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nick castle
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mercoledì 24 luglio 2013
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buona l'idea, uno scempio il trattamento...
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Dopo tanto vociferare e chiacchericcio quà e là, su quello che doveva essere un horror rivoluzionario, sovvertitore del genere, leader catartico di un filone iniziato tempo fa con Scream, la derisione-adulazione non di un genere, ma di una cultura del cinema horror, che però con questo "La casa nel bosco", rimane intrappolato nella sua stessa tela, nella sua stessa rete di siparietti, ridicolaggini, incoerenze narrative e baratri di sceneggiatura (i paraculi invocano quelli che erano i vecchi schemi e dinamiche narrative dell'horror degli anni d'oro, con i difetti che a parere farebbero ormai parte del genere). Da una buona idea di base, da cui veramente poteva nascere qualcosa di molto interessante, si banalizza a un avventura di pura soppravvivenza che prometteva tanto sangue, e tanti mostri, ma che finisce per accontentare queste pretese per soli 15 minuti in tutto il film (diciamo i 15 minuti prima del finale).
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Dopo tanto vociferare e chiacchericcio quà e là, su quello che doveva essere un horror rivoluzionario, sovvertitore del genere, leader catartico di un filone iniziato tempo fa con Scream, la derisione-adulazione non di un genere, ma di una cultura del cinema horror, che però con questo "La casa nel bosco", rimane intrappolato nella sua stessa tela, nella sua stessa rete di siparietti, ridicolaggini, incoerenze narrative e baratri di sceneggiatura (i paraculi invocano quelli che erano i vecchi schemi e dinamiche narrative dell'horror degli anni d'oro, con i difetti che a parere farebbero ormai parte del genere). Da una buona idea di base, da cui veramente poteva nascere qualcosa di molto interessante, si banalizza a un avventura di pura soppravvivenza che prometteva tanto sangue, e tanti mostri, ma che finisce per accontentare queste pretese per soli 15 minuti in tutto il film (diciamo i 15 minuti prima del finale). L'inetto Drew Goddard al suo esordio da regista dopo aver sceneggiato "Cloverfield" e altro, si lascia trasportare dall'euforia insieme a Joss Whedon (il minchione di The Avengers per l'appunto), vuole mettere tanta carne sul fuoco, e vuole raggruppare insieme il più nutrito gruppo di mostri mai apparso sullo schermo, ha paura di andare fino in fondo e fare un film troppo concentrato sui mostri e rivolta il calzino, rimanendogli in mano, solo la noia e il sapore del ridicolo, l'esatto contrario dell'interesse, che avrebbe dovuto scuscitare la sensazione di reclusione dei quattro protagonisti nella prima ora di film. Un occasione sprecata all'80%, salvando solo la musica di David Julyan e i 15 minuti sopracitati. Peccato, veramente un peccato.
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oronzo canà
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giovedì 28 febbraio 2013
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una buona idea sprecata
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Il film parte con il solito copione..un gruppo di ragazzi condannati al massacro parte per il week-end nella solita casa isolata.
Il soggetto del film si arricchisce di una idea originale,con gli scienziati e l'occhio del grande fratello....ma poi...poi il nulla...paura zaro...suspance zero...film che pian piano diventa ridicolo fino al finale degno di un film comico più che di un film horror.
E' vero come si dice che ormai nel cinema non si può inventare più nulla..e quindi la differenza vera la fa il come si raccontano gli eventi...
In questo caso una buona mezza idea c'era...ma assolutamente vanificata da un racconto davvero scadente.
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Il film parte con il solito copione..un gruppo di ragazzi condannati al massacro parte per il week-end nella solita casa isolata.
Il soggetto del film si arricchisce di una idea originale,con gli scienziati e l'occhio del grande fratello....ma poi...poi il nulla...paura zaro...suspance zero...film che pian piano diventa ridicolo fino al finale degno di un film comico più che di un film horror.
E' vero come si dice che ormai nel cinema non si può inventare più nulla..e quindi la differenza vera la fa il come si raccontano gli eventi...
In questo caso una buona mezza idea c'era...ma assolutamente vanificata da un racconto davvero scadente.
Occasione persa.
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toty bottalla
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giovedì 21 febbraio 2013
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video gioco of blood!
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Cappuccetto rosso faceva più paura, mancano le idee non c'è dubbio, basterebbe guardare un telegiornale o sentire i racconti davvero si, horror, di gente comune, per trovare ispirazioni migliori di questo cartoon. Saluti.
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vera94
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martedì 19 febbraio 2013
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film horror? diciamo che è orrendo
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Dal trailer non mi sarei mai aspettata che il film potesse essere così brutto. All'inizio non avevo capito il perchè quei "scienziati" facessero tali orrori, da qua si vede come la mente americana sia così disturbata, come si può fare un film del genere? Se non fosse stata tutta una farsa sarebbe stato più grazioso. Stupido pure il finale, meglio la scena dove i mostri attaccano i cattivi.
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cenox
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lunedì 19 novembre 2012
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quando l'originalità coincide col non sense
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Il film comincia come tantissimi horror: i soliti ragazzi che decidono di andare in vacanza in una sperduta casetta nel bosco.. (vengono appositamente sottolineati tutti i canoni tipici dell'horror movie!), ma le scene dei ragazzi sono intervallate da scene con protagonisti strani scienziati che paiono avere il controllo su tutto e che sanno già come il film andrà a finire... . Fin qui il film appariva interessante, anche se di film su eventuali esperimenti videoguidati se ne erano già visti. Ma è proprio qui che lo spettatore viene colto di sorpresa! Ora, non voglio svelare nulla, perchè odio gli spoiler che tradiscono chi è interessato ad avere solo un'opinione sul film, ma è difficile essere neutri su un film che ha una fine così inqualificabile e surreale.
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Il film comincia come tantissimi horror: i soliti ragazzi che decidono di andare in vacanza in una sperduta casetta nel bosco.. (vengono appositamente sottolineati tutti i canoni tipici dell'horror movie!), ma le scene dei ragazzi sono intervallate da scene con protagonisti strani scienziati che paiono avere il controllo su tutto e che sanno già come il film andrà a finire... . Fin qui il film appariva interessante, anche se di film su eventuali esperimenti videoguidati se ne erano già visti. Ma è proprio qui che lo spettatore viene colto di sorpresa! Ora, non voglio svelare nulla, perchè odio gli spoiler che tradiscono chi è interessato ad avere solo un'opinione sul film, ma è difficile essere neutri su un film che ha una fine così inqualificabile e surreale.. finisce per rovinare un'idea che, se sviluppata meglio (anzi molto meglio!) poteva risultare molto interessante! Gli effetti speciali tra l'altro non sono male e le scene splatter sono anch'esse ben fatte, ma come già detto è il finale a rovinare tutto.
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ulderik
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giovedì 25 ottobre 2012
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finalmente qualcosa di orginale...
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....e dire che di film horror ne ho visti tanti....ma tanti.....
Attenzione: questo non è un film horror, ma rientra nella dicitura perchè è un vero e proprio omaggio alla categoria!!!
non lo consiglio ai tanti adolescenti che sono ancora nella fase: "vado al cinema e mi spavento tanto = film horror bellissimo = parlo durante tutto il film perchè me la sto facendo sotto"....però un pubblico più maturo riuscirà sicuramente a capire quale è la vera chiave di lettura del film.......e per chi, come me, lavora in un ufficio e ne conosce le dinamiche e il clima tipico che si respira....direi che è assolutamente imperdibile!!!!
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kyotrix
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domenica 14 ottobre 2012
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originale
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Non sara' un horror con la H maiuscola, non fara' paura ( ma quali horror oramai incutono terrore? ), ma non si puo' dire che non sia originale e che incuriosisca dall'inizio alla fine per capire cosa stia accadendo. Se siete stanchi dei soliti film piatti ed avete voglia di un horror/fantasy, lo consiglio.
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mattbaker
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sabato 13 ottobre 2012
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new horror
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Con Quella casa nel bosco, i canoni dell'horror raggiungono un nuovo livello.
Da una parte, c'è la volontà del regista di fare dell'ironia sui classici modelli dell'horror americano, presentando personaggi che vengono forzati a fare gli stereotipi del genere: la bionda che va a letto con tutti, il macho palestrato, l'intellettuale, il fattone e la verginella alla sua prima esperienza (ma neanche tanto).
Dall'altra parte, c'è il chiaro intento, ben riuscito, di presentare un sottogenere di horror nuovo, nel quale lo spettatore si pone tra due cornici: quella dei personaggi, ignari di tutto, e quella di un gruppo di fanatici religiosi, presentati nel film come manipolatori ma il cui vero scopo viene svelato soltanto nel finale.
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Con Quella casa nel bosco, i canoni dell'horror raggiungono un nuovo livello.
Da una parte, c'è la volontà del regista di fare dell'ironia sui classici modelli dell'horror americano, presentando personaggi che vengono forzati a fare gli stereotipi del genere: la bionda che va a letto con tutti, il macho palestrato, l'intellettuale, il fattone e la verginella alla sua prima esperienza (ma neanche tanto).
Dall'altra parte, c'è il chiaro intento, ben riuscito, di presentare un sottogenere di horror nuovo, nel quale lo spettatore si pone tra due cornici: quella dei personaggi, ignari di tutto, e quella di un gruppo di fanatici religiosi, presentati nel film come manipolatori ma il cui vero scopo viene svelato soltanto nel finale. Una interposizione dello spettatore che crea disagio, tensione, aspettativa ma anche compassione per i personaggi, visti come topi in trappola.
Le scene sono funzionali, il ritmo del film è incalzante e privo di momenti di stallo, con scene di morte che si susseguono senza dar respiro e senza soffermarsi troppo a rimpiangere il compagno caduto. Una tecnica che da certamente realismo al film e che aiuta a tenere sempre alta l'attenzione. Gli effetti speciali purtroppo, sebbene ben realizzati, scadono fin troppo nello splatter, con scene in cui veri e propri fiumi di sangue si riversano da un singolo morto. Una scelta discutibile, che attenua la componente horror per uno spettatore esigente e non alle prime armi col genere.
Altra scelta discutibile è quella di caratterizzare poco i personaggi. Nella fase iniziale del film vengono presentati per come sono ma c'è troppo poco tempo per affezionarsi o immedesimarsi in almeno uno di essi, e ciò porta ad un minore coinvolgimento.
In definitiva, il film è un ottimo prodotto per chi ama il genere e per chi vi si accosta per la prima volta, si lascia guardare con facilità e non una sola volta si ha la tentazione di guardare l'orologio. C'è tutto: mostri di ogni genere, storie macabre, pazzi omicidi, qualche scena erotica e, ovviamente, la casa nel bosco. Nota dolente, il finale, che fa perdere una stellina.
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alessio c.
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mercoledì 10 ottobre 2012
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l'equazione è semplice.....
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"The Cube" + "Non aprite quella porta" + "La casa" + "Shining" + "Blade" + "I 13 spettri" = "Quella casa nel bosco"
Assolutamente perdibile.
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