Paradiso amaro

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Un film di Alexander Payne. Con George Clooney, Shailene Woodley, Beau Bridges, Robert Forster, Judy Greer.
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Titolo originale The Descendants. Commedia, durata 110 min. - USA 2011. - 20th Century Fox Italia uscita venerdì 17 febbraio 2012. MYMONETRO Paradiso amaro * * * 1/2 - valutazione media: 3,66 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
trammina93 martedì 27 maggio 2014
bello ma sopravvalutato Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

 E' sicuramente un bel film ma a mio avviso è sopravvalutato. E' un gran film ma non a livelli tali da vincere l'Oscar per miglior sceneggiatura non originale ed essere candidato all'Oscar come premio a miglior regia e miglior attore protagonista. Ho apprezzato il fatto che sia stato trattato piuttosto con leggerezza un tema come l'eutanasia. Con un tema del genere ci si aspetta un film pesante e strappalacrime; invece il protagonista, interpretato da Clooney, è molto divertente. C'è molto senso dell'umorismo in questo film. Ad esempio ho adorato la scena del nonno che dà un pugno in faccia al ragazzo della nipote. Molto belli anche degli scenari, d'altronde è girato alle Hawaii. [+]

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diego p. giovedì 29 marzo 2012
senza infamia ma senza lode Valutazione 2 stelle su cinque
42%
No
58%

PARADISO AMARO (The Descendants)
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO:7

L'avvocato Matt King (George Clooney) nonostante viva in uno dei luoghi più incantevoli della terra,
le Hawaii, si trova a dover rivedere tutto nella sua vita nel momento in cui scopre che la moglie, che da un mese è in coma, lo tradiva.
Dovrà ricostruire il rapporto con le due figlie, da padre assente sono per lui due sconosciute, dovendo affrontare assieme
il fatto che la moglie non si sveglierà più e che per volontà di lei si dovranno staccare le spine che la tengono in vita.
La ricerca dell'amante porterà prima in Matt grandi momementi di sconforto per diventare poi un percorso di rinascita, familiare prima, personale poi. [+]

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memoriediunavagina giovedì 9 febbraio 2012
sorrisi e commozione. bello per davvero. Valutazione 4 stelle su cinque
44%
No
56%

The Descendants è un bellissimo per chi è un fedelissimo della narrazione, della trama, della recitazione, di quel genere di cinema che spontaneamente diventa arte, raccontando i nostri limiti umani e approssimandoli a una sorta di poesia, squisita e naturale. The Descendants è un bellissimo film perché fin dai primi minuti è capace di far sorridere e di commuovere. The Descendants è un bellissimo film perché ci presenta un dramma senza mai essere patetico. Perché, attraverso i toni di una favola invertita, riesce a farci sorridere più e più volte, con una carellata di meravigliosi personaggi, tutti straordinariamente caratterizzati, e una sceneggiatura indiscutibilmente brillante – ma senza forzature – che solleva lo spirito, che allenta la tensione. [+]

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lem10 sabato 18 febbraio 2012
civile Valutazione 4 stelle su cinque
43%
No
57%

Riportato nel modo più tragico a rifletter sulla sua realtà di padre, di marito e di uomo, Matt lo fa nella maniera migliore. Davanti alla scoperta del tradimento reagisce  da animale ferito ma con decenza e compostezza, riflettendo sulle motivqazioni. E' ricco  ma non ha fatto del denaro il suo unico idolo. Non è amato dal suocero ma gli lascia credere che la moglie  sia stata devota e fedele con lui   per non incrinare il ricordo che conserverà di lei nel suo cuore di padre. Potrebbe diventare ancora più ricco ma si commuove davanti alla bellezza della terra che ha semplicemente  ereditato e che sente di non dover profanare  con speculazioni mortificanti. [+]

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adelfococo domenica 19 febbraio 2012
il senso di colpa trattato fuori dai clichè Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

Abituati come siamo ad immaginarci (e a vedere su varie pellicole) l'arcipelago della Hawaii come il paradiso sceso in terra, si rimane un po' sconvolti dalla scelta "più realista del re" operata dal regista Payne per questo interessante lungometraggio. Di certo "Paradiso Amaro" non farà troppo contenti gli operatori turistici della zona, preso com'è a raccontarci la vita di uno dei suoi abitanti, Matt King (Clooney) che sottolinea subito che non prende una tavola da surf da 15 anni.

Di certo, il film si propone con una visione alternativa delle Hawaii, fuori dai resort e dai villaggi vacanze, e la utilizza per trattare temi "forti" come il senso di colpa ed il distacco. [+]

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gianleo67 sabato 17 maggio 2014
il paradiso, per ora, puo attendere... Valutazione 2 stelle su cinque
20%
No
80%

Avvocato nel campo delle transazioni immobiliari e amministratore fiduciario di un trust di famiglia che possiede una vasta proprietà terriera vergine delle Hawaii di cui è incaricato di concludere la vendita, Matt King viene sconvolto dal grave incidente di barca che lascia in coma la moglie ed ancor di più dalla scoperta che la consorte lo tradiva con un altro uomo. Insieme alle figlie ancora giovani, con cui ha un rapporto problematico, si mette così alla ricerca dell'amante di sua moglie affinchè questi gli possa dare l'estremo saluto e chiudere così l'ultima questione in sospeso che rimane in una tormentata e residuale relazione coniugale. [+]

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aesse mercoledì 22 febbraio 2012
prendi 2 e paghi 1 Valutazione 4 stelle su cinque
35%
No
65%



SU “ PARADISO AMARO”    “ PRENDI 2 E PAGHI 1”
 
Se la moglie di Matt, il protagonista dell’ultimo film di Alexander Payne “ PARADISO AMARO” non fosse morta, il poveretto, interpretato da un languido Clooney, sarebbe stato nell’ordine: un padre assente e inadeguato, un cornuto inconsapevole e soprattutto un orribile speculatore.
Un tremendo incidente, faceva sport estremi in un mare che più bello non si può, conduce la moglie (viva solo nella prima sequenza) al coma irreversibile, poi all’interruzione del mantenimento forzato delle funzioni vitali  secondo il testamento biologico scrupolosamente rispettato da medici e famiglia… siamo alle Hawaii e là funziona così… Tutta la storia che dura il tempo che precede la morte non rinnega la propria intrinseca drammaticità  pur proponendo sempre il risvolto positivo: funziona al perseguimento di tale scopo la scelta del contesto. [+]

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diomede917 domenica 19 febbraio 2012
urgente: oscar a george clooney Valutazione 4 stelle su cinque
35%
No
65%

Matt King è un avvocato di successo, vive e lavora nelle Hawaii..il paradiso del titolo.
Ma fin dal monologo di apertura il protagonista fa capire che anche quel paradiso è amaro….che anche in quel paradiso ci si ammala, si soffre e si hanno problemi come qualsiasi parte del mondo e nonostante viva circondato dal mare non tocca la tavola da surf da 8 anni.
Matt King deve affrontare due grandissimi problemi: la futura morte della moglie in stato vegetativo dopo un incidente di motoscafo e la vendita di uno strategico pezzo di terra di proprietà di un trust di cugini….i discendenti di una regina hawaiana che da il titolo originale del film.
Presentato in questo modo Paradiso Amaro può sembrare un Voglia di tenerezza scritto dai Maya…invece Alexander Payne da ottimo sceneggiatore che è (oltre che apprezzato regista) scrive una storia coinvolgente che dietro una situazione tragica nasconde sempre un sorriso liberatorio con battute e personaggi azzeccati. [+]

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annu83 sabato 25 febbraio 2012
un film sontuoso, un clooney mostruoso. Valutazione 5 stelle su cinque
27%
No
73%

Matt è un ricco avvocato che vive nel paradiso terrestre hawaiano, con una moglie di cui è innamorato, due figlie e un'intera collina vergine, avuta in eredità, che sta per essere venduta e dalla quale riceverà un'enorme entrata economica. Praticamente una vita da sogno. Peccato che, nella vita reale, anche in un paradiso come le Hawaii, i sogni durano solo fino al mattino, e anche un paradiso può diventare "amaro".
Capita così che Elizabeth possa avere un incidente in barca e finire in coma vegetativo senza possibilità di salvarsi, che Alex e Scottie possano rivelarsi due figlie ribelli e difficilmente gestibili, e che la vendita non sia una scelta poi così semplice e scontata come tutti sull’isola pensano. [+]

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sammy91 lunedì 5 marzo 2012
bisognerebbe piangere, ma in realtà fa ridere Valutazione 1 stelle su cinque
40%
No
60%

La maggior parte delle critiche per questo film sono più che positive, ma per quanto mi riguarda io non sono per niente d'accordo.
Sono andata a vedere questo film con la consapevolezza che fosse di genere drammatico e aspettandomi di versare una valle di lacrime, sentimentalista come sono.
E invece, niente, nemmeno una. Anzi, l'esatto opposto, ho riso.  Perchè? Perchè non c'era niente da piangere, nonostante le vicende del film sono piuttosto tristi, direi. Insomma tutto ad un tratto una madre di famiglia ha un incidente e va in coma (e io so cosa significa perchè ho vissuto la stessa cosa nella mia famiglia). E ok mettici che col marito non andava molto d'accordo, non si parlavano più di tanto, ecc ecc, e tu, marito, appena apprendi la notizia, che reazione hai? Indecifrabile. [+]

[+] né sentimentale né pragmatico (di tomtom)
[+] non sono daccordo (di nicolonba)
[+] uhm, non ho capito... (di luk.colombo)
[+] il genere è scritto in grassetto (di regi1991)
[+] questione di genere (di alessandro)
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