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martalari
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mercoledì 13 aprile 2011
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che gran film per chi ama il cinema
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"Machete" CHE GRAN FILM PER CHI AMA IL CINEMA
(IL DUELLO HA INIZIO ....)..APPENA USCITO DALLA SALA NON FATE CASO AI REFUSI DI BATTUTA....
Due agenti federali uno ha inseguito l'onore l'altro ha rincorso il potere... dall'inizio alla fine del film, dal tramonto all'alba come il regista di Machete,lo spettatore riderà', si divertita', sara' colpito dalle scene d'azione pazzesche,sorpreso dal sangue che scorre,impazzito per i dialoghi mai cosi' attuali e divertenti, sorpreso per attori spinti fino al limite e mai ridicoli (accettare di fare un film con lui voleva dire fidarsi e il risultato si vede) tutti impazziti ad attendere la sfida finale....
(Un successo annunciato.
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"Machete" CHE GRAN FILM PER CHI AMA IL CINEMA
(IL DUELLO HA INIZIO ....)..APPENA USCITO DALLA SALA NON FATE CASO AI REFUSI DI BATTUTA....
Due agenti federali uno ha inseguito l'onore l'altro ha rincorso il potere... dall'inizio alla fine del film, dal tramonto all'alba come il regista di Machete,lo spettatore riderà', si divertita', sara' colpito dalle scene d'azione pazzesche,sorpreso dal sangue che scorre,impazzito per i dialoghi mai cosi' attuali e divertenti, sorpreso per attori spinti fino al limite e mai ridicoli (accettare di fare un film con lui voleva dire fidarsi e il risultato si vede) tutti impazziti ad attendere la sfida finale....
(Un successo annunciato..)
Il film era stato presentato a Venezia e c'e' chi lo ha visto già' 3 volte tra citazioni, idee strabilianti e dialoghi divertenti...un film da vedere esclusivamente al cinema altrimenti non si capirebbero alcune cose..
(Vi danno fastidio le scene di sangue?)
L'unica scena "forte" e' quella prima dei titoli (titoli di testa che meriterebbero l'oscar se ci fosse la categoria) il vero film inizia dopo i titoli...
(La storia?)
Un'ex agente federale , un senatore di estrema destra (de niro),qualcuno vuole ucciderlo, un'agente donna che vuol fare carriera (JESSICA alba), una donna (Michelle Rodriguez) che vende tacos messicani, uomini e donne che fino alla fine non sappiamo se catalogarli tra buoni e cattivi e una storia che regge
(Anche per chi non ama Rodriguez..)
Dimenticate i film solo d'azione,quelli dove abbonda il "sangue e basta", dimenticate che "Rodriguez" non vi fa impazzire..il film racconta la storia sempre attuale di chi cerca una vita migliore e chi vuol far carriera sul timore dello straniero
(Attuale anche nostro..)
Se notate alcuni telegiornali hanno trovato un'escamotage, far ritornare alla gente la voglia di destra? Basta aprire i telegiornali sempre con gli sbarchi, non importa parlare di altro, bisogna allarmare solo cosi' la gente pur definendosi "compagno" in urna in gran segreto vota destra (e ve lo dice uno che da piccolo ha fatto 15 volte il presidente di seggio, in posti di estrema sinistra ...dove alla scrutinio vinceva sempre la dx...dicevano "ma chi lo vota quello" e votavano quello tutti!)
E con l'allarmismo si prendono consensi....
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(Stile pazzesco)
Rodriguez cercando di sporcare rende tutto estremamente perfetto a livello tecnico, tra fotografia e regia, riprese mai sprecate, campi e controcampi ben montati e la battuta arriva sempre al momento giusto
(I più bravi?)
Jeff Faehy l'uomo che assolda "Machete" straordinario, poi perfetti nei loro ruoli (sembrano cuciti addosso) Steven Seagal,Michelle Rodriguez,Lindsay Loahn, Don Johnson...unica meno brava come attrice Jessica Alba (anche la doppiatrice) ma perfetta per il ruolo. Un miscuglio eterogeneo che funzione alla perfezione
(Fast Mexico & Furious)
Un film d'azione con ambientazioni latine non noioso e realmente divertente
(Grindhouse? NOOO)
Non centra nulla questo e' un film per chi ama il cinema, quello vero non di nicchia
CHE FILM !
Superata l'idea del sangue...(Ma sembra un fumetto)..tutto passa e l'emozione parte
Machete voto 9
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dario carta
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martedì 12 aprile 2011
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salud,amor,dinero y...fuego!
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Nel double feature “Grindhouse” del 2007,Rodriguez e Tarantino ricapitolavano sornioni un cinema che negli anni ’70 incarnava gli stilemi dell’exploitation spettacolare che a partire dal ventennio precedente siglava il genere di pellicola di facile disimpegno popolare,dall’horror al thriller,dalla fantascienza ai sex movies.
Fu una frazione epocale dove il cinema sviluppava in modalità statica e non propriamente creativa un approccio ad una fascia di pubblico disponibile ad una dimensione più distesa dello spettacolo del disincanto,sviluppato in quella formula di semplicismo visivo di facile digestione che avrebbe connotato il genere di pellicole prodotte a basso costo.
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Nel double feature “Grindhouse” del 2007,Rodriguez e Tarantino ricapitolavano sornioni un cinema che negli anni ’70 incarnava gli stilemi dell’exploitation spettacolare che a partire dal ventennio precedente siglava il genere di pellicola di facile disimpegno popolare,dall’horror al thriller,dalla fantascienza ai sex movies.
Fu una frazione epocale dove il cinema sviluppava in modalità statica e non propriamente creativa un approccio ad una fascia di pubblico disponibile ad una dimensione più distesa dello spettacolo del disincanto,sviluppato in quella formula di semplicismo visivo di facile digestione che avrebbe connotato il genere di pellicole prodotte a basso costo.
Passati quattro anni,Robert Rodriguez espande un finto trailer del “Grindhouse” e fa nascere “Machete”,una emanazione della prima pellicola,concepita come prodotto risultante da un bizzarro collage di spezzoni e trailer,saturati da una esasperazione visiva appositamente confezionata.
Come la sua matrice,”Machete” è una congestione di violenza,effettacci gore,nudismo gratuito e facili risate,pervasa da una satira politica anch’essa falsa e artificiosa,pretestuale per un indotto di improbabile impegno sociale.
Machete (Danny Trejo),è un ex agente federale messicano,immigrato illegalmente in USA dopo l’assassinio della moglie e della figlia da parte del boss della droga Rogelo Torrez (Steven Seagal).
Deciso a rifarsi una vita decente,Machete si trova coinvolto in un caso di immigrazione clandestina dal Messico in Texas,quando l’ uomo d’affari Michael Booth (Jeff Fahey) gli propone di assassinare il corrotto senatore texano McLaughlin (Robert De Niro) ,impegnato nella campagna contro i “parassiti” che infettano lo Stato varcando il confine.
Messo alle strette,Machete accetta a malincuore il lavoro,ma cade vittima del tradimento di Booth,trovandosi alle calcagna l’organizzazione da cui si dovrà difendere con l’aiuto del fratello,improbabile sacerdote (Cheech Marin),la leader di un movimento a difesa degli immigrati (Michelle Rodriguez) e l’agente dell’immigrazione Sartana Rivera (Jessica Alba).
“Machete” è un film ingombrante e grasso,volutamente grezzo e ubriaco di umorismo grottesco,imbastito su un carrozzone rozzo e caotico di ironia,denuncia sociale e politica posticcia.
Ma la staffilata alla corruzione governativa galleggia nella baraonda teatrale come pretesto per un invito alla sfacciata irriverenza di uno spettacolo eretto a farneticante sproloquio visivo a tutto tondo.
Lo sfottò e il delirio dissacratorio – cfr la sequenza di Machete che trova il fratello crocifisso nella sua Chiesa e rimane perplesso davanti ad un cellulare che non riesce a usare – invadono la pellicola di omaggi e riferimenti – “Scarface” di De Palma,nell’episodio dell’irruzione – e disinibiti estremismi di situazioni trash (il volo dalla finestra,aggrappato alle interiora di un tizio appena sventrato).
L’interessenza dell’indagine sulle questioni della frontiera con la trama,pare solo sfiorare l’intenzione del regista di sferrare affondi ai bilanci politici del Paese ed il compendio narrativo della pellicola si limita ad un calderone di stravaganze al calor bianco imbevute della spettacolare indecenza di un cinema irriverente,sguaiato e,a tratti,spassoso
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bruce1965
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giovedì 3 marzo 2011
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machete
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Vorrei sapere quando sarà disponibile il DVD "Machete"!
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spoerri
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mercoledì 2 marzo 2011
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x quentin
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Tarantino impara da questo film come si trasforma un b-movie in capolavoro!!
mica come la tua finta robetta per fighetti e bambocci!!!
[+] giusto
(di passer deliciae)
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claude laurent
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lunedì 28 febbraio 2011
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se questo e' un film...
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Non sembra un film d’azione, ma la demenziale parodia di un film d’azione. Sembra la caricatura degli stereotipati film di Steven Seagal; non stupisce, dunque, la presenza di questo attore, mentre invece sorprende la presenza del grande Robert De Niro (forse aveva bisogno di denaro?). Oltretutto mi stupisce ancor più che i dizionari valutino questo “film” con 3,5 stelline su 5.
In conclusione, se avete del tempo libero, non sprecatelo guardando "Machete".
[+] scusa ma....
(di hi mate!)
[ - ] scusa ma....
[+] può esser tante cose... ma non è un action-movie
(di hollyver07)
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asdrubale
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mercoledì 2 febbraio 2011
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ammalia le donne, uccide i cattivi ..
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Parliamoci chiaro: è un trailer. Nel senso, l'idea di fondo nasce da un finto trailer, fico proprio perchè ideato come tale e non come anticipazione di un vero film. Il resto è solamente un'accozzaglia di trovate divertenti, grottesche, diverse, ma che alla lunga stancano e danno l'impressione di essere solo un contorno a quei 5 minuti che erano il trailer originale e che poi racchiudono tutta la trama. Insomma, manca il collante, quello che tiene il tutto insieme e che impedisce che il film si sgretoli (collante che, senza allontanarci troppo, in Grindhouse c'era).
Il cast è eccezionale, a partire dal protagonista che con l' espressività di un pezzo di legno rende benissimo quello che voleva essere il concept iniziale.
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Parliamoci chiaro: è un trailer. Nel senso, l'idea di fondo nasce da un finto trailer, fico proprio perchè ideato come tale e non come anticipazione di un vero film. Il resto è solamente un'accozzaglia di trovate divertenti, grottesche, diverse, ma che alla lunga stancano e danno l'impressione di essere solo un contorno a quei 5 minuti che erano il trailer originale e che poi racchiudono tutta la trama. Insomma, manca il collante, quello che tiene il tutto insieme e che impedisce che il film si sgretoli (collante che, senza allontanarci troppo, in Grindhouse c'era).
Il cast è eccezionale, a partire dal protagonista che con l' espressività di un pezzo di legno rende benissimo quello che voleva essere il concept iniziale. De Niro è un grande, non saprei in che altro modo definirlo, così come Seagal che per la prima volta in tutta la mia vita ho apprezzato veramente (il ruolo sembrava fatto apposta per lui, e probabilmente lo era). Per il resto è un film che, a mio parere, poteva essere evitato, più che per la resa finale (che è comunque divertente) per l'idea di base piuttosto commerciale e limitante.
E comunque a me questo revival degli anni '70 comincia a stancare; passino i due Grindhouse, passi questo Machete, ma ora basta eh!
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gosnurle
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martedì 28 settembre 2010
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mah..chete
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Il dubbio e' lecito: tutto questo revival anni 70, questa riverniciatura e sdoganamento dei film di genere che 30 anni fa qualunque critico che ci teneva alla propria reputazione avrebbe schifato quasi d'ufficio, questo ripescaggio e mitizzazione di una cinematografica che lavora al basso ventre, che stimola gli istinti piu' primordiali (sesso e sangue), e' una geniale manifestazione di arte allo stato brado o soltanto un esempio fulgido di mancanza di idee originali, che ben si sposa con le cover di film horror , spagnoli o nipponici (Rec, The Ring), con la proliferazione dei seguiti ad libitum (Predator, Alien, Terminator), o con l'ultima mania del rifacimento di vecchi classici (Nightmare, Halloween)?
La risposta e' scontata: dipende.
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Il dubbio e' lecito: tutto questo revival anni 70, questa riverniciatura e sdoganamento dei film di genere che 30 anni fa qualunque critico che ci teneva alla propria reputazione avrebbe schifato quasi d'ufficio, questo ripescaggio e mitizzazione di una cinematografica che lavora al basso ventre, che stimola gli istinti piu' primordiali (sesso e sangue), e' una geniale manifestazione di arte allo stato brado o soltanto un esempio fulgido di mancanza di idee originali, che ben si sposa con le cover di film horror , spagnoli o nipponici (Rec, The Ring), con la proliferazione dei seguiti ad libitum (Predator, Alien, Terminator), o con l'ultima mania del rifacimento di vecchi classici (Nightmare, Halloween)?
La risposta e' scontata: dipende. Da chi li fa e da come sono fatti.
Ma anche qui, non vorrei che sull'altare della genialita' indiscussa di Tarantino, si stessero sacrificando anche registi di indubbie qualita' tecniche, ma che magari hanno solo scelto la via piu' facile, sotto l'egida del nostro onnipresente e osannato bambinone con la faccia da serial killer e l'occhio magico del miglior (oso) Kubrick.
Cioe' in pratica, se Castellari faceva anche film orrendi, non e' detto che, oggi che Tarantino lo ha preso sotto la sua ala protettiva, improvvisamente diventa un genio. Difatti il suo ultimo film (Caribbean basterds) pare sia una ciofeca galattica.
E anche il buon Rodriguez e' lungi dall'essere una garanzia da pagare il biglietto ad occhi chiusi.
Difatti Machete, fortemente voluto, germinato da un finto trailer e costruito sulla faccia butterata di Danny Trejo, (che non e' certo tutto sto gran attore, anzi ) parte benissimo, si sviluppa altrettanto , ma ha un calo evidente e anche inspiegabile sul finale, che dovrebbe essere invece il suo pezzo forte, dove la noia tra morti abbozzate (incomprensibile l'annaquata fine di un ottimo Don Jonson, orribile la scontata e banale morte di un altrettanto splendido Steven Seagal) dilaga senza pieta'.
Finite le idee? Finita la voglia? Basta divertirsi in compagnia per fare divertire anche noi? Beh, De niro e' grande, Fahey idem, ma il collante che dovrebbe tenere insieme il tutto e' un filino troppo appiccicoso e ci si impantana facilmente.
Ho letto che il prox Hostel non esce al cinema ma direttamente in dvd. Forse c'e' un po' di speranza per noi poveri spettatori.
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[+] machete non manda messaggi
(di elarel)
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[+] perfettamente d'accordo
(di laurapalmer)
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lili_k
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venerdì 3 settembre 2010
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la resurrezione del b-movie
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Ci sono tre livelli di visione di questo film: pop corn, visuale, cinefila.
Pop corn: il film viene presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia, con un pubblico che definire tale è riduttivo. Applausi e urla di approvazione sottolineano i momenti più surreali del film e i momenti divenuti ormai famosi dal trailer inserito in Grindhouse alle varie clip trovate su YouTube. In galleria, Robert Rodriguez, Jessica Alba, Danny Trejo siedono accanto a Franca Sozzani e Lapo Elkann, il che, dal mio punto di vista, chiude il cerchio.
Visuale: Rodriguez porta avanti il discorso iniziato con Planet Terror, divertirsi a fare i film come vuole lui, con gli eccessi portati al massimo, tanto da essere apprezzabili.
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Ci sono tre livelli di visione di questo film: pop corn, visuale, cinefila.
Pop corn: il film viene presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia, con un pubblico che definire tale è riduttivo. Applausi e urla di approvazione sottolineano i momenti più surreali del film e i momenti divenuti ormai famosi dal trailer inserito in Grindhouse alle varie clip trovate su YouTube. In galleria, Robert Rodriguez, Jessica Alba, Danny Trejo siedono accanto a Franca Sozzani e Lapo Elkann, il che, dal mio punto di vista, chiude il cerchio.
Visuale: Rodriguez porta avanti il discorso iniziato con Planet Terror, divertirsi a fare i film come vuole lui, con gli eccessi portati al massimo, tanto da essere apprezzabili. Secondo le regole del "secondo spettacolo", del B-Movie classico, ogni aberrazione che la mente umana possa pensare, qui viene messa su schermo.
Il genere exploitation si sposta al livello di superexploitation, ogni cosa è possibile. Anche che Lindsay Lohan, sparando a raffica con un bazooka su di una folla, non colpisca nessuno o che Steven Segal muoia.
Cinefila: Il film è pieno di richiami ad altro cinema e altri film. Ovviamente, aldilà del cast, che già di per sè è una citazione, ci sono richiami più o meno evidenti al cinema dell'amico Quentin Tarantino: la katana usata da Steven Segal, la geisha giapponese, le Girls with guns che erano in Foxy Brown.
Poi oltre alla linea della storia principale, l'immigrazione illegale e le politiche di una certa parte degli Stati Uniti a riguardo, Rodriguez aggiunge un'intepretazione sull' atto della visione.
L'intro del film pone la base del film, che sarà eccessivo e privo di ogni tipo di limite. Da quel momento, ciò che è reale si vede attraverso qualche altro medium.
Il senatore texano che insegue e uccide i messicani che attraversano il confine si assicura che tutto ciò venga ripreso.
La televisione e i telegiornali sono la principale fonte di collegamento tra i vari personaggi anche per stabilire dei rapporti (la Rete si prenderà cura di Machete dopo averlo visto nei notiziari)
Il fratello di Machete controlla la sua proprietà con delle videocamere e filma di nascosto le confessioni di uno dei personaggi negativi del film, elementi che saranno essenziali per raggiungere il finale del film.
Insomma tutti i personaggi sono anche spettatori. Una sorta di messa in abisso del film dentro se stesso, la realtà è filmata, non quella che viene visuuta, tanto che nel momento in cui a Machete viene offerta l'occasione di iniziare una vita vera lui la rifiuta dicendo: "Perchè dovrei avere una vita vera, visto che sono già una leggenda?"
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[+] exploitation del 2000
(di rickytorito)
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alessandro venier
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giovedì 2 settembre 2010
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machete
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Venezia. Sale gremite e applausi scroscianti hanno accolto "Machete", ultima fatica del regista texano Robert Rodriguez. Il film, tratto dall'omonimo fake-trailer del 2007 (precedeva Planet Terror), non ha deluso le aspettative allietando, così, un pubblico eterogeneo e numeroso.
Ritenuto morto in seguito ad uno scontro con il potente narcotrafficante Torrez (Steven Seagal), Machete (Danny Trejo), ex-agente federale messicano, vive in Texas riparando tetti e fogne, lontano da ogni possibile minaccia. Arruolato con la forza a partecipare al tentato omicidio del senatore McLaughlin (Robert De Niro), viene incastrato, inseguito e fronteggiato da vecchi e nuovi nemici.
In un crescendo di suspense ed emozione Rodriguez guida il pubblico in un mondo delirante e sanguinolento, in cui il protagonista Trejo, con audace ironia ed esilarante violenza, ne è il sovrano assoluto.
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Venezia. Sale gremite e applausi scroscianti hanno accolto "Machete", ultima fatica del regista texano Robert Rodriguez. Il film, tratto dall'omonimo fake-trailer del 2007 (precedeva Planet Terror), non ha deluso le aspettative allietando, così, un pubblico eterogeneo e numeroso.
Ritenuto morto in seguito ad uno scontro con il potente narcotrafficante Torrez (Steven Seagal), Machete (Danny Trejo), ex-agente federale messicano, vive in Texas riparando tetti e fogne, lontano da ogni possibile minaccia. Arruolato con la forza a partecipare al tentato omicidio del senatore McLaughlin (Robert De Niro), viene incastrato, inseguito e fronteggiato da vecchi e nuovi nemici.
In un crescendo di suspense ed emozione Rodriguez guida il pubblico in un mondo delirante e sanguinolento, in cui il protagonista Trejo, con audace ironia ed esilarante violenza, ne è il sovrano assoluto.
Attrici bellissime (Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Lindsay Lohan), icone del cinema (Robert De Niro, Don Johnson, Steven Seagal) e fedelissimi colleghi (Cheech Marin, Jeff Fahey e lo stesso Trejo) arricchiscono "Machete", ultima creazione della già notevole produzione firmata Rodriguez.
L'avventura sembra non finire qui, in quanto, come annunciato nei titoli di coda, sono già pronti due sequel: "Machete kills" e "Machete kills again".
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pulpluisy
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giovedì 2 settembre 2010
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"..machete improvvisa."
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Spettacolare nel suo genere, Robert Rodriguez ha esaltato gli animi in sala con un'ottima regia e con una scelta oculata di dialoghi accattivanti e degni di Machete, la leggenda! Musiche spesso appositamente in contrasto con le scene, che le rendevano ancora più esagerate e assurde, infondendo nello spettatore una sensazione di strabiliante trionfo.
Un mix di emozioni tra azione, sete di vendetta, sesso, droga, corruzione, blasfemia e giustizia hanno reso "Machete" un film elettrizzante, dal quale non puoi distogliere lo sguardo, nemmeno per un attimo.
La caratterizzazione così accentuata e particolare dei protagonisti ha reso la trama, già intrigante di suo, ancora più irresistibile, cosa che già mi aveva affascinato vedendo il fake trailer su "Grindhouse - Planet Terror".
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Spettacolare nel suo genere, Robert Rodriguez ha esaltato gli animi in sala con un'ottima regia e con una scelta oculata di dialoghi accattivanti e degni di Machete, la leggenda! Musiche spesso appositamente in contrasto con le scene, che le rendevano ancora più esagerate e assurde, infondendo nello spettatore una sensazione di strabiliante trionfo.
Un mix di emozioni tra azione, sete di vendetta, sesso, droga, corruzione, blasfemia e giustizia hanno reso "Machete" un film elettrizzante, dal quale non puoi distogliere lo sguardo, nemmeno per un attimo.
La caratterizzazione così accentuata e particolare dei protagonisti ha reso la trama, già intrigante di suo, ancora più irresistibile, cosa che già mi aveva affascinato vedendo il fake trailer su "Grindhouse - Planet Terror".
Presenza femminile molto forte e piena di personalità, tra una Jessica Alba dolce e determinata e l'incredibile guerriera Michelle Rodriguez passando per una Lindsay Lohan frivola e sensuale. Superlativo Danny Trey col suo viso così naturalmente espressivo, capace di dar vita alla fervida immaginazione di Robert Rodriguez; ad incastrare Machete, un ex agente federale messicano, c'è un ottimo Robert De Niro, senatore corrotto, senza scrupoli e molto potente, sostenuto subdolamente dal suo braccio destro Jeff Fahey e alleato con un altrettanto potente trafficante messicano, impersonato da Steven Segal che dopo anni passati in sordina torna nel grande schermo con Rodriguez, un pò come John Travolta in Pulp Fiction, di Quentin Tarantino.
Non possono certo mancare quelle favolose scene tipiche di Rodriguez, l'eroe impavido che salta fuori da un'esplosione di fuoco in moto o comunque scene di assoluta azione e violenza ma con tratti esilaranti e assurdi volontariamente esasperati (scene che si possono facilmente ritrovare in "C'era una volta in Messico", per citarne uno).
In definitiva è un ottimo film, che ha superato le mie aspettative, in particolar modo relativamente alla regia, ai dialoghi e alle musiche.
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[+] domanda.
(di ultimoboyscout)
[ - ] domanda.
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