robypisanu89
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sabato 18 febbraio 2012
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buon film
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paolo bisi
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martedì 14 febbraio 2012
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un film maturo e riflessivo sul mondo sportivo
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Billy Beane è il general manager degli Oakland Athletics, una squadra di baseball non di prima fascia, che non può disporre di un badget milionario. A fine stagione, trovandosi nella situazione di dover sostituire un paio di giocatori di punta della squadra, assume il giovane Peter Brand, laureato in economia specializzato in analisi tecniche e statistiche. Con lui deciderà di mettere in piedi una nuova squadra, andando contro il volere di tutti, basandosi principalmente sui dati statistici dei giocatori. I risultati gli daranno ragione. Ispirato a una storia vera, questo film di Bennett Miller è una delle rare rappresentazioni sagge e veritiere del mondo sportivo americano, tema quanto mai difficile da trasporre sul grande schermo.
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Billy Beane è il general manager degli Oakland Athletics, una squadra di baseball non di prima fascia, che non può disporre di un badget milionario. A fine stagione, trovandosi nella situazione di dover sostituire un paio di giocatori di punta della squadra, assume il giovane Peter Brand, laureato in economia specializzato in analisi tecniche e statistiche. Con lui deciderà di mettere in piedi una nuova squadra, andando contro il volere di tutti, basandosi principalmente sui dati statistici dei giocatori. I risultati gli daranno ragione. Ispirato a una storia vera, questo film di Bennett Miller è una delle rare rappresentazioni sagge e veritiere del mondo sportivo americano, tema quanto mai difficile da trasporre sul grande schermo. La trama procede fluida senza particolari ostacoli, aiutata da prove superlative degli attori, in primis Brad Pitt, magistrale nel dare il volto a un personaggio caratterizzato, al contrario di molti altri dirigenti sportivi, da un grande cuore. Il 2011, impreziosito anche dall'ottima interpretazione in "The tree of life" di Terrence Malick, rappresenta probabilmente la svolta definita nella carriera dell'attore americano. Da ricordare anche un grandissimo Jonah Hill nella parte del giovane aiutante di Beane, e ancora una volta, manco a dirlo, Philip Seymour Hoffman, nel ruolo dell'allenatore. Oltre alla buona prova degli attori, da evidenziare la profondità dei temi di fondo, in apparenza nascosti dietro quello sportivo: la visione politica americana, e la visione sempre a stelle e strisce dello sport, spesso considerato come una vera professione, più importante e prestigiosa di qualsiasi altra.
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montana92
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lunedì 13 febbraio 2012
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"odio perdere più di quanto ami vincere"
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Bel film, grande Brad Pitt ma credo che agli oscar non sia il favorito
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(di hollyver07)
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alex2044
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domenica 12 febbraio 2012
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i soldi non sono tutto
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Un ottimo film, un grande Brad Pitt ,forse nella sua interpretazione più matura.La dimostrazione che lo sport può essere rappresentato senza troppa enfasi e con poca retorica. Una sorpresa positiva che vale ampiamente il prezzo del biglietto.
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filippo gini
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domenica 12 febbraio 2012
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noia mortale
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dopo aver letto le recensioni,le critiche e i forum abbiamo pensato, siamo un gruppo di otto persone, che non potevamo mancare la visione di questo film... errore madornale! una serata buttata! il film è di una lentezza esasperante, una noia mortale, la solita americanata inutile... non andate a vederlo
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laerte
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domenica 12 febbraio 2012
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cosa significa vincere?
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Billy Beane (Brad Pitt) vuole vincere. Ma nel suo passato vede sconfitte: come giocatore è stato una promessa mancata, il suo matrimonio non ha funzionato, la squadra di cui è general manager non ha vinto il campionato.
Nonostante questo Billy Beane non si arrende. Vuole dimostrare che ce la può fare, anche se la sua squadra, gli Oakland hanno perso i tre giocatori più importanti e anche se ha a disposizione un terzo del budget delle squadre ricche.
Billy capisce allora che deve cominciare a pensare in maniera diversa: se si affidera ai soliti schemi, vincerà solo chi ha più risorse dentro quelli schemi. Si affida allora a Peter Brand (Johan Hill), giovane laureato con idee divergenti sulle modalità di valutazioni dei giocatori: non è detto che il più caro sia il migliore, bisogna capire come si comporta effettivamente sul campo, quali sono le sue percentuali.
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Billy Beane (Brad Pitt) vuole vincere. Ma nel suo passato vede sconfitte: come giocatore è stato una promessa mancata, il suo matrimonio non ha funzionato, la squadra di cui è general manager non ha vinto il campionato.
Nonostante questo Billy Beane non si arrende. Vuole dimostrare che ce la può fare, anche se la sua squadra, gli Oakland hanno perso i tre giocatori più importanti e anche se ha a disposizione un terzo del budget delle squadre ricche.
Billy capisce allora che deve cominciare a pensare in maniera diversa: se si affidera ai soliti schemi, vincerà solo chi ha più risorse dentro quelli schemi. Si affida allora a Peter Brand (Johan Hill), giovane laureato con idee divergenti sulle modalità di valutazioni dei giocatori: non è detto che il più caro sia il migliore, bisogna capire come si comporta effettivamente sul campo, quali sono le sue percentuali. Affidandosi a questa idea Billy Beane riesce, pur scontrandosi con tutti gli scout della dirigenza, a ricreare una squadra con pochi soldi.
Billy Beane riuscirà quindi in un miracolo: vincere, dopo un avvio difficile, 20 gare consecutive e portare la sua squadra alla finale del campionato.
La finale verrà però persa e Billy Beane vedrà solo la sconfitta: saranno la figlia e Peter Brand a fargli vedere che in realtà, lui, ha vinto.
Il regista sembra quindi chiederci: cosa significa davvero vincere?
Un ottimo film, metafora dell'ossessione occidentale (non solo americana) di vincere: riusciamo a riconoscere ciò che siamo e a goderci la vita ("just enjoy the show" canta la figlia di Billy Bean) al di là di ciò che la società pensa di noi?
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nalipa
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venerdì 10 febbraio 2012
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ho visto questo fil solo perchè il regista é
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quello di Capote. Hoffman é proprio sacrificato in un piccolissimo ruolo.
Pur non conoscendo il baseball il film si fa seguire:
Siamo nel 2001
La squadra di baseball degli Oakland Athletics rischia molto con la perdita di alcuni campioni che vengono ceduti.
Il general manager Billy ha il compitodi ricostruire una squadra competitiva ma senza il budget necessario.
Contro tutti decide di farsi consigliare da un giovane economista non esperto ma in gamba con le statistiche
Bravo Brad Pitt, Jonah Hill e Seymour Hoffman per un film con un'ottima sceneggiatura.
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chaoki21
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venerdì 10 febbraio 2012
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gran bel film!
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Film molto bello ottimo Brad Pitt!!!
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ender
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giovedì 9 febbraio 2012
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l'artedi annoiare
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poteva esser meglio, sopratutto nella tecnica di regia. troppo incentrato sul personaggio di Brad Pitt, che è bravo ma monocorda
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ender
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giovedì 9 febbraio 2012
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noia
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a me non è piaciuto!! 2 ore di solo monoespressivo Pitt. su un'idea trita e ritrita... mah!
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