Visioni inquietanti e ravvicinate
di Roberto Nepoti La Repubblica
Quando, nel prologo, l' attrice Milla Jovovich avverte lo spettatore che sta per assistere a scene che lo potrebbero turbare, non si tratta di un bluff. Il titolo fa riferimento a "incontri ravvicinati" con gli alieni: nell' ordine vengono dopo quelli del famoso film di Spielberg e sono molto, molto più pericolosi. Ne fa le spese la psicologa Abigail Tyler, vedova e madre di due bambini: pratica l' ipnosi a pazienti afflitti da insonnia e da inquietanti visioni; quelli ci lasciano le penne. Ciò che inquieta in questo strano film, però, non è il soggetto, ma il modo di trattarlo. Giocando con una dose di cinismo tra realtà e rappresentazione, il regista pretende che parte di ciò che vediamo - affidato a confuse riprese video - sia autentico e documentato.
Da La Repubblica, 23 gennaio 2010
di Roberto Nepoti, 23 gennaio 2010