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Wolverine è un noto personaggio di fumetti. Di recente il cinema abbonda di pellicole "pop corn" che utilizzano un nome famoso per costruire una storia che molto spesso delude i fan di quel nome oppure non è nulla di eccezionale, salvo poche eccezioni.
Ora è il turno di Wolverine che sono andato a vedere al cinema grazie a una promozione che lo dava a soli 2 €. Mi aspettavo il solito film scontatato e di fatto il copione è sempre stato lo stesso ( eroe solitario e diverso, supercattivo, bella ragazza, effetti speciali a iosa...)
però il modo in cui è stato fatto non mi ha fatto annoiare in definitiva.
Il film ci presenta all'inizio un giovane Wolverine che finisce per scoprire di essere un mutante e uccide il padre, inizia così la sua storia tormentata e si pone il dubbio "Sono uomo o sono bestia?".
All'inizio del percorso di maturazione Wolverine è per la prima ipotesi e lo vediamo combattere in tutti i conflitti americani, dalla guerra di seccessione alla guerra del Vietnam.
Poi viene reclutato assieme al fratello che condivide poteri simili( eterna giovinezza, quasi immortalità, cose affilate che escono dalle mani) dall'ambiguo Striker. In una missione in Nigeria le cose cambiano, Wolverine si rifiuta di uccidere delle vittime innocenti e la sua strada si separa da quella del fratello per poi inevitabilmente ricongiungersi.
Wolverine cerca di farsi una vita normale ma non può, perchè il fratello gli uccide la ragazza e allora scatta il desiderio di vendetta. Seguiranno molti colpi di scena, nulla sarà come sembra e faranno la comparsa altri mutanti celebri della saga, non mancherà il finale a sorpresa. Gli effetti speciali ci sono ma non sono l'elemento principale del film, invece è il tema della "coscienza infelice". Ogni tanto c'è qualche riferimento velato alla politica militare di Bush. Film interessante, se non avessi già visto decine di film di supereroi e avessi dodici anni non esiterei a definirlo un capolavoro assoluto.
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