Another Earth |
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Un film di Mike Cahill.
Con William Mapother, Brit Marling, Jordan Baker, Flint Beverage.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 92 min.
- USA 2010.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 18 maggio 2012.
MYMONETRO
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Fate come Rhoda partite per Terra 2 eviterete di soffrire
di Roberto Nepoti La Repubblica
I1 consiglio è di non confonderlo con Melancholia. Benché le affinità non manchino: come nel film di Lars von Trier, anche qui la protagonista si espone nuda alla luce di un pianeta sconosciuto; anche lei è depressa, almeno quanto la sua omologa Kirsten Dunst. Però le sue ragioni non sono endogene, ma molto concrete. Di ritorno da una festa, la studentessa di astrofisica Rhoda Williams provoca un incidente d'auto, dove perdono la vita moglie e figlia del compositore John Burroughs. Dopo quattro anni di carcere, la ragazza vive facendo pulizie. In questa veste si presenta a casa di Burroughs, prostrato dalla depressione, e ne diventa la colf celandogli la propria identità. Pian piano Rhoda riesce a riportare l’uomo verso la vita. I due finiscono per innamorarsi, ma ciò non fa che peggiorare le cose, tra i sensi di colpa della donna e la reazione dell’uomo, allorché apprende la verità. Frattanto, nel cielo, è comparso un nuovo pianeta, Terra 2, che è la copia perfetta del nostro e dove ciascun essere umano ha il proprio doppio. Mediante un concorso, Rhoda si candida a far parte del primo equipaggio destinato a esplorarlo.
All’origine del primo lungometraggio di Mike Cahill, premio della Giuria al Sundance Film Festival dell’anno scorso, c’è un’idea non nuova agli appassionati di fantascienza. Il fìlm, tuttavia, la utilizza in modo del tutto diverso dal consueto, assumendola in forma ampiamente metaforica per raccontare una storia di sensi di colpa e redenzione im possibile.
È una metafora evidente il mestiere scelto dalla ragazza dopo la scarcerazione; come lo è l’accanimento con cui ella strofina superfici e oggetti, quasi si trattasse di pulire la sua coscienza tormentata. Passo dopo passo comprendiamo che Rhoda sta cercando una realtà differente da quella in cui si trova, l’alternativa di un mondo dove la tragedia che la ossessiona non sia accaduta. Il suo desiderio di negare e sostituire ciò che le è insopportabile assume però — ecco il fascino del film — una forma fisica: Burroughs deve andare su Terra2 per ritrovare la sua famiglia sana e salva, preservata dal dramma che l’ha colpita sulla nostra vecchia Terra. C’è dunque una differenza tra Another Earth e il film di von Trier, ed è sostanziale. Là dove Melancholia finiva nella catastrofe ultima, qui l”altro mondo” si rivela motivo di speranza. Realizzato con il linguaggio proprio del cinema “indie” americano (macchina da presa mobile, insistenza sui volti degli attori..), il film è accompagnato dall’immagine statica, semplice e suggestiva, del grande pianeta gemello che sovrasta il nostro. I colori sono curati: caldi negli interni, tendenti al blu invernale nelle scene all’aria aperta.
Molto importanti le musiche elettroniche dei newyorkesi Fall on Your Sword, che giocano su risonanze come erranti nel vuoto cosmico: l’esatto opposto degli ironici valzer di Strauss nel kubrickiano 200l: Odissea nello spazio. L’attrice protagonista, la bionda Brit Marling, è anche co-sceneggiatrice assieme al regista (oltre che produttore, direttore della fotografia, montatore) Cahill, del quale è amica da lungo tempo.
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