Advertisement
Le segretarie del sesto: una fiction al femminile

Il mondo del lavoro e la complessità della donna.
di Alessandra Giannelli

Una fiction attuale
Micaela Ramazzotti Altri nomi: (Michaela Ramazzotti ) (45 anni) 17 gennaio 1979, Roma (Italia) - Capricorno. Interpreta Giovanna nel film di Angelo Longoni Le segretarie del sesto.

venerdì 23 ottobre 2009 - Televisione

Una fiction attuale
Sulla scia dei fasti per gli ascolti delle ultime miniserie, la Rai propone Le segretarie del sesto, una commedia brillante e corale perché ben quattro sono le protagoniste: Claudia Gerini (Agnese), Micaela Ramazzotti (Giovanna), Antonia Liskova (Miranda) e Tosca D'Aquino (Costanza) e, invece, uno il maschietto: Franco Castellano, sempre nei panni di Romeo delle famose, e ormai remote, "commesse". Ben congeniata psicologicamente, come gioco delle parti, ci troviamo in un comune ufficio e si parla di segretarie e delle loro mille vite. Questa è l'ultima grande opera scritta da Laura Toscano (scomparsa a marzo scorso, il giorno stesso dell'ultimo ciak della miniserie), che in passato ha già regalato personaggi importanti per la televisione (tra cui Rocca e le citate Commesse), tutti con la caratteristica comune dell'umanità, del grande spessore e, anche in questo caso, i loro difetti sono quasi più importanti delle loro virtù. Andare a fondo, era la specialità della Toscano, che potremo ritrovare anche in queste segretarie. Una fiction, ha spiegato Tinni Andreatta, che ha un grande senso di attualità in un momento di crisi come questo. Se anche in Commesse c'era il racconto del lavoro, della paura di perderlo, affiancato da un discorso di solidarietà, qui c'è anche il racconto di quelle che sono le complessità delle donne di oggi, come il mantenere un equilibrio tra la vita privata e quella professionale con la difficoltà di ritrovarsi in un mondo che porta ad una maggiore solitudine, ad una maggiore competizione.

L'universo femminile
Del mondo femminile si raccontano anche i "sogni eterni", come l'amore, l'amicizia e la felicità da raggiungere. Un cast straordinario per una sorta di America oggi in cui si racconta il dietro le quinte di un' azienda dove l'immagine complessiva è quella della donna di oggi, nelle sue svariate declinazioni: c'è la madre sull'orlo della crisi di nervi, la sognatrice d'amore, la donna frustrata sotto il profilo privato, la grande segretaria del capo; una specie di caleidoscopio dell'universo femminile, guardato da un osservatore privilegiato come Castellano, personaggio non particolarmente sottolineato, che è proprio l'ex commesso rimasto senza lavoro per la crisi e che si deve reinventare come segretario. Si ritroverà a fare da spettatore a questo universo con un'unica perplessità, quella di constatare che le donne sono cambiate, prendendo il peggio degli uomini. Le segretarie sapranno però riscattarsi, dando alla lunga un'immagine anche positiva. A dirigere la fiction, il regista Angelo Longoni, con una lunga esperienza di teatro e una particolare capacità nel racconto dei personaggi, un grande direttore degli attori e che a questa fiction ha dato ritmo e modernità visiva. Molto bella questa storia, ha raccontato Edwige Fenech, che è nata subito dopo le celebri commesse, in quanto permaneva l'intento di parlare ancora delle donne; sono passati molti anni prima di mettere a fuoco che cosa si voleva raccontare ed è stato un bene. Nel frattempo c'è stato un cambiamento nel femminile, ha continuato la produttrice, la donna è diventata più grintosa e risoluta, così è nata la figura della segretaria. Un ricordo della Toscano anche da parte di Longoni, che ha parlato dell'incontro con la famosa sceneggiatrice e l'esordio della loro collaborazione. Quel che avevano a cuore era di parlare della trasformazione del lavoro in questi ultimi anni e di dimostrare come le donne avessero abbandonato la tipica "sorellanza" femminile e avessero assunto i difetti degli uomini in un mondo del lavoro sempre più spietato, competitivo e scorretto. Una miniserie che racconta di una lotta per la successione al comando in una società di assicurazioni da parte dei dirigenti. Fatta attraverso le loro segretarie, che si metteranno a disposizione di una battaglia scorretta. Laura, prosegue Longoni, ci teneva affinché questo fosse raccontato con i toni della commedia, idea che ho condiviso rendendo queste donne anche un po' buffe, ma sempre di corsa, in movimento, per realizzare una commedia ritmata cui le protagoniste hanno aderito.

Le segretarie
È la volta delle quattro segretarie: Claudia Gerini: "Ci siamo divertite molto, abbiamo dato vita e verità alla scena che ci apprestavamo a girare. C'era molto movimento, io nella fiction sono mamma, moglie, segretaria e non riesco a stare dietro a tutto. Ho lavorato molto dietro a questa idea di costante ansia, ritmo. Abbiamo lavorato sui piccoli particolari: Agnese lotta sempre per avere un'immagine impeccabile in ufficio, è sempre armata di rossetto. Mi divertiva fare una donna comune, tenera, che cercava di dare una facciata impeccabile. Il capo, che è l'unico buono, la subisce con tutti i suoi disordini e ritardi. Ci siamo trovate bene, ognuna di noi con la propria personalità, col proprio spazio…è stato bello; è stata una bellissima esperienza, viene fuori una cosa armoniosa". Micaela Ramazzotti: "Ci siamo divertite tanto e abbiamo avuto la possibilità di interpretare personaggi fragili, deboli, ma che si sono sempre ingegnati. Il mio è un personaggio, quello di Giovanna, fragilissimo, lei è una disgraziata, ed è precaria un po' come la Sonia di Tutta la vita davanti; arranca a destra e a sinistra e cerca di ingegnarsi per elemosinare uno sguardo del suo capo. Tutto questo è accaduto grazie ad un regista che ci ha voluto bene e che ha lavorato tanto sui nostri personaggi". Antonia Liskova, che, come prima cosa, ha ringraziato Laura Toscano ed Edwige Fenech, ha poi aggiunto: "Miranda è completamente diversa dalle altre; è una donna sempre ordinata, truccatissima, presa in giro per la sua impeccabilità, ma che soffre molto nella sua vita privata e che cerca di essere apprezzata nel lavoro. Usa un po' di perfidia, di cattiveria e vuole sempre arrivare per prima. È un personaggio che ho amato molto perché credo che ognuno di noi abbia dentro la cattiveria, quella buona, di dimostrare, di arrivare. Spero di aver fatto un buon lavoro". Tosca D'Aquino: "Siamo di fronte ad un miracolo, ci sono tutti gli ingredienti: è scritta benissimo, abbiamo una produttrice fantastica, il regista è bravissimo, le attrice tutte brave e simpatiche! Sembra banale, ha vinto la grande solidarietà femminile, abbiamo tutte cercato di fare dei personaggi al di fuori dei classici stereotipi, abbiamo studiato molto. Costanza è una donna forte, potente, altera, ma anche fragile e per questo molto attuale. Impeccabile nel lavoro per il quale sacrifica l'amore, la famiglia. Dietro questa impeccabilità, in realtà, si nasconde un'alcolizzata, una donna sola sostanzialmente. Dico miracolo perché c'è stata una bellissima costruzione anche nel maquillage, negli abiti che sono perfetti per i nostri personaggi. Finalmente, una fiction bella, godibile in cui una donna si può ritrovare".

Com'è, realmente, il mondo del lavoro di voi attrici?
Gerini: Nel nostro mondo, lo sappiamo, gli uomini sono pagati di più, purtroppo. Il nostro è un mondo dove la collaborazione va al di là del sesso. Fuori c'è un ambiente molto maschilista, paradossalmente molto di più che nel nostro ambiente. È marcio se pensiamo a quanti pochi soldi vengano investiti per lo spettacolo e la cultura, in questo senso, ma non trovo che dentro ad un'azienda avvengano cose peggiori di quelle del mondo dello spettacolo. Sul set ci si vuole bene, si collabora perché tutti sono lì per realizzare la stessa cosa che è il film, tutti sono votati al film. Quella che sgomita, di solito, viene ghettizzata, un set è democratico. Il mondo del lavoro è marcio perché c'è competizione.
Longoni: È una domanda interessante, ma è rivolta alle persone sbagliate. Loro come attrici sono sposate, hanno figli su figli, hanno una vita abbastanza lineare, normale. Io le ho viste sempre alle prese con la famiglia, con i figli.
Liskova: Io ho fatto molti film con protagonisti uomini e devo dire che c'è molta meno competizione tra le donne che tra gli uomini. Questa per me è stata una bella sorpresa!
D'Aquino: Il marcio c'è dappertutto ed è uguale, lo sappiamo che il mondo del lavoro spesso non è meritocratico. Ma per fortuna questo, nel mondo dello spettacolo, non paga perché anche se sei imposta, non è detto che piaci.

È vero che la miniserie doveva essere intitolata Le segretarie del settimo e poi è stata cambiata perché alla Rai il settimo piano è quello della dirigenza?
Fenech: Non c'erano abbastanza piani nel palazzo dove abbiamo girato e, quindi, abbiamo cambiato titolo. Anche se, in realtà la ragione è vera!
L'immagine che esce è che, oltre ad essere delle super eroine, noi donne siamo delle nevrotiche?
Longoni: Si, ma anche gli uomini lo sono. In questo mondo che va velocissimo, che ti chiede delle prestazioni continue, dove c'è una competizione massacrante, certo che si diventa nevrotici. Il personaggio di Claudia Gerini, per stare un attimo in pace, deve andarsi a chiudere in bagno, se no non ce la fa. L'essere nevrotici spesso è un problema ambientale. Quella meno nevrotica è Giovanna, è talmente naif ed ingenua, che non fa neanche in tempo a diventarlo perché la nevrosi non sa cos'è. Se vinciamo al Superenalotto forse la nevrosi non ci riguarderà più!.
La miniserie andrà in onda domenica 25 e lunedì 26 ottobre, in prima serata, su Rai Uno.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati