L'arrivo di Wang

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Un film di Antonio Manetti, Marco Manetti. Con Ennio Fantastichini, Francesca Cuttica, Juliet Esey Joseph, Antonello Morroni, Li Yong.
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Thriller, durata 80 min. - Italia 2011. - Iris Film Distribution uscita venerdì 9 marzo 2012. MYMONETRO L'arrivo di Wang * * 1/2 - - valutazione media: 2,65 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
renato volpone giovedì 22 marzo 2012
il diverso, compassione e paura Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Dopo l'ultimo terrestre ecco un'altro Splendido film sulla paura del diverso, su ciò che potrebbe rappresentare per noi nel bene e nel male. Gaia viene condotta bendata in un luogo segreto per tradurre una conversazione in cinese con uno strano personaggio al buio. Ben presto scopre che il suo interlocutore è un alieno. Lo spettatore, in un crescendo di tensione, si trova a dover difendere l'arrendevolezza dell'ospite galattico, fino ad un finale a sorpresa. La bravura del regista e degli attori, l'uso delle luci e della musica, la capacità di coinvolgere il pubblico fanno perdonare tutte le piccole ingenuità e manchevolezze, forse volute, per avvicinare questa storia improbabile ad una realtà a noi molto più vicina. [+]

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molenga mercoledì 14 marzo 2012
la tolleranza è un fondamentalismo Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

Un' interprete di cinese, Gaia, viene contattata per una traduzione simultanea: c'è bisogno di lei sùbito, verrà pagata bene. Lei accetta ma i co0mmittenti sono misteriosi, la bendano affinché non capti il percorso e, quando giunge di fronte al personaggio da intervistare, la fanno lavorare a luci spente: a un certo punto, stanca, chiede almeno di poter vedere in faccia chi è l'interlocutore e, nonostante l'uomo che conduce l'interrogatorio( fantastichini9 la sconsigli dal farlo, insiste. Così cade il mistero, l'interrogato, detto" signor wang" , è in realtà un alieno che per inserirsi nel nostro pianeta ha appreso la lingua più parlata, il mandarino... Diciamolo subito, i manetti resteranno sempre dei videoclippari, l'idea è interessante, l'atmosfera angosciante, quasi kafkiana, ma la sceneggiatura esplode solo nel finale, che salva un film altrimenti troppo scontato.

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anty_capp mercoledì 14 marzo 2012
manetti perfetti, quasi. Valutazione 3 stelle su cinque
73%
No
27%

E' perfettamente inutile inscenare una farsa perversa se si hanno solo i soldi e niente idee. Non è ovviamente il caso di questo "medio" dei Manetti Bros. che anche questa volta con il loro stile asciutto e geometrico creano un'atmosfera ansiosa, cupa, curiosa che appena cessa di essere tale diviene particolare e mantiene un buon tono di ritmo e linguaggio che comunque inchioda. Gli interpreti sono pochi su cui come di solito fanno i Manetti mi hanno abituato a focalizzare l'attenzione. Se tutto va così bene perchè allora poche stelle...cosa c'è che non va? Nulla, ma ha sempre le connotazioni di un corto e quindi non ha tali peculiarità perchè sia un film in piena regola. [+]

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wildfire lunedì 12 marzo 2012
alieni su roma Valutazione 3 stelle su cinque
86%
No
14%

Credo che in questo piccolo e convincente film ci sia tutto il cinema dei Manetti con i loro pregi e difetti; ci sono personaggi caratterizzati con tratti molto marcati tipici del cinema di genere, ci sono atmosfere dark con un pizzico d'ironia, ambientazioni off-romane a volte un po' troppo caserecce; poi scarsa attenzione per i dettagli e molta immediatezza con la macchina da presa. Posto che parliamo quindi di registi con uno stile preciso e fedeli nel tempo ad una visione di cinema indipendente e personale (almeno in Italia ) ritengo che con L'Arrivo di Wang i due abbiano offerto il massimo del loro repertorio, deliziando chi li ama e indispettendo per l'ennesima volta chi non li stima. [+]

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jigen71 domenica 11 marzo 2012
simpatico ma non troppo Valutazione 1 stelle su cinque
70%
No
30%

Creare un opera fantascientifica low-cost per il cinema, in un panorama di serie televisivie che ci offrono effetti speciali e storie ben più avvincenti di questa mediocre cozzaglia di eventi incredibili male interpretati è molto azzardato.Idea già sfruttata in altre occasioni che poteva sfociare magari in qualcosa di "simpatico" ed accattivante come l'alieno, ma sicuramente con poche chances.Effetti speciali conclusivi...da dimenticare.Infine mi ha disgustato quella sorta di fatiscente quartier generale frequentato da circa 8 persone, vabbè che siamo dei poveri italiani... ma un minimo di dignità potevate lasciarcela agli occhi del mondo.

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loriana rossa domenica 11 marzo 2012
l'arrivo di wang Valutazione 2 stelle su cinque
21%
No
79%

l'effetto speciale di wang è troppo finto... peccato l'idea è molto bella

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rongiu venerdì 9 marzo 2012
generazione scifi. Valutazione 2 stelle su cinque
97%
No
3%

Può una persona essere regista, sceneggiatore, produttore e via di seguito? E se questo accade, qual è il risultato che ci si deve attendere? Si che può; è la mia risposta alla prima domanda; ed i diversi ruoli, se ben armonizzati devono consegnare un risultato ottimo. Il motivo di queste affermazioni risiede semplicemente nel fatto che uno sceneggiatore, si parte sempre da una sceneggiatura, se ricopre anche il ruolo di regista, significa che di quella sceneggiatura, di quel film, ne ha una visione ampia, completa, spettroscopica, proprio per la natura intrinseca dei ruoli ricoperti. Il più piccolo dettaglio è stato pensato,valutato, rivalutato, scandagliato. [+]

[+] niente punto interrrogativo. (di rongiu)
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ariablu venerdì 9 marzo 2012
poteva essere un ottimo cortometraggio Valutazione 2 stelle su cinque
41%
No
59%

La traduttrice Gaia, il misterioso Wang e l'inquisitore Ennio Fantastichini sono attorno ad un tavolo intenti, ciascuno nel suo ruolo, a dare (o non dare) risposta alla domanda chi è Wang?
Chi è l'altro da me? Chi è colui che, così diverso, non posso dire se sia venuto in pace oppure no?
Il film è un lungo interrogatorio (forse troppo lungo...) con un colpo di coda finale in cui molte cose saranno rivelate e lo scenario si mostrerà molto più complesso di quanto immaginato nella claustrofobica stanzetta dell'interrogatorio.
Una buona idea, i primi 45 minuti passano veloci e ci si incuriosisce davanti al gioco delle parti dei tre protagonisti. [+]

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viaggiatore77 venerdì 9 marzo 2012
la fantascienza che non ha nulla da invidiare Valutazione 3 stelle su cinque
72%
No
28%

Visto in anteprima alla 68a mostra del cinema di Venezia questo film ha saputo stupire; pur non dovendo ricorrere a chissà quali effetti speciali da assuefazione, l'atmosfera fantascientifica è ben resa. Sebbene a tratti siano un pò grotteschi, i protagonisti caratterizzano bene i propri ruoli; Francesca Cuttica è semplicemente straordinaria, con un'interpretazione che non si lascia scalfire neppure dalle difficoltà che possono scaturire dal doversi esprimere in giapponese. Il finale è sferzante e un pò spiazzante, ma pensadoci bene lo scopo del film non sta nel finale bensì in tutto l'interrogatorio che lo precede. Anche se le interpretazioni già da sole danno merito al film, è bene vederlo quando si è predisposti a qualcosa che è convenzionale solo all'apparenza, non va guardato tanto per guardare. [+]

[+] capita la lingua? (di anty_capp)
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giuliacanova venerdì 9 marzo 2012
chi è l'alieno? Valutazione 3 stelle su cinque
61%
No
39%

Ho trovato suggestivo l'incipit di respiro teatrale. La storia del film è surreale e sorprendemente spiazzante, semina  indizi per una lettura prima noir, poi psicologica,  per poi virare nel finale nella pura fantascienza. La tagliente fotografia è funzionale alla sceneggiatura. Insolitamente coraggioso per essere un film italiano. Alcuni limiti però ci sono, per esempio nei personaggi di contorno, e anche nella figura dell'alieno a cui avrei dato un peso di maggior spessore nel cotradditorio con Fantastichini che regge quasi tutto il film sulla sua recitazione. Forse la regia risulta un pò "stemperata", più incisività e personalità nella direzione avrebbe giovato al film dando più autorevolezza alle licenze di genere. [+]

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