The Fighter |
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Un film di David O. Russell.
Con Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 115 min.
- USA 2010.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 4 marzo 2011.
MYMONETRO
The Fighter
valutazione media:
3,20
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sul ring alla ricerca di un poco di gloria
di Natalia Aspesi La Repubblica
Come in tutti i film di boxe, anche qui ci sono botte da orbi, rumore di ossa rotte, sangue, lividi, knock out spaventosi, vestaglie di raso, pubblico impazzito e naturalmente l' eroe che nei primi round pare spacciato poi alla fine vince. Però The fighter (cinque nomination agli Oscar, tra cui il film e il regista David O. Russell, vinti dagli attori non protagonisti, Melissa Leo e Christian Bale) racconta soprattutto altro, e per questo incanta anche chi durante le scene degli incontri sul ring tiene gli occhi chiusie vorrebbe anche mettersii tappi nelle orecchie. Racconta prima di tutto di una città, Lowell, nel Massachusetts, che fu la culla dell' industria tessile americana e ora la sua periferia è diventata un luogo di disoccupazione, abbandono, disintegrazione. Racconta di una disordinata, miseranda famiglia tenuta insieme da una madre-padrona, che getta pentole in faccia al secondo marito se osa dire la sua, che domina duramente i nove figli, di cui sette femmine truci, volgari, inette, spettinate e in scarpe da tennis, e due maschi che la amano, la temono, ne sono succubi. Racconta di questi due maschi, fratellastri molto uniti, il più grande ex boxeur che ebbe un momento di fama locale ( L' Orgoglio di Lowell ), poi annientata dal crack, e il più giovane, che lui dovrebbe allenare perché abbia davvero sul ring quella gloria che per sé ha solo immaginato. È la storia vera di Dicky Eklund e Micky Ward, che nel 2000, a 35 anni, vinse a Londra il campionato del mondo dei pesi welter e raggiunse il massimo della celebrità incontrando tre volte Arturo Gatti con reciproco massacro, e finalmente guadagnò quei milioni di dollari che l' avida famiglia si aspettava da lui. Il film inizia nel 1995, quando arriva a Lowell la troupe televisiva della HBO che per mesi segue le giornate sconnesse di Dicky: lui crede si tratti di un documentario sul suo ritorno allo sport, invece il tema è la sua vita perduta nella droga. E lui se ne accorgerà guardando il programma in prigione, dove finisce con una condanna a 10 anni per violenze. All' intreccio di affetto e dipendenza tra tante vite schizzate, frenetiche, prive di luce, cerca di sottrarsi Micky, con l' aiuto della bella barista di cui è innamorato e che la famiglia di lui odia perché ha studiato, cioè è puttana. Storie vere di perdenti diventati eroi, proprio perché raccontano di vite durissime e desolate con vittoria e riconciliazione finale, rischiano di inzuccherarsi nel patetismo. Ma non quando gli attori come in The fighter, sanno emozionare: come Mark Wahlberg, il timido, insicuro, leale Micky, come Amy Adams, la sua ragazza innamorata dal linguaggio osceno. Come i due Oscar, lo scheletrico Christian Bale (Dicky) dai gesti forsennati e gli occhi vuoti, che però quando corre ha l' armonia perfetta di un angelo; l' impietosa Melissa Leo (la matriarca), patetica ultracinquantenne cotonata, in minigonna da adolescente. Alla fine appaiono per pochi secondi i veri Dicky, 54 anni, e Micky, 46: precocemente invecchiati, sdentati, un po' confusi, contentissimi di un film che li fa un po' dannati, ma soprattutto belli, e li sottrae al silenzio.
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