Titolo originale | Shou Wang Zhe |
Anno | 2011 |
Genere | Thriller |
Produzione | Cina |
Regia di | Xing Fei |
Attori | Shengyi Huang, Simon Yam, Jingchu Zhang . |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 aprile 2012
Un thriller psicologico firmato da una maestro del genere,
CONSIGLIATO N.D.
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Siamo nel Sud della Cina. Due coppie di giovani studenti arrivano in un villaggio per
assistere alle cerimonie tradizionali del gruppo tribale Kuyi, e si recano nella tipica casa
a cortile appartenente ad amici di famiglia di una del gruppo per chiedere ospitalità per
la notte. La porta viene aperta da un uomo (interpretato da Simon Yam) che si presenta
come un lontano parente dei proprietari della casa, momentaneamente assenti. Un
presagio di sventura assale i ragazzi alla vista dell'uomo, che ha un fare cupo, misterioso
ed inquietante; ma non conoscendo la zona e non sapendo dove altro andare decidono
comunque di fermarsi a dormire nell'ala posteriore della casa.
Durante la notte l'uomo trova l'opportunità di appartarsi con uno dei ragazzi, lo
ammalia con l'offerta di un'antica corona tribale e facendogliela indossare lo paralizza
infilzandogli un chiodo alla base del cranio. Il giorno successivo, fa la stessa cosa con
la compagna del ragazzo e poi informa la coppia superstite che i giovani scomparsi
sono andati di prima mattina a fare un giro del villaggio.
Successivamente racconta
alla ragazza superstite di avere conosciuto bene i suoi genitori molti anni prima; il
fidanzato della ragazza, già insospettito dalle spiegazioni poco convincenti dell'uomo e
dalla sparizione degli amici, dopo aver udito lo squillo del cellulare di uno degli amici
proveniente da una grande giara per il vino che si trova nel cortile della casa affronta
l'uomo ma così facendo ne scatena invece la furia omicida...
Improvvisamente l'azione si sposta nella locanda del villaggio e la narrazione comincia
un percorso a ritroso, con l'arrivo al villaggio dell'inviato di un'azienda statale che
indaga su una possibile frode fiscale. L'azienda sospetta che il proprietario della casa
a cortile, dipendente a cui l'azienda eroga regolarmente una pensione, sia in realtà già
deceduto...
I destini dell'inviato e quello dell'uomo misterioso si incrociano nella locanda, che è
gestita da una giovane sposa annoiata ed irrequieta (interpretata da Zhang Jingchu).
A poco a poco la matassa si scioglie ed il film si trasforma da un potenziale film
dell'orrore in un thriller psicologico, animato da diversi personaggi che raccontano
di scelte esistenziali, di onore ferito e di vendetta. Il climax del film è una lunga
conversazione/confessione nella locanda tra i due uomini, che viene interrotta dalla
sequenza - imprevedibile e quasi ipnotica - di un ballo di tango improvvisato dalla
giovane locandiera annoiata con il giovane inviato cinico e sensuale.
Il film riesce ad evitare i cliché del genere horror ed a mantenere una tensione
psicologica costante attraverso colpi di scena giustificati dallo sviluppo emotivo dei
personaggi più che dalla narrazione, concludendosi con un finale non scontato che grazie
all'autorevolezza interpretativa di Simon Yam nel ruolo di un uomo tormentato ed
ossessivo acquista una credibilità altrimenti difficile.
Il regista Fei Xing, che dopo aver lavorato a lungo in televisione ha debuttato come
regista cinematografico con questo film, ha dichiarato: "The Man behind the Courtyard
House sarà il mio primo passo verso l'ambiente del cinema mondiale. In futuro voglio
girare film di avventura come Speed e thriller come Il silenzio degli innocenti... Molti
registi vogliono essere un altro Akira Kurosawa o Antonioni, ma io voglio essere lo
Spielberg dell'Asia".