The Double

L'agente Richard Gere in missione segreta contro i soliti russi cattivi

Paul Shepherdson è un ex-agente della Cia collocato in pensione senza poter mettere le mani su un terribile kilier sovietico, rientra in azione quando viene ammazzato un senatore americano. Lo “stile” dell’omicidio sembra portare la firma di Cassius, il suo nemico di sempre. A Paul (secondo l’implacabile logica del film di strana-coppia di sbirri), viene affiancato il giovane Ben Geary, agente dell’Fbi un po’ secchione, che tiene famiglia e usa metodi investigativi diversissimi da quelli del veterano. Una storia di spie venuta dal passato e giocata su due piani temporali, oggi e all’epoca della guerra fredda. Per capire la differenza basta guardare la chioma di Gere, bianca nelle scene al presente, brizzolata prima della caduta del Muro. Invece i russi sono quelli di sempre, come quando venivano castigati da James Bond: grossi, sfregiati, tatuati e cattivissimi. Messo in scena con una certa competenza e punteggiato di sequenze d’azione, il film è però livido e alquanto deprimente. Richard ci mette l’esperienza, di agente segreto come di attore, e se la cava bene.
Da La Repubblica, 16 marzo 2012


di Roberto Nepoti, 16 marzo 2012