L'abbiamo conosciuta nella Maremma selvaggia di Terra ribelle come una donna pericolosa, la sorella maggiore gelosa e vendicativa della più angelica Anna Favella. La ritroviamo adesso in epoca contemporanea sull'isola siciliana di San Giorgio, dove l'arrivo della poliziotta Romina Mondello incrina il rapporto idilliaco con suo marito Adriano Giannini. In L'ombra del destino, la bella attrice argentina Sabrina Garciarena interpreta ancora una volta una donna che vive con difficoltà la competizione femminile. Solo che stavolta il suo personaggio non trasforma la gelosia in trame e intrighi, ma in calma e risoluzione, rappresentando piuttosto l'angelo del focolare all'interno di un contesto in cui si consumano una serie di delitti inquietanti legati a una leggenda locale. Intervistata all'indomani della messa in onda delle prime puntate, ecco ciò che ci ha raccontato di sé e di questa nuova esperienza con la fiction italiana.

Cosa ti ha portato sull'isola di San Giorgio?
Prima di tutto lo spirito d'avventura perché il posto è molto diverso da dove provengo, ovvero Buenos Aires, e da tutta l'Argentina. Anche l'idea di lavorare assieme ad Adriano, Romina e il regista Pier Belloni mi è sembrata fin dall'inizio una buona opportunità. Inoltre volevo lavorare di nuovo per l'Italia con un ruolo molto diverso da quello che ho fatto in Terra ribelle, perché penso che sia una cosa buona fare sempre personaggi diversi. Teresa mi è piaciuta subito fin dalla prima volta che l'ho scoperta leggendo la sceneggiatura.

Cosa ti ha convinto del tuo personaggio?
Rispetto a Terra ribelle, L'ombra del destino è prima di tutto una storia contemporanea, ambientata ai giorni nostri. Teresa è un personaggio buono, una donna molto innamorata di suo marito e del figlio che ha avuto con lui. Ha una relazione difficile col padre che è molto autoritario e retrogrado: è uno di quegli uomini che pensano che le donne debbano restare a casa a cucinare, badare al figlio, ecc. Teresa è invece una donna che vuole sentirsi libera e questo crea una relazione molto conflittuale col genitore. Mi è piaciuta molto la storia d'amore che vive con Pietro, il personaggio di Adriano Giannini: Teresa ama incondizionatamente suo marito anche se è a conoscenza della relazione che lui ha avuto precedentemente con Lara, il personaggio di Romina Mondello. Sa che lei è un vecchio amore, probabilmente l'amore della sua vita, e anche se fa fatica ad accettarlo, è una donna che ama tanto da comprendere e da saper aspettare.

È stato difficile interpretare questo contrasto, questo dissidio?
Sì, dovevo sempre rendere il fatto che lei litiga con queste relazioni, soprattutto con la relazione col padre, perché è sempre difficile sfuggire allo sguardo di un padre per una figlia. Teresa possiede però quell'energia che hanno solo le donne che crescono i loro figli. Le madri hanno una grande forza che le porta a saper sopportare di tutto. Teresa è una madre che è capace di aspettare, di capire e anche di rischiare per suo figlio e per il suo amore.

Assieme a Luisa in Terra ribelle, quale personaggio senti più vicino a te?
Certamente questo. Teresa è più vicina a me, anche se certamente non uguale. Luisa era un personaggio in costume all'interno di una storia ambientata in un'altra epoca e quindi per forza di cose non mi somigliava molto. Era cattiva ed è stato molto divertente interpretare una cattiva, soprattutto trovare una giustificazione per la sua psicologia. Penso che nessuno sia cattivo in sé e che Luisa fosse cattiva perché suo padre voleva più bene a sua sorella che a lei. Questo la faceva soffrire, e la gelosia e l'invidia la portavano al rancore e alla malvagità. Teresa invece è una donna buona, molto dolce e angelicata. È una donna vera e paziente, considerando anche quanto è difficile di questi tempi mantenere una relazione col proprio partner.
Generalmente, mi piace sempre provare a leggere la psicologia dei miei personaggi. Quando mi offrono un nuovo personaggio, lavoro molto su questa cosa: come sia, chi sia, da dove venga, chi sia suo padre, sua madre e che tipo di relazioni abbia. Mi piace sempre approfondire a livello personale il personaggio che devo interpretare.

Preferisci i thriller o le storie romantiche?
Mi piace tutto e cerco di fare e guardare un po' di tutto. Il genere romantico mi piace perché mi piace molto raccontare le storie d'amore e perché io stessa sono molto romantica. Ma anche il thriller lo trovo incredibilmente appassionante. L'azione e tutto il resto mi coinvolgono molto. Sono un'attrice e non mi piace limitarmi a una cosa sola.

Come è stato lavorare in Tunisia?
All'inizio un po' difficile, ma solo per il caldo. In realtà le persone con cui ho lavorato sono state tutte davvero molto carine e mi hanno fatto sentire come a casa, come in una grande famiglia. Si è creata una buona relazione con tutto il cast: con il regista, con Adriano, un'atmosfera davvero intensa. Inoltre, l'esperienza mi è servita per imparare l'italiano. Mi manca ancora un po' per saperlo bene ma sto continuando a studiarlo.

Ti piace molto viaggiare?
Ho iniziato a viaggiare molto con il lavoro. Prima stavo sempre in Argentina e non avevo molto tempo per viaggiare, ma adesso ho scoperto che è incredibile viaggiare e che è ancora più bello farlo per lavoro. Si impara tanto di tutto: della gente, della vita. Adesso ho un lavoro a Madrid, poi devo girare un film in Argentina, ma conto di tornare presto a Roma per cominciare a lavorare su Terra ribelle 2. Roma è una città che amo e che mi piace molto. Ci torno sempre volentieri perché penso che sia la più bella del mondo. Ho tanti amici e amiche qua e ci sto tanto bene.

Visti i tuoi personaggi, ti reputi una ragazza gelosa?
No, non sono troppo gelosa. Non più del normale. La Luisa di Terra ribelle era in effetti molto gelosa, ma in realtà non trovo che Teresa sia così gelosa e penso che più avanti nella storia ve ne renderete conto. Teresa è un personaggio molto diverso dai soliti caratteri femminili. È una donna che soffre di gelosia solo perché ama tanto suo marito ma capisce sempre quello che gli succede con Lara. È molto più comprensiva delle donne normali.