Il regista Mucha segue la preparazione del Pride Slavo, il primo Pride organizzato in Bielorussia. Espandi ▽
Il giovane Sergey è un attivista gay della Bielorussia che ha subito violenze da parte della polizia e dalle teste rasate. Quando il suo fidanzato viene sparato al confine, inizia la sua lotta per l'uguaglianza gay. Per le strade della capitale, Minsk, Sergey e alcune coppie di attivisti coraggiosi mostrano il loro orgoglio contro l'ultima dittatura in Europa. Mucha segue questi coraggiosi combattenti per la libertà durante la preparazione del Pride Slavo, il primo Pride organizzato in Bielorussia. Recensione ❯
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Girata tra Canada, Irlanda e Ungheria, la serie tv narra le vicende della famiglia Borgia, la più controversa e affascinante dinastia italiana. Espandi ▽
La serie tv racconta la storia della famiglia Borgia, tra crimini, sesso e potere nell'Italia del 1492. Protogonisti della saga: Jeremy Irons, François Arnaud e Lotte Verbeek. Recensione ❯
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Una storia liberamente ispirata a un episodio che ha segnato la fine della carriera del filosofo Friedrich Nietzsche che vede come protagonisti un cocchiere, sua figlia e il loro cavallo. Espandi ▽
Liberamente ispirato a un episodio che ha segnato la fine della carriera del filosofo Friedrich Nietzsche. Il 3 gennaio 1889, in piazza Alberto a Torino, Nietzsche si gettò, piangendo, al collo di un cavallo brutalizzato dal suo cocchiere, poi perse conoscenza. Dopo questo episodio, che costituisce il prologo del film, il filosofo non scrisse più e sprofondò nella follia e nel mutismo. Su queste basi, The Turin Horse racconta la storia del cocchiere, di sua figlia e del cavallo, in un'atmosfera di grande povertà che anticipa la fine del mondo. Recensione ❯
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Una commedia romantica diretta da Sas Tamás. Espandi ▽
Un mafioso russo riceve l'ordine di far incontrare la sorellina annoiata del boss con una star di Hollywood. Se ci riuscirà avrà come ricompensa un milione di dollari, ma se fallirà pagherà con la vita. Recensione ❯
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Un film thriller post guerra nella ex-Jugoslavia diretto da Dejan Zecevic. Espandi ▽
In Bosnia una unità di ingegneri ripulisce i campi minati sul confine. Il trascorrere delle loro giornate passa senza fare molto, dopo la fine della guerra dei Balcani. Anche se non c'è nessun nemico visibile, ognuno dei soldati porta il proprio fardello di esperienze di guerra e di traumi. Alcuni sono auto-distruttivi, alcuni, felici di essere vivi. Altri, con macchie di sangue sulle loro mani cercano di nasconderle. Recensione ❯
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Un thriller emozionante, sul tema del sonnambulismo. Espandi ▽
Sonnambula fin dall'infanzia, Arlene ha lavorato in una fabbrica nella cittadina irlandese dove è cresciuta. Quando una giovane donna viene trovata morta nei boschi, Arlene ripiomba nel dolore per la scomparsa di sua madre, avvenuta vent'anni prima. Sempre più attratta dalla famiglia della vittima - il ragazzo sospettato, la sorella in lutto - Arlene decide di barricarsi in casa ma è privata del sonno. Nel profondo di questo tumulto emotivo, sogni e realtà cominciano ad intrecciarsi, mentre la piccola comunità cerca l'assassino. Recensione ❯
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Una coppia omosessuale che lotta contro l'omofobia che regna incontrastata a Belgrado. Espandi ▽
Un omofobico, di mezza età, gangster serbo finisce per sacrificare se stesso per proteggere la libertà gay nel suo paese. Radmilo (35) e Mirko (30) sono giovani di successo con la colpa di essere una coppia gay, e sarebbero stati una coppia felice altrove se non in Serbia. Cercano di vivere discretamente, ma ogni giorno subiscono abusi da parte della maggioranza omofoba. Inoltre, Mirko è un attivista dei diritti gay, e il suo sogno è quello di organizzare il primo evento PRIDE a Belgrado. Recensione ❯
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Estate 1988: In un campo di allenamento sportivo sulle rive del lago Balaton le gemelle Isa (Luise Heyer) e Doreen (Friederike Becht), giovani promettenti atlete della DDR, incontrano Arne e Nico, due ragazzi di Amburgo. Quando Doreen si innamora di Arne, l'unione delle sorelle comincia a vacillare. Chi sa oltrepassare recinti, non si ferma neanche davanti ad un muro... Recensione ❯
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