Adattamento all stars Sarà battuto fra circa un mese, a Glasgow, il primo ciak di Nine, adattamento cinematografico del fortunato musical ispirato a sua volta all'indimenticabile 8½, il capolavoro firmato da Federico Fellini nel 1963. A ottobre, il set di Nine si trasferirà invece a Roma, a Cinecittà, dove era già stato girato anche il film di Fellini, per poi approdare nelle sale americane alla fine del 2009.
Un progetto senz'altro ambizioso, questo Nine; se non altro, perché si propone di riportare sul grande schermo una delle opere più originali e significative della settima arte, un autentico caposaldo della cinematografia italiana (e mondiale), divenuto negli anni successivi un modello da imitare per un gran numero di registi. Nato da un'idea di Fellini e di Ennio Flaiano e premiato con due Oscar, 8½ raccontava i turbamenti, i desideri, le angosce e le fantasie oniriche di Guido Anselmi, un regista in crisi creativa interpretato da un memorabile Marcello Mastroianni. La storia di 8½ era poi stata rielaborata da Bob Fosse nel 1979 per il suo famosissimo film musicale All that jazz, anch'esso attraversato da echi autobiografici. Quindi, nel 1982 è stata la volta di Nine, un musical teatrale scritto da Arthur Kopit e Maury Yeston e andato in scena a Broadway con enorme successo, tanto da aggiudicarsi cinque Tony Award e da essere replicato, nel 2003, da un fortunato revival con Antonio Banderas nei panni di Guido Anselmi (rinominato Guido Contini).
Dopo il successo in palcoscenico, era inevitabile che Nine arrivasse anche al cinema: e così, ecco ora questa nuova versione in chiave musicale del capolavoro di Fellini, che sarà prodotta dalla Weinstein Company e vedrà al timone di regia l'apprezzato coreografo Rob Marshall, già artefice del trionfo di Chicago nel 2002. A riscrivere il copione, sulla base della sceneggiatura di Fellini e Flaiano, sarà Michael Tolkin, già autore de I protagonisti di Robert Altman (un'altra pellicola di argomento metacinematografico). Nel ruolo del protagonista Guido Contini (un alter-ego dello stesso Fellini), dopo il forfait del primo attore ingaggiato, lo spagnolo Javier Bardem, subentrerà ora il grande Daniel Day-Lewis, reduce dal suo secondo Oscar per Il petroliere (pare che Day-Lewis, per ottenere la parte, abbia inviato ai Weinstein una videocassetta con una sua sorprendente esibizione canora).
Nel film di Marshall, l'irlandese Day-Lewis sarà affiancato da un cast tutto al femminile costituito da una vera e propria parata di star internazionali: dall'australiana Nicole Kidman alla spagnola Penélope Cruz, dall'inglese Judi Dench all'americana Kate Hudson, dalla francese Marion Cotillard (premiata all'ultima edizione degli Oscar per la sua interpretazione ne La vie en rose) alla "nostra" Sophia Loren, l'italiana più popolare della celluloide, che vestirà i panni della madre di Guido. Insomma, almeno sulla carta gli ingredienti per dar vita al film dell'anno ci sono tutti…