esattamente trent’anni di digiuno, e ci mostra un film monumentale e interrogativo Prometheus.
Sono passati sì trent’anni dal suo film cult Blade Runner ,ma l’approccio e lo spirito con cui si dedica a questo genere è rimasto pressochè immutato: un Ridley Scott intimo e riflessivo, che congettura su questioni univ
ersali ed esistenziali che da sempre affannano l’essere umano; non trascurando la sua vocazione artistica-registica intercalando citazioni grazie alla presenza di David (Michael Fassbender),il personaggio più ambiguo, centrale ed “emotivo” della storia (a dispetto della sua reale essenza!).
Il riscontro di incisioni rupestri di diverse epoche e civiltà che rivelano una mappa galattica é il principio della storia che porta l’equipaggio della nave spaziale Prometheus in un pianeta arido e roccioso, base militare di una razza “extraterrestre”.
Dalle premesse della storia, e dall’applicazione del genere da parte del regista, si definisce subito il rifiuto di un film impostato sull’antica faida cieca ed esplosiva tra la razza aliena e il genere umano, a cui ci ha abituato la fantascienza più trita e deteriore degli ultimi anni. I protagonisti si avventurano in uno scenario plumbeo e strisciante, sostenuti da attrezzature supertecnologiche, scoprendo verità sensazionali e sconcertanti: sia sul piano storico che scientifico.
Perché Prometheus è un film dissacrante e post-darwinista, che non si pone limiti su investigare e sperimentare tutte le possibili interazioni, relazioni e filiazioni tra le due razze; assodate con verifiche genetiche e scientifiche; vuoi anche dalle fattezze umanoidi degli esseri alieni. Promotori e “strumenti” della ricerca e della (auto)sperimentazione sono gli archeologi Elizabeth Shaw (interpretata da una valida e credibile Noomi Rapace) e Charlie Holloway, ai quali si contrappongo la criptica e cinica Meredith Vickers (Charlize Theron) e l’agonizzante magnate Weyland (un insolito Guy Pearce); perché le mire e i propositi dell’equipaggio del Prometheus sono divergenti, specchio dell’intera umanità.
In conclusione Prometheus si rivela però un film dalla struttura circolare, dal carattere più filosofico che scientifico: poiché se compito della scienza è raccogliere dati, informazioni e dimostrare verità universali; qui le domandi iniziali del racconto si allargano e si complicano per concludersi con poche certezze e molti altri interrogativi.
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matrix
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martedì 18 settembre 2012
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una vergogna
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RIDLEY SCOTT, crolla un altro mito!!! che schifo
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