|
|
daniy'el
|
giovedì 14 giugno 2012
|
un horror che non riesce neppure a fare ridere
|
|
|
|
L'unico attimo di paura si percepisce alla comparsa inaspettata del titolo ( a lettere rosse cubitali, come nei migliori film spazzatura).
|
|
|
[+] lascia un commento a daniy'el »
[ - ] lascia un commento a daniy'el »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
klinn
|
sabato 9 giugno 2012
|
raccontando l'horror.
|
|
|
|
Non è esattamente un horror, non fa paura. Parla però di horror, è una riflessione verso questo genere cinematografico. Lo distrugge, lo ricostruisce e lo fa talmente bene da sembrare quasi banale. Infatti l’errore di definirlo “gran cazzata” è dietro l’angolo. Il perché è semplice, ci si aspetta una cosa diversa. Poi però prosegui la visione e rivaluti tutto. La scena degli anscensori è la migliore. Gli ultimi venti minuti, sono il motivo per cui vale la pena vedere questo film. Bello, davvero bello. Alcuni lo definiscono geniale (per me esagerano), altri pessimo. Secondo me chi ne parla male è perchè non ha proprio capito l’intero film e il motivo per cui è stato girato.
[+]
Non è esattamente un horror, non fa paura. Parla però di horror, è una riflessione verso questo genere cinematografico. Lo distrugge, lo ricostruisce e lo fa talmente bene da sembrare quasi banale. Infatti l’errore di definirlo “gran cazzata” è dietro l’angolo. Il perché è semplice, ci si aspetta una cosa diversa. Poi però prosegui la visione e rivaluti tutto. La scena degli anscensori è la migliore. Gli ultimi venti minuti, sono il motivo per cui vale la pena vedere questo film. Bello, davvero bello. Alcuni lo definiscono geniale (per me esagerano), altri pessimo. Secondo me chi ne parla male è perchè non ha proprio capito l’intero film e il motivo per cui è stato girato. Io lo consiglio a tutti gli amanti del genere, diventerà un classico. Non può mancare nella propria cineteca.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a klinn »
[ - ] lascia un commento a klinn »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
dydluca
|
venerdì 8 giugno 2012
|
bello!bello!bello!!
|
|
|
|
Film per gli amanti del genere.
Era da tempo che non si vedeva finalmente un film horror che fosse un horror.
E questo è "tutti gli horror" perchè riprende tutti i generi e clichè del filone.
Ed è giusto vietarlo ai 14.
Bellissima e gradita la sorpresa finale....
Solo non lo consiglio in 3D perchè il film di suo è molto scuro e buio e col 3d si rischia di vedere ancora meno....
|
|
|
[+] lascia un commento a dydluca »
[ - ] lascia un commento a dydluca »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
i love horror
|
mercoledì 6 giugno 2012
|
un film originale e molto buono
|
|
|
|
Questo film è una vera bomba. Originale, per niente noioso, inquietante e surreale. Il finale spiazza lo spettatore che si aspetta di vedere cinque ragazzi che muoiono uno dopo l'altro senza una trama e un filo logico, invece vede un film che è tutt'altro che questo. La trama scorre, la storia esiste, la fotografia è bella e gli effetti speciali dei mostri assassini rendono il film un che di splatter. Alcuni tratti sono umoristici, ma piuttosto è un umorismo nero. Il mio voto complessivo è 8 e mezzo, perchè il tema poteva essere più sviluppato e l'apporto del 3D non è servito un granchè, ma sono molto soddisfatto. Chi non ha aprezzato il film è come se non avesse capito i temi, la trama e anche il genere horror stesso.
[+] originale?
(di critichetti)
[ - ] originale?
|
|
|
[+] lascia un commento a i love horror »
[ - ] lascia un commento a i love horror »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
mizio.for
|
domenica 3 giugno 2012
|
sopravvalutato ed inutile...
|
|
|
|
Un horror misto ad un fantasy,che non stupisce mai e non suscita il minimo interesse.
|
|
|
[+] lascia un commento a mizio.for »
[ - ] lascia un commento a mizio.for »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
allanpoe
|
domenica 3 giugno 2012
|
le tre cose che contano per un horror
|
|
|
|
Cinque ragazzi, una casa nel bosco e una formula latineggiante che risveglia sopite entità malvagie. Riassunto in poche parole, l’avvio di ‘Quella casa del bosco’ potrebbe essere lo spunto per un qualsiasi film horror. E in effetti lo è. Semplicemente perché lo vuole essere.
L’horror, come tutti i generi, si nutre di stereotipi, luoghi comuni e rituali (il termine non è scelto a caso: chi ha già visto il film comprenderà facilmente il perché). Negarlo sarebbe un’operazione snob e genererebbe solo un altro film con la puzza sotto il naso. E questo sì che sarebbe veramente da paura.
Drew Goddard fa esattamente il contrario: affonda le mani fino in fondo nella melma dei cliché, divertendosi a rimescolarli, smontarli e giocarci come in un enorme cubo di Rubik (anche qui, il paragone non è casuale…).
[+]
Cinque ragazzi, una casa nel bosco e una formula latineggiante che risveglia sopite entità malvagie. Riassunto in poche parole, l’avvio di ‘Quella casa del bosco’ potrebbe essere lo spunto per un qualsiasi film horror. E in effetti lo è. Semplicemente perché lo vuole essere.
L’horror, come tutti i generi, si nutre di stereotipi, luoghi comuni e rituali (il termine non è scelto a caso: chi ha già visto il film comprenderà facilmente il perché). Negarlo sarebbe un’operazione snob e genererebbe solo un altro film con la puzza sotto il naso. E questo sì che sarebbe veramente da paura.
Drew Goddard fa esattamente il contrario: affonda le mani fino in fondo nella melma dei cliché, divertendosi a rimescolarli, smontarli e giocarci come in un enorme cubo di Rubik (anche qui, il paragone non è casuale…). E tanto rimescola, tanto smonta e tanto gioca che l’insieme non risulta solo godibile, ma assolutamente imprevedibile.
Tutta la trama del film si muove sul filo della follia, riuscendo a mantenersi in equilibrio quasi perfetto. ‘Quella casa nel bosco’ sta all’horror come ‘Helzapoppin’’ sta al musical: ne prende le regole, le studia in maniera maniacale e, quando la strada sembra ormai tracciata, sterza all’improvviso.
Difficile pensare a un sottogenere ‘de paura’ che Goddard non abbia sviscerato in questa pellicola: slash movie, soprannaturale, fanta-horror, zombie, filone giovanilistico… Dentro c’è tutto. Rigorosamente alla rinfusa, ma c’è tutto. Manca solo la battuta “Torno subito…”, ma a quella ci aveva già pensato Scream. Inutile ripetere.
Come per il film di Wes Craven, qui non si tratta di parodia e nemmeno di omaggio: è la dimostrazione di come gli schemi siano indispensabili per il cinema di genere. E di come, soprattutto nell’horror, siano importanti tre cose: sceneggiatura, sceneggiatura e sceneggiatura. Perché nell’insalatona di Goddard, l’ingrediente principe (la cui qualità garantisce la riuscita del piatto) è il plot. Proprio come vuole la buona vecchia scuola dell’orrore e non solo.
Se avete notato che troppo spesso gli horror iniziano con un gruppo di ragazzi formato da una sgualdrina, un secchione, una ragazza innocente, uno sportivo e un drogato, correte a vedere ‘Quella casa nel bosco’. E troverete esattamente una sgualdrina, un secchione, una ragazza innocente, uno sportivo e un drogato. Il resto, però, meglio non anticiparlo.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a allanpoe »
[ - ] lascia un commento a allanpoe »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
alice92
|
domenica 3 giugno 2012
|
troppe idee per un unico film
|
|
|
|
Considerare "quella casa nel bosco" un film horror è, a mio avviso,il frutto della volontà di far rientrare in uno schema logico-predefinito un film 'sui generis' .
L'apprezzabile impegno del regista di voler fondere in un unico film il genere horror-fantascientifico e d'azione ,mantenendo sempre un alone di ironia e comicità, è paradossalmente la causa della banalità del risultato.
I buoni propositi iniziali vanno via via scemando per il sorplus di situazioni discordanti: la decisione di 5 ragazzi di passare un tranquillo week end all'insegna del divertimento e del relax in un'isolata località di collina; l'emblematico ruolo di un'equipe di sadici tecnici dediti a scommettere sulle possibili decisioni che carratterizzeranno la morte dei malcapitati ; la tipica cruenta uccisione della bionda e del palestrato (stereotipi della stupidità e superficialità); l'ispiegabile salvezza 'dello strafatto' e 'della vergine' che tramite un ascensore segreta riescono a raggiungere lo studio e a liberare i mostri che, come in un action-movie, combattono con guardie e membri dell'equipe fino a cibarsi di loro colorando lo schermo di rosso porpora; infine la scoperta che i giovani dovevano essere sacrificati agli dei e la chiusura del film con un'ipotetica fine dell'umanità.
[+]
Considerare "quella casa nel bosco" un film horror è, a mio avviso,il frutto della volontà di far rientrare in uno schema logico-predefinito un film 'sui generis' .
L'apprezzabile impegno del regista di voler fondere in un unico film il genere horror-fantascientifico e d'azione ,mantenendo sempre un alone di ironia e comicità, è paradossalmente la causa della banalità del risultato.
I buoni propositi iniziali vanno via via scemando per il sorplus di situazioni discordanti: la decisione di 5 ragazzi di passare un tranquillo week end all'insegna del divertimento e del relax in un'isolata località di collina; l'emblematico ruolo di un'equipe di sadici tecnici dediti a scommettere sulle possibili decisioni che carratterizzeranno la morte dei malcapitati ; la tipica cruenta uccisione della bionda e del palestrato (stereotipi della stupidità e superficialità); l'ispiegabile salvezza 'dello strafatto' e 'della vergine' che tramite un ascensore segreta riescono a raggiungere lo studio e a liberare i mostri che, come in un action-movie, combattono con guardie e membri dell'equipe fino a cibarsi di loro colorando lo schermo di rosso porpora; infine la scoperta che i giovani dovevano essere sacrificati agli dei e la chiusura del film con un'ipotetica fine dell'umanità.
Nella volonta di far convergere tutto ciò in una pellicola da 95 minuti, il regista ,concentato sulla quantità, perde di vista l'importanza della qualità; la parte horror nonostante i tanti mostri e la quantità superflua di sangue non fa obbiettivamente paura e la scoperta, dopo un gran minestrone, della presenza di dei non stupisce,ancora più sconcertante è l'epilogo,infatti la drammaticità della conclusione, alleviata dall'ironia della situazione, non induce alla riflessione.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a alice92 »
[ - ] lascia un commento a alice92 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
fabriziobruni
|
lunedì 28 maggio 2012
|
pessimissimo (se si potesse dire)
|
|
|
|
Sono un appassionato del genere horror, ma quello vero, quello degli shining, de la casa, di profondo rosso, di the ring. Se vi piacciono gli horror con un minimo di logica (ma solo un minimo...) state a casa. Questo dovrebbe essere al capitolo uno pagina uno comma uno del vostro libro su "come buttare 8 euro".
Una sequela di assurdita senza fine.
Esci dal cinema avendo visto centinaia di morti ma capisci che é Il vero cinema horror l 'unica cosa morta...
|
|
|
[+] lascia un commento a fabriziobruni »
[ - ] lascia un commento a fabriziobruni »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
morgan14
|
lunedì 28 maggio 2012
|
reality meta-horror
|
|
|
|
Ciò che più si apprezza nel film è la voluta parodia della classica situazione horror inscenata innumerevoli volte da questo genere: "ci sono 5 ragazzi e una capanna sperduta"...vengono presi i personaggi, costretti in un certo senso a diventare stereotipi da massacrare con tanta convinzione che lo spettatore ci casca, aspettandosi la canonica sequenza di uccisioni splatter. Ma è proprio il retroscena a rendere originale la pellicola, si sfonda il dietro le quinte inscenando un orrore dentro un orrore, che giustifica-critica i clichè della paura, facendo invece emergere un risvolto quasi comico da sempre sfondo dei film di paura di bassa lega.
|
|
|
[+] lascia un commento a morgan14 »
[ - ] lascia un commento a morgan14 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
vortice70
|
domenica 27 maggio 2012
|
era meglio se stavo a casa
|
|
|
|
ho dato una stella perchè meno non si poteva, il film è decisamente brutto, quindi se proprio non sapete
cosa fare almeno evitate di buttare via i soldi e restate pure a casa sul divano a dormire o fare qualcos'altro!
|
|
|
[+] lascia un commento a vortice70 »
[ - ] lascia un commento a vortice70 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|