Catherine Deneuve bella statuina comica
Chiunque conosca il cinema di François Ozon ma non lo abbia mai visto in volto non può che rimanere sorpreso nel notare la sua giovane età (nel caso di chi scrive capita ogni volta). Il regista francese dirige con l'arroganza del maestro navigato e soprattutto con l'abilità di chi ha girato mille film e non "solo" una ventina in vent'anni (una media da Woody Allen). Sarà quindi il grande esercizio, sarà l'arguzia, fatto sta che anche Potiche è un film spiazzante, femminista e rivoluzionario, molto dalle parti del suo altro lavoro para-teatrale sempre con Catherine Deneuve, 8 donne e un mistero.
"L'opera alla base del testo la conoscevo da tempo e avevo pensato di realizzarla già prima di 8 donne e un mistero" ha confessato il regista "Ci è però voluto del tempo perché fosse davvero attuale. Dopo l'ultima campagna elettorale francese con la dialettica tra Sarkozy e Ségolène Royal e il ritorno del machismo in Italia, abbiamo cercato di creare dei collegamenti con la situazione odierna pur rispettando l'ambientazione originale degli anni '70", la scelta di Catherine Deneuve è poi venuta consequenzialmente anche perchè l'attrice ama molto cantare "è piacevole e dà una dimensione diversa. Da giovane ho cominciato con i film musicali ed è vero che il canto dà un altro livello di piacere". Assente dalla conferenza il debordante Depardieu, per la prima volta in un film di Ozon e in un ruolo che secondo il regista ha subito amato: "Quando gli ho detto che avrebbe interpretato un comunista degli anni '70 qualcosa gli è brillato in fondo agli occhi".