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Katy Saunders non smette di sognare

La protagonista di Tre metri sopra il cielo nel mondo dei talent show.
di Edoardo Becattini

Katy Louise Saunders (39 anni) 21 luglio 1984, Londra (Gran Bretagna) - Cancro. Interpreta Giorgia nel film di Roberto Burchielli Non smettere di sognare - La serie.

martedì 22 marzo 2011 - Televisione

Nell'era dei talent show il mondo dei giovani sognatori sembra muoversi solo a passo di danza. E così, mentre negli Stati Uniti il successo di parabole coreografate di nuova fattura come Glee o più datate come Saranno famosi sembra non diminuire mai, in Italia la cultura dei talent show ha preso piede soprattutto grazie agli "Amici" di successo di Maria De Filippi, ma ha dimostrato passione e curiosità manifesta anche nella variante fiction di matrice mediterranea come Paso Adelante o il tentativo tutto italico di Grandi domani e Non smettere di sognare. Quest'ultimo nasce come film per la tv e dopo un grande successo ottenuto all'inizio dell'estate 2009, la favola della Cenerentola con il grande sogno di diventare ballerina si riapre adesso con una sorta di spin-off articolato in otto lunghe puntate, in onda ogni mercoledì sera su Canale 5. Il testimone passa da Alessandra Mastronardi a Katy Saunders: la giovane protagonista di Tre metri sopra il cielo e Che ne sarà di noi? interpreta Giorgia, ragazza addetta alla pulizie degli studi televisivi dove si sta preparando la seconda edizione del talent show che dà il titolo alla fiction. Talent ideato dal co-protagonista Roberto Farnesi, che riprende il suo ruolo dal film-matrice ma stavolta si trova messo in ombra da una produttrice agguerrita con il carisma di Giuliana De Sio. Di sfida in sfida, di passo in passo e di piroetta in piroetta, seguiremo settimana dopo settimana l'evolversi della sfida di Giorgia per diventare la vincitrice dello show. Prima di vedere come andrà a finire la sua storia, abbiamo intervistato la giovane protagonista.

Come sei approdata a questa serie tv sul mondo dei talent show?
Devo ammettere che non avevo visto il film tv originale con Alessandra Mastronardi, anche perché mi capita spesso di viaggiare e probabilmente non ero in Italia nel periodo in cui l'hanno trasmesso. Mi sono avvicinata alla storia nel momento in cui ho fatto il primo provino, cui sono seguiti altri due colloqui perché nel frattempo il progetto era slittato di qualche mese. Per uno di questi provini mi sono allenata molto con una maestra di danza per cercare di tirar fuori al meglio il mio senso del ritmo. Quando poi sono stata scelta, ero davvero molto contenta: ho sempre voluto interpretare una ballerina e anche se la preparazione per il ruolo prevedeva un training di durissimo lavoro tutti i giorni è stata una bellissima esperienza e una grande opportunità.

Cosa ti piace di più della parabola di Giorgia?
Il fatto di trattarsi di una ragazza determinata, la protagonista ideale per raccontare una favola che possa sempre appassionare e far passare una serata piacevole agli spettatori. Oltre alla sua determinazione, mi piacciono la sua passione per la danza e il rigore e la dedizione con cui porta avanti il suo percorso per arrivare al successo. La vita di Giorgia ha un percorso tosto, vero e drammatico, e poter raccontare la storia di una ragazza che si impegna fin da piccola studia per diventare ballerina, così come quelle che hanno anche tutti i suoi concorrenti del talent show è molto importante al giorno d'oggi, dove si tende ad avere un po' troppo l'idea del successo facile.

Qual è il tuo rapporto con la danza?
Io amo la danza, mi piace veramente tanto, il senso del ritmo mi infonde grande positività, energia, allegria... Da piccola ho fatto dei corsi di danza e penso che qualcosa di quell'impostazione mi sia rimasta, anche se una volta arrivata sul set diciamo pure che ero molto arrugginita! Ho fatto tanto training per snodarmi e per cercare di far somigliare il più possibile le mie movenze a quelle di una ballerina. Poi, per fortuna, c'è anche un'ottima controfigura che aiuta a fare tutta la magia del film!

Che rapporto ha questa fiction con i vari film sulla danza e coi talent show televisivi?
Penso che questo sia un periodo in cui la gente ha molta voglia di ascoltare musica e di farsi trascinare da questa allegria, da questa positività. Ci sono tanti tv show, come Glee, che fondono la musica, la danza e l'idea di spettacolo. Questo senso della musica è quindi molto presente nella nostra cultura e penso significhi che la gente ha voglia, o meglio bisogno di vivere questa energia. Non smettere di sognare fonde assieme molti di questi elementi: c'è sia la danza che parti che sono più vicine al musical e alla fiction. Mette assieme sia una parte più vicina a Save the last dance con la storia della ragazza che vuole entrare nella scuola di ballo, che le coreografie di Flashdance. Ci sono molte cose, ognuna delle quali direi che riesce a cogliere benissimo un momento generazionale.

Visti anche i successi del passato, ti senti di interpretare una voce per le nuove generazioni?
In realtà sono una persona molto timida e penso che se film come Tre metri sopra il cielo o Che ne sarà di noi? sono stati un successo, è stato un caso che ci fossi anche io. Amo l'idea di essere veramente entrata nelle case e nei cuori delle persone, ma ogni film è un lavoro di gruppo e il suo successo non dipende certo solo da me. L'idea di poter diventare una rappresentante della cultura e delle speranze giovanili non l'avevo certo considerata. Non potevo immaginarmi il successo che avrebbero avuto questi film. Mi piacevano le storie, stavo iniziando a recitare e ho colto ogni occasione. Tutto quello che è successo dopo è stato per me completamente inaspettato.

Quali sono i tuoi sogni in questo momento?
Per me l'idea di non smettere di sognare significa soprattutto guardare sempre avanti con positività, pensando che ci sia per te un futuro dovunque sai impegnarti abbastanza. In questo momento vorrei provare ad andare un po' all'estero e vedere che opportunità ci sono per me. Sono tanti i registi con cui mi piacerebbe lavorare, però come prima cosa devo muovermi, trovare un'agenzia e valutare le opportunità effettive. Ad ogni modo, il regista con cui forse in questo momento sognerei di più di lavorare è Clint Eastwood.

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