ce1973
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lunedì 13 giugno 2011
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un film leggero e piacevole ...
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questo è uno dei quei film che si lasciano vedere con gioia, leggerezza e un pizzico di profondità
il film è fatto molto bene, ha degli ottimi attori e soprattutto attrici
d altra parte una delle 3 muse di almodovar è presente
forse risulta banale in alcuni sviluppi e meccanismi
ma è certamente una sopresa - soprattutto visto il periodo pre estivo sempre privo di solito di buoni film
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brian77
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lunedì 13 giugno 2011
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prendiamo esempio...
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Senza pretese, molto ovvio, non riesce mai a inventare davvero qualcosa partendo da situazioni canoniche: il borghese grigio e metodico, le popolane vitali, il confronto di classe declinato in commedia, la dieta mediterranea (la calienti spagnole al confronto dei gelidi borghesi francesi) che fa riscoprire il gusto della vita e dei sentimenti. Solita roba, insomma, e senza guizzi. Ma tutto è raccontato con garbo, gli attori sono tutti giusti, i personaggi delinati con due tratti e una battuta. Poi c'è Luchini, che si cala con la naturalezza dei grandi. Assolutamente piacevole, convenzionale ma non televisivo. La commedia che noi italiani non riusciamo più a fare.
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Senza pretese, molto ovvio, non riesce mai a inventare davvero qualcosa partendo da situazioni canoniche: il borghese grigio e metodico, le popolane vitali, il confronto di classe declinato in commedia, la dieta mediterranea (la calienti spagnole al confronto dei gelidi borghesi francesi) che fa riscoprire il gusto della vita e dei sentimenti. Solita roba, insomma, e senza guizzi. Ma tutto è raccontato con garbo, gli attori sono tutti giusti, i personaggi delinati con due tratti e una battuta. Poi c'è Luchini, che si cala con la naturalezza dei grandi. Assolutamente piacevole, convenzionale ma non televisivo. La commedia che noi italiani non riusciamo più a fare... Non è necessario un gran talento, ci vogliono probabilmente cultura e mestiere.
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tedesca55
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domenica 12 giugno 2011
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delizioso film
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un film molto carino che mette allegria, e trasmette gioia di vivere, descrive la piatta vita di una spenta famiglia borghese parigina,che con una svolta, un po' fiabesca, si trasforma..... a voi una buona visione...
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pipay
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domenica 12 giugno 2011
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si può cambiare vita...
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Una commedia abbastanza paradossale, ma garbata e piacevole. Equivoci, sorprese e ribellioni in una agiata famiglia parigina negli anni Sessanta. Quando si ha il dono di saper ascoltare, comprendere gli altri e aprire la mente senza preconcetti, la vita può cambiare in modo imprevedibile... Un film grazioso, insomma, anche raffinato, senza sbavature o cadute di tono. Bravissimi gli attori. Ben delineati i personaggi, tutti col loro particolare carattere. Da vedere.
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gagnasco
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domenica 12 giugno 2011
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bambolina va tra i morti
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In una parigi anni 60 quasi invisibile, le reiette del franchismo approdano in cerca di un rifugio dalla miseria e dalla persecuzione, altre semplicemente fuggono da una terra senza opportunità dove i legami familiari sono spezzati o dolorosi. Le donne "alla pari", tuttofare dell'alta borghesia francese, abitano il sottotetto del palazzo i cui condomini trascorrono una vita fatta di rituali sociali e in cui ognuno recita la propria parte. Si scopre subito però che le donne spagnole sono diverse dalle domestiche francesi, vanno a messa rispondono a tono e non hanno remore nello sconvolgere gli equilibri quando Jean-Louis, consulente finanziario in un'agenzia parigina di sua proprietà, si interessa alla loro sorte.
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In una parigi anni 60 quasi invisibile, le reiette del franchismo approdano in cerca di un rifugio dalla miseria e dalla persecuzione, altre semplicemente fuggono da una terra senza opportunità dove i legami familiari sono spezzati o dolorosi. Le donne "alla pari", tuttofare dell'alta borghesia francese, abitano il sottotetto del palazzo i cui condomini trascorrono una vita fatta di rituali sociali e in cui ognuno recita la propria parte. Si scopre subito però che le donne spagnole sono diverse dalle domestiche francesi, vanno a messa rispondono a tono e non hanno remore nello sconvolgere gli equilibri quando Jean-Louis, consulente finanziario in un'agenzia parigina di sua proprietà, si interessa alla loro sorte. In realtà l'ottimo Jean-Luis considera i meno abbienti quando la moglie Suzanne, dopo aver provocato il licenziamento della storica e fedele donna di servizio, assume Maria, una giovane e bella spagnola dotata di un francese fluente. La semplicità della donna, la sua dignità e autorevolezza subito sgretolano e smascherano i preconcetti di Jean-Luis che si trova a vedersi come una mummia polverosa in mezzo a altri morti. Il sesto piano sarà il suo riscatto alla faccia della lumière ville.
Questa commedia è intrigante, ruba un sorriso molte volte e Fabrice Luchini e la sua faccia sono il fulcro su cui il film e la sua godibilità fanno perno...ma la sceneggiatura è abbastanza povera...Parigi non si vede se non di sfuggita in una bancarella e in uno sguardo trasognato di Maria (che non è Nanà di vivre sa vie...non che si faccinao richieste del genere ma mi è sembrato che questo film volesse essere un ammicco alla nouvelle vague), le abitudini borghesi sono affidate a una serata al teatro dell'assurdo (che non si vede), a un paio di partite a bridge e all'avvenenza di una vampiressa cacciatrice di uomini sposati...la vita disagiata delle spagnole è confinata ad un bagno intasato, delle stanze piccole e al gioire delle piccole cose. Questo per dire che magari se un superamento del classismo ci doveva essere ( e ci poteva essere) avrebbero dovuto rappresentarlo in modo graduale, motivato da qualcosa di più profondo del "sono sempre stato buono ma non lo sapevo". Mah.
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ermione202
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sabato 11 giugno 2011
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...un po' di bellezza in molta fierezza...
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Questo film scalda il cuore nella sua semplicita'.in epoca di donne oggetto sessuale e di uomini in difficolta'con l altro sesso qui si trovano le donne vere di una volta con una saggezza,una fierezza e una spontanea simpatia che tanto, noi sedute sulle poltroncine ,gli invidiamo e ci chiediamo dove possiamo procurarcela.
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truffy73
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mercoledì 1 giugno 2011
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chapeau!
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Una domenica mattina, dove il grigio del cielo parigino non sembrava proprio voler lasciare spazio ad una primavera appena cominciata. La pioggia, fedele compagna degli inverni francesi, che incessante bagnava i boulevards ormai da settimane. Una passeggiata sugli Champs alla ricerca di una libreria aperta. E invece eccola lì, una sala cinematografica, che diversamente dalle cugine italiane, nel Paese d'Oltralpe è aperta anche la matinée. Entro senza indugi e mi siedo nella vecchia galleria, ormai ridotta ad un terzo dopo l'avvento dei multisala. 7 spettatori in tutto, una famigliola, una coppia di francesi e due stranieri. Dopo qualche trailer - niente pubblicità di automobili - comincia la magia.
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Una domenica mattina, dove il grigio del cielo parigino non sembrava proprio voler lasciare spazio ad una primavera appena cominciata. La pioggia, fedele compagna degli inverni francesi, che incessante bagnava i boulevards ormai da settimane. Una passeggiata sugli Champs alla ricerca di una libreria aperta. E invece eccola lì, una sala cinematografica, che diversamente dalle cugine italiane, nel Paese d'Oltralpe è aperta anche la matinée. Entro senza indugi e mi siedo nella vecchia galleria, ormai ridotta ad un terzo dopo l'avvento dei multisala. 7 spettatori in tutto, una famigliola, una coppia di francesi e due stranieri. Dopo qualche trailer - niente pubblicità di automobili - comincia la magia. La perduta atmosfera di un cinema d'antan, di una pellicola che scorre durante le prime ore del mattino, le emozioni che invadono il pubblico presente, completamente immerso in questo piccolo gioiello cinematografico.
Si, la Francia si riconferma regina del genere "intime", quelle piccole storie raccontate quasi sottovoce, come favole serali che rasserenano e cullano un pubblico ormai abituato solo a vedere immagini tridimensionali che vorticano all'interno di un turbine sonoro di alta frequenza.Con l'aiuto di un Signor Attore come Fabrice Luchini, la pellicola cela astutamente i rimproveri morali, i "messaggi" che troppo spesso in Italia fanno diventare 120 minuti di immagini e suoni in un vessillo di guerra, pronto a sventolare in un terreno che è troppo fragile per poterlo far stare in piedi, quindi destinato inevitabilmente a crollare sotto il peso dell'ipocrisia di chi l'ha issato.
In fondo il vero protagonista del cinema francese è sempre l'Amore. Non la banale e scontata storia di sesso pronta ad apparire inevitabilmente come i canditi nel panettone o come il basilico sulla Pizza Margherita, ma il sentimento Amore, la sua ricerca, la sua scoperta, la sua perdita e tutto ciò che ne consegue. Il grande e compianto François Truffaut aveva scoperto e avvalorato tutto questo. Perché se doveva lanciare un messaggio, scriveva una lettera, se doveva parlare d'amore, faceva un film
Francofilia a parte, consiglio vivamente la visione di questo film, perché sarà come una lieve brezza che entrerà in noi e che, una volta usciti dalla sala, rimarrà con noi e ci farà sentire parte di un mondo che non è solo fatto di immagini tridimensionali e musica a tutto volume.
Buona visione
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[+] brava truffy73
(di bobogi)
[ - ] brava truffy73
[+] ok su tutto
(di pepito1948)
[ - ] ok su tutto
[+] il film non l'ho visto ma...
(di alberto58)
[ - ] il film non l'ho visto ma...
[+] che bel regalo di capodanno!
(di panzy)
[ - ] che bel regalo di capodanno!
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