renato c.
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domenica 25 ottobre 2015
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2^ bella fiaba!
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Secondo film e seconda bella fiaba di Checco Zalone! Anche questa volta sui buoni sentimenti, e con poco sfondo sessuale. A tal proposito, quando Giovanni e Maria volevano "consumare", il trullo in Brianza prestato loro da Checco salta per aria e Maria l'ha preso come un segno dal cielo per impedire loro di peccare. Questa non è stata comunque una novità perchè anche in "Amici miei n.2": quando Gastone Moschin cerca di avere un rapporto con una ragazza arriva l'alluvione di Firenze, dove il film si svolgeva, e la ragazza dice che l'alluvione l'aveva mandata il cielo per impedire loro di peccare! Nel film, comunque tronfa l'amore! Non c'è l'happy-end con "e vissero felici e contenti", ma Farah rinuncia alla sua vendetta di far saltare la Madonnina del Duomo di Milano (la bomba la mette, app
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Secondo film e seconda bella fiaba di Checco Zalone! Anche questa volta sui buoni sentimenti, e con poco sfondo sessuale. A tal proposito, quando Giovanni e Maria volevano "consumare", il trullo in Brianza prestato loro da Checco salta per aria e Maria l'ha preso come un segno dal cielo per impedire loro di peccare. Questa non è stata comunque una novità perchè anche in "Amici miei n.2": quando Gastone Moschin cerca di avere un rapporto con una ragazza arriva l'alluvione di Firenze, dove il film si svolgeva, e la ragazza dice che l'alluvione l'aveva mandata il cielo per impedire loro di peccare! Nel film, comunque tronfa l'amore! Non c'è l'happy-end con "e vissero felici e contenti", ma Farah rinuncia alla sua vendetta di far saltare la Madonnina del Duomo di Milano (la bomba la mette, appunto nel trullo!) per salvare la vita ed il futuro a Checco, e ritorna al suo paese col fratello! A Checco rimane la consolazione di essere trasferito a Roma a fare da guardia del corpo al Papa! La canzone principale dice "L'amore non ha religione!" ed vero, intendendo l'amore l'innamorarsi, volersi bene, e sacrificarsi per l'altro come fa Farah in questo film! Conosco anche casi di sposi di fede diversa anche non entrambi cristiani(nel senso di una confessione cristiana diversa),che vivono amandosi paraticando ognuno la propria religione! L'mportante è che si accordino bene su come educare i figli prima di averne e continuinino la loro vita d'amore e d'accordo!
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dandy
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venerdì 8 gennaio 2016
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un pò troppo apprezzato...
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Dopo il super-successo ottenuto con "Cado dalle nubi",dire che Zalone(anche sceneggiatore) è riuscito a superarsi è un eufemismo.Tutti i record d'incassi battuti,quasi 44 milioni di euro:è secondo solo ad "Avatar".Perchè questo amore spropositato da parte del pubblico?Che cos'ha di tanto speciale?Rispetto al primo film la trama è completamente differente.Il protagonista rinuncia quasi del tutto al suo marchio di fabbrica(qui solo due canzoni,stupidamente divertenti)e sceglie due bersagli piuttosto scabrosi per imbastire una commedia:il terrorismo e la falsità delle istituzioni religiose.Situazioni,personaggi e soprattutto i terroristi sono da barzelletta,ma l'umorismo basato su idee da commediaccia anni'70(storpiamenti lessicali,gag di grana grossa ma simpatiche,battutine puerili ma fulminie,quidproquo di vario genere)riesce a funzionare e diciamocelo,a conquistare.
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Dopo il super-successo ottenuto con "Cado dalle nubi",dire che Zalone(anche sceneggiatore) è riuscito a superarsi è un eufemismo.Tutti i record d'incassi battuti,quasi 44 milioni di euro:è secondo solo ad "Avatar".Perchè questo amore spropositato da parte del pubblico?Che cos'ha di tanto speciale?Rispetto al primo film la trama è completamente differente.Il protagonista rinuncia quasi del tutto al suo marchio di fabbrica(qui solo due canzoni,stupidamente divertenti)e sceglie due bersagli piuttosto scabrosi per imbastire una commedia:il terrorismo e la falsità delle istituzioni religiose.Situazioni,personaggi e soprattutto i terroristi sono da barzelletta,ma l'umorismo basato su idee da commediaccia anni'70(storpiamenti lessicali,gag di grana grossa ma simpatiche,battutine puerili ma fulminie,quidproquo di vario genere)riesce a funzionare e diciamocelo,a conquistare.Il protagonista per quanto mi riguarda,a tratti è fastidioso nella sua superiorità da ignorante(Marescotti è assai più divertente pur restando sempre ai margini),ma almeno in questo caso non ottiene proprio tutto.E il militare che va in Iraq per ragioni economiche è una bella frecciatina(strano che nessuno si sia lamentato al riguardo).Cammeo per Caparezza nel ruolo di se stesso.Un tipo di cinema diverso senz'altro,agli antipodi di volgarità ipocrite da cinepanettoni o della goliardia di Aldo,Giovanni e Giacomo.Ma che non merita il successo che ci si aspetterebbe da un film d'autore con un cast stellare perfetto e un budget da capogiro.Di recente dopo l'uscita di "Quo vado" molti hanno criticato l'ennesimo strasuccesso(probabilmente superiore a questo)rivolgendo le lamentele unicamente contro Checco Zalone.Cerchiamo di svegliarci una buona volta.Se certi film più o meno modesti o schifezze complete fanno successo non è dai registi o dagli attori che dovete andare a lagnarvi,ma solo da chi li guarda.Volete che Zalone come tutti gli altri rinunci a farsi montagne di soldi sapendo che ormai tutti pendono dalle sue labbra?
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giacomogabrielli
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venerdì 21 gennaio 2011
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beatamente genuino. ***
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Perfetta la tag-line di MyMovies: un film beatamente genuino. Già campione assoluto d'incassi, Zalone torna con un film meno originale del primo, ma comunque molto divertente e per tutti i gusti. Una sceneggiatura semplice, ma senza buchi, coinvolgente e a tratti emozionante. Un film assolutamente da non perdere e che ti mette allegria anche solo per il fatto che ti fa porre una domanda: sarà questo il nuovo cinepanettone? BEATAMENTE GENUINO. ***
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gilmolm
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lunedì 9 maggio 2011
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messaggio di tolleranza affidato a... zalone
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Il film si lascia sicuramente guardare. Battute non memorabili ma sfornate con buon ritmo. Riuscito anche il personaggio ingenuo/strafottente.
Messaggio finale di tolleranza tra i popoli affidato a Checco Zalone. Non si può chiedere di più.
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enzo70
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martedì 12 gennaio 2016
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comicità semplice e mai volgare. bravo checco
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Secondo film di Zelone e ancora una volta obiettivo centrato. Nel film di esordio Zelone era ignorante ma concreto; nel bis cambiano i fondamentali, Checco interpreta un personaggio all’apparenza, molto all’apparenza, sicuro di sé, fiero discendente di una famiglia di carabinieri, finanzieri, impiegati comunali, cui tutto è dovuto, che desidera fare il carabiniere.
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Secondo film di Zelone e ancora una volta obiettivo centrato. Nel film di esordio Zelone era ignorante ma concreto; nel bis cambiano i fondamentali, Checco interpreta un personaggio all’apparenza, molto all’apparenza, sicuro di sé, fiero discendente di una famiglia di carabinieri, finanzieri, impiegati comunali, cui tutto è dovuto, che desidera fare il carabiniere. Il concorso non finirà bene, ma grazie ad una raccomandazione Checco una nella security del Duomo di Milano; e proprio la madunina è l’obiettivo di un gruppo di terroristi islamici di cui fa parte Farah, una bellissima Farah che proverà ad irretire Checco per realizzare i propri progetti. Splendida la scena del matrimonio in Puglia con Capareza costretto a cantare le canzoni dei ricchi e poveri. Che dire si ride con gusto e senza volgarità, un cinema semplice ma apprezzabile, senza impegno ma denso, alla fine, di contenuti, non è necessario essere pesanti per raccontare gli italiani.
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angelo umana
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lunedì 24 gennaio 2011
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fantasia
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Le persone e situazioni sono totalmente di fantasia, immaginari, dicono i titoli di coda del film. Non sono vere ma verosimili le situazioni, scoppiettanti, una dietro l'altra succedono ogni giorno da noi, ridiamo a crepapelle ma siamo noi, nudi e derisi come in tutta la commedia italiana. La commedia si fa "un baffo" dei conflitti interreligiosi o interetnici. E' proprio vero, una risata ci seppellirà.
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elvis85
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mercoledì 12 gennaio 2011
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finalmente un film che fa ridere
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Non credo ci sia bisogno di lanciarsi in lunghe recensioni, Checco Zalone è un comico, un personaggio e come tale deve far ridere.
Sembra una cosa scontata ma negli ultimi anni sono davvero in pochi a saperci riuscire, di certo non ci riescono i vari cinepanettoni di Boldi e De Sica, non ci riescono gli ultimi 5-6 film di Salemme, non ci riescono Aldo Giovanni e Giacomo da almeno 5 anni, davanti alla desolazione dell'attuale panorama di comici Checco Zalone appare come un abile mestierante, sa far ridere, evita la volgarità gratuita e ci racconta una storia forse banale ma perfettamente adatta al genere.
Quella di Checco è comicità non humour, chi spara a zero su di lui (spesso senza neanche aver visto i film) credo non abbia capito la differenza tra le due cose, la comicità di Checco Zalone non ha niente a che vedere con quella di Antonio Albanese (e io dico meno male.
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Non credo ci sia bisogno di lanciarsi in lunghe recensioni, Checco Zalone è un comico, un personaggio e come tale deve far ridere.
Sembra una cosa scontata ma negli ultimi anni sono davvero in pochi a saperci riuscire, di certo non ci riescono i vari cinepanettoni di Boldi e De Sica, non ci riescono gli ultimi 5-6 film di Salemme, non ci riescono Aldo Giovanni e Giacomo da almeno 5 anni, davanti alla desolazione dell'attuale panorama di comici Checco Zalone appare come un abile mestierante, sa far ridere, evita la volgarità gratuita e ci racconta una storia forse banale ma perfettamente adatta al genere.
Quella di Checco è comicità non humour, chi spara a zero su di lui (spesso senza neanche aver visto i film) credo non abbia capito la differenza tra le due cose, la comicità di Checco Zalone non ha niente a che vedere con quella di Antonio Albanese (e io dico meno male... -.- ) ma nel suo genere per adesso è il meglio che l'Italia dei comici possa offrire.
Promosso per quanto mi riguarda.
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brunus10480
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venerdì 14 gennaio 2011
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che bella...serata
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Checco Zalone centra il bersaglio...Che bella serata! Due ore di spensieratezza per le quali vale tutto il prezzo del biglietto. Il prototipo dell'italiano ingnorante e in buona fede fa ridere, sorridere e riflettere. Le sue battute non sono semplici volgarità ma testimoniano un modo d'essere e di vivere paradigmatico della nostra società. L'intero film è costruito su Checco e sulla descrizione della sua vita, delle sue abitudini e del siuo pensiero. tuttavia in una pellicola tutta da ridere e mai volgare non mancano frecciate divertenti contro la società attuale: l'inutilità dell'istruzione per avere successo, il soldato come una professione e non un martirio, la parentopoli nella pubblica amministrazione.
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Checco Zalone centra il bersaglio...Che bella serata! Due ore di spensieratezza per le quali vale tutto il prezzo del biglietto. Il prototipo dell'italiano ingnorante e in buona fede fa ridere, sorridere e riflettere. Le sue battute non sono semplici volgarità ma testimoniano un modo d'essere e di vivere paradigmatico della nostra società. L'intero film è costruito su Checco e sulla descrizione della sua vita, delle sue abitudini e del siuo pensiero. tuttavia in una pellicola tutta da ridere e mai volgare non mancano frecciate divertenti contro la società attuale: l'inutilità dell'istruzione per avere successo, il soldato come una professione e non un martirio, la parentopoli nella pubblica amministrazione. Vanzina: guarda e impara,anzi, non imparare così il prodotto rimane genuino.
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(di alois 37)
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fabiooo12
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martedì 18 gennaio 2011
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comicità e non solo
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Luca Medici ripropone il personaggio di Checco, tamarro e ignorantone pugliese già visto in Cado dalle nubi, ma stavolta con un cast e uno storia completamente diversa e innovativa. Checco, vero esperto di "sechiuriti", ambisce ad entrare nell'arma dei carabinieri come "Lozio" Capobianco ma dopo aver bocciato per la terza volta il colloquio ottiene, grazie ad una raccomandazione "cattolica", un posto al Duomo di Milano sotto la supervisione del trio Solenghi,Marescotti,Alhaique. In poco tempo viene declassato al solo controllo della Madunina e qui incontra una giovane e bella terrorista di "madre Bina" Farah della quale si innamora.
Un film che fa della comicità e dell'ignoranza un punto di partenza per trattare temi di attualità come l'integrazione,il razzismo,la chiesa e il tema portante delle raccomandazioni! Memorabile la cena in famiglia con un super Papaleo che, nel ruolo di militare italiano in Iraq, spiega ai terroristi che il motivo della guerra è il mutuo.
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Luca Medici ripropone il personaggio di Checco, tamarro e ignorantone pugliese già visto in Cado dalle nubi, ma stavolta con un cast e uno storia completamente diversa e innovativa. Checco, vero esperto di "sechiuriti", ambisce ad entrare nell'arma dei carabinieri come "Lozio" Capobianco ma dopo aver bocciato per la terza volta il colloquio ottiene, grazie ad una raccomandazione "cattolica", un posto al Duomo di Milano sotto la supervisione del trio Solenghi,Marescotti,Alhaique. In poco tempo viene declassato al solo controllo della Madunina e qui incontra una giovane e bella terrorista di "madre Bina" Farah della quale si innamora.
Un film che fa della comicità e dell'ignoranza un punto di partenza per trattare temi di attualità come l'integrazione,il razzismo,la chiesa e il tema portante delle raccomandazioni! Memorabile la cena in famiglia con un super Papaleo che, nel ruolo di militare italiano in Iraq, spiega ai terroristi che il motivo della guerra è il mutuo...
Impeccabile anche la partecipazione di Caparezza che canta con reale disprezzo "Non Amarmi".DA NON PERDERE!!
Inoltre lui Checco in forma splendida che incanta per la sua spontaneità e libera la sua arte in nuovi pezzi musicali irriverenti che non fanno rimpiangere gli "uomini sessuali".
Regista del film e co-autore è Gennaro Nunziante che si migliora rispetto al primo e dà alla luce un film di grande impatto che riesce addirittura ad emozionare.
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alois 37
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domenica 16 gennaio 2011
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si sorride amaro
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La storia è ben costruita e diretta, gli attori riproducono senza eccessi l'ambiente in cui si muovono, ma la sala in cui ho visto questo film, malgrado la presenza di numerosi bambini, non si è mai espressa in fragorose risate. Si sorride amaro alle numerose battute che centrano i nostri difetti e la realtà che fatichiamo a modificare. Questo mi sembra sia un pregio del film : il sorriso fa pensare, la risata squillante tende a distrarre e direi che in questi tempi non dobbiamo distrarci troppo.
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