the man of steel
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lunedì 29 novembre 2010
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riflessione su potter 2
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Eccoci arrivati al fatidico finale. Anzi la prima parte del finale. Ancora attesa eccheppalle. Dopo aver toccato il fondo Yates non poteva che risalire oppure scavarsi la fossa. Comunicato Warner: facciamo 2 film, non vogliamo deludere i fan e nemmeno fare un polpettone di 4 ore. Ci può stare. Il pensiero che la major conta in anticipo il doppio introito è scusato dal fatto che almeno in 4 ore divise a metà verrà fuori qualcosa di decente. Fortunatamente fare qualcosa di veramente BRUTTO era difficile e almeno il pronostico è stato rispettato. Il senso estetico rimane sempre all'essenziale e gli effetti speciali stridono ancora. Evidentemente la ILM non è stata pagata abbastanza e così ha lasciato i suoi potentissimi software in cantina per giocare con autocad.
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Eccoci arrivati al fatidico finale. Anzi la prima parte del finale. Ancora attesa eccheppalle. Dopo aver toccato il fondo Yates non poteva che risalire oppure scavarsi la fossa. Comunicato Warner: facciamo 2 film, non vogliamo deludere i fan e nemmeno fare un polpettone di 4 ore. Ci può stare. Il pensiero che la major conta in anticipo il doppio introito è scusato dal fatto che almeno in 4 ore divise a metà verrà fuori qualcosa di decente. Fortunatamente fare qualcosa di veramente BRUTTO era difficile e almeno il pronostico è stato rispettato. Il senso estetico rimane sempre all'essenziale e gli effetti speciali stridono ancora. Evidentemente la ILM non è stata pagata abbastanza e così ha lasciato i suoi potentissimi software in cantina per giocare con autocad. Basti pensare che Dobby era fatto meglio ne la camera dei segreti. Dobby...ma non suona strano? Guardacaso me lo fate saltare fuori 5 film dopo esattamente nel momento del bisogno e me lo infilate pure in una scena in cui non ci dovrebbe essere. In effetti il lettore veterano di Potter capisce il senso e sa anche che dopo il secondo libro il disgraziato elfo ha fatto alcune apparizioni a spruzzi nei libri. Lo spettatore medio invece si divide a metà: o è piacevolmente sorpreso della sua ricomparsa e strizza l'occhio alla "chicca del film" allegramente inconsapevole della scempiaggine a cui ha appena assistito oppure si rende conto che cinematograficamente parlando non ci sta. E questo è solo uno dei pochi elementi nei doni della morte che, vittime della voglia di fedeltà del regista, riappaiono magicamente senza una base solida che nei film precedenti, al contrario dei libri, non è stata gettata e anzi è stata consapevolmente ignorata per questioni di dispersività. Un esempio? La presenza di Bill e il matrimonio stesso. Ma tanto tutti i nodi vengono al pettine. Pensando agli esigui minuti di matrimonio nel film rimpiango gli interminabili minuti che allargavano il matrimonio all'inizio de Il Cacciatore. Scene o troppo brevi o inutili o troppo pompate o troppo lunghe zampillano dal film. La fedeltà non è male per carità, però è gestita non bene. Una buona cosa è che Yates ha confezionato un film godibile, senza troppe pretese, ma comunque migliore dei 2 precedenti. Finalmente un film vero, serio, dall'ambientazione varia e dai temi leggermente più adulti rispetto al passato. Di buone idee ce ne sono per carità, il punto è che sono frutto di una licenza d'autore che ignora le buone idee del libro. Alla fine della fiera Yates rimane sempre un ragazzo amatoriale, un dilettante e un regista che non si applica del tutto. Se penso che i minuti più alti e artistici del film sono quelli in animazione della storia dei tre fratelli la cosa non è molto confortante. L'ho sempre detto io che l'animazione salverà il cinema ;) se facciamo un confronto pari pari con il libro ci perdiamo in ritmo ma ci guadagnamo in atmosfera e pathos. Pazienza. Ottimo il restyling dei patronus e ottima la visione "erotica" di ron dal medaglione. Inutile tutto il polverne che ne esce in stile la mummia. Entrata e fuga dal ministero sembrano una comica. Pessimi dissennatori. Ottimo il momento in cui rubano il medaglione. Kreacher è inutile e se avete letto il libro non potete non rimpiagere quello cartaceo. Orrenda la tomba di Silente. Veramente brutta anche l'abitudine di prendere la cose troppo alla leggera senza un minimo di enfasi. Lo schianto di macchine in galleria con il sidecar è trash, sembra Die Hard con incantesimi al posto di proiettili. Voldemort che si folgora è assurdo. Il medaglione vorrebbe essere l'anello del potere ma non riesce. Orrenda la scenografia del laghetto dove c'è la spada. Dobby viene ucciso tipo v per Vendetta! Ci rifaremo il prossimo anno.
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ilpredicatore
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lunedì 29 novembre 2010
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(pen)ultimo episodio di una saga sulla crescita
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Più che una saga Harry Potter è stato un percorso, l'apoteosi della crescita, uno sguardo lungo e ben approfondito sul passaggio dall'infanzia all'età adulta. Tutto merito della Rowling, certo, che ha ottenebrato la storia di episodio in episodio, quasi volesse dirci che più si cresce e più ci si rende conto di vivere in un mondo oscuro, ci si sente soli e insicuri e ci si trova ad affrontare prove sempre più difficili. Tuttavia al cinema questa tematica è stata resa al meglio, benché qualcuno non sia riuscito ad afferrare questo particolare concetto ed ha finito automaticamente per rimpiangere gli episodi precedenti. Rivedere i primi due è un po' come provare nostalgia per i tempi andati, con la regia infantile e spensierata ma anche fresca e ben ispirata di Chris Columbus (preferito a Spielberg).
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Più che una saga Harry Potter è stato un percorso, l'apoteosi della crescita, uno sguardo lungo e ben approfondito sul passaggio dall'infanzia all'età adulta. Tutto merito della Rowling, certo, che ha ottenebrato la storia di episodio in episodio, quasi volesse dirci che più si cresce e più ci si rende conto di vivere in un mondo oscuro, ci si sente soli e insicuri e ci si trova ad affrontare prove sempre più difficili. Tuttavia al cinema questa tematica è stata resa al meglio, benché qualcuno non sia riuscito ad afferrare questo particolare concetto ed ha finito automaticamente per rimpiangere gli episodi precedenti. Rivedere i primi due è un po' come provare nostalgia per i tempi andati, con la regia infantile e spensierata ma anche fresca e ben ispirata di Chris Columbus (preferito a Spielberg). Col terzo già i toni cambiano, ma i protagonisti sono giovanissimi, i tempi ancora fiorenti, il finale edificante. Dal quarto, uno degli episodi più solidi e british, il Male e la sofferenza incominciano la loro ascesa. Da Harry Potter e l'Ordine della Fenice il timone della regia è stato affidato al regista meno conosciuto di tutti gli altri, David Yates, probabilmente per esigenze di produzione. In principio è apparso meno incisivo ed efficace dei suoi predecessori, ma se col sesto episodio ha dimostrato segni di miglioramento con i Doni della Morte Yates fa passi da gigante e ci consegna un film compatto, con un montaggio a volte raffinato a volte eclettico (l'inseguimento nella foresta sembra una scena di The Bourne Supremacy), con toni dark ancora più accentuati e con buone intuizioni di regia. Fantasy avventuroso con momenti puramente horror. Non si può fare a meno di pensare cosa sarebbe stato quest'ultimo Harry Potter nelle mani di Del Toro o, perché no, di Spielberg, che era stato scartato al primo episodio. Forse ci troveremmo dinanzi a un film per prima cosa unico, non diviso in due parti, e molto diverso dal punto di vista d'impatto. Altro cambio fondamentale sono le musiche, che nei primi tre episodi erano stati diretti dall'immenso John Williams e poi passati in mano a compositori meno capaci e più scolastici, ma se si ripensa al concetto del percorso di vita questi passaggi si fanno funzionali. Si rimpiange John Williams come si ha nostalgia dei tempi in cui si era ancora bambini e spensierati. I tre protagonisti sono davvero cresciuti, sia fisicamente sia artisticamente. Daniel Radcliffe sta diventando sempre più espressivo, Emma Watson ancora più bella (con una scena piuttosto hot, anche se computerizzata), ma il migliore rimane sempre il simpatico Rupert Grint. Inoltre, si tratta di una saga che può vantarsi uno strepitoso cast che unisce i migliori attori inglesi, a cui si aggiungono stavolta Bill Nighy e Rhys Ifans. Ritornano inoltre vecchi personaggi, tra cui i Dissennatori, l'Elfo domestico Dobby, il folletto di Warwick Davis, il Remus Lupin del buon David Thewlis e perfino l'Olivander di John Hurt. La maggior parte della pellicola, tuttavia, è sorretta dai tre giovani protagonisti, che se la cavano bene. Passano in secondo piano tutti gli altri. Non male come episodio, ma per la vera conclusione bisogna attendere Luglio del 2011.
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the man of steel
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lunedì 29 novembre 2010
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riflessione su potter 1
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Ancora adesso sto maledicendo il giorno in cui la Warner Bros. ha assunto David Yates. Probabilmente se lo avesse fatto subito con il primo Harry Potter a quest'ora I Doni della Morte sarebbe un capolavoro ma francamente non ne sarei tanto sicuro. Dopotutto quello che importa è fare soldi. Se la qualità del prodotto diminuisce vuol dire che diminuiscono anche le spese e se magari aumenta pure il guadagno tanto di cappello no? Questo è esattamente quello che è successo a Harry Potter i cui film, se avessero voluto farli veramente come si deve, avrebbero dovuto avere ciascuno un budget da 500 milioni di dollari minimo. Perchè sforzarsi di farli veramente bene se guadagnano a testa circa 900 milioni di dollari? Più si guadagna meglio è.
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Ancora adesso sto maledicendo il giorno in cui la Warner Bros. ha assunto David Yates. Probabilmente se lo avesse fatto subito con il primo Harry Potter a quest'ora I Doni della Morte sarebbe un capolavoro ma francamente non ne sarei tanto sicuro. Dopotutto quello che importa è fare soldi. Se la qualità del prodotto diminuisce vuol dire che diminuiscono anche le spese e se magari aumenta pure il guadagno tanto di cappello no? Questo è esattamente quello che è successo a Harry Potter i cui film, se avessero voluto farli veramente come si deve, avrebbero dovuto avere ciascuno un budget da 500 milioni di dollari minimo. Perchè sforzarsi di farli veramente bene se guadagnano a testa circa 900 milioni di dollari? Più si guadagna meglio è. Sono lontani i tempi dei primi due capitoli di Columbus: dei film freschi, genuini, più adatti ai più piccoli ma proprio per questo più immersivi, portatrici di un'atmosfera degna ma soprattutto fedele al libro. E' ovvio che se i libri più vanno avanti più aumentano le pagine e i film più vanno avanti e più la durata diminuisce allora la fedeltà a farsi benedire. Giunti al terzo capitolo abbiamo un regista messicano scavezzacollo che stravolge atmosfera e ormoni adolescenziali. Un buon film nulla da dire, quello del prigioniero di azkaban, ma purtroppo incomprensibile per chi non ha letto il libro e troppo infedele al romanzo. Ron è pure ridotto a macchietta comica. Stessa cosa per il calice di fuoco dove l'atmosfera si focalizza troppo sulle 3 dannatissime prove, un film con una regia da commedia, un prodotto con buoni effetti speciali ma ancora una volta senza attinenza al libro e privo di quel senso di mistero e intrigo di sottotrama che aleggia tra le pagine. Arriviamo all'ordine della fenice: il libro più lungo e più dispersivo. Il film più fedele nonostante le forbici applicate alla durata. Buon ritmo, pochi stravolgimenti ma mancanza di pathos e credibilità. Gli effetti speciali vacillano e la regia non è mai stata così grigia ed fallimentarmente esibizionista. Unico momento degno? Epico duello silente vs voldemort. Quasi poetico. Il disastro arriva con il principino mezzosangue. Amore 14 a Hogwarts. Baci strappati, gelosia, coerenza di trama buttata nel cestino in favore di demenzialità pura e livelli di essenzialità che non baciano nemmeno i piedi all'immaginario ricco e dettagliato che il lettore si era costruito dalla versione cartacea. Un disastro su tutti i fronti. Yates è un incapace su ogni fronte, aveva in mente solo il motivetto "tanto incassiamo lo stesso ma siccome voglio guadagnare ancora abbasso il target così ci stanno pure in sala i bambini di 5 anni". Unica scena appena accettabile: caverna degli inferi a bruciapelo.
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molok
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domenica 28 novembre 2010
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hogwarts riapre i cancelli,ma non per tutti.
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Con questo ultimo episodio, giunto per metà, gli ideatori della versione cinematografica delle avventure del romanzato maghetto hanno confermato quello che già si iniziava a notare nei precedenti capitoli: non è un film che viaggia da solo.
Cosa voglio dire: se non avete letto i libri della saga, lasciate perdere. Il film è fatto SOLAMENTE per i fans che vogliono mettere alla prova se stessi e vedere se sono stati in grado di immaginare voli pindarici, magie, ambientazioni, nella stessa maniera dei scenografi della serie di celluloide.
I tempi cinematografici, come già per tanti altri film, obbligano a tagli sofferti sulla trama e riadattamenti intelligenti, cose che in quest ultimo capitolo, come dicevo, sono stati fatti in maniera assurda e ingnobile.
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Con questo ultimo episodio, giunto per metà, gli ideatori della versione cinematografica delle avventure del romanzato maghetto hanno confermato quello che già si iniziava a notare nei precedenti capitoli: non è un film che viaggia da solo.
Cosa voglio dire: se non avete letto i libri della saga, lasciate perdere. Il film è fatto SOLAMENTE per i fans che vogliono mettere alla prova se stessi e vedere se sono stati in grado di immaginare voli pindarici, magie, ambientazioni, nella stessa maniera dei scenografi della serie di celluloide.
I tempi cinematografici, come già per tanti altri film, obbligano a tagli sofferti sulla trama e riadattamenti intelligenti, cose che in quest ultimo capitolo, come dicevo, sono stati fatti in maniera assurda e ingnobile.
Tanti oggetti fondamentali, tante scene descritte in trafiletti e mezze pagine, in precedenza non descritte, ora mostrano fieramente la loro importanza obbligando alla comparsa di personaggi forzati e specchi misteriosi per l'ignaro cinefilo.
"Adattamento" ha un altro significato e ne sono prova tanti titoli,"dal signore degli anelli" al recente "the box",film aggiustati,magari con trame smussate al punto di traviarle, ma pur sempre visibili per uno spettatore a dieta di libri.
Se siete sfegatati Potteriani,ovviamente questo tomo non può mancarvi, ma se siete "simpatizzanti" della serie televisiva..beh,andate con chi lo ha già letto o passerete un paio d'ore con un notevole amaro in bocca,complici i lunghi tempi morti adatti a creare "ambientazione" e una morra di nomi di personaggi e città delle quali ve ne importerà ben meno del motivo che vi ha spinto a sedervi lì invero che in una calda pizzeria.
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reikaru
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domenica 28 novembre 2010
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si preannuncia un gran finale!!
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Dopo una lunga, ma non sofferta, attesa siamo giunti all'epilogo della saga, diviso sapientemente in 2 parti.
Sono cresciuta con Harry Potter e ci tengo molto ai libri ed anche ai film, si può dire che sono una parte della mia vita e vederli maltrattati, spezzettati, distrutti, modificati mi ha arrecato molto dolore.
Finalmente ci troviamo davanti all'unico film che ti fa venire voglia di leggere i libri, l'unico film che ha tagliato il giusto, ha modificato quel poco che serviva per rendere il tutto più entusiasmante ed ha onorato il libro.
Sono rimasta stupita da come siano stati mantenuti i discorsi originali, gli stessi incantesimi, le stesse scene.
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Dopo una lunga, ma non sofferta, attesa siamo giunti all'epilogo della saga, diviso sapientemente in 2 parti.
Sono cresciuta con Harry Potter e ci tengo molto ai libri ed anche ai film, si può dire che sono una parte della mia vita e vederli maltrattati, spezzettati, distrutti, modificati mi ha arrecato molto dolore.
Finalmente ci troviamo davanti all'unico film che ti fa venire voglia di leggere i libri, l'unico film che ha tagliato il giusto, ha modificato quel poco che serviva per rendere il tutto più entusiasmante ed ha onorato il libro.
Sono rimasta stupita da come siano stati mantenuti i discorsi originali, gli stessi incantesimi, le stesse scene.
Lo ammetto hanno modificato alcune parti, come la fine di edvige, hanno praticamente cesurato l'uso del mantello dell'invisibilità e della pozione polisucco (largamente usati nell'ultimo libro) ma tutto sommato queste piccole modifiche mi sono state gradite.
Edvige meritava di morire da eroina, fedele fino alla fine.
Come era giusto che la Umbrige vedesse la faccia di Harry al ministero.
Se vi è piaciuto il libro non potrete non amare il film che vi fa rimanere con il fiato sospeso in ogni scena, che vi regala emozioni che non si provavano dal primo film (l'unico che merita dopo quest'ultimo capitolo).
è semplicemente Harry, con tutti gli elementi che ce lo hanno fatto amare.
Una volta tornata a casa ho ripreso il settimo libro è l'ho letto di nuovo tutto d'un fiato; quando mai un film vi ha fatto venire così tanta voglia di rileggere il libro da cui è tratto?
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massimiliano rumonato
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domenica 28 novembre 2010
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la 1 parte del finale tanto desiderato dai fan
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"Questo film mi ha veramente emozionato" ; "mi ha fatto sentire dentro la vicenda...dentro al film" ; " non mi aspettavo un film così realistico "
Ora vi state sicuramente chiedendo il perchè ho inserito quelle tre affermazioni all'inizio del mio commento, ora ve lo spiegherò.
Quelle tre frasi le hanno dette tre miei amici dopo che siamo andati a vedere "Harry Potter e i doni della morte prima parte"; loro non sono fan di questa saga eppure hanno espresso questi giudizi.
Quindi per ricapitolare, gli aggettivi che io darei a questa prima parte della conclusione della mitica saga del maghetto più amato del mondo sono: EMOZIONANTE, COINVOLGENTE e REALISTICO.
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"Questo film mi ha veramente emozionato" ; "mi ha fatto sentire dentro la vicenda...dentro al film" ; " non mi aspettavo un film così realistico "
Ora vi state sicuramente chiedendo il perchè ho inserito quelle tre affermazioni all'inizio del mio commento, ora ve lo spiegherò.
Quelle tre frasi le hanno dette tre miei amici dopo che siamo andati a vedere "Harry Potter e i doni della morte prima parte"; loro non sono fan di questa saga eppure hanno espresso questi giudizi.
Quindi per ricapitolare, gli aggettivi che io darei a questa prima parte della conclusione della mitica saga del maghetto più amato del mondo sono: EMOZIONANTE, COINVOLGENTE e REALISTICO.
Emozionante, perchè il regista David Yates è stato abile a trasmettere al pubblico in sala la vastissima gamma di emozioni presenti nel film: tristezza, paura, tensione, etc.
Coinvolgente, perchè Yates è riuscito a coinvolgere il pubblico nel film, a renderlo partecipe sia nella ricerca e distruzione degli horcrux e sia della morte di alcuni personaggi.
Realistico perchè il film ha smesso di essere girato, come dice Gabriele Niola:" tra casa e scuola", ma il film è girato con scene a Londra, nel ministero della magia, nei boschi e nella casa Malfoy, oltre ad avere veramente riprese realistiche di inseguimenti nel bosco per esempio, dove la telecamera non ha una ripresa ferma e lineare ma corre con i nostri amici, nel senso che la ripresa ha movimenti, per poi non parlare degli effetti mozzafiato.
Questo secondo me è il modo per descrivervi come è il film, un vortice di emozioni che ti coinvolge senza darti tregua fino a quando le luci in sala non si accendono e bisogna uscire.
spero che il mio commento sul film vi sia piaciuto, ne scriverò un altro non appena vedrò la seconda parte, e quindi la conclusione di questa magica saga che si sta concludendo nei migliore dei modi.
Massimiliano Rumonato
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joker 91
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sabato 27 novembre 2010
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un bel film
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un film a mio parere recitato benissimo da tutto il cast,il trio dei maghetti ormai cresciuti è bellissimo ed radcliffe in questo film a mio parere recita molto ma molto bene come divina è la watson ed bravo è grint. per il resto troviamo i soliti grandissimi attori su tutti la carter e fiennes veramente meravigliosi anche quando non gli si da molto spazio. un film che lascia sempre col fiato sospeso ed la suspence è sempre molto forte, penso che giusti siano almeno gli oscar alle scenografie. Superiore al 5 ed 6 in ogni caso
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franz_32
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venerdì 26 novembre 2010
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ma lo sapete chi è harry potter?
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Che dire, se amate Harry Potter sceglietevi un cinema con poltrone molto, ma molto comode e godetevi subito queste 2 ore e mezza di avventura mozzafiato. Purtroppo passeranno in un attimo e ricomincerete, anche voi, ad aspettare che esca la seconda parte. Il film non è molto adatto ai bambini (anagraficamente parlando)nè alle fanciulle particolarmente impressionabili perchè per tutta la durata del film il pericolo è palpabile nell'aria e lo spettatore in apnea.
ps:
Se invece non vi piace Harry Potter, fateci una cortesia, non andate a vederlo.
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mr.duff
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venerdì 26 novembre 2010
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letto e visto
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VIsto ieri al cinema. Beh avendo letto 2 volte il libro la storia la conoscevo fin troppo bene, nulla mia ha sorpreso e tensione non ne ho avuta conoscendo gia lo svolgersi degli eventi. Una cosa che non mi aspettavo e che mi è piaciuta davvero tanto è stato il racconto animato dei Doni della Morte, molto particolare e interessante come è stato realizzato. Per il resto mi è piaciuto ma non vederli a Hogwarts fa un brutto effetto...però vabbè così è la storia.
Ora mi pongo una domanda...la seconda parte come possono allungarla?Perchè succede veramente poco dopo la fine del prima parte. Dal libro è manca meno della metà.
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VIsto ieri al cinema. Beh avendo letto 2 volte il libro la storia la conoscevo fin troppo bene, nulla mia ha sorpreso e tensione non ne ho avuta conoscendo gia lo svolgersi degli eventi. Una cosa che non mi aspettavo e che mi è piaciuta davvero tanto è stato il racconto animato dei Doni della Morte, molto particolare e interessante come è stato realizzato. Per il resto mi è piaciuto ma non vederli a Hogwarts fa un brutto effetto...però vabbè così è la storia.
Ora mi pongo una domanda...la seconda parte come possono allungarla?Perchè succede veramente poco dopo la fine del prima parte. Dal libro è manca meno della metà...gli eventi sono 2-3 così come le location...boh kissà!D'accordo con la critica cioè che man mano ke avanta la saga sta perdendo quella "magia" che c'era nel primo capitolo che rimane il piu bello!
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capo89
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venerdì 26 novembre 2010
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film ben riuscito.... ora aspettiamo.
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Ottimo, veramente ottimo ... anche perchè dopo il sesto episodio avevo perso le speranze, invece sono molto stupito sia del film in se per se, sia della recitazione (incluso Radcliffe... bravo nella parte dei 7 potter e nella sequenza della morte di dobby).
Rispetto al sesto episodio, Yates si è attenuto al libro ( il 7 è fantastico ), non sempre ha curato i particolari ( il compleanno di Harry, i travestimenti in più sequenze sono tralasciati, mancano Krum, Dean e i genitori di Tonks), ma non si poteva includere tutto, e le scelte sono giuste.
Ora in ci rimane che aspettare... e sperare in un gran finale
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