dandy
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martedì 26 aprile 2016
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vergogna del non-cinema.
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Mettergli anche solo una stella sarebbe un insulto per tutti quei film che pur essendo brutti almeno sono tecnicamente normali e la gente che ci ha lavorato almeno è stata pagata.Ambientato nel'51 in America,ma praticamente tutto si svolge palesemente nei giorni nostri.E questo è solo il difetto minore.....Ho visto che qui sotto ci sono due commenti che dovrebbero appartenere a Ravagnini stesso.Quasi certamente falsi visto la grammatica incommentabile e i discorsi da squilibrio mentale,ma nel caso fosse vero vorrei dire questo all'esimio "regista":lei deve vergognarsi e basta,perchè persone mille e mille volte più competenti di lei non hanno la possibilità di girare perchè non hanno gli incozzi per permettersi un decimo della cifra che ha ottenuto lei.
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Mettergli anche solo una stella sarebbe un insulto per tutti quei film che pur essendo brutti almeno sono tecnicamente normali e la gente che ci ha lavorato almeno è stata pagata.Ambientato nel'51 in America,ma praticamente tutto si svolge palesemente nei giorni nostri.E questo è solo il difetto minore.....Ho visto che qui sotto ci sono due commenti che dovrebbero appartenere a Ravagnini stesso.Quasi certamente falsi visto la grammatica incommentabile e i discorsi da squilibrio mentale,ma nel caso fosse vero vorrei dire questo all'esimio "regista":lei deve vergognarsi e basta,perchè persone mille e mille volte più competenti di lei non hanno la possibilità di girare perchè non hanno gli incozzi per permettersi un decimo della cifra che ha ottenuto lei.E con la quale non si è nemmeno degnato di pagare chi ha lavorato per lei.E' una vergogna per il cinema che persone come lei abbiano la possibilità di girare.Quell'oscenità che ha creato e che mi rifiuto di definire un film meriterebbe la distruzione completa.Il fatto che sia stato ritirato e che sia difficilmente reperibile non basta,deve proprio sparire.E lei dovrebbe essere costretto non solo a rendere indietro i soldi ottenuti,ma anche a scusarsi pubblicamente per ciò che a fatto.Altro che lamentarsi per congiure e incomprensioni ignorando le legittimissime critiche!Ha fatto tutto da solo creando uno schifo che fa sembrare "Alex l'ariete" un film di Hitchcock.E dove il cast(De Cristofaro e Columbu su tutti)fa star male quando semplicemente è in scena e si mette a parlare(si parlare,perchè fra tutti non c'è una sola persona che arrivi a un chilometro di distanza dal recitare).Si vergogni di se stesso,e di avere anche solo pensato che roba simile potesse sbancare i botteghini,aiutata da quell'orrenda e invadente pubblicità in cui probabilmente avrà sperperato tutto il budget.Faccia un favore all'Italia,se non a se stesso:non tocchi mai più una telecamera in vita sua,neanche per sbaglio.
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catoblepa
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lunedì 23 gennaio 2017
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un capolavoro cubista!
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Cosa sarebbe successo se Picasso fosse nato nel 700? Cosa avrebbero detto della sua opera? Penso che questa sia l'unica maniera di porsi di fronte a Dreamland, perchè non siamo di fronte ad un film convenzionale e non può in alcuna maniera essere giudicato attraverso i canoni comuni. Bisogna approcciare questo capolavoro ponendo come criterio base ciò che suscita nel telespettatore. Le lacrime che scendono a me e a chi con me l'ha visto dimostra che il film fa emozionare, malgrado non si capisca come, suscita una sensazione forte e durante il lieve passaggio a nero tra una scena e l'altra negli occhi di tutti c'era una tensione degna di un thriller di De Palma perchè non sapevi cosa poteva capitarti nella scena successiva, come quando, e chiedo scusa per lo spoiler, l'ulro "maledetti spagnoli" squarcia il silenzio .
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Cosa sarebbe successo se Picasso fosse nato nel 700? Cosa avrebbero detto della sua opera? Penso che questa sia l'unica maniera di porsi di fronte a Dreamland, perchè non siamo di fronte ad un film convenzionale e non può in alcuna maniera essere giudicato attraverso i canoni comuni. Bisogna approcciare questo capolavoro ponendo come criterio base ciò che suscita nel telespettatore. Le lacrime che scendono a me e a chi con me l'ha visto dimostra che il film fa emozionare, malgrado non si capisca come, suscita una sensazione forte e durante il lieve passaggio a nero tra una scena e l'altra negli occhi di tutti c'era una tensione degna di un thriller di De Palma perchè non sapevi cosa poteva capitarti nella scena successiva, come quando, e chiedo scusa per lo spoiler, l'ulro "maledetti spagnoli" squarcia il silenzio . Occorre però parlare del punto di rottura del film con le strutture da noi conosciute, esattamente come un Picasso, il film sembra un disordinato insieme di immagini, forse bisognerà aspettare 10-20-30 anni e inizieremo a capire la grandezza di questo capolavoro.
La trama si svolge in uno spazio/tempo non decifrabile tanto da far venire in mente il "2001 Odissea nello spazio" Kubrick, anche per l'escamotage delle scenografie scarne ai fini di non dare punti di riferimento, quasi a frastornare lo spettatore, costretto ad ignorare la razionalità ed usare le proprie emozioni per ritrovare il senso dell'opera.
Insomma, proprio come i cubisti con la pittura, Dreamland semplificia la forma del cinema rendendola quasi impalpabile al primo sguardo e lasciando alcuni tratti aperti, alcuni spunti di riflessione. E' un opera che va vista e rivista per capirne le sfacettature. A prima visione ciò che resta è la sensazione che poteva essere il primo capitolo di una saga di 8-9 film qualora questo capolavoro fosse stato compreso.
Personalmente vorrei fare una mozione d'onore al grandissimo Ivan Menga protagonista di una piccola parte del film ma talmente carismatico ed emozionante da far sperare in uno spin off a lui dedicato.
Tirando le somme Dreamland è un capolavoro incompreso, è la spalla su cui si appoggieranno i giganti del futuro per vedere la strada da percorrere, Dreamland è ,come dice giustamente il dvd, una pietra miliare, un fulcro, una rivelazione.
E se si può chiedere il pizzo in maniera gentile, se i giocattoli possono essere regalati, se la malavita può essere convinta con una "dai fate i bravi" e gli eroi non si perdono tra una birra e una scazzottata allora forse Dreamland è un messaggio di speranza per il futuro dell'umanità, anche se la frase finale di Fabius ci fa tenere gli occhi aperti sul male che affligge il mondo.
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