videosservo
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sabato 11 settembre 2010
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c'è pubblico ma poca qualità. la storia malissimo!
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Tanto pubblico ammettiamolo. E quando c'è pubblico va bene tutto per le case di produzione. Questa fiction si contraddistingue per la prevedibilità di ogni scena. Lo spettatore sa sempre in anticipo quello che succede. Stereotipi del fascista, del nazista e dei partigiani.Ma una cosa colpisce sopra ogni altra, la pochezza della ricostruizione storica (non dovuta a soldi di produzione) e una sceneggiatura alla Elisa di Rivombrosa. Aggiungiamoci pure una regia approssimativa con inquadrature forzatamente inserite anche se sbagliate, per fare ritmo. Certamente non è un film su un avvenimento storico ma ambientato in un preciso momento storico. Ecco quindi che la sceneggiatura si perde in errori continui.
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Tanto pubblico ammettiamolo. E quando c'è pubblico va bene tutto per le case di produzione. Questa fiction si contraddistingue per la prevedibilità di ogni scena. Lo spettatore sa sempre in anticipo quello che succede. Stereotipi del fascista, del nazista e dei partigiani.Ma una cosa colpisce sopra ogni altra, la pochezza della ricostruizione storica (non dovuta a soldi di produzione) e una sceneggiatura alla Elisa di Rivombrosa. Aggiungiamoci pure una regia approssimativa con inquadrature forzatamente inserite anche se sbagliate, per fare ritmo. Certamente non è un film su un avvenimento storico ma ambientato in un preciso momento storico. Ecco quindi che la sceneggiatura si perde in errori continui. La perseveranza con la quale vengono girate scene notturne con tanto di luce, fari, fuochi d'artificio... è adir poco sconcertante. Le città durante la guerra erano al buio totale, porte e vetri oscurati. ALtro che fuochi d'artificio. RIcordiamoci che Torino, Genova Milano Verona ecc.. erano già state bombardate nel 1940. Ci sono errori che di per se stessi allo spettatore non dicono nulla ma che sono feroci, come per esempio l'Arcuri con il fucile da guerra in casa. Nemmeno da caccia! Da guerra! E non si potevano tenere. Poi i partigiani ben prima dell'8 settembre con tanto di barba (finta in un modo spudorato) già belli armati e decisi a fare attentati.. Ma quando? RIdicola poi la tomba ebraica in mezzo a quelle cattoliche. Ma non esiste... Insomma un'accozzaglia di errori da quinta elementare di chi la storia non lk'ha letta nemmeno nel Bignami. Poi la quarta puntata ha portato con se un velo d'allegria grazie alle rondini che cantano a fine agosto, ciali senz'alberi pieni di figlie i primi di settembre, auto senza parafanghi bianchi, plotone d'esecuzione da Strumtruppen... Praticamente è presente un errore storico ogni scena. Lasciamo eprdere il recitato della Arcuri che non riesce nemmeno a parlare in dialetto. Sembra la caricatura di Totti. Inconcepibile il recitato del commissario di polizia; da commedia del teatro parrocchiale. La bomba poi nella scatola confezionata come quella della Banda Bassotti raggiunge l'apice. Si consiglia di continuare la visione solo per capire come non fare le fiction.
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(di sara85)
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ulisse104
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mercoledì 15 settembre 2010
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un gargo rivisto
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Potrebbe sembrare il sequel dell'Onore e Rispetto, ma a bene vedere si tratta di tutta altra storia ambientata negli anni 30, allo scoppiare della seconda guerra mondiale. Sceneggiatura perfetta e ambientazione che riporta fedelmente agli anni della guerra.
Un cast che rivede, rispetto all'Onore e Rispetto, un Gabriel Gargo sotto le vesti di un ossessionato e spregiudicato uomo che ha come obiettivo il potere, appannato dall'amore per una donna, Manuela Arcuri, che lo rifiuta e che lo teme tanto. Queste prime puntate anche se avvincenti mettono in evidenza una cattiveria (rappresentata da Gargo) che certe volte è molto spregievole, e certe volte vengono forti dubbi sul perchè in prima serata si proiettono simili scene.
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Potrebbe sembrare il sequel dell'Onore e Rispetto, ma a bene vedere si tratta di tutta altra storia ambientata negli anni 30, allo scoppiare della seconda guerra mondiale. Sceneggiatura perfetta e ambientazione che riporta fedelmente agli anni della guerra.
Un cast che rivede, rispetto all'Onore e Rispetto, un Gabriel Gargo sotto le vesti di un ossessionato e spregiudicato uomo che ha come obiettivo il potere, appannato dall'amore per una donna, Manuela Arcuri, che lo rifiuta e che lo teme tanto. Queste prime puntate anche se avvincenti mettono in evidenza una cattiveria (rappresentata da Gargo) che certe volte è molto spregievole, e certe volte vengono forti dubbi sul perchè in prima serata si proiettono simili scene. Voto discreto per la storia, insufficiente per le scene troppo violente.
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saraj
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lunedì 6 settembre 2010
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ottimo ai registi
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Un bellissimo film che riflette perfettamente la differenza tra povertà e ricchezza.La disperazione degli Ebrei vissuti in quel periodo in quanto privati dei beni e trattati come animali ma anche la cattiveria e la crudeltà dei Fascisti che con la scusa della razza pura uccidono milioni di innocenti.La Arcuri bravissima oltre che bellissima e Gabriel Garco superlativo nel suo personaggio.Conplimenti ai registi per i testi e le scene veramente bravissimi.
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