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giacomoasaro
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giovedì 5 gennaio 2012
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hoover senza veli.
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Un film che all'uscita dalla sala spiazza. Ti spiazza completamente.
Ottimo il cast ma film, bravissimo Armie Hammer, Judi Dench, Naomi Watts ma sopratutto Di Caprio. Si supera per l'ennesima volta.
Ma, (per me) una pellicola troppo introspettiva, troppe parole e pochi fatti.
Ho notato un pò la mancanza di sceneggiatura ma senza dubbio resta un film immenso!
Clint è un gran lavoratore e crea un'opera difficile con un tema complicato.
Il film è pieno di tematiche spinose, esageratamente pieno, c'è di tutto, omofobia, razzismo, giustizia, egocentrismo ma sopratutto amore.
L'esagerato rapporto del protagonista con la madre.
Tutto punta a delineare la figura del protagonista ma dopo un po' speri che succeda qualcos'altro e invece resti deluso.
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Un film che all'uscita dalla sala spiazza. Ti spiazza completamente.
Ottimo il cast ma film, bravissimo Armie Hammer, Judi Dench, Naomi Watts ma sopratutto Di Caprio. Si supera per l'ennesima volta.
Ma, (per me) una pellicola troppo introspettiva, troppe parole e pochi fatti.
Ho notato un pò la mancanza di sceneggiatura ma senza dubbio resta un film immenso!
Clint è un gran lavoratore e crea un'opera difficile con un tema complicato.
Il film è pieno di tematiche spinose, esageratamente pieno, c'è di tutto, omofobia, razzismo, giustizia, egocentrismo ma sopratutto amore.
L'esagerato rapporto del protagonista con la madre.
Tutto punta a delineare la figura del protagonista ma dopo un po' speri che succeda qualcos'altro e invece resti deluso.
E' un film che ti spiazza per la sua immensità (non per forza positiva).
Sicuramente non è un argomento "nostro" cioè non parla di una realtà italiana, quindi negli States sarà un film che farà più rumore.
Ma aspetti sempre qualcosa, qualcosa di più.
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cinemascoop.altervista.org
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mercoledì 4 gennaio 2012
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personalità complessa: forte, fragile, misteriosa!
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J. Edgar di Clint Eastwood con Leonardo DiCaprio, Naomi Watts, Armie Hammer, Judi Dench e Josh Lucas è la biografia di J. Edgar Hoover ovvero del capo storico per ben 48 anni del Federal Boureau of Ivestigation (meglio nota come F.B.I.).
Personalità molto complessa quella di J. Edgar Hoover. Da sempre molto legato alla madre (Judi Dench) e al lavoro nonchè al suo fido collaboratore e compagno (di vita) Clyde Tolson. Per 48 anni ha guidato l’F.B.I. sotto otto Presidenti e attraverso importanti avvenimenti storici che hanno segnato la storia americana e mondiale. Inventò scientifici sistemi di schedatura e rese istituzionale la metodologia di indagine attraverso le impronte digitali. Nominato capo del Boureau a poco più di vent’anni, sposò la causa del lavoro e vi si dedicò con ossessione fino al 1972.
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J. Edgar di Clint Eastwood con Leonardo DiCaprio, Naomi Watts, Armie Hammer, Judi Dench e Josh Lucas è la biografia di J. Edgar Hoover ovvero del capo storico per ben 48 anni del Federal Boureau of Ivestigation (meglio nota come F.B.I.).
Personalità molto complessa quella di J. Edgar Hoover. Da sempre molto legato alla madre (Judi Dench) e al lavoro nonchè al suo fido collaboratore e compagno (di vita) Clyde Tolson. Per 48 anni ha guidato l’F.B.I. sotto otto Presidenti e attraverso importanti avvenimenti storici che hanno segnato la storia americana e mondiale. Inventò scientifici sistemi di schedatura e rese istituzionale la metodologia di indagine attraverso le impronte digitali. Nominato capo del Boureau a poco più di vent’anni, sposò la causa del lavoro e vi si dedicò con ossessione fino al 1972. Si battè da sempre per controllare e sopprimere le minacce di sovversione da parte dei rivoluzionari comunisti e visse tutta la vita in uno stile quasi monastico, senza quasi vita sociale. Ogni pranzo ed ogni cena di lavoro venivano trascorsi da J. Edgar in compagnia del fidato, amico e amato Clyde Tolson.
Leonardo DiCaprio veste i panni del protagonista durante un lunghissimo arco temporale. Lo vediamo venticinquenne, trent’enne, quarant’enne e persino ultrasettant’enne. Le mille ossessioni di J. Edgar sono dipinte con realismo e gelida freddezza. La zona grigia della sfera sessuale è solo abbozzata lasciando all’immaginazione dello spettatore tutto il background. I metodi poco ortodossi, le manipolazioni mediatiche, l’abilità di mantenere le redini del comando in un mondo che cambiava rapidamente sono raccontate con mano ferma da Clint Eastwood. Il ritratto che ne esce è impietoso. Una grande personalità che ha lasciato il segno in modo importante nella storia americana. Grazie a questa biografia, Hoover verrà conosciuto anche da chi, in Europa, non ha sentito parlare spesso di lui.
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spike
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mercoledì 4 gennaio 2012
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la storia americana tra pubblico e privato
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Un film sulla storia americana che ci racconta il presente di una nazione terrorizzata. La storia si ripete: prima il comunismo oggi l'islamismo (l'Iran), insomma serve qualcosa da combattere per mantenere vivi e saldi i principi del popolo americano. Clint dirige con sicurezza un film che sembra storia ma è molto di più. E' il grande cinema americano, niente da dire, ma preferisco il Clint di 'Gran Torino' e 'Mystic River'.
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queenserenity
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mercoledì 4 gennaio 2012
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non il migliore di eastwood
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Un bel film, belle sceneggiature, una biografia raccontata piu' che bene, ma sinceramente sono rimasta delusa, delusa dalla troppa pubblicita' che e' stata fatta e che secondo me era assolutamente esagerata. Premetto che Eastwood e' uno dei registi che stimo di piu' e che DiCaprio sia un attore con un talento straordinario, ma non so il film non mi ha convinta, non e' un film che rivedrei (visto negli Usa a novembre), o perlomeno non adesso. Troppo makeup, spesso fin troppo eccessivo da far venire il dubbio che si stia vedendo la notte dei morti viventi, risate che non mancano, scene troppo "chiacchierate" dai giornali che si risolvono invece in meno di un minuto. Non so come e' stato doppiato in italia ma spero sia stato fatto decentemente.
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Un bel film, belle sceneggiature, una biografia raccontata piu' che bene, ma sinceramente sono rimasta delusa, delusa dalla troppa pubblicita' che e' stata fatta e che secondo me era assolutamente esagerata. Premetto che Eastwood e' uno dei registi che stimo di piu' e che DiCaprio sia un attore con un talento straordinario, ma non so il film non mi ha convinta, non e' un film che rivedrei (visto negli Usa a novembre), o perlomeno non adesso. Troppo makeup, spesso fin troppo eccessivo da far venire il dubbio che si stia vedendo la notte dei morti viventi, risate che non mancano, scene troppo "chiacchierate" dai giornali che si risolvono invece in meno di un minuto. Non so come e' stato doppiato in italia ma spero sia stato fatto decentemente. Comunque ripeto, un film biografico che merita di essere visto ma, secondo me, troppo acclamato e troppo pubblicizzato.
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federico mastromauro
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venerdì 16 dicembre 2011
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oscar a di caprio: "adesso o mai più!"
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Dopo dodici anni dall'oscar ingiustamente non vinto in "Titanic" di James Cameron e dopo una serie di continue nominations come miglior attore, è arrivato il momento di vincere la prestigiosa statuetta.Veramente avvilente è stato vedere Leo alle premiazioni del 2005, dopo una intensa e meravigliosa performance nei panni di Howard Hughes in "The Aviator" di Martin Scorsese, rimanere seduto in poltrona perchè ad alzarsi fu Jamie foxx ,che vinse come miglior attore per "Ray", quando tutti si aspettavano la vittoria dell'attore ormai rinato grazie a Scorsese. Adesso o mai più! Quest'anno si vedrà se con l'aiuto di un grandissimo regista come Eastwood nel film " J.Edgar", dove recita la parte del più famoso capo dell'FBI, riuscirà a salire sul palco dell'Accademy e a conquistare la meritata statuetta che da anni non gli viene concessa.
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Dopo dodici anni dall'oscar ingiustamente non vinto in "Titanic" di James Cameron e dopo una serie di continue nominations come miglior attore, è arrivato il momento di vincere la prestigiosa statuetta.Veramente avvilente è stato vedere Leo alle premiazioni del 2005, dopo una intensa e meravigliosa performance nei panni di Howard Hughes in "The Aviator" di Martin Scorsese, rimanere seduto in poltrona perchè ad alzarsi fu Jamie foxx ,che vinse come miglior attore per "Ray", quando tutti si aspettavano la vittoria dell'attore ormai rinato grazie a Scorsese. Adesso o mai più! Quest'anno si vedrà se con l'aiuto di un grandissimo regista come Eastwood nel film " J.Edgar", dove recita la parte del più famoso capo dell'FBI, riuscirà a salire sul palco dell'Accademy e a conquistare la meritata statuetta che da anni non gli viene concessa. In corsa dovrebbe esserci anche un altro grande attore che ancora, dopo tanti anni, sogna di vincere l'oscar ed è niente meno che Brad pitt che ci ha offerto una bellissima interpretazione in " The tree of life" di Terrence Malick. Sarà una bella sfida ma spero vivamente che il vincitore sia Di Caprio.
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(di laura93)
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