Sequel ideale di Ex, ma senza nessun vincolo
I fratelli Vanzina nella loro casa di Roma, in salotto, hanno un tavolo pieno zeppo di sceneggiature "Credo siano false, come i mobili in esposizione, perchè tanta carta non l'ho vista nemmeno nelle segreterie amministrative", racconta Enrico Brignano, tra i protagonisti del 52esimo film realizzato in coppia da Carlo ed Enrico. Una macchina produttiva da poco più di un film l'anno che dopo lo svarione di Sotto il vestito niente 2 ora torna alle più consone atmosfere di commedia brillante. La motivazione la spiega con molta semplicità Carlo: "L'anno scorso, in un momento in cui tutti facevano commedie, abbiamo fatto un thriller che non è andato bene, così siamo tornati alla commedia".

E con ancor più semplicità viene affrontata l'eredità di Ex, il film di Fausto Brizzi di cui questo Ex: amici come prima è il sequel ideale: "Il nostro film non è un sequel vero e proprio, le storie non hanno nulla a che vedere con il film precedente, l'unico legame è la proposta che ci hanno fatto i produttori Fulvio e Federica Lucisano. È la prima volta che seguiamo un film non nostro ma del resto Fausto Brizzi per Notte prima degli esami mi aveva confidato di essersi ispirato al lavoro di ripescaggio dalla memoria che noi avevamo fatto con Sapore di mare, quindi non siamo troppo lontani. Inoltre va detto che il mondo degli ex è un bacino di storie così grande da contenere moltissime possibili variazioni, anche i film che non si chiamano Ex possono raccontare storie di ex".

E per l'occasione la distribuzione sarà importante, 500 copie in tutta Italia dal 7 ottobre, cifre ottime che indicano la volontà di puntare su questo film: "Peccato che l'estate non sia ancora finita!" commenta ironico Fulvio Lucisano. "Con questo caldo il pubblico non va molto al cinema, c'è una flessione sensibile almeno del 30% che da maggio non accenna a raddrizzarsi".

Un ulteriore differenza rispetto al precendente Ex è anche la venatura politica più forte. I Vanzina, sebbene mantengano sempre fede alla loro vocazione garbata, sono lontani dall'astrazione apolitica di Brizzi e inseriscono nelle diverse storie ad intreccio, anche quella di un politico italiano nel parlamento europeo: "L'idea di raccontare la storia di un politico che matura l'idea che la politica vada fatta in un altro modo rispetto a quel che vede nell'Italia di oggi è una scelta di cui andiamo fieri", spiega Enrico Vanzina che del film è sceneggiatore. "A me sembra evidente che in questo momento il nostro paese non stia bene per cui accanto ad un filone più spensierato in stile Love actually abbiamo inserito anche questo segmento di un politico che, in un film che si chiama Ex, finisce per diventare un ex-politico". C'è l'impressione però che le volontà fossero maggiori rispetto all'attuazione, forse si poteva calcare più la mano con una certa critica o certi riferimenti: "Di sicuro Moretti avrebbe calcato più la mano", dice ridendo sempre Enrico. "Noi abbiamo scelto di far fare al personaggio dei riferimenti più vaghi anche perchè, pur non dicendolo, si intuisce che la parte politica che critica probabilmente è la stessa in cui milita".