Una storia intima sulla maturità
Ieri Empire ha debuttato online con il teaser poster ufficiale inglese del film Let Me In, scritto e diretto da Matt Reeves (Cloverfield), il remake americano di Lasciami entrare di Tomas Alfredson a sua volta adattamento cinematografico del romanzo svedese Låt den rätte komma in di John Ajvide Lindqvist. La locandina è la versione finale dei concept poster apparsi in rete lo scorso luglio, trattandosi di un teaser, non rivela moltissimo ma il logo sanguinante riesce comunque a rendere molto bene l'idea del film.
Giovedì scorso la Overture ha fatto uscire il primo trailer internazionale del film ambientato in New Mexico, interpretato da Kodi Smit-McPhee (The Road), Chloe Moretz (Kick-Ass) e Richard Jenkins (The Visitor). Il trailer è pressoché identico a quello della versione svedese ma non è certo se verrà mantenuto nel film lo stesso ritmo della pellicola originale, la musica utilizzata è decisamente orribile, ricorda un film horror di serie B. Da quello che si riesce a vedere nel trailer la performance di Smit-McPhee riesce ad emanare un senso di innocenza e vulnerabilità che mancava nel precedente adattamento.
Lo scorso maggio il Los Angeles Times ha pubblicato le prime immagini di Let Me In, assieme ad un'intervista a Matt Reeves, in cui il regista risponde alle lamentele sul suo remake. “Non sembrerà un film con un numero pazzesco di effetti. Spero che venga recepito come un'intima storia sul raggiungimento della maturità”. A differenza di molti altri paesi come l'Italia, molti americani non hanno avuto l'occasione di vedere la pellicola originale nei cinema. “Penso che a causa di Cloverfield, le persone siano pervenute... 'Oh la pazza camera a mano... E questa è l'ultima cosa che abbiamo cercato di fare. Abbiamo cercato di creare l'avvicinamento, il timore del presagio di film come Shining, dove senti che qualcosa di malvagio si sta svelando e non finirà bene. Questa è la risposta verso il film originale... una storia molto inquietante al cui centro ci sono queste emozioni molto tenere. Questo è un mix molto particolare, ed è questo che mi ha attirato... ”. Alla fotografia è stato assunto Greig Fraser (Bright Star), del suo lavoro Reeves ha detto al LA Times: “Ho voluto che la fotografia avesse questo tipo di realismo disordinato, bello ma grintoso”.

Il vampiro non è più affascinante
In un'intervista con Movieline la Moretz ha descritto il suo personaggio, la vampira Abby. “Di solito molti film rendono affascinante l'essere un vampiro. È bello, è cool, sei fantastico! Nel modo in cui l'abbiamo fatto non è bello essere un vampiro. Si tratta di un fardello che ha portato con se, non è una cosa divertente, cool, interessante. È spaventoso, profondo ed oscuro questo diavolo dentro di lei. Il vampiro è diverso da Abby, è come se fosse un'altra sua personalità che quando prende il sopravvento, lei non ne ha alcun controllo”.
Il produttore del film Simon Oakes parlando con Cinematical ha spiegato che Let Me In non è un re-imagining ma lo si può definire un remake fedele: “Il ritmo è lo stesso. Forse le scene spaventose fanno un po' più paura. Non siamo stati in grado di aumentarle moltissimo, ovviamente, per ragioni di budget. Alla fine si potrebbe fare questo film e non usare mai la parola "vampiro". Si potrebbe dire che questa è una storia d'amore tra due ragazzi. Penso che la comprensione del genere aiuta, perché ci sono ovviamente dei grossi momenti di genere all'interno”.
I primi test screening del film sono stati ben accolti. Let Me In uscirà nei cinema americani il primo ottobre.