Quando il primo aprile il trailer ufficiale di Una notte da leoni 2 ha debuttato online su Apple, i fan si sono resi conto che il sequel, sempre ideato e diretto da Todd Phillips, è un mero ripetersi di quanto accaduto nel primo film: sono passati un paio d'anni dalla notte brava a Las Vegas. Stu, Alan, Doug e Phil sono a Bangkok per celebrare le nozze di Stu. Alan come al solito combina un quarantotto quando durante la cena di prova rivela che si tratta del secondo matrimonio di Stu e comincia a parlare della prostituta di Las Vegas comparsa nel film precedente. I ragazzi escono per bere qualcosa e, per evitare di ripetere quanto combinato a Las Vegas, decidono di usare come deterrente Teddy, il fratellino della fidanzata di Stu. Da qui comincia a ripetersi lo stesso canovaccio di Una notte da leoni: i tre si ubriacano; si risvegliano senza ricordi; hanno con loro un animale; perdono una persona; cominciano a ricostruire gli eventi della notte passata.... Phil, Alan e Stu si svegliano in un posto sconosciuto e non si ricordano cosa hanno fatto durante la notte. Alan si ritrova con la testa rasata, Stu si è tatuato sul viso lo stesso tatuaggio di Mike Tyson (anche lui presente nel film) e una scimmietta sbuca fuori all'improvviso. Doug avvisa i ragazzi che Teddy non è tornato a casa. I tre hanno di nuovo perso una persona e devono nuovamente cercare di ricostruire quanto hanno combinato durante la notte precedente. Una delle poche certezze è il coinvolgimento di Chow.

Ritiro dai cinema
Nonostante il video non mostri niente di particolarmente scioccante, pochi giorni dopo la MPAA ha ordinato alla Warner Bros di togliere dai cinema americani il trailer (proiettato prima di Source Code). Lo studio ha così spedito un avviso ai vari cinema in cui chiedeva di rimuovere il trailer e di cancellare i file presenti sui server. Motivo? Sembra che alcune persone si siano lamentate del trailer mostrato prima del film di Duncan Jones. Normalmente in America i trailer che vengono proiettati prima delle pellicole devono avere in comune un rating simile o inferiore ('per tutti', 'vietato ai minori di 13 anni non accompagnati' etc.). Source Code è un PG-13 mentre il trailer di Una notte da leoni 2 pare sconfini nell'R (vietato ai minori di 17 anni se non accompagnati). A parte il linguaggio non particolarmente scurrile, molto probabilmente a causare "problemi" ad alcuni genitori è stata la parte finale del trailer in cui si vede la scimmietta in una scena di sesso simulato con una bottiglietta d'acqua nascosta sotto i vestiti di un vecchietto.
A differenza dei primi articoli riguardanti la decisione dello studio, in cui si è ipotizzato che la MPAA non avesse approvato il trailer, il sito Joblo ha riportato che la MPAA aveva dato l'ok al green band trailer (per tutti) di Una notte da leoni 2. Purtroppo sia l'ente che lo studio non hanno rilasciato alcuna dichiarazione in cui si chiarisce se il trailer era stato approvato o meno e se lo studio aveva sbagliato o meno a inserirlo prima di Source Code. Non si può negare che sia le decisioni del MPAA che quelle della Warner siano abbastanza discutibili ma purtroppo senza fatti alla mano non resta che speculare.
La Warner ha nel frattempo annunciato il rilascio di un nuovo green band trailer che sarà distribuito assieme alle copie di Scream 4, da questo week-end nei cinema. Considerando che il primo trailer ufficiale non è stato accolto con troppa gioia, lo studio avrebbe potuto approfittarne del rating R di Scream per realizzare un trailer più appetibile grazie alla presenza di gag o battute che nei green band trailer non possono essere mostrate.

Cameo o non cameo
A parte i problemi riguardanti il trailer, la produzione di Una notte da leoni 2 verrà ricordata probabilmente per tutte le polemiche, le voci e le smentite riguardanti il ruolo del tatuatore e altri presunti cameo.
Se pensiamo al primo film non si può fare a meno di ricordare il cameo di Mike Tyson che ha avuto un forte impatto sul pubblico generale tanto da aiutare l'ex pugile a uscire da un periodo poco felice della sua vita. Nell'ottobre del 2010 Sasha Barrese confidò a E! che Mel Gibson avrebbe fatto un cameo in Una notte da leoni 2. La notizia era poi stata confermata da Page Six che rivelava la parte che avrebbe recitato l'attore: un tatuatore. Nel frattempo durante il podcast di Comedy Death Ray, Zach Galifianakis ha mostrato il suo malcontento per il casting di Gibson: “Al momento sono in protesta per un film che sto girando... Ma non riesco a farmi ascoltare dai ragazzi...”. Pochi giorni dopo TMZ ha riportato che il cast non era rimasto contento del cameo di Gibson e per questo motivo il regista Todd Phillips è stato costretto a rinunciare all'attore e a cercare qualcun altro che potesse prendere il suo posto. “Ho pensato che Mel sarebbe stato grandioso nel film e avevo il pieno supporto di Jeff Robinov e della sua squadra. Ma ho realizzato che il cinema è uno sforzo collaborativo e questa decisione non ha avuto il pieno supporto dell'intero cast e della troupe”. La parte, che THR ha definito fondamentale, è stata successivamente offerta a Liam Neeson, collega di Bradley Cooper in A-Team. Sebbene questa volta la parte sia stata girata, a due mesi dall'uscita nei cinema dl film l'odissea del tatuatore non è ancora finita. In un'intervista, Phillips ha spiegato quanto è stato già notato nel trailer: il sequel “Segue una struttura simile al primo Hangover, una commedia investigativa/misteriosa”. Questa struttura richiede delle scene che siano intrecciate tra loro. Durante il montaggio Phillips ha tagliato la scena successiva al cameo. Questa decisione ha comportato che la parte di Neeson non si inseriva più all'interno della narrazione e di conseguenza c'era il bisogno di rigirarla. Ma Neeson è al momento impegnato sul set di Wrath of the Titans, il sequel di Scontro tra Titani, così il regista è stato costretto a cambiare nuovamente attore e ad assumere Nick Cassavetes (Le pagine della nostra vita).