Advertisement
5x1: Anthony Hopkins, storia di un predestinato

Il sostituto di Laurence Olivier ha varcato l'Atlantico per vincere l'Oscar.
di Stefano Cocci

Torna all'horror gotico con Wolfman
Anthony Hopkins Altri nomi: (Sir Anthony Hopkins ) (86 anni) 31 dicembre 1937, Port Talbot (Gran Bretagna) - Capricorno. Interpreta Sir John Talbot nel film di Joe Johnston Wolfman.

martedì 16 febbraio 2010 - Celebrities

Torna all'horror gotico con Wolfman
La storia professionale di Anthony Hopkins è intimamente legata alla magia del cinema; solo il fantastico potere della celluloide avrebbe potuto portare un ragazzo gallese figlio di panettieri sul palcoscenico più importante del mondo per ricevere il premio più ambito.
Il giovane Hopkins nasce nella zona industriale del Galles ma si innamora della recitazione. Niente destino da minatore ma presto tutti comprendono che sono di fronte a un predestinato: nel 1965 entra nella Royal Academy scelto dopo un'audizione con Laurence Olivier. Sempre il grande attore inglese terrà a battesimo il giovane Hopkins. Fu per sostituire Olivier che fece il suo debutto in "Danza di morte" di Strindberg. Di lì non si è più fermato. Dai teatri inglesi, a Hopkins riuscì l'impresa di attraversare l'Atlantico, invitato a Broadway, prima, e a Hollywood, poi.
L'ascesa verso il successo sarà ininterrotta, certo, intervallata da alcune cadute di gusto ma indubbiamente pregevole. Il punto più alto arriva nel 1991 quando Jonathan Demme lo ingaggia per interpretare uno dei serial killer più "amati" della storia del cinema e, in effetti, anche della letteratura, Hannibal "The Cannibal" Lecter. Da allora, la carriera di Hopkins, sebbene già importante, fu trasfigurata dallo sguardo pazzoide del suo personaggio più apprezzato, tanto da tornare a interpretarlo nel 2002 in Red Dragon, facendo di Hopkins uno degli attori più richiesti e amati. Ivory e Stone lo vollero più volte; in altre occasioni diresse dei propri progetti (Titus, girato a Roma); in altri fu imbarcato in horror (Dracula di Coppola), ma anche in film risibili (Instinct – Istinto primordiale). Oggi, a 72 anni, mette il suo imprimatur sul ritorno di uno dei "mostri" più importanti del cinema, Wolfman l'uomo lupo che ha fatto la storia dell'Universal.

Il silenzio degli innocenti
Il film "perfetto" di Jonatham Demme che ha riscritto il thriller nell'ultimo decennio del secolo scorso modificandolo geneticamente con l'horror. Cinque Oscar, tutti i premi più importanti: film, regia, sceneggiatura non originale e, soprattutto, miglior attore e attrice. Per Hopkins è l'interpretazione della vita, assolutamente perfetta, un controllo assoluto del personaggio. Fermamente convinto nella propria disciplina fatta di continue prove e e letture del copione, il suo "cannibale" è uno dei pezzi che il cinema del XX secolo ha consegnato alla Storia: lo sguardo di ghiaccio, le espressioni animalesche e, soprattutto i duelli verbali con Foster/Clarice. Anche se sarà sempre ricordato per l'attitudine a strappare il volto alle sue vittime e usarlo come una maschera.

Dracula di Bram Stoker
Con Coppola fu un amore da una notte e via, ma fu amore. Per il regista italo-americano sceglie di essere Van Helsing, entrando così nella mitologia del romanzo gotico più famoso della storia trasposto al cinema. Al suo fianco, una truppa di giovani attori di talento, tra cui Gary Oldman e Winona Ryder. Sebbene il film sia stato apprezzato dalla critica soprattutto per la ricca messa in scena e abbia incassato bene in tutto il mondo, resta un lavoro alquanto controverso che, comunque, rappresenta uno dei migliori omaggi a Bram Stoker e al suo personaggio, capostipite della dinastia dei succhia-sangue. Di sangue e di morsi Hopkins, se ne intende.

Casa Howard
È una delle partnership d'acciaio che contraddistinguono la carriera di Hopkins. Quella con Ivory lo è certamente, testimonianza di un percorso artistico di ricerca nella messa in scena di capolavori letterari. In Casa Howard, nei primi del Novecento, tre differenti classi sociali si incontrano e si scontrano. Tratto da un celebre romanzo di Forster, Casa Howard è il racconto di una cultura e della sua pessima propensione al cambiamento. Lo stesso può dirsi dell'altro, sublime incontro tra Ivory e Hopkins: Quel che resta del giorno. Anche in quell'occasione ad accompagnarlo c'è Emma Thompson, un'altra delle grandissime attrici inglesi del secolo, entrambi protagonisti del film tratto dal bestseller di Kazuo Ishiguro.

Bobby
Stavolta Hopkins non riempie lo schermo o, almeno, non lo fa da protagonista. Il sorprendete film di Estevez è una eccellente prova corale, dimostrazione che il figlio primogenito di Martin Sheen ed ex appartenente al "Brat pack" degli anni Ottanta, ha certamente imparato qualcosa nei suoi lunghi anni di apprendistato.
Le vite di un gruppo di personaggi si intrecciano all'interno dell'Hotel Ambassador, nel giorno e nel luogo che la Storia ricorderà per l'assassinio di Robert Kennedy, la fine del grande sogno del riformismo democratico. Fu anche un punto di svolta per tante esistenze che si trovarono a pochi passi dell'attentato, tutte toccate, in modo o nell'altro, dagli ideali e dalle parole del giovane Kennedy. Hopkins è un vecchio portiere che non si rassegna alla pensione, considera l'Ambassador casa propria e continua a giocare a scacchi con un vecchio amico. Nella realtà Hopkins è anche il produttore esecutivo che aiutò Estevez a trovare i soldi per finanziarlo dopo l'iniziale diniego di numerose case di produzione.

Nixon – Gli intrighi del potere
Si tratta di un'altra collaborazione importante della carriera di Hopkins. Con Oliver Stone l'attore britannico interpreterà, da protagonista, Nixon e sarà l'anfitrione delle vicende di Alessandro Il Grande, nel ruolo di un anziano Tolomeo che ricorda le vicende del condottiero in Alexander. Il Grande Accusatore degli Stati Uniti, il narratore del Vietnam crudele, delle ferite lacerate di una nazione ed estimatore di Cuba e di altre repubbliche che qualcuno negli USA non esita a definire spregiativamente "socialiste", incontra l'uomo che, benché amatissimo in Gran Bretagna, ha spezzato il cuore di molti gallesi quando ha chiesto e ottenuto la cittadinanza americana, festeggiata con un giro nella nazione di oltre 3 mila miglia.
Così, Hopkins accetta di interpretare per Stone una delle figure più controverse e, sotto certi aspetti, più negative della recente storia a stelle e strisce, l'uomo dell'escalation in Vietnam ma anche della fine della guerra.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati