rmarci05
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mercoledì 27 giugno 2018
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una piacevole avventura alla spielberg
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Un film di animazione piacevole e avventuroso, ideato con maestria da S. Spielberg. La storia è convincente, i personaggi riusciti e non annoia quasi mai, ma non è il tipo di film che mi piace. Ottima la grafica. Tre stelle su cinque.
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renato c.
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martedì 19 gennaio 2016
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simpatico film d'animazione di steven spielberg
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Steven Spielberg ci sa fare, fa vedere l'animazione tridimensionale computerizzata senza dare ai personaggi umani un aspetto pupazzesco! La storia è ben congegnata, Tintin, personaggio dei fumetti, è un detective che non disdegna le avventure e così quando s'imbatte per caso nella mappa di un tesoro trovandone una parte nel modello del veliero Unicorno, ne parte alla ricerca. E qui iniziano le peripezie contro il cattivo che somiglia molto a Capitan Uncino, ed il capitano buono sempre ubriaco ma che è l'unico in grado di trovare il tesoro, salvo riavere la memoria solo quando è sobrio, momenti praticamente difficili da ottenere. Il resto è la normale trame di dilm d'avventure con happy-end e la prospettiva di un un possibile sequel,
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Steven Spielberg ci sa fare, fa vedere l'animazione tridimensionale computerizzata senza dare ai personaggi umani un aspetto pupazzesco! La storia è ben congegnata, Tintin, personaggio dei fumetti, è un detective che non disdegna le avventure e così quando s'imbatte per caso nella mappa di un tesoro trovandone una parte nel modello del veliero Unicorno, ne parte alla ricerca. E qui iniziano le peripezie contro il cattivo che somiglia molto a Capitan Uncino, ed il capitano buono sempre ubriaco ma che è l'unico in grado di trovare il tesoro, salvo riavere la memoria solo quando è sobrio, momenti praticamente difficili da ottenere. Il resto è la normale trame di dilm d'avventure con happy-end e la prospettiva di un un possibile sequel, che però finora non c'è stato! Buon film per famiglie!
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dandy
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venerdì 1 gennaio 2016
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primo,e forse ultimo della saga di "tintin".
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Adattamento di tre albi originali sul personaggio creato nel 1929 da Hergè,divenuto popolare negli anni 50 e 90 con una fortunata serie televisiva in animazione tradizionale(se non ricordo male da noi era in onda la mattina su Raitre,e non ne perdevo un episodio.Bei tempi....).Spielberg trasferisce il tutto in un film d'animazione in 3D con la tecnica della performance capture,mixando i generi a lui più cari(action,comedy e avventure archeologiche).Il risultato visivo è eccellente(la sequenza dei titoli di testa),certe riprese virtuosisticamente audaci,ma non molto coinvolgente.Se l'ironia non manca,troppo spesso nei momenti di pericolo i protagonisti si salvano in modi inverosimili.
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Adattamento di tre albi originali sul personaggio creato nel 1929 da Hergè,divenuto popolare negli anni 50 e 90 con una fortunata serie televisiva in animazione tradizionale(se non ricordo male da noi era in onda la mattina su Raitre,e non ne perdevo un episodio.Bei tempi....).Spielberg trasferisce il tutto in un film d'animazione in 3D con la tecnica della performance capture,mixando i generi a lui più cari(action,comedy e avventure archeologiche).Il risultato visivo è eccellente(la sequenza dei titoli di testa),certe riprese virtuosisticamente audaci,ma non molto coinvolgente.Se l'ironia non manca,troppo spesso nei momenti di pericolo i protagonisti si salvano in modi inverosimili.Non meno importante è il fatto che per i fan il digitale non può certo rendere giustizia alla ligne claire dei fumetti originali,e Spielberg avrebbe potuto girare con una versione aggiornata di questa tecnica(magari con contaminazione digitale).Ovvie e simpatiche citazioni(Magritte,Jacques Tati)e autocitazioni(naturalmente dalla saga di Indiana Jones, e "Lo squalo","Hook-Capitan Uncino","L'impero del sole","A.I.-Intelligenza artificiale").E il viso dello sceicco riproduce quello del regista.Nella versione americana i gemelli Dupond e Dupont inspiegabilmente diventano Thomson e Thompson,mentre il cagnolino Milou diventa Snowy.Sceneggiato tra gli altri da Edgar Wright.Dopo il debole riscontro del pubblico,gli altri due capitoli annunciati che dovrebbero essere diretti da Peter Jackson(qui produttore)potrebbero non essere più realizzati.
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great steven
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domenica 8 novembre 2015
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dalle vignette di hergé, uno straordinario cartoon
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LE AVVENTURE DI TINTIN – IL SEGRETO DELL'UNICORNO (USA/NZ, 2011) diretto da STEVEN SPIELBERG
È il primo film d’animazione diretto da un autore che probabilmente ha il torto di dipendere troppo dal sistema dei generi, ma al quale non si può assolutamente negare il pregio di analizzare questi ultimi con un occhio che cerca con costanza di apparire innovativo e originale. E questa volta, grazie ad un esperimento mai tentato prima da una stessa persona, il risultato è pregevole ed eccellente. Il reporter parigino Tintin, sempre accompagnato dal fedele cane Milù, acquista ad un bistrot all’aperto la riproduzione di una nave di cui esistono al mondo altri due modelli praticamente identici, e dei quali un misterioso e bieco individuo, Sarackin, intende impadronirsi per mettere le mani su un tesoro che, si racconta, sia di dimensioni spropositate.
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LE AVVENTURE DI TINTIN – IL SEGRETO DELL'UNICORNO (USA/NZ, 2011) diretto da STEVEN SPIELBERG
È il primo film d’animazione diretto da un autore che probabilmente ha il torto di dipendere troppo dal sistema dei generi, ma al quale non si può assolutamente negare il pregio di analizzare questi ultimi con un occhio che cerca con costanza di apparire innovativo e originale. E questa volta, grazie ad un esperimento mai tentato prima da una stessa persona, il risultato è pregevole ed eccellente. Il reporter parigino Tintin, sempre accompagnato dal fedele cane Milù, acquista ad un bistrot all’aperto la riproduzione di una nave di cui esistono al mondo altri due modelli praticamente identici, e dei quali un misterioso e bieco individuo, Sarackin, intende impadronirsi per mettere le mani su un tesoro che, si racconta, sia di dimensioni spropositate. Ma i suoi lerci scopi riguardano anche una persona ben precisa, ovvero l’irascibile capitano ubriacone Archibald Haddock, discendente di un’illustre dinastia di uomini di mare, il cui antenato François comandava un vascello noto come L’unicorno. Quando il giovane giornalista lo conoscerà, si farà aiutare da lui per venire a capo di un enigma apparentemente indecifrabile che fa capo ai tre modellini dei velieri e ad altrettanti pezzi di pergamena che nascondono un messaggio che solamente un Haddock, secondo le parole stesse dei preziosi foglietti, potrà scoprire. Il temibile Sarackin darà parecchio filo da torcere a Tintin e al suo improbabile aiutante, che fra l’altro riesce ad avere le idee molto chiare sul suo passato esclusivamente quando è sbronzo, ma il coraggioso ragazzo permetterà alla giustizia di fare il suo corso e di abbattere l’irriducibile usurpatore che, oltre a voler mettere le mani sulla fortuna celata nell’imbarcazione, è anche animato da sanguinosi propositi di vendetta. Un ricchissimo caleidoscopio di colori, forme bizzarre, personaggi divertenti e dialoghi scoppiettanti è raffigurato nel mezzo audiovisivo senza soluzione di continuità, e Spielberg sa ricorrere a stratagemmi adeguati che sono proprio l’ideale per confezionare un prodotto rivolto non soltanto ai giovanissimi ma appetibile anche ad un target di cultori del cinema d’azione, delle storie avvincenti e dei romanzi avventurosi trasposti sul grande schermo senza esagerazioni né assurdità. Le carte vincenti sono appunto i caratteri che si muovono come marionette scatenate all’interno di questo sfarzoso giocattolone fruibile da un pubblico molto più ampio di quanto suggeriscono le apparenze: l’audace e inafferrabile Tintin, il suo instancabile cagnolino che non lo abbandona un secondo, il capitano alcolista al quale sfuggono volontariamente momenti di perfetta lucidità e specialmente di attiva partecipazione agli interventi di salvataggio, un antagonista fuori dal comune mosso da complessi sentimenti di rivalsa, i due detective pasticcioni (Dupond e Dupont, praticamente indistinguibili se non per la voce) dal naso pronunciato e sempre vestiti con bastone e bombetta nera e anche, lasciato un po’ in disparte, il flemmatico maggiordomo Nestore che si compiace di fare un sagace e latente doppiogioco. Molto spassoso e zeppo di colpi di scena che non minano la stabilità della trama e valorizzano paradossalmente anche il tratto grafico, il quale ritrova la sua parvenza stilistica in virtù del fatto che il regista ha realizzato un film in modo completamente autonomo, ossia senza appoggiarsi alla sua DreamWorks, fondata nei primi anni 2000 in combutta con Jeffrey Katzenberg. Abbiamo dunque a che fare con una pellicola indipendente che, col tempo, speriamo diventi un gioiello nel mondo dei cartoons d’oltreoceano, o magari un cult che faccia scuola e insegni qualcosa di significativo ai posteri che avranno l’ardimento di cimentarsi in sfide del genere. Nel doppiaggio originale, spiccano le voci di Toby Jones, Jamie Bell, Simon Pegg, Nick Frost ed Andy Serkis. La versione italiana vanta splendidi surrogati nostrani come Davide Perino, Francesco Pannofino, Francesco Prando, Nanni Baldini e Roberto Stocchi. Prodotto dalla Columbia e dalla Paramount Pictures insieme al neozelandese Peter Jackson, regista dell’adattamento cinematografico de Il Signore degli Anelli, conosciuto ormai in ogni dove del nostro pianeta anche per la trilogia filmica de Lo Hobbit, sempre tratta dal maestro John Ronald Reuel Tolkien. È chiaro che gli opposti, come capita sempre, si attraggono: e in una situazione simile Spielberg e Jackson hanno saputo trarre i giusti frutti da una collaborazione coi fiocchi.
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pbthedoctor
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domenica 28 dicembre 2014
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un film che lascia a bocca aperta
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Finalmente dopo anni di film tutti uguali di supereroi bombati di effetti speciali e con trame inesistenti abbiamo un film d'azione come si deve!
Ok magari la trama non è da strapparsi i capelli per la bellezza, ma devo dire che sono rimasto piacevolissimamente colpito da quanto questo film sia divertente, avvincente, intrigante e coloratissimo!
Non lo reputo un capolavoro ma neanche un brodo di piscio totale. E' un bellissimo film diverso dagli altri e che mi ha fatto tornare al cinema dopo anni che non ci andavo più.
CONSIGLIATISSIMO PER TUTTI! Lasciate stare chi dice che è per ragazzini perchè io che ho quasi 30 anni l'ho apprezzato tantissimo.
Sono in attesa del seguito che sicuramente andrò a vedere al cinema al day-one!
Bravo Spielberg!
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jimi caos
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giovedì 28 novembre 2013
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Sono abbastanza d'accordo e non è una questione di target d'età o meno. Il fatto è che se dal lato tecnico il film è eccezionale, la storia non mi è parsa affatto coinvolgente. Può essere bella anche una fabia per bambini, qui invece la trama era un po' piatta.
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edmondo donato manganelli
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venerdì 28 dicembre 2012
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eccellente!!
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Oltre ad esprimere il massimo di qualità delle animazioni, con le ultime interpolazioni prospettiche degli oggetti animati 3d, presenta un mordente che da al film una caratteristica emotiva propria dei film di avventura di Oltreoceano. Il focus del film è tutto proteso alla realizzazione di quello che il gusto dell'arcano dettato dal soggetto del film non di una semplice rappresentazione, ma un eccellete opera d'arte dell' eco mondiale...
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ultimoboyscout
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domenica 22 luglio 2012
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impeccabile caccia al tesoro.
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Il cartoon è il mix perfetto di tre storie del belga George Remi, meglio noto come Hergé, che sono "Il segreto dell'unicorno", "Il granchio d'oro" e "Il tesoro di Rackham il Rosso". Il racconto inizia col giovane detective/giornlista col ciuffo all'insù Tin Tin che acquista un modellino di una nave scomparsa che contiene qualcopsa di molto importante e da qui cominciano i guai. Ci sono elementi noi, mistero e suspence, è una detective story appassionante con un ampio target di pubblico e di fondo c'è una profonda amicizia con l'avvinazzato Capitano Haddock. E' il personaggio che suscita maggior simpatia, anche più dei poliziotti Dupont & Dupont.
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Il cartoon è il mix perfetto di tre storie del belga George Remi, meglio noto come Hergé, che sono "Il segreto dell'unicorno", "Il granchio d'oro" e "Il tesoro di Rackham il Rosso". Il racconto inizia col giovane detective/giornlista col ciuffo all'insù Tin Tin che acquista un modellino di una nave scomparsa che contiene qualcopsa di molto importante e da qui cominciano i guai. Ci sono elementi noi, mistero e suspence, è una detective story appassionante con un ampio target di pubblico e di fondo c'è una profonda amicizia con l'avvinazzato Capitano Haddock. E' il personaggio che suscita maggior simpatia, anche più dei poliziotti Dupont & Dupont. Non è un semplice cartone, piuttosto un prodotto di altissima tecnologia, realizzato applicando la tecnica della Performance Capture unita all'innovativa Weta, che ha costretto gli attori a recitare con un casco indossato per registrare ogni minimo movimento facciale e catturare ogni espressione. Tin Tin scopre mondi e civiltà lontane e questo deve deve aver proprio colpito due geni del fantasy come Spielberg e Jackson: il gusto risulta meravigliosamente retrò e fedele all'originale, ma estremamente moderno e attualissimo nella messa in scena e nel modo in cui si svolge l'azione. In poche parole non fa una grinza, si fa fin troppo presto a definirlo un film d'avventura, non è facile mantenere alta la tensione e il senso di meraviglia e al contempo restare su standard di classe elevatissimi: qui invece tutto appare possibile, con Tin Tin che somiglia al caro (per Spielberg) Indiana Jones. Il regista strizza l'occhio a humour, brivido e suspence e il risultato è che, assieme al sottovalutato "Munich" questo cartoon sia il suo miglior prodotto dell'ultimo quindicennio. Va comunque fatto notare che la tecnologia tende a compiacersi di se stessa, a qualcuno sembrerà che fagociti la storia, rendendo i personaggi fissi, un pò imbambolati e spesso poco espressivi. L'eleganza di stile è comunque innegabile, il ritmo forsennato sfianca lo spettatore ma lo diverte, impedendo di godere appieno di tutte le ambientazioni ma la resa cromatica sbalordisce più di ogni altra cosa. Nota di merito per Serkis, a detta di molti il protagonista assoluto della storia e vero pioniere di questa tecnica di recitazione (basti pensare a Gollum e a King Kong). Il risultato è una gemma di valore assoluto, destinato a modificare il linguaggio cinematografico.
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nico11
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sabato 14 luglio 2012
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film reso bello anche grazie alla grafica....
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Giudizio:
Un film davvero magnifico la trama è avvincente e ben fatta gli effetti grafici non sono da meno l'azione non mancano neanche azione e sorprese inaspetate,statagemmi e un tocco di furbizia del nostri Tintin
Attori e registi:
Steven Spielberg(regista): * * * *
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